Daniela, 36 anni e vive a Bassano del Grappa (Vicenza), ha 2 maschietti di 6 e 4 anni (Lorenzo e Giacomo) e a tutta la famiglia piace tanto andare in montagna e viaggiare. Daniela ci racconta la sua avventura: l’Anello dal ponte tibetano sul Pasubio al rifugio Campogrosso. Una passeggiata sospesi tra i monti a 35 metri di altezza. Una sfida di famiglia e una bellissima camminata, anche per chi ha bambini piccoli, con percorsi alternativi.
Seguiamola….
Domenica 17 giugno io, i miei 2 bimbi di 6 e 3 anni e i miei genitori, con il CAI famiglia di Marostica abbiamo partecipato all’escursione ad anello sulle Piccole Dolomiti vicentine che da Pian delle Fugazze (mt 1163) porta al Rifugio Campogrosso (mt 1460).
L’ebrezza di dondolarsi sospesi
L’escursione in zona è molto gettonata perché alcuni anni fa la Strada del Re (così chiamata perché costruita dal Re Vittorio Emanuele III nel 1918) era franata e non più percorribile, dunque è stato installato un ponte tibetano lungo più di 100 mt e alto 35 metri. Infatti abbiamo trovato molta gente in questa escursione per provare l’ebbrezza di dondolare sospesi!
L’ossario del Pasubio
Ma torniamo alla partenza, noi siamo partiti dal passo Pian delle Fugazze dove dal parcheggio a pagamento (2 Euro per 10 ore) ci siamo recati a visitare l’Ossario del Pasubio in circa 20 minuti di camminata su strada.
L’Ossario del Pasubio è un monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale e ospita i resti di oltre 10.000 soldati morti nei combattimenti avvenuti in questa zona, da qui inoltre si ha una bella visuale sia sulla pianura che sul Rifugio Papa, culmine della strada delle 52 gallerie, altro sentiero imperdibile in zona ma per escursionisti ben più allenati di noi!
Una passeggiata anche con i passeggini
Dopo questa breve sosta siamo ripartiti perla nostra apsseggiata nelle Valli del Paubio lungo la strada che porta al rifugio, asfaltata anche se non sempre regolare e larga, percorribile anche con passeggini (ne abbiamo visti alcuni, con il passeggino consiglio di arrivare solo fino al ponte, poi ci sono dei tratti più difficili) e con un dislivello è di circa 200 mt, fattibile anche con bimbi poco camminatori, basta andare con calma.
Il ponte sospeso
Dopo circa 40 minuti di cammino si arriva al ponte sospeso, in acciaio, denominato ponte del Donatore AVIS, nel ponte il passaggio è stretto, si fa fatica a passare in due, ma questo permette di soffermarsi a ammirare il paesaggio ancora di più. I miei bimbi erano entusiasti dell’emozione e sarebbero rimasti lì a farsi cullare ancora per molto!

Verso il rifugio
Dopo il ponte proseguiamo per il rifugio attraverso il panorama delle piccole Dolomiti e con un po’ di salita (soprattutto subito dopo il ponte) e in circa 50 minuti arriviamo al Rifugio Campogrosso dove facciamo la nostra sosta pic nic.
In alternativa
In alternativa segnalo che si può anche raggiungere il Rifugio direttamente in auto andando per Recoaro Terme.
Dove mangiare e cosa vedere
Oltre al rifugio dove è possibile mangiare (consigliatissima la prenotazione nel week end visto che hanno 2 turni per pranzo), si possono visitare alcune postazione di combattimento della Grande Guerra oppure da lì partono numerosi sentieri semplici dell’anello della Guerra, abbiamo inoltre visto degli arrampicatori che si esercitavano sulla parete proprio di fronte a noi.
Per i piccoli veri cammiantori
Dopo questa rigenerante pausa ammirando i monti siamo ripartiti per la forcella seguendo il sentiero CAI n. 170 che ci ha permesso di fare il nostro giro ad anello, considerando che il giro completo è di quasi 16 km e con un dislivello di circa 450 mt e il sentiero in questa parte diventa più stretto e impegnativo consiglio questa parte solo a chi è già allenato e con bimbi che camminano bene, altrimenti vi ritroverete a fare promesse incredibili ai vostri piccoli, il nostro di quasi 4 anni ce l’ha fatta, ma è stato veramente incredibile.
Il sentiero prosegue prima con una breve salita, poi un ampio pianoro dove si vedono alcune mucche e qui inizia anche la pioggia, d’altronde si sa, in montagna anche in estate i temporali sono frequenti. Questo ha dato un’accelerata alla nostra camminata e un freno al mio reportage fotografico, ma abbiamo raggiungo la forcella a 1585 metri e iniziato una discesa a curve all’interno di un bosco, dove dopo circa 2 ore riusciamo a tornare al parcheggio con nuovamente il sole!
Consigliato a tutti
La passeggiata nelle valli del Pasubio è meravigliosa, la consiglio a tutti, soprattutto fino il rifugio abbiamo visto numerose famiglie che hanno scelto di passare una giornata all’aperto godendo dei fantastici paesaggi delle nostre montagne.
Riassunto tecnico:
Partenza: Parcheggio Pian delle Fugazze m 1136 – Ossario del Pasubio 20 minuti
Ossario del Pasubio – Ponte Tibetano 40 minuti
Ponte Tibetano – Rifugio Campogrosso, m. 1460 50 minuti
Rientro:
Rifugio Campogrosso m 1460 – Selletta Nord Ovest, m. 1585 – Passo Pian delle Fugazze, 2,30 ore
Dislivello totale: 450 metri
Distanza: circa 16 chilometri
Ciao t chiedo un’informazione: se uno volesse arrivare in macchina lungo la sp99 da pian delle fugazze, c’è il modo di parcheggiare lungo la strada per poi prendere il sentiero che porta al ponte tibetano? Grz mille
Ciao Cinzia, arrivando dalla SP99 si arriva nelle aree parcheggio di Pian delle Fugazze, non ci sono molti posti dove parcheggiare lungo la strada, ci sono pochi posti gratuiti in un parcheggio e c’è un grande piazzale per il parcheggio a pagamento (non ricordo esattamente ma mi sembra di aver pagato 2 € per la giornata). Daniela
Ciao!! Sai per caso se la passeggiata e il ponte sono fattibili anche per i cagnolini? (La mia è piccolina sul ponte la potrei prendere in braccio)
Grazie mille! Francesca
sì sì assolutamente sì, se la tieni in braccio