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Provenza con i bambini on the road

Qual’è il motivo che ci ha spinti a scegliere la Provenza? Facile, la lavanda in fiore. Vi è mai capitato di vedere un’immagine su internet e di innamorarvene? Ecco, a noi è successo con la Provenza. Così il giorno dopo stavamo già studiando il possibile viaggio che già sognavamo ad occhi aperti.Parte centrale del viaggio quindi le immense distese viola, da cui partire per delineare le altre tappe per la nostra Provenza con i bambini on the road.

provenza lavanda
I camp idi lavanda

Provenza con i bambini, quando andare

Prima di tutto per pianificare il viaggio bisogna informarsi sui periodi di fioritura.



Anche se può variare sensibilmente di anno in anno, in generale va da metà giugno a metà agosto, condizionata dalla varietà, dal clima e dalla zona (altitudine e latitudine).

A noi è stato molto utile il sito www.moveyouralps.com .

In ogni caso è possibile chiamare gli uffici del turismo per avere informazioni in tempo reale.

Provenza lavanda mamma

Noi abbiamo scelto di andare a fine giugno, periodo di massima fioritura nella zona di Valensole.
“Le Plateau de Valensole” raggruppa il maggior numero di campi coltivati.
Ma questa parte del Sud della Francia non è solamente l’equivalente della lavanda. Qui si possono trovare paesaggi mozzafiato, villaggi arroccati, uliveti e antichi monasteri. Insomma per chi come noi ama stare in mezzo alla natura, respirare l’aria che profuma di fiori, dove i rumori del traffico sono sostituiti dal canto delle cicale e dal ronzio delle api,  questo è un viaggio da non rimandare.

Provenza con i bambini il nostro itinerario on the road

Il nostro tour prevede 4 giorni on the road toccando i punti di principale interesse di questa regione.
Partiti da Milano la nostra prima tappa è Avignone.
Abbiamo deciso di non percorrere la costa ligure, ma di imboccare l’A4 passando quindi per Torino e la Valle di Susa. Questa scelta ci ha regalato una piacevole sorpresa.
Sì, perché appena oltrepassato il confine con la Francia ci siamo ritrovati davanti una cittadina splendida con diverse fortificazioni che abbiamo notato fino in lontananza.
Una sosta qui, anche se non programmata, è d’obbligo.

Prima tappa Briançon

Il paese in questione è Briançon, un borgo medioevale ora promosso dall’Unesco come patrimonio mondiale. Il centro storico è molto pittoresco, circondato da doppie mura e pieno di strette viuzze dove si alternano ristoranti e negozi di souvenir. Altro punto di interesse è la chiesa di Notre-Dame, costruita con due campanili a cupola che ricordano la sorella più nota parigina. Salendo sulla città alta si possono ammirare le spettacolari fortificazioni che dominano le vallate circostanti e che in passato avevano la funzione di difesa dagli invasori.

provenza chiesa

Da quassù la vista panoramica è straordinaria, un paesaggio di montagna mozzafiato dove il profumo dei pini si diffonde nel vento e dove si respira aria fresca e leggera.

provenza chiesa

Situata a 1326 mt è la città più alta di Francia, ecco perché il clima è abbastanza fresco anche d’estate.

Seconda tappa Avignone

Ripartiamo soddisfatti per l’interessante scoperta che consigliamo anche a voi e verso mezzogiorno siamo in arrivo ad Avignone.

Forse mezza giornata è un po’ riduttiva per visitare Avignone, ne servirebbe almeno una intera, ma le cose in programma erano davvero tante e abbiamo deciso di accelerare la visita di questa città per dare spazio ad un itinerario più naturalistico.

Innanzitutto non puoi passare da Avignone senza visitare il Palazzo dei Papi. Avignone, visita al Palazzo dei Papi.

Così la nostra prima sosta è stata verso questo imponente edificio, insignito patrimonio mondiale dal 1995.

Clemente V, fu il primo papa che nel 1309 si trasferì ad Avignone per sfuggire agli sconti tra guelfi e ghibellini che si stavano verificando a Roma. I lavori furono però poi iniziati da Benedetto XII che fece radere al suolo il vecchio palazzo episcopale per crearne uno più grande (palazzo Vecchio), per poi essere proseguiti da Clemente VI che ampliò ulteriormente l’edificio (palazzo nuovo). Nel 1363 terminarono i lavori di questo monumento gotico che è tra i più grandi di tutt’Europa e che ha visto susseguirsi ben 9 papi. Ci sono più di 25 sale aperte al pubblico, tra cui gli appartamenti privati del papa, la sala Gran Tinello dove si svolgevano banchetti, la sala delle Grande Udienze, il Concistoro e la cappella Clementine in cui si svolgevano le cerimonie.

Il tutto contornato da affreschi di inestimabile bellezza

La visita è stata interessante e coinvolgente. All’ingresso viene fornita un’audio guida completamente interattiva. Oltre a spiegare la storia come tutte le guide tradizionali, questo tablet mostra le immagini a 360° di come un tempo erano allestite le sale e per quali usi venivano adoperate. Noi per il tour completo ci abbiamo messo quasi 3 ore (soste panchine bimbi incluse).

Provenza

Avignone, il ponte Saint-Bénézet

Usciti da palazzo ci siamo diretti sul ponte Saint-Bénézet, altra tappa immancabile.

Chi non ha mai canticchiato la canzone “Sur le Pont d’Avignon”?
Con l’acquisto del biglietto si ha libero accesso a quel che resta del ponte sul fiume Rodano.

A causa di forti inondazioni parti del ponte furono interamente distrutte e quindi ricostruite varie volte. Ora rimane un troncone che parte da Avignone e termina in mezzo al Rodano. Delle 22 arcate originali, ne rimangono solo 4.

Da sopra al ponte, oltre a patire un caldo infernale (c’erano 45° quando siamo andati noi) si ha una bellissima visuale sul fiume e sulla città.

Avignone, tra vicoli e negozietti

Il resto del tempo rimastoci l’abbiamo impiegato a passeggiare tra le viuzze, dove tra negozietti di essenze, profumi e saponi si iniziano ad assaporare i profumi della Provenza.

Girando per la città, si passa per la piazza dell’Orologio, che deve il suo nome all’orologio posto sopra il municipio. La piazza non è niente di particolare, forse troppo commerciale e piena di turisti, ma in ogni caso la più grande e importante di Avignone. Qui si concentrano bar, ristoranti e qualsiasi manifestazione importante.

Avignone, Info e consigli pratici

    • Posteggiare al Parking Island Relay Piot, grande posteggio fuori dal centro ma dove ogni 10 minuti passa una navetta che in una sola fermata vi lascia davanti alle mura della città. Tutto gratuito.
    • Acquistare il biglietto unico palazzo + ponte al prezzo di 14,50€ (bimbi gratis fino a 8 anni), invece che 17,00€ se acquistati separatamente. Esistono anche delle tariffe famiglia se si ha figli oltre gli 8 anni.

Terza tappa, Roussillon

La mattina del secondo giorno partiamo alla volta di Roussillon, che prende il suo nome dal rosso delle sue terre. Siamo nel cuore del parco naturale del Luberon.

Secondo noi uno dei posti più affascinanti e poetici che si trovano in Provenza, anche se non dai colori tipicamente provenzali.

Un intero paese dalle calde tonalità della terra estratta dalle cave vicine, dove il contrasto tra le mura delle case, le loro persiane coloratissime e il verde acceso della natura intorno, rendono il panorama simile a un vero e proprio quadro.

provenza vicoli

Saliti oltre le case, avvolti dall’incessante canto delle cicale, si inizia un percorso a piedi in mezzo a falesie e giacimenti d’ocra formatosi dall’erosione del vento. Questo sentiero è denominato il Sentiero delle Ocre ed è davvero spettacolare. Si è circondati da queste formazioni rocciose dalle forme più particolari e dalle sfumature che vanno dal giallo, all’arancione e al rosso che con la luce del sole si accendono ulteriormente regalando scorci stupendi.

Provenza

Quasi ci si dimentica di essere in Provenza, come se qualcuno ci abbia preso e catapultato direttamente in uno di quei parchi americani dove i grandi canyon la fanno da padrone.

C’è la possibilità di scegliere tra due percorsi (allo stesso prezzo). Quello corto di 35 minuti e quello lungo di 50 minuti. Consigliamo vivamente il tragitto più lungo che permette di ammirare i migliori punti panoramici. È pianeggiante e per niente faticoso, i nostri bimbi l’hanno percorso tutto a piedi e con il sorriso sulle labbra.

La cosa più piacevole è che anche ai loro occhi questo posto è risultato magico. È stato emozionante per loro immergersi in tutti quei colori e tuffarsi letteralmente dentro. Hanno corso, rotolato sulla sabbia e non contenti se la sono spalmata su tutto il corpo come se fosse crema solare. Con la loro allegria sono riusciti a contagiare anche noi adulti.

Risultato: tutta la famiglia era ricoperta di sabbia colorata. Usciti dal sentiero non solo la terra era ocra, ma anche le nostre facce, braccia e gambe. Con dei bimbi al seguito è più facile uscirne totalmente “impolverati”.

Info e consigli pratici

  • Posteggio all’ingresso del paese 3,00€ per l’intera giornata
  • Costo del biglietto Sentiero delle Ocre 3,00€ (bimbi inferiori ai 10 anni gratis)
  • Se riuscite, andateci presto per evitare le folle di turisti
  • All’interno del Sentiero non ci sono bar o chioschi e fa abbastanza caldo in estate, quindi ricordatevi di portarvi qualcosa da bere (all’interno è vietato mangiare)
  • Il sentiero non è percorribile con il passeggino
  • Ricordatevi, anche se non avete bambini, che camminando si alza la polverina ocra, sporcando scarpe e vestiti. Per cui evitate di vestirvi di bianco e usate scarpe che poi potrete lavare. Se avete bambini portatevi direttamente un cambio.

Quarta tappa, Gordes e l’abbazia di Senaque


Terminata la visita a Roussillon, il tempo per un panino al volo, e poi saliamo in macchina in direzione Gordes.
Gordes è un piccolo e antico borgo arroccato sullo sperone di una montagna, con una splendida vista panoramica sulla Provenza. È costituito da case tutte in pietra ed è considerato uno dei borghi più belli di Francia con uno scenario da cartolina.
È davvero piacevole passeggiare tra i suoi vicoli, ammirare negozi di souvenir e boulangerie originali, visitare il castello e la chiesa romanica, passare per la piazzetta dove si trova la fontana che fino a metà del secolo scorso era l’unica fonte d’acqua potabile in paese e osservare con curiosità l’antico lavatoio ora ristrutturato.

Una curiosità per gli amanti del cinema e di Hollywood. Il film del 2006 “Un’ottima annata” con protagonista Russell Crowe è stato girato proprio qui, aumentando ulteriormente il flusso di turisti.

A soli 5 km si trova l’Abbazia Notre-Dame di Sénanque. Se avete visto su riviste o sul web delle fotografie della Provenza, sicuramente avete visto l’immagine di questo luogo.

Questa abbazia cistercense è circondata da campi di lavanda fioriti che la rendono una delle protagoniste indiscusse dell’icona provenzale.

Fondata nel 1148, è ancora oggi abitata da monaci e frati ed è tappa obbligatoria per moltissimi turisti che cercano lo scatto perfetto. Noi non siamo riusciti ad entrate all’interno della struttura in quanto le visite guidate hanno degli orari abbastanza ristretti. Ci siamo limitati a godere della sua bellezza dall’esterno, scattando un’infinità di foto e rincorrendo una miriade di farfalline bianche intente a posarsi sui fiori di lavanda e a svolazzarci intorno senza nessun timore. Questo è uno degli altri aspetti che ha sorpreso e divertito di più i nostri bambini, mentre per noi è stato il primo vero approccio con i campi di lavanda e i loro inconfondibili profumi, pregustando già le interminabili distese viola che ci avrebbero atteso il giorno seguente nella zona di Valensole.

Il tramonto sui canali dell’Isle sur la sorgue
Prima di tornare in albergo abbiamo voluto assaporare le emozioni di veder calare il sole sulle rive dei romantici canali di Isle Sur-Le-Sorgue, chiamata anche “la Venezia della Francia”.

Il suo nome deriva dal fiume Sorgue che nasce alcuni chilometri a monte di Fontaine-de-Vaucluse. Questa poi si divide in numerosi canali che fanno sembrare la città come un insieme di isole.

L’acqua quindi come elemento principale, e sono proprio le ruote a pale sul fiume il simbolo di questa cittadina. Nell’ottocento c’erano oltre 60 mulini sul territorio, alcuni dei quali sono sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale e sono ancora visibili e funzionanti (solo per una questione turistica) lungo i canali che acquisiscono così un fascino d’altri tempi.

La città, famosa anche per l’antiquariato e il vintage, è davvero curatissima, con vasi appesi sui ponticelli e su ogni balcone, deliziosi negozietti in stile shabby chic, case ricoperte di edera e dalle persiane colorate.

Qui abbiamo trovato un’atmosfera davvero rilassata e romantica. Per questo motivo abbiamo deciso di optare per una cena low cost ma di grande impatto emotivo: pizza da asporto mangiata a bordo canale. Solo noi, nessuno intorno, piedi a mollo nelle acque trasparenti e gelide, una birra fresca e le sfumature del sole che pian piano si affievolivano. Cosa chiedere di più?<

Quinta tappa Valensole e i campi di lavanda

Finalmente è arrivato il giorno per cui questa vacanza è stata organizzata, Plateau de Valensole.

Valle assolata appunto, perché qui il sole batte forte e diretto per molte ore al giorno. Noi, pur arrivando di prima mattina, lo abbiamo trovato già alto in cielo e bello rovente, per cui, soprattutto se avete dei bambini piccoli, bevete tanto, portatevi dei cappelli e tenevi bagnata la testa.

provenza fiori lavanda

Questa è la zona con la concentrazione maggiore di lavanda (e anche di cinesi intenti a far foto), l’aria che si respira è totalmente impregnata della fragranza intensa di questo fiore e il ronzio delle api che continuano il loro lavoro non curanti degli ospiti ci ha davvero conquistati. Inutile dire che anche noi ci siamo aggregati a tutti quei cinesi impazziti e ci siamo tuffati in mezzo ai campi per scattare una marea di foto. D’altronde paesaggi così lasciano a bocca aperta e stimolano l’arte creativa anche a chi non ce l’ha.

provenza grano

Non ci sono luoghi di interesse da visitare, qui l’unica attrazione magica è il tripudio di colori. Le sconfinate vallate dalle gradazioni che vanno dal lilla al viola si alternano al giallo intenso dei campi di grano. La luce del sole rende tutte le sfumature ancora più intense. Un paradiso per chi ama la fotografia, o per chi più semplicemente adora la natura.
Se avete più giorni a disposizione vi consigliamo di visitare la zona sia all’alba che al tramonto, con la diversa luce del sole sembra che gli scenari cambino di ora in ora. Un vero incanto!!!
La Provenza con i bambini e i campi di lavanda
Non vi sappiamo dire il percorso concreto per visitare le migliori coltivazioni. Noi siamo andati a naso ed a emozioni, tenendo la D6 come strada principale per poi perderci tra le campagne dipinte che si estendono a perdita d’occhio. Il nostro tragitto è stato un continuo sali e scendi dall’automobile per immortalare quelle vedute che sembrano mano a mano che avanzi sempre più belle e suggestive.

Provenza

Le piante sembrano uscite da uno stampo, tutte perfettamente rotonde e delle stesse dimensioni. Vengono coltivate in file precise e lineari, lasciando quindi lo spazio per camminare tra una fila e l’altra. È buona educazione verso i contadini non calpestare né raccogliere la lavanda.
Ma a cosa servirà tutta questa lavanda? Abbiamo scoperto che questa coltura sta avendo sempre più successo grazie alla produzione di diversi prodotti, dal sapone di Marsiglia al miele di lavanda, dagli oli essenziali ai distillati per profumi. E la Provenza soddisfa circa l’80% delle richieste mondiali.

Per chi volesse partecipare a una kermesse folkloristica di questa zona, sappiate che a Valensole a metà luglio viene svolta la Festa della Lavanda, per celebrare la conclusione della raccolta e l’inizio della sua lavorazione, in cui vengono allestite bancarelle e le donne indossano vestiti tipici del passato.

Sesta tappa Lac de Sainte Croix

Lac de saint croix

Oltrepassata Valensole, decidiamo di scappare dal caldo torrido che ci stava dilaniando cercando un po’ di refrigerio tra le acque del Lac de Sainte Croix. Un bagno rigenerante, un posticino all’ombra sotto una pianta, un bel pic nic, la brezza fresca che si alzava dal lago e siamo letteralmente rinati.
Questo lago dalle acque color smeraldo è di origini artificiali, creato a seguito dello sbarramento del fiume Verdon, dove sfocia tra le sue gole. Da qui infatti partono tutte le attività per risalire il canyon, si possono noleggiare canoe e pedalò, fare rafting, kajak e molto altro, oltre che l’immancabile trekking per scendere e costeggiare le rive del fiume.


La strada panoramica D952

Provenza strada panoramica D952

Noi abbiamo optato per una scelta più semplice avendo i bimbi al seguito, ma altrettanto suggestiva. Abbiamo percorso in auto tutta la strada panoramica D952 che costeggia le gole con parecchi balconi panoramici fino ad arrivare al paesino La Palud-sur-Verdon, dove abbiamo deviato per imboccare la D23, la Route des Cretes. Questa è un percorso ad anello lungo circa 23 km che ti porta più ad alta quota, molto più suggestiva della precedente e a strapiombo sul canyon. Ci sono una quindicina di belvedere, di seguito vi segnaliamo quelli in cui ci siamo fermati noi, da cui si ha una vista spettacolare sul fiume e sulle pareti rocciose.

  • TRESCAIRE
  • ESCALES
  • DU PAS DE LA BAU
  • DENT D’AIRE
  • LA CARELLE

In uno dei punti più elevati abbiamo visto degli avvoltoi volare sopra le nostre teste (almeno così sembra, ci fidiamo di quello che ci ha detto il signore francese di fianco a noi).

La strada, in parte a senso unico, si presenta abbastanza stretta, molto tortuosa e senza protezioni, fate quindi molto attenzione alla guida.

La Route des Cretes ci riporta a Palud Sur-Le-Verdon dove riprendiamo la D952 per raggiungere la nostra ultima terrazza panoramica, Point Sublime. Questo punto si trova a Rougon, si lascia l’auto nel posteggio ben segnalato e si percorrono circa 10 minuti a piedi tra le rocce fino ad arrivare ad un ampio e maestoso belvedere.

Ultima tappa Castellane

Ultimissima tappa la graziosa cittadina di Castellane, dove termina il percorso delle gole del Veron e dove si conclude il nostro on the road provenzale. Le nostre aspettative sulla Provenza prima della partenza erano incoraggianti, ma sono state altamente superate dalla realtà.

acchiappamappa

Questo post è stato scritto da Acchiappamappa: Paolo, Elisa, Giorgy e Richy.
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