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Cosa vedere a Bologna con i bambini

Bologna, la Dotta, la Rossa, La Grassa. Quanti soprannomi ha Bologna. Ma soprattutto quante cose da vedere a Bologna con i bambini. Ho vissuto sei anni a Bologna e quest’anno ci sono tornata con Enrico. In un week-end avrei voluto fargli vedere tutto, ma è impossibile. Come sempre nelle città d’arte bisogna fare delle scelte o comunque tornare. Ma abbiamo studiato un itinerario perfetto per le famiglie e in cui (grazie a qualche trucchetto) è possibile vedere quasi tutto in un fine settimana. Perciò ecco le nostre 10 cose da vedere a Bologna.  Più tanti consigli.



 

 

Se volete prendere le misure della città o se avete bimbi piccoli che non camminano tanto, il consiglio è di prenotare il pass   City Red Bus e trenino per San Luca    così potrete vedere senza fatica i posti più belli della città

 

Cosa vedere a Bologna con i bambini, subito un consiglio

Bologna bisogna “gustarla”, respirarla, viverla. E la prima cosa è perdersi sotto i 40 chilometri di portici, patrimonio dell’Unesco. Il gio di Bologna con i bambini inizia proprio da qui: dai portici .

I portici di Bologna

Il primo consiglio perciò è ammirare i portici, dal colore che vira dal giallo ocra al rosso. E per chi ama la storia ecco due indicazioni preziose.

portici bologna

Passeggiate sotto il Portico del Pavaglione (è alle spalle della chiesa di San Petronio) e osservate dove mettete i piedi. Se guardate verso il basso noterete il pavimento in pietra rossa di Verona e guardando con ancora più attenzione potrete notare che nella pietra sono intrappolate tante conchiglie fossili, in particolare grandi ammoniti di forma circolare. Vince chi ne trova di più.

Invece, sotto il portico in legno di Strada Maggiore, proprio davanti all’ingresso di Corte Isolani, guardate in alto: le vedete le tre frecce conficcate? Non è facile vederle o forse non ci sono. Questo è uno dei Sette misteri di Bologna. Sono piuttosto difficili da scorgere. La leggenda vuole che tre briganti si trovassero lì per uccidere un ricco signore bolognese. Una fanciulla, affacciandosi nuda ad una finestra, li distrasse. Le frecce partirono ognuna in una direzione diversa e si conficcarono nel soffitto, facendo così fallire l’attentato.

I bambini sicuramente vi chiederanno: perché Bologna ha tanti portici? Ebbene, la risposta è facile: i portici sono un riparo dalla pioggia e dal sole, e permettono di percorrere le strade con qualsiasi condizione atmosferica. E poi erano una protezione per i banchi degli artigiani.

Fatta questa piccola premessa sui portici, partiamo alla scoperta di Bologna con i bambini. Abbiamo diviso il nostro itinerario in 10 cose da vedere a Bologna con i bambini, ma no nsolo, è un giro interessantissimo a tutte le età. Diciamo che le prime sei sono da vedere e con un po’ di ritmo si riescono a fare in un week end, le altre sono da scegliere e da inserire nell’itinerario a seconda dell’età dei bambini e dei loro interessi. Per fortuna i lcentro di Bologna è piccolo e assolutamente a misura di famiglia.

Abbiamo cercato anche di indicare le cose da fare a Bologna con i bambini, seguendo un itinerario ad anello, almeno nel centro, in modo da camminare il meno possibile, senza saltare da una parte all’altra, e prevedendo anche dei piacevoli pit-stop.

Se ami le curiosità e i misteri un’ idea potrebbe essere  il  Tour della Bologna segreta  con Civitatis ( 30 euro- i bambini 10 e sotto i sei anni gratis)

 

1. La Torre degli Asinelli e la Garisenda – AREA CHIUSA

Nella nostra visita a Bologna non possiamo non partire dalle famose Due Torri, la Torre degli Asinelli e la Garisenda, simbolo della città. La prima è la più alta torre pendente d’Italia (ben 97 metri) e il suo nome è dovuto alla famiglia a cui è attribuita la costruzione, non c’entrano gli animali né i bambini che a scuola vanno male. È l’unica delle due visitabile e dalla cima lo spettacolo è meraviglioso, ma per arrivare bisogna salire 498 scalini, perciò la consigliamo  solo con i bimbi un po’ più grandicelli, in ogni caso si può ammirare le due torri da fuori in tutta la loro bellezza e continuare il giro della città ancora carichi di energie.

  • A causa dei problemi di stabilità della Garisenda l’area è transennata. e sulla torre degli Asinelli non si può salire

Piccolo consiglio: Se avete bambini, ma non volete perdevi la vista di Bologna dall’alto, potete salire sulla Torre Prendiparte o scegleite uno dei punti panoramici di Bologna.

torre prendiparte vita su Bologna
Piazza Maggiore, Piazza Nettuno e il telefono del Medioevo

Percorrendo via Ugo Bassi e lasciandosi le torri alle spalle si arriva a piazza Nettuno, con la famosa fontana del “Gigante” del Gianbologna.

Qui dovete fermarvi a bere alla fontana e poi fare assolutamente una pausa lettura e potete scegliere tra:

1. La libreria Stoppani

È la seconda libreria dedicata ai bambini e ai ragazzi in Italia. È Nata nel 1983 (la prima è la biblioteca dei Ragazzi di Milano, che risale al 1972) e il suo fascino è irresistibile, intere pareti foderate di libri, finestre che illuminano le sale, poltrone piccole e colorate. Impossibile entrare senza comprare un libro.

  • Dove: Palazzo Re Enzo, Via Rizzoli 1/F Bologna orari: lunedì-sabato 09,30-19,30
Se piove o se volete fare una pausa una nuova attrazione è  La macchina del tempo   che con la realtà virtuale ti porta nella Bologna Medievale

 

2. Sala Borsa, leggere i libri con i Bambini a Bologna

Sala Borsa (Piazza Nettuno, 3) è una biblioteca multimediale dove si possono noleggiare libri, e-book, dvd, ma anche connettersi alla wifi gratuita, leggere giornali. C’è una sezione speciale dedicata a bambini e ragazzi e tantissimi laboratori. Un luogo accogliente in cui riposarsi e con bagni con fasciatoio

  • Qui tutte le info su gruppi di lettura per bambini e ragazzi, letture animate e laboratori.
    La biblioteca apre alle 14:30 e chiude alle 19:00.

Da piazza Nettuno, passate davanti a Palazzo d’Accursio, la sede del Comune, il Palazzo del Podestà, il Palazzo di Re Enzo e arrivate in Piazza Maggiore con il grande marciapiede sottile (il Crescentone), davanti alla Basilica di San Petronio, favolosa e imponente. Fate notare ai bambini la curiosa facciata incompiuta (metà di marmo e metà in pietra), poi entrate e cercate la famosa meridiana,  Piccolo consiglio, se è una giornata di sole, andate a vedere la meridiana tra mezzogiorno e mezzogiorn oe dieci, vedrete una piccola magia.

Ma proprio di fronte a San Petronio c’è un’attrazione da cui i vostri bimbi non vorranno più andare via: il telefono medievale.
Sotto il voltone di Palazzo del Podestà (palazzo Re Enzo) se ti metti faccia al muro e parli a bassa voce le tue parole si sentono chiaramente dall’altro lato. Se siete a Bolgona con i bambini questo è un gioco assolutamente da provare.

Il voltone è decorato da due imponenti costoloni che partendo dai quattro angoli si congiungono proprio nel mezzo. La struttura crea una sorta di “telefono senza fili”.

Questo “canale” di comunicazione a distanza era stato architettato in epoca medievale per far confessare i lebbrosi.

 

Il portico del Pavaglione, la biblioteca dell’Archiginnasio

archiginnasio bologna

Allungatevi quindi fin sotto il Pavaglione, per cercare le conchiglie fossili, ma anche perché questo è l’antico salotto cittadino. Qui, dagli anni Venti all’angolo tra piazza Galvani e via Farini, c’è il bar Zanarini, e all’inizio del Novecento era punto di incontro degli intellettuali raccolti attorno a Giosuè Carducci. Sotto il portico del Pavaglione si aprono anche due importanti istituti comunali: il museo civico archeologico e la biblioteca dell’Archiginnasio. Per i bimbi più grandi imperdibile il Teatro anatomico.

  • Biblioteca dell’Archiginnasio
  • Orario: Da lunedì a sabato: ore 10 – 18, domenica: chiusura
  • Prezzo del biglietto: 3.00 euro (il biglietto acquistato in prevendita ha un costo maggiorato di euro 0,50 euro).
  • È possibile visitare il Teatro Anatomico e la Sala dello Stabat quando non sono in corso conferenze.

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Pausa pranzo al Mercato di Mezzo e/o al mercato delle Erbe

Nel vostro giro di Bologna con i bambini è  arrivata ora di pranzo (o merenda)?  Dovete assolutamente entrare nel quadrilatero più saporito e profumato d’Italia: il Mercato di Mezzo, un reticolo di stradine, quasi tutte denominate in base alla categoria di artigiani o venditori che le occupavano (Drapperie, Degli Orefici, Clavature, Pescherie Vecchie). Un tripudio di verdure, frutta, pane e grissini  (fate una pausa dallo storico Panificio di Paolo Atti & figli, se non c’è la fila), tortellini e mortadella (pranzo all’Antica Salsamenteria Tamburini).

Qui i prezzi sono un po’ alti, ma è davvero tutto buonissimo è un trionfo di pasta (tortellini, lasagne, tagliatelle, tortelloni di ricotta e verdure), insaccati (in primis la mortadella) per finire con le carni più saporite del tradizionale bollito, ai condimenti come il parmigiano o l’aceto balsamico.

  • Dove: Via Clavature, 12 – 40124
  • Orari : dalle 8,30 a mezzanotte (anche se spesso chiude alle 20, attenzione)

Mercato delle Erbe

E se amate i Mercati, più defilato e forse meno affollato c’è il mercato delle Erbe, un’ottima destinazione per un abbondante aperitivo-cena. Al mercato delle Erbe c’è anche uno spazio ideato proprio per i bambini “Altro”. In genere le Attività sono il mercoledì, ma telefonate al 351 0144191 per avere aggiornamenti

  • Dove: Via Ugo Bassi 23 – Bologna
  • Lunedì – Giovedì dalle 7:00 alle 24:00
  • Venerdì – Sabato dalle 7:00 alle 2:00
  • Domenica Chiuso

Non c’entra con il cibo, ma un altro mercato da segnalare a Bologna è il Mercato della Montagnola (Indirizzo: piazza VIII Agosto · Apertura: venerdì e sabato 8.00-19.00 ), dove trovare di tutto, è un vero e proprio emporio.

Piazza Santo Stefano e le sette chiese

piazza santo stefano bologna

Usciti dal Mercato di Mezzo fate una passeggiata in piazza Santo Stefano, per me, la piazza più bella di Bologna. Bellissima d’estate: seduti su un muretto sotto i portici si possono ammirare le stelle mentre si ascolta il chiacchiericcio indistinto della gente che passeggia.

 

E qui ci sono le Sette chiese di Bologna, ovvero la Basilica di Santo Stefano, composta da una chiesa dentro l’altra come una Matrioska. Dalla piazza Santo Stefano si ha una visione d’insieme che comprende le facciate delle tre chiese del Crocifisso, del Sepolcro e dei Santi Vitale e Agricola.

Non sono proprio sette, ma sono più edifici sorti in epoche diverse ed è un piccolo insolito labirinto, che in genere colpisce i bambini. La nostra preferita è la Chiesa del Martyrium, a cui si accede dal cortile di Pilato, con il grande gruppo ligneo dell’Adorazione dei Magi, con statue a grandezza d’uomo. E se come noi amate i chiostri, fate un salto al chiostro medievale.

Tre curiosità sulla Basilica di Santo Stefano:

Nella cripta di San Giovanni Battista c’era (e c’è ancora) una colonna che venne portata dal vescovo Petronio di ritorno dalla Terra Santa e che documenterebbe l’altezza di Gesù Cristo (circa un metro e settanta).

Sulla facciata della chiesa del Santo Sepolcro resta il segno di un’altra leggenda: una pietra nera così lucida che le donne vi si specchiavano. Indignato per tanta vanità un santo eremita fece un incantesimo e da quel giorno le donne non videro più i loro volti ma i loro peccati. Il vescovo proibì allora a tutti di avvicinarsi alla pietra, e prodigiosamente la pietra diventò così opaca da non riflettere più nulla.

Una leggenda racconta che Dante, studente di diritto a Bologna, abbia tratto ispirazione per alcune delle pene del suo inferno dai capitelli zoomorfi ed antropomorfi che decorano il lato del Chiostro Superiore sotto al campanile della chiesa dei Santi Vitale e Agricola.

La finestra di via Piella e la Piccola Venezia

E se volete stupire i bambini con una “piccola magia”, lasciate Piazza Santo Stefano e con una passeggiata di 20 minuti, passando per via Rizzoli, le Due Torri, via Oberdan e via Bertiera arrivate in via Piella. All’altezza della Trattoria dal Biassanot trovate una finestrella sul muro, apritela e vedrete scorrere in mezzo alle case uno dei tanti canali del Reno che attraversano la città. Sembra di stare a Venezia.

Incredibile no? Questo è uno tra i primi del Novecento, nel dopoguerra è anche uno dei pochi che non fu ricoperto di asfalto. La curiosità: in passato il canale era fornito di lavatoi privati a ponte levatoio, costituiti da tavolati di legno sospesi sul livello dell’acqua, e di botti e vasche nelle quali si calavano le lavandaie per lavare i panni senza bagnarsi.

  • Poco distante in via Alessandrini, c’è un bellissimo bar, Opera Cafè e tulipani, ottimo per una colazione o una merenda.

Una giornata a Fico

ingresso fico Bologna

Qui finisce il nostro itinerario del centro di Bologna. Ma Bologna è una città a misura d’uomo che si gira facilmente a piedi o con i mezzi pubblici e se rimanete un week-end lungo, un consiglio è di dedicare almeno mezza giornata a Fico, nella prima periferia.

Il modo più divertente di arrivare a Fico è in bicicletta seguendo la pista ciclo-pedonale da via Martinetti, Arriguzzi e viale Fanin.

Oppure in autobus tramite Linea 35 (dalle 6 alle 20 nei giorni lavorativi. Sabato fino alle 14.35), Linea 55 (dalle 7.41 alle 17.07 giorni lavorativi), Linea 20 (partenza e arrivo da Pilastro, dalle 5.38 alle 0.38 tutti i giorni)

Oppure nei fine settimana c’è la navetta in Viale Pietramellara 18/3 (stazione centrale Bologna, sul lato destro dopo la farmacia, in corrispondenza della fermata dell’autobus )
ANDATA: ore 10:30, ore 11:30 e ore 17:30

-Via dei Mille, Bologna (in corrispondenza della pensilina dell’autobus al centro della strada)
ANDATA: ore 10:45, ore 11:45

Al RITORNO la navetta parte dalla pensilina di FICO alle ore 17:00, alle 18:00 e alle 21:00

 

Leggi tutte le indicazioni per trascorrere la tua giornata  a Fico Bologna con i bambini

 

Parco dei Giardini Margherita

bambino laghetto

Uno dei miei angoli amati di Bologna (ho fatto proprio qui accanto il mio master post laurea) sono i Giardini Margherita. È una passeggiata di mezz’ora- quaranta minuti, ma si arriva a piedi dal centro. Questa è una meta consigliata soprattutto per chi ha i bambini più piccoli, per farli correre e giocare all’aria aperta o semplicemente per spezzare la visita in città con un pic-nic.

Ai Giardini Margherita, potete stendere un telo sul prato e prendere il sole, far giocare i bambini al playground, o fare una passeggiata attorno al laghetto a cercare le tartarughe. C’è anche un chiosco dove fare una pausa merenda.

Se avete a disposizione più giorni e potete spostarvi, vi consigliamo anche di salire sui colli Bolognesi e passare qualche ora al parco avventura del Bosco Ca Shin.

La Basilica di San Luca e San Luca Express

Come ultima,  tra le cose da vedere a Bologna,  c’è la Basilica di San Luca, simbolo della città, ma non è facile da raggiungere.

Il portico di San Luca è il più lungo del mondo: 3.796 metri con 666 arcate e 489 scalini. Il portico parte dal centro di Bologna e conduce (se lo fate a piedi fermatevi all’arco del Meloncello) fino alla cima del Colle della Guardia, dove si trova il Santuario della Madonna di San Luca.

Alla Basilica di San Luca, potete arrivare:

A piedi (magari al tramonto) come i pellegrini, ma è solo per famiglie davvero allenate e bambini grandicelli.

Con il Bus (la linea 20 da Collegio di Spagna a Villa Spada) e poi la 58 (da Villa Spada a Basilica Di San Luca).

Oppure, con il San Luca Express, da piazza Maggiore. Noi non l’abbiamo mai preso, alcuni amici ci hanno detto che la visita guidata si sente malissimo, però è comodo come mezzo di trasporto.

Intero: € 10,00 p/persona
Ridotto: € 5,00 p/persona (bambini dai 6 ai 10 anni, disabile ed accompagnatore)
Ridotto Kids: € 3,00 p/persona (under 5)
Gratuito: possessori di Bologna Welcome Card PLUS

 

Forse l’idea migliore potrebbe essere Tour a San Luca con degustazione  con Getyourguide (25 euro)

 

I musei di Bologna per bambini

E poi ci sono i musei di Bologna per bambini e la scelta è davvero difficile. Qui ve ne consigliamo tre, poi, se volete approfondire, leggete il nostro speciale sui Musei di Bologna.

Ma vi segnaliamo subito le visite guidate tematiche del  Sistema Museale di Ateneo ai Musei e alle Collezioni dell’Università di Bologna, grazie a cui si possono scoprire le piante, erbari, mappe e globi, modelli anatomici in cera, scheletri di animali, pietre rare e fossili antichissimi, ripercorrendo il cammino che l’uomo ha compiuto alla scoperta delle scienze.
Le visite guidate sono su prenotazione e hanno un costo di 6€ a partecipante (esclusi i bambini da 0 a 6 anni per attività non espressamente dedicate a queste fasce di età), oltre al biglietto di ingresso al Museo per le sedi a pagamento: Museo di Palazzo Poggi, Museo Europeo degli Studenti – MEUS, Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini”.

1. Museo della Zoologia e Collezione di Geologia

Merita una visita il Museo della Zoologia (ingresso gratuito), così potrete scoprire un’altra via storia di Bologna, via Zamboni, con le università, i graffiti e il via vai di studenti. Affascinante è anche la Collezione di Geologia del Museo Giovanni Capellini, parte dello stesso sistema museale dell’ateneo di Bologna.

  • Dove: via Zamboni, 63

2. Il Museo della Realtà Virtuale

Sempre in Via Zamboni (al civico 7), a due passi dalle Due Torri, c’è il museo della realtà Virtuale, una Macchina del Tempo (con 20 postazioni e visori VR) vi porterà nella Bologna Medievale del XIII secolo minuziosamente ricostruita in 3D: si può camminare per le strade e volare fra le torri (consigliato ai bambini a partire dai 6-8 anni). Prenota qui

3.Museo della Storia

Da non perdere a Bologna anche il Museo della Storia, a Palazzo Pepoli, assolutamente non noioso e con percorso di visita dinamico e moderno (per i bambini ingresso gratuito).

Ogni domenica Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna invita i bambini dai 5 ai 10 anni con le loro famiglie per passare insieme una mattinata tra scoperte, giochi, curiosità, leggende su Bologna e sulle sue mille storie!
Ciascun incontro è dedicato ad un tema, dalla Bologna Medievale a quella romana, dall’urbanistica alle tradizioni gastronomiche, che farà da filo conduttore nel percorso alla scoperta del museo e sarà protagonista di un’attività laboratoriale guidata da un operatore dei Servizi Educativi di Genus Bononiae.

Controlla orari e visite sul sito 

  • Dove. via Manzoni, 2

Ultimo consiglio goloso: appena fuori Bologna, tappa imperdibile per tutti gli appassionati di gelato, è il Gelato Museum Carpigiani (Via Emilia, 45, Anzola Emilia), dove vengono organizzate visite guidate e laboratori di gelato per bimbi (a partire da 3 anni) e genitori.

Cosa mangiare a Bologna

Questa forse è la parte più difficile da scrivere, perché a Bologna bisognerebbe mangiare tutto.

Ma diciamo assolutamente da provare:

1) Le tagliatelle alla bolognese, che hanno misure rigide e precise: 8 millimetri di larghezza (pari alla 12 270ª parte della Torre degli Asinelli) equivalenti a circa 7 mm da cruda.

2) I tortellini in brodo (rigorosamente)

3) La mortadella

4) I passatelli in brodo

5) Le crescentine ripiene di salumi

La Mappa di Bologna per bambini

E per visitare Bologna con i bambini ci vuole una buona mappa: dove si impara ma si gioca tantissimo e soprattutto si vive la visita alla città come una grande avventura.
La nostra preferita è La Mappa di Bologna di Viaggiapiccoli ( eh, sì è la nostra!)

Dove dormire a Bologna con i bambini

Ecco i dieci migliori Hotel adatti alle famiglie selezionati da BOOKING.

Ma entrando nel dettaglio, una soluzione economica e vicina a un parco è il COMBO (ma non è in centro), mentre un appartamento in pieno centro con angolo cottura sono Borgonuovo apartaments o Ugo Bassi Apartaments  o ancora Indipendenza Luxory Hotel, spesso con le stanze in offerta. Proprio in piazza Maggiore un hotel che amiamo molto, ma di categoria superiore, è l’Art Hotel Orologio.  Segnialiamo anche Canonica Suite, in pieno centro che offr che offre camere anallergiche.

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4 COMMENTI

    • Ciao Nicole, grazie al tuo commento abbiamo aggiunto un paragafo nell’articolo dove trovi i nostri hotel preferiti a Bologna, dove dormire con i bambini. Ci eravamo dimenticati. Super grazie

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto, continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati Margherita , Federico e Ludovica, io e il babbo Matteo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino.