Per #raccontamilatuaestate vi voglio raccontare la nostra quarta estate in Valle D’Aosta e precisamente a Pila 1800 metri di altitudine, lungo pendii verdi, mucche e giri in bicicletta
Search for: raccontamilatuaestate
Per #raccontamilatuaestate vi voglio raccontare la nostra seconda estate in Grecia, dopo le isole di Naxos e Paros. Quest’ anno la nostra meta estiva è stata la maggiore delle isole Ionie: Cefalonia, l’isola delle tartarughe.
Dopo un lungo e freddo inverno avvertiamo tutti il bisogno di sentire l’aria calda intorno a noi, di tuffarci in un mare dalle mille sfumature di blu e di osservare i tramonti del sole seduti in spiaggia.
Il volo verso Cefalonia
Voliamo da Bergamo a Cefalonia, dotata di un aeroporto internazionale situato a 8 km dal capoluogo Argostoli e collegata comodamente con l’Italia grazie a voli diretti dalle principali città italiane.
Cefalonia, l’isola delle tartarughe: dove dormire a Lassi
Programmando la nostra vacanza abbiamo deciso di dividere il soggiorno in due zone dell’isola, a Sud e a Nord, per riuscire a cogliere le differenze dei paesaggi e del mare e abbiamo noleggiato l’auto per tutti i 16 giorni.
Cefalonia è un’isola splendida che merita di essere girata, noi quasi ogni giorno ci muovevamo verso una o due spiagge.
La prima settimana abbiamo soggiornato vicino a Lassi, presso Ammos Residence, direttamente sul mare; in pratica dalla veranda si accedeva alla spiaggia di sabbia. Un vero paradiso e una settimana molto rilassante; avremmo potuto comodamente rimanere lì tutta la settimana, la lunga spiaggia e il mare calmo e azzurro che degrada lentamente ci attiravano moltissimo ma sapevamo che c’erano anche altre bellissime spiagge ad aspettarci.
Tutta la costa sud dell’isola presenta spiagge basse e sabbiose, con numerosi stabilimenti adatti alle famiglie con bambini.
Cefalonia: le spiagge a Sud dell’isola
Noi vi consigliamo di visitare: Avithos beach e Lourdas, entrambe spiagge attrezzate di sabbia, molto adatte ai bambini;
Skala, una lunga spiaggia attrezzata con ampia zona di parcheggio sotto la pineta, con fondali bassi e sabbiosi, che presenta numerose attrazioni adatte sia ai più grandi sia ai piccini, dagli sport acquatici ai parchi giochi con gonfiabili sull’acqua, il divertimento è assicurato;
Petassa, un piccolo gioiello a cui si accede tramite una scala ripida ma non lunga, e infine Xi beach, la spiaggia rossa, attrezzata, con una bellissima taverna sul mare. Noi per raggiungere la spiaggia di Xi beach abbiamo preso il traghetto da Argostoli a Lixouri e in dieci minuti di navigazione siamo arrivati
Sulla spiaggia di Ammos i nostri ragazzi hanno visto anche la spettacolare nascita delle tartarughe e il loro viaggio verso il mare mentre al porto di Argostoli abbiamo ammirato le grandi tartarughe.
Consiglio assolutamente di passare una serata ad Argostoli perché è molto carina e piena di ristoranti e locali.
Cefalonia, l’isola delle tartarughe: dove dormire a Sami
Per la seconda parte della vacanza ci siamo poi spostati a Sami a Nord dell’isola, presso gli studios Diamanto, con piscina e non troppo distanti dal mare. Nella zona di Sami abbiamo praticamente girato ogni giorno e visto spiagge e paesini molto caratteristici. Il paese di Fiskardo, a Nord di Cefalonia, lo consiglio perché è molto elegante, armonico e colorato.
Assos, invece, è un pittoresco villaggio totalmente immerso nel verde che merita di essere visitato anche solo per un pomeriggio.
Tutta la costa nord dell’isola presenta spiagge di sassi e ciottoli, con numerosi stabilimenti adatti alle famiglie con bambini
Cefalonia, cosa vedere nella parte nord dell’isola
Anche in questa zona vi consigliamo di vedere: Emblisi, incantevole baia a poca distanza da Fiskard
Foki, insenatura molto simile ad un fiordo della Norvegia, con alberi di ulivo a far ombra. Molto caratteristica è una grotta raggiungibile a nuoto.
Siamo stati poi alle spiagge di Agia Jerusalem e Agia Kirakia, entrambe attrezzate e miste con sabbia e ciottoli.
Myrthos, la più famosa spiaggia dell’isola, ci accoglie da un promontorio con una spettacolare vista su un mare dalle mille sfumature di blu; il nostro suggerimento è arrivare presto al mattino per poter godere appieno della sua bellezza e delle sue acque turchesi; in fondo alla spiaggia si raggiunge con una breve passeggiata una grotta dove si entra e si esce direttamente in mare. Una meraviglia!!
Antisamos, la seconda più famosa dell’isola che come Myrthos bisogna raggiungere presto al mattino, presenta numerose attrazioni adatte sia ai più grandi e sia ai più piccini.
Portatevi una maschera per snorkeling per ammirare le meraviglie del mare.
Cefalonia, un viaggio per famiglie
In tutte le spiagge attrezzate i prezzi non superano i 10 euro giornalieri per due lettini e ombrellone.
Ulteriore consiglio sono le grotte di Melissani vicino a Sami per un giro in barca, il biglietto di ingresso è di 7 euro x adulti e 4 per bambini ed è consigliabile andare tra le 12 e le 14 per i bellissimi colori che il sole riflette.
Torniamo a casa con le sfumature del mare ad accompagnarci per il lungo inverno che ci aspetta.
Post scritto da Monica Bricco, in vacanza con Leonardo, Nicolò e Paolo Di Muro
#raccontamilatuaestate
Il nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori che ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.
Inviateci i vostri racconti: #raccontamilatuaestate!
Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.
Per #raccontamilatuaestate puoi leggere anche
Un week-end a Sant’Antioco e Carloforte
Mini guida delle Marche in cinque puntate
Passeggiata al Santuario di San Remedio
La Provenza con i bambini on the road
San Nicola Arcella, la spiaggia più bella della Calabria
Ci siete mai stati in Abruzzo??? Una regione tra mare e montagna… La scoperta della Val Fondillo per noi è stata meravigliosa, abbiamo una giornata speciale, abbiamo fatto una passeggiata dalle mille sorprese, assolutamente a misura di bambini.
Non c’è due senza tre…ma anche quattro e cinque. Per cosa? Per trascorrere qualche giorno in Puglia. Quest’anno abbiamo scelto questa splendida terra per le nostre prime vacanze estive e come al solito non ci ha deluso. Stavolta è stato il Gargano a conquistare i nostri cuori, in particolare Vieste.
Spiagge sabbiose, mare pulito, caldo e buon cibo ci hanno fatto trascorrere una settimana all’insegna del relax e permetterci di ricaricare la batteria dopo un inverno insolitamente lungo per noi.
Vacanze in Puglia, dove dormire a Vieste
Abbiamo come di consueto optato per la formula appartamento ma in un club vacanze “Viestemare”, che grazie ai numerosi servizi ci ha permesso di riposarci e divertirci senza stress.
Le nostre giornate trascorrevano tra mare la mattina e piscina pomeriggio. Emma si divertiva tra l’animazione del lido e il miniclub pomeridiano, per lei la noia da vacanza, quella sana, non esiste ancora. Anche per questo motivo la scelta della location è ricaduta su una struttura dotata di animazione, così che mamma e papà hanno potuto approfittare e concedersi anche un pomeriggio alla Spa, mentre la nostra piccola viaggiatrice era alle prese con l’innaffiare l’orto, dipingere, lo yoga e le altre attività che il miniclub proponeva.
Vacanze in Puglia, dove mangiare nel Gargano
In serata optavamo per visitare i borghi e cenare, oltre a Vieste abbiamo visitato anche Peschici, due paesini davvero caratteristici, dove abbiamo mangiato sempre bene provando sia il pesce, che la tipica paposcia, o semplicemente una pizza.
Vacanze in Puglia, i tramonti del Gargano
A girare tra i vicoli non ci si stanca mai, i colori sono avvolgenti e la gente sempre allegra. Abbiamo ammirato dei tramonti davvero mozzafiato, con panorami da cui non vorresti mai distogliere lo sguardo, come quello dell’arco San Felice, visibile o via mare o dalla strada che porta a località Pugnochiuso. Splendido al tramonto anche il Trabucco della Molinella, antica struttura di pesca (ce ne sono tantissimi sparsi per la costa) ancora perfettamente funzionante che regala ai turisti delle dimostrazioni anche in notturna.
Per gli amanti del pesce consiglio anche il Trabucco da Mimì: la struttura è adibita a ristorante e si possono gustare cene e aperitivi con vista mare, ma ricordatevi di prenotare, è sempre pieno.
Vacanze in Puglia: una tappa a Polignano
Al rientro dalla vacanze (direzione Calabria) , sosta a Bari e visita alla splendida Polignano a Mare in notturna, una bomboniera incastrata tra rocce bianche.
Vacanze in Puglia: le grotte di Castellana
Durante il viaggio di ritorno ci siamo resi conto che queste vacanze erano state fin troppo rilassanti e così prima di lasciare la Puglia abbiamo visitato le Grotte di Castellana e via fino a 70 metri di profondità per oltre 3km per arrivare alla meravigliosa Grotta Bianca, definita così per la ricchezza e il biancore dell’alabastro che la forma la più splendente del mondo.
La visita si sviluppa in 2 itinerari, uno più corto di 1 ora e uno di 2 ore. Noi abbiamo scelto quest’ultimo che consiglio per ammirare tutte le grotte presenti. Nessuna difficoltà con Emma che ha camminato per quasi tutto il percorso, ammirando le forme buffe delle stalattiti e delle stalagmiti.
Il costo del biglietto è di 16 euro e i bimbi fino a 5 anni entrano gratis. E ora si torna alla vita di tutti i giorni…mare, mare e ancora mare!
Post scritto da Emma In Valigia
Chi viaggia vive. È la nostra filosofia. Siamo Damiana, Vincenzo e la piccola Emma. Nella vita facciamo tutt’altro, alle prese con i mille problemi quotidiani, la scuola, il lavoro, la famiglia, ma appena possiamo facciamo le valigie alla scoperta del mondo. Siamo amanti della cultura, dell’arte, della storia, della fotografia, della buona tavola e ci piace scoprire i diversi modi di vivere.
Abbiamo deciso di condividere le nostre esperienze di viaggi da quando siamo diventati genitori, perché scoprire il mondo con Emma è ancora più bello e si guarda tutto con occhi diversi. Spostarsi con i bambini sembra difficile ma in realtà non lo è affatto e con la nostra esperienza speriamo di incoraggiare qualcuno a mettere da parte le paure e prendere un aereo, un treno o l’auto e godere delle meraviglia che il mondo ci offre. Ogni volta che torniamo da un viaggio portiamo con noi un pezzo del posto che abbiamo visitato e lo conserviamo nel nostro personale bagaglio culturale ed emozionale. Viaggiare ha cambiato e cambia ogni volta la nostra prospettiva di vita, le cose importanti e ci fa sentire vivi e parte di qualcosa di grande.
Di Emma con La Valigia potete leggere anche Calabria con Bambini: il Parco della Sila
#raccontamilatuaestate
Il nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori che ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.
Inviateci i vostri racconti: #raccontamilatuaestate!
Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.
Per #raccontamilatuaestate puoi leggere anche
Un week-end a Sant’Antioco e Carloforte
Mini guida delle Marche in cinque puntate
Passeggiata al Santuario di San Remedio
La Provenza con i bambini on the road
Per #raccontamilatuaestate vi voglio raccontare il nostro viaggio in Grecia. Quest’ anno la nostra meta estiva è stata un’isola dell’arcipelago del Dodecaneso: Rodi. Ecco il nostro racondo di un viaggio a Rodi con i bambini
Rodi, come arrivare e come muoversi
L’isola più grande dell’arcipelago è collegata comodamente con l’ Italia grazie al piccolo aeroporto, Diagoras, situato nella parte nord vicino alla omonima città principale Rodi.
Attenzione, le distanze sonoabbastanza ampie abbiamo noleggiato un’auto presso uno dei tanti autonoleggi presenti vicino lo scalo aeroportuale, che è stata il nostro mezzo di trasporto sull’isola.
Con i bambini, è consigliato noleggiare l’auto, anche se molte persone noleggiano veicoli a 2 ruote .
Rodi, dove dormire
La nostra base è stata, Faliraki, paesino sulla costa ovest dell’isola, a 20 minuti di macchina da RODI.
La sua posizione è ideale come punto di partenza per visitare tutta la costa ovest dell’isola, inoltre è un paesino molto attrezzato e pieno di servizi per le famiglie, ci sono infatti numerosi supermarket e ristoranti con personale molto gentile e menù per bambini, c’ è addirittura uno sportello MC Donald.
Viaggio a Rodi con i bambini: le spiagge
Tutta la costa nord -ovest dell’isola presenta spiagge basse e sabbiose, con numerosi stabilimenti adatti alle famiglie con bambini.
Solo per segnalarne alcune, da Faliraki a Lindos ci sono:
La famosa BAIA DI ANTHONY QUINN, la Ladiko, superfotografata, che bisogna raggiugere presto al mattino per poter godere appieno della sua bellezza e delle sue acque turchesi;
AGHATI BEACH o Golden Beach, una baia tranquilla con acque calde e calme e fondale poco profondo di sabbia dorata, che deve il suo nome a una piccola cappellina dedicata a sant’Agata che si trova proprio alle spalle della spiaggia ed è raggiungibile a piedi. Poco lontano dalla baia si trova un delizioso borghetto di pescatori, Haraki, in cui si respira quella tradizione marinara ( con i tipici polpi appesi al sole ad asciugare) dell’isola che in altri centri più turistici non si trova;
TSAMBIKA BEACH, lunga spiaggia attrezzata con ampia zona di parcheggio nella duna, con fondali bassi e sabbiosi, che presenta numerose attrazioni adatte ai più grandi e piccini, dagli sport acquatici ai parchi giochi con gonfiabili sull’acqua, il divertimento è assicurato.
Viaggio a Rodi con i bambini
In base alla nostra esperienza sull’isola posso dire che con i bambini la costa occidentale è da preferire in quanto meno ventilata e con baie e spiagge riparate dai forti venti per cui il mare è molto calmo.
Viaggio a Rodi con i bambini, tutte le escursioni
Sulla costa nord-ovest dell’isola è possibile visitare dei siti d’interesse culturale adatti anche ai bambini.
Partiamo con la visita alla città medievale di Rodi, in particolare il grandissimo centro storico racchiuso nelle maestose mura (Old Town) che culmina con il Palazzo dei Gran Maestri dei Cavalieri di Rodi, visitabile a piedi e con i passeggini.
Passiamo dal centro storico al porto dove è possibile imbarcarsi su battelli che offrono escursioni, sia giornaliere che anche solo per qualche ora, con possibilità di vedere la costa via mare o isole vicine, o come abbiamo fatto noi, la visita dei fondali col mezzo sottomarino.
Un’ altra giornata la si può dedicare alla visita di Lindos, un caratteristico borgo di case bianche che dominano un promontorio e che culmina con un’acropoli a cui si accede con una scalinata da fare a piedi o in groppa a un’asinello.
Rodi, un’escursione imperdibile: la valle delle Farfalle
Non lontano dalla costa ma nell’ entroterra, proprio al centro dell’ isola, in località Petaloudes, si può programmare un’escursione alla Valle delle farfalle, che rappresenta una vera meraviglia della natura soprattutto perché ti proietta in un ambiente diversissimo dai panorami costieri che offre l’isola.
Si tratta di una riserva naturale attraversata da un fiume e delle cascate in cui vengono a nidificare le farfalle, della specie Panaxia Quadripunctaria. La particolarità sta nel fatto che si possono vedere milioni di farfalle, appoggiate ai tronchi degli alberi e al fogliame per terra, che si mimetizzano a tal punto da formare dei veri e propri tappeti. Ma bisogna stare attenti a non fare rumore per non farle volare via. Per i bambini è un’esperienza davvero nuova anche per imparare il rispetto per la natura e per degli esserini tanto delicati quanto le farfalle. Inoltre nella riserva è possibile visitare un piccolo monastero ortodosso situato in posizione panoramica con vista sulla costa est dell’isola.
Finisce così la nostra settimana a Rodi nella quale abbiamo esplorato la parte nord occidentale dell’isola convinti che ci sia ancora molto altro da vedere.
Post scritto da Rosa Ricciardi, con Francesco Viola e Alfonso
Il nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori che ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.
Inviateci i vostri racconti: #raccontamilatuaestate!
Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.
Per #raccontamilatuaestate puoi leggere anche
Un week-end a Sant’Antioco e Carloforte
Mini guida delle Marche in cinque puntate
Passeggiata al Santuario di San Remedio
La Provenza con i bambini on the road
San Nicola Arcella, la spiaggia più bella della Calabria
Ho raccolto l’invito di Viaggiapiccoli #raccontamilatuaestate e voglio parlarvi di San Nicola Arcella, per me un luogo magico dove ogni estate mi rifugio dalle preoccupazioni e le ansie della vita quotidia.
San Nicola, località balneare della Riviera dei Cedri, con le sue scogliere e la sabbia candida ha una delle spiagge più belle della Calabria e, per me, dell’Italia. Ma per me non è solo un luogo di villeggiatura ma un posto che porto nel cuore…un posto speciale!
Questo luogo magnifico si trova in Calabria, è un piccolo borgo ai confini con la Basilicata.
San Nicola sorge su una collina e si affaccia a strapiombo sul mare su una splendida conca naturale che si può ammirare dall’antico Belvedere del paese che è stato recentemente restaurato.
San Nicola Arcella ad agosto
Nel mese di agosto al belvedere ogni sera ci sono spettacoli teatrali e musica dal vivo.
Oltre alla spiaggia principale, che si ammira dall’alto, un’altra spiaggia bellissima presa d’assalto dai turisti nei mesi estivi è “l’Arco Magno”, la si può raggiungere attraverso un percorso pedonale oppure con piccole imbarcazioni e pedalò per esplorare le sue meravigliose insenature.
Il paesino di San Nicola presenta delle ampie strade con negozi, ristoranti e bar e termina con dei vicoletti molto curati e suggestivi, nei quali si trovano botteghe artigianali tipiche e punti di incontro culturali e ludici.
San Nicola Arcella: il vicolo vineria
Una nota particolare la merita “il vicolo vineria”, si trova a fianco alla chiesa di San Nicola da Tolentino, nata come ludoteca per bambini, di sera diventa luogo di ristoro e intrattenimento culturale per adulti.
Presenta una piccola biblioteca, grotte dove i bambini giocano e fanno salotto, panche, sedie e cuscini colorati percorrono i gradini.
Qui si possono consumare taglieri salati e dolci accompagnati da un buon bicchiere di vino, mentre si ascolta musica dal vivo o una lettura suggestiva.
Quando vado alla vineria io prendo sempre “il gelato di Elisabetta”, gelato al fior di latte su bocconotto, condito con miele, amato da adulti e bambini.
Un negozietto che merita di essere menzionata è “L’arte di Ba”, più che un negozio è una vera è propria bottega d’arte. La proprietaria restaura con gusto e inventiva porte, cassapanche, fioriere, letti, comò…
A casa mia ho delle porte restaurate in questa bottega.
San Nicola Arcella: dove dormire
Per soggiorni brevi e lunghi oltre alle numerose case che possono essere fittate ci sono piccoli alberghi.
“Il Borgo 800” è di recente costruzione, molto bello e accogliente, si trova al centro di San Nicola.
In spiaggia invece troviamo il “Villaggio Arcomagno” con piccoli appartamenti, gli ospiti usufruiscono di piscina e lido privato.
San Nicola Arcella: dove andare a mare
Da anni vado al lido “La Roccia del sub” a misura di giovani e bambini, dove i proprietari si distinguono per simpatia e cortesia.
San Nicola Arcella: il parco giochi per i bambini
Negli ultimi anni grazie ad un’ottima amministrazione comunale è stata ripresa e resa confortevole un’ampia zona attrezzata per bambini.
Mamme e bimbi passano gran tempo la sera in questo bel parco.
Perchè amo San Nicola Arcella
Per trentacinque anni sono andata in villeggiatura in questo posto, gli anni più belli della mia vita, gli anni della comitiva, dei primi amori, delle canzoni cantate a squarciagola al belvedere, gli anni dei falò in spiaggia e le corse alla cornetteria di Franco a mezzanotte. Le chiacchierate nel parco con gli amici di una vita che ancora ora incontro e rivedo con grande affetto.
Poi arrivano gli amori, quelli importanti, che ti portano a fare altri viaggi in posti lontani ma una settimana a San Nicola è tappa fissa, una serata al “clubbino” è d’obbligo. Con i figli che si fa? Si ritorna a San Nicola dove sulla spiaggia ci si conosce un po’ tutti e c’è sempre un valido aiuto.
Che dire… un posto da visitare e soprattutto da vivere in tutta la sua bellezza e tranquillità. Chi viene a San Nicola difficilmente la dimentica, il mare è splendido (bandiera blu da quest’anno) il paesino è meraviglioso, ristoranti raffinati e di grande qualità non mancano.
Io ci torno tutte le estati e non me ne pento mai!
Se siete in calabria ecco dieci idee per l’estate in Calabria con i bambini e una mini guida ai musei in Calabria per bambini. Se invece siete camperisti: 5 spiagge per camper a Catanzaro.
Post scritto da Alessandra De Simone
Il nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori che ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.
Inviateci i vostri racconti: #raccontamilatuaestate!
Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.
Per #raccontamilatuaestate puoi leggere anche
Un week-end a Sant’Antioco e Carloforte
Mini guida delle Marche in cinque puntate
Passeggiata al Santuario di San Remedio
La Provenza con i bambini on the road
Da provare in Calabria anche il Cammino dallo Ionio al Tirreno, Kalabria Coast to Coast
Quando si parla di vacanze e di bambini, una delle mete italiane preferite dai genitori è il Trentino. Uno dei nostri articoli più letti è Valli del Pasubio sul Ponte Tibetano, scritto da Daniela, mamma di Lorenzo e Giacomo e nostra amica su Instagram. E questa estate Daniela ci racconta la sua nuova avventura in Trentino: la passeggiata al Santuario di San Romedio. Una passeggiata fra la roccia scavata per un vecchio acquedotto che porta a vedere un eremo con un orso! Una bellissima camminata per la famiglia Seguiamola….
Trentino, la passeggiata al Santuario di San Romedio: un orso vero
Io, i miei 2 bimbi di 6 e 4 anni e mia mamma, con il CAI famiglia di Marostica abbiamo partecipato all’escursione ad anello da Sanzeno al Santuario di San Romedio in provincia di Trento.
Santuario con un vero orso!
La popolarità del Santuario, della passeggiata scavata nella roccia e dell’orso ospite nel recinto adiacente l’Eremo è ben motivata, tutto è come lo immaginate e forse anche meglio. Ci troviamo infatti in Val di Non e affrontare questa passeggiata a fine estate regala anche una meravigliosa vista su campi e campi di meleti pronti a essere raccolti dei loro prelibati frutti.
Si parte da Sanzeno
Ma torniamo alla partenza, noi siamo partiti dal parcheggio di fronte alla Basilica di Sanzeno, Basilica avete letto bene, in quanto questo complesso contiene l’antica Arca con le reliquie del rogo dei Santi Martiri: Santi Sisinio, Martirio e Alessandro. Merita una visita data la storia molto antica del luogo e soprattutto la possibilità di vedere la valle di fronte piena di meleti!
Siamo poi partiti per il centro paese e ci siamo incamminati per il Santuario, non ci sono problemi nel trovare indicazioni in quanto il paese è piccolo e la via è indicata con abbondanti cartelli in ogni incrocio.
Una passeggiata anche per bambini
Una passeggiata anche per i piccoli ma solo con marsupio o passeggini con ruote grandi
Dopo aver passato il paese e un tratto fra i meleti abbiamo raggiunto la parte scavata nella roccia realizzato sul tracciato di un antico canale irriguo ottocentesco. C’è da dire che il sentiero è delimitato da protezioni in legno e non ci sono pericoli per i bambini, ma data l’irregolarità del “canale” consigliano un caschetto, mentre si guarda il panorama non è difficile prendere una testata, io stessa ne ho presa una! Il sentiero è praticamente pianeggiante, il dislivello è veramente esiguo ma i bimbi piccoli meglio portarli in marsupio o con passeggini veramente da trekking.
Noi purtroppo in questa prima parte del percorso siamo stati sfortunati in quanto ha sempre piovuto, ma nonostante la pioggia e le nuvole basse il divertimento non è mancato e l’avventura è stata emozionante per tutti!
Finita la parte rocciosa c’è un altro pezzo di strada che si ricongiunge con la strada della Via Crucis, poi si arriva su una scalinata di ciottoli che porta al Santuario.
Un pic-nic all’eremo
Prima di dirigerci all’Eremo però abbiamo sostato nell’area pic-nic, sotto il complesso di santuari, dove ci siamo gustati un meritato panino (è presente solo un bar, non ci sono ristoranti o altri punti di appoggio lungo la strada) e finalmente ha smesso di piovere! Alla fine del panino è anche uscito l’orso, immaginate la gioia dei bimbi!
Trentino, la passeggiata al Santuario di San Romedio: la leggenda
La leggenda dell’orso è dovuta al fatto che San Romedio era partito per andare dal Vescovo di Trento a cavallo, quando un orso spaventò il cavallo e allora San Romedio andò lo stesso a Trento ma a cavallo dell’orso, riuscendo a ammansarlo. E una volta tornato al suo Eremo questi rimase il suo unico compagno fino alla sua morte. Gli orsi che vengono ospitati in questo recinto sono tutti orsi “sfortunati” che vengono salvati da condizioni di cattività o sfruttamento, attualmente è ospitato “Bruno” salvato da una detenzione illegale presso un privato e dopo un tentativo di essere rimesso in libertà è stato introdotto qui nel 2013 per la gioia dei visitatori. Può essere che l’orso vi sembri un po’ triste, gli animali in cattività a me danno sempre questa sensazione, ma sinceramente credo stia meglio qui in questo recinto in montagna rispetto alla sua situazione precedente…
Il Santuario di San Remedio
Dopo la pausa entriamo anche noi alla vista del Santuario. Percorriamo dunque i 130 gradini che portano alla cima dell’Eremo nella prima chiesta costruita attorno all’anno 1000. Le chiese in totale sono 5 tutte collegate fra loro da questa scalinata e molto suggestive. Oggi qui vivono 2 frati dell’Ordine Francescano e ricevono circa 200.000 visitatori all’anno, è veramente uno dei Santuari più suggestivi del Nord Italia!
Trentino, la passeggiata al Santuario di San Romedio: c’è anche un parco giochi
Dopo aver visitato con attenzione tutto il circondario e aver salutato Bruno siamo rientrati per la strada asfaltata (possibile anche un bus navetta nel periodo estivo se siete veramente stanchi), con tanto di sosta al parco giochi di Sanzeno.
Consigliato a tutti
La passeggiata per San Romedio è una delle più belle che abbia mai fatto, la consiglio a tutte le famiglie perché si possono unire lavori di ingegno con religione e natura.
Trentino: la passeggiata al Santuario di San Romedio, riassunto tecnico:
Partenza: Parcheggio di fronte la Basilica di Sanzeno – Santuario di San Romedio attraverso l’antico canale nella roccia 60 minuti
Rientro: Santuario di San Romedio – Parcheggio Basilica di San Zeno per strada asfaltata 60 min
Dislivello in salita: 130 metri
Distanza: circa 6 chilometri
Note: il sentiero nella roccia non è percorribile in inverno; si può partire anche dal Museo Retico, dall’altra parte del paese di Sanzeno e da lì il percorso per il Santuario è leggermente più breve (10 minuti in meno).
l nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori Iche ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.
Inviateci i vostri racconti: #raccontamilatuaestate!
Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.
Per #raccontamilatuaestate potete leggere anche
Un week-end a Sant’Antioco e Carloforte
Mini guida delle Marche in cinque puntate
La Provenza
Qual’è il motivo che ci ha spinti a scegliere la Provenza? Facile, la lavanda in fiore. Vi è mai capitato di vedere un’immagine su internet e di innamorarvene?
La Sardegna: sono fortunata a vivere in questa meravigliosa isola. Ma la fortuna se si condivide diventa felicità. Ed eccomi pronta a raccontare la mia terra. Con mamma e papà raccogliamo l’invito di Viaggiapiccoli e di #raccontamilatuaestate e vi raccontiamo la nostra estate: ogni settimana ci regaliamo due giorni e vediamo un posto vicino casa . Ecco la nostra Estate in Sardegna on i bambini: un week end a Sant’Antioco e Carloforte.
Ogni settimana facciamo tappa per 1/2 giorni in un posto diverso, anche se vivendo nelle coste centrali abbiamo posti meravigliosi a pochi chilometri da casa .
A metà luglio abbiamo fatto Sant’Antioco e Carloforte.
Estate in Sardegna con i bambini, l’isola di Sant’Antioco
E’ metà luglio, ore 10 siamo arrivati nella nostra casa vacanza prenotata su booking. Giusto il tempo di sistemare le nostre cose e siamo saliti nuovamente in macchina. Destinazione: mare. Mamma e papà hanno deciso di girare l’isola di Sant’Antioco (è attaccata alla Sardegna tramite un ponte) seguendo la costa.
Le spiagge di Sant’Antioco
Arriviamo a Calasetta e la prima spiaggia in cui ci fermiamo è la spiaggia Grande. Proprio a ridosso della spiaggia si trova il parcheggio, a pagamento, 4 euro per l’intera giornata ma se si è fortunati dall’altra parte della strada si trovano quelli gratuiti.
La spiaggia è grande, libera ma si trovano anche lettini e ombrelloni. Giusto il tempo di un bagno e ripartiamo. A poca distanza troviamo una scogliera da cui possiamo ammirare il faro in mezzo al mare chiamato mangiabarche.
Ancora qualche chilometro e arriviamo nella spiaggia di Coaquaddus. Anche qui i parcheggi sono a pagamento ma c’è nè qualcuno gratuito, inoltre vi sono le docce sempre a pagamento e un bar dove si può mangiare.
Il mare è adatto ai più piccoli, l’acqua è bassa e trasparente, il colore della sabbia è scuro ma ha dei riflessi che sembra quasi brillare…un mare in cui è impossibile non sguazzare un po’…
Rigenerati dal bagnetto proseguiamo e arriviamo a Maladroxia…la spiaggia è grande e dotata di molti più servizi e di bagni, e nello stabilimento è possibile mangiare, noleggiare ombrelloni e pedalò…noi l ‘abbiamo preso per mezz’ora al costo di 10 euro…è stato bellissimo scivolare anche se l’acqua era fredda.
Sant’Antioco dove mangiare
Dopo aver giocato ci fermiamo nell’altro chiosco presente in spiaggia, un po’ spartano ma fornito di patatine fritte, hambuger, insalate e gelati: tutto buonissimo…una passeggiata tra le bancarelle per accontentare mamma e poi torniamo a casa per una doccia e prepararci per la cena.
Sono le 20 quando passeggiamo sul lungomare alla ricerca di un ristorante, non abbiamo prenotato quindi speriamo di trovare qualcosa…ci fermiamo al ristorante i due fratelli, purtroppo non c è posto in terrazza e ci sistemiamo dentro. l locale è molto carino, tutto richiama i colori del mare…decidiamo di ordinare pesce visto che lo pescano loro stessi, polpo, misto di antipasti, spaghetti e frittura: tutto buonissimo, ottimo servizio e costi contenuti…
Dopo cena non posso rinunciare al gelato così decidiamo di tornare in centro ma prima una sosta ai gonfiabili alla fine del lungomare è obbligatoria…
Sant’Antioco paradiso dello shopping per mamma
In centro mamma può sbizzarrirsi perché i negozi sono aperti e nella piazzetta si trova una ricca esposizione di souvenir. Finalmente nanna, domani ci aspetta il battello per Carloforte…
Estate in Sardegna con i bambini: Carloforte
La partenza è prevista per le 10.45 ma bisogna essere lì almeno un’ora prima per i biglietti che purtroppo non è possibile prenotare…il costo per due adulti, una bambina e macchina é di 50 euro andata e ritorno.
Mentre si aspetta la nave da Calasetta si può fare colazione nei vari bar distanti pochi passi…ci sarebbe piaciuto partire in un altro orario, ma alle 9 imbarcano solo 25 passeggeri a causa del trasporto di merci pericolose…
Io consiglierei di prendere la macchina e girare l isola seguendo la costa… In modo da potersi fermare nelle spiagge più belle come Girin, la Caletta, Cala Vinagra e La Bobba… Tutte bellissime, attrezzate e a misura di bambino… poi, la sera, un giro al centro del paese ricco di negozietti e locali dove fermarsi per un aperitivo, accompagnato dalla buonissima focaccia e per cena: tonno rosso che viene pescato sul posto…
Questo post è stato scritto con l’aiuto della sua mamma da Melissa (@fashion_melymel), 7 anni, ama la danza, gli animali e viaggiare.
Il nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori che ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.
Inviateci i vostri racconti: #raccontamilatuaestate!
Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.