La cupola della Basilica di San Gaudenzio, che svetta sulla città di Novara, è un vero e proprio simbolo del Piemonte. Durante la nostra visita alla città, raggiungibile in solo un’ora di treno da Torino, abbiamo vissuto un’esperienza davvero unica: la salita a piedi alla cupola di San Gaudenzio, offre una vista mozzafiato sul panorama circostante e permette di scoprire i segreti della costruzione di questa straordinario gioiello di architettura realizzato da Alessandro Antonelli. Vi raccontiamo qui la nostra avventura a misura di famiglia (nonni compresi).
Storia della Basilica di San Gaudenzio
Prima di iniziare la salita è bene spendere due parole sulla storia di quest’opera architettonica così particolare, nata prima del 1600 e completata così con la vediamo oggi soltanto alla fine del 1900 dallo stesso geniale architetto che progettò la Mole Antonelliana. Durante la visita guidata, grazie anche al supporto visivo di una cartellonistica chiara e semplice, tutte queste informazioni vi verranno fornite e potrete vivere appieno la nascita e la crescita in altezza nei corso dei secoli della Basilica, del campanile e della sua straordinaria cupola.
Innanzitutto dobbiamo dire che un primo tempio dedicato al santo esisteva fin dal IV secolo d.C. all’inizio dell’attuale viale XX Settembre. Nel XVI secolo gli spagnoli di Carlo V decisero la trasformazione della città in una piazzaforte militare, pertanto furono distrutte tutte le costruzioni esistenti al di fuori della cinta muraria, compresa la basilica. Ma i novaresi non dimenticarono il loro santo patrono e decisero di edificare il nuovo tempio nel punto più elevato di Novara. Nella seconda metà del XVIII venne costruito il campanile, opera di Benedetto Alfieri (zio del poeta Vittorio), la cui altezza di 92 metri ha per lunghi anni, fino alla costruzione della cupola, caratterizzato il panorama del capoluogo.
Ma i novaresi volevano di più e decisero, grazie a una pubblica sottoscrizione e a un’autotassazione, di finanziare un progetto che aggiungesse altri metri in altezza alla loro Basilica. Fu incaricato della costruzione della cupola, nel 1840, l’architetto Alessandro Antonelli. Questo incarico durò per oltre 40 anni, nei quali il visionario progettista presentò diversi piani di costruzione, uno più grandioso dell’altro.
La cupola, che pesa, esclusi gli arconi, ben 5572 tonnellate si regge su quattro coppie di archi murari disposti a quadrato. La genialità di Antonelli sta non solo nell’aver ideato un progetto così ambizioso, ma nell’essere riuscito a realizzarlo con due milioni di mattoni (!!!) in un periodo storico che vedeva il trionfo del ferro, dando inoltre un saggio dell’abilità delle maestranze novaresi e della qualità del materiale utilizzato di provenienza esclusivamente locale.
Terminata la cupola, sulla guglia fu posta la statua del Cristo Salvatore realizzata in bronzo ricoperto di lamine d’oro e alta quasi 5 metri, ma venne successivamente rimossa per la pericolosità dovuta al peso ed è attualmente conservata all’interno della basilica e in cima alla cupola è collocata una copia in vetroresina.
La Cupola di San Gaudenzio è un’opera unica nella storia dell’architettura mondiale e rappresenta una delle strutture murarie più ardite mai concepite; questo inno alla verticalità divenne orgoglio e vanto dei Novaresi che la elessero idealmente simbolo stesso della loro città.
La salita alla Cupola di San Gaudenzio
Se questa descrizione vi ha galvanizzati, la visita lo farà ancora di più.
Kalatà, è un’impresa culturale che ha deciso di offrire ai visitatori una visita guidata con una marcia in più: la basilica di San Gaudenzio (e non solo, anche il Santuario di Vicoforte, la Basilica delle vigne di Genova e altri luoghi), grazie alla professionalità delle guide Kalatà (come la nostra nuova amica Giulia Varetti, guida freelance specializzata per il territorio Novara, Vercelli e Pavia: Ricexperience), diventa visitabile non solo con lo sguardo all’insù ma anche dal punto di vista contrario e in totale sicurezza. Attraverso camminamenti finora esclusi dai circuiti tradizionali di visita, si possono ripercorrere, con elmetto e imbrago, la storia di questo straordinario capolavoro dell’architettura dell’Ottocento e godere di punti di vista esclusivi all’interno dell’edificio.
I visitatori vengono accolti ai piedi della basilica e fatti entrare dal nuovo ingresso di biglietteria che porta alle scale lungo il campanile dell’Alfieri.
Questo è l’unico modo per salire: l’ascensore è accessibile solo nel caso di particolari esigenze. Si procede verso la Sala del Compasso dove si fa una sosta sempre con la stessa guida che racconta le varie fasi che hanno portato l’Antonelli alla realizzazione della Cupola. È anche possibile vedere l’enorme compasso utilizzato dall’architetto novarese.
Prima di iniziare la salita vera e propria il responsabile della sicurezza distribuisce i caschetti e per chi proseguirà fino alla guglia anche gli imbraghi.
Non è possibile portare nulla con sè: zaini, borse, macchine fotografiche ingombranti, occhiali da sole che dovranno essere lasciati nel guardaroba gratuito in biglietteria. L’unico oggetto che si può portare è il telefono cellulare che dovrà essere inserito in un apposito contenitore fornito all’ingresso e appeso al collo. Per la salita (e la discesa) le mani devono essere libere. È fortemente consigliato l’utilizzo di scarpe da ginnastica e di abiti comodi.
Tutte queste accortezze non devono spaventare, la salita può essere fatta da chiunque (noi abbiamo portato anche la nonna): non si viene calati nel vuoto e non bisogna arrampicarsi. L’imbrago e i moschettoni di sicurezza sono necessari solo per il penultimo tratto dove, comunque, si continua a salire su una scala. I gradini sono molti ma non si deve avere fretta nel percorrerli, se ci si sente affaticati si può attendere qualche minuto per poi riprendere la salita. I gruppi sono di massimo 20 persone, 13 se si sale in cima e sono aperti e chiusi da due guide specializzate.
Due diversi percorsi di visita per la salita alla cupola di San Gaudenzio
Kalatà prevede per la salita alla cupola di San Gaudenzio due diversi percorsi di visita in base alle età:
Salita alla cupola tradizionale: 450 gradini per raggiungere un’altezza di 75 metri, dove si trova la balconata che circonda la cupola. Da qui si può ammirare una vista panoramica della città di Novara, delle campagne circostanti e, nelle giornate limpide, anche delle Alpi.
I bambini di età superiore ai 6 anni possono arrivare fino a qui.
Salita alla guglia: un’esperienza più impegnativa, riservata ai più avventurosi, che prevede la salita di altri 143 gradini a chiocciola per raggiungere la guglia, posta a 100 metri di altezza. L’imbrago di sicurezza è obbligatorio e la vista da lassù è davvero unica. Questo secondo percorso di visita è riservato ai bambini dai 14 anni in su.
Oltre alla vista panoramica, la salita alla Basilica di San Gaudenzio permette di ammirare da vicino la bellezza architettonica della cupola, con i suoi affreschi e le sue decorazioni. Un’esperienza davvero imperdibile per chi desidera conoscere a fondo la città di Novara e la sua storia.
L’iniziativa “Adotta un gradino” della Basilica di San Gaudenzio
Se poi, come a noi, la visita ha lasciato qualcosa di speciale, potete decidere di lasciare per sempre la vostra “firma” all’interno della Basilica di San Gaudenzio grazie all’iniziativa “Adotta un gradino”: a fronte della donazione di 50 euro, verrà consegnato un biglietto in omaggio. All’ingresso verrà riprodotta una Cupola in scala con tutti e 450 gradini e i nomi delle persone che li hanno adottati. ar
Salire sulla cupola di San Gaudenzio con i bambini è un’esperienza che regalerà a tutta la famiglia un ricordo indelebile. Un’occasione per vivere un’avventura insieme, imparare cose nuove e ammirare la bellezza del territorio novarese.
- Dove: Biglietteria Kalatà, Via G. Ferrari n. 13, Novara, 15 minuti prima dell’inizio della visita
- Quando: dal 2/03/24 al 3/11/24 venerdì, sabato, domenica: 09.30 | 11.30 | 14.30 | 16.30 | 18.30 (turno non attivo nei mesi di marzo e novembre), giovedì e venerdì: 21.00 (nei mesi di luglio e agosto)
- Durata: 2h Percorso alla guglia / 1h 30’ Percorso alla cupola
- Per prenotare: chiamare il numero +39 0174330976 (anche WhatsApp) o inviare una mail all’indirizzo: booking@kalata.it
- Prezzi: Percorso alla guglia (> 14 anni) € 17 (intero) – € 15 (ridotto), Percorso alla cupola (> 6 anni) € 12 (intero) – € 10 (ridotto) Gratis possessori Abbonamento Musei Piemonte
- Sito web
A Novara puoi vedere anche il Museo di Storia Naturale. Se invece volete organizzare una gita slow e dormire a Novara, gaurda le foto e i prezzi del Salice, con giardino e piscina.