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Vacanze con i bambini senza stress

Le vacanze, due o magari tre settimane che aspettiamo tutto l’anno, diventano uno stress se hai dei bambini? Qualche giorno fa ho letto su Repubblica l’articolo nel link, in cui un esperto, Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva presso il Dipartimento di Scienze Bio-mediche dell’Università degli Studi di Milano nonché autore del libro Il metodo famiglia felice (De Agostini) spiega che: “Viaggiare con i ragazzini, soprattutto se adolescenti, può essere logorante. Hanno spesso da ridire e si annoiano a stare con i genitori. Anche quando sono piccoli, ci possono essere delle difficoltà”. Non voglio entrare nel merito dell’articolo, ma voglio ribaltare il titolo “Come sopravvivere alle vacanze con i figli” in “Come si va in vacanza con i bambini senza stress”.

Per noi viaggiare con i nostri piccoli è la cosa più bella del mondo, è un piacere, è tempo dedicato a noi e a loro, non è un problema. Ma ci siamo chiesti: siamo dei marziani? Le vacanze con i bambini per le famiglie italiane diventano una corsa ai miniclub dove parcheggiare l’indesiderata prole?



Io ho le mie risposte, ma le altre mamme cosa pensano? Ecco la parola di nove “ESPERTE” di vita. I social servono a fare comunità. Facciamola. Tra le nostre esperte ci sono viaggiatrici estreme e viaggiatrici caute, c’è chi si adatta ai bambini e chi li coinvolge sui propri ritmi. Non c’è un modo giusto di andare in vacanza. Ma ognuna può trovare il proprio equilibrio. Ecco perchè un articolo a più voci. 

E al di là dei viaggi, se leggete con attenzione ciascuno degli interventi, capirete subito che, siamo tutti sempre stanchi e super impegnati, che le ferie sono sempre troppo poche, ma anche che la famiglia in viaggio è la stessa famiglia che vive ogni giorno in casa.

 

Sofia, libera nei boschi

Abituare nella quotidianità i bambini ai ritmi del viaggio/vacanza: partire insieme è una boccata di ossigeno per tutta la famiglia

Ce lo spiega Silvia, mamma della piccola Sofia, on line con il blog e su Instagram vive la bellezza con ilvivaiodeisogni

 

Noi abbiamo fin da subito abituato Sofia ad essere partecipe della nostra vita. Quando aveva appena tre mesi abbiamo iniziato a portarla con noi ovunque. Feste, aperitivi, ristorante, passeggiate al mare e in montagna.

Abbiamo fatto il primo viaggio fuori porta quando aveva quasi 2 anni e per viaggio fuori porta intendo: aereo e Alpe di Siusi, partendo dalla Sardegna. E la nostra bimba, abituata a stare con noi, si è rivelata assolutamente all’altezza di tutto. Non ha protestato nello zaino da trekking porta bimbo e non si è lamentata nelle lunghe passeggiate prima e nelle vere e proprie escursioni dopo, quando ci siamo resi conto che era assolutamente in grado di poterle affrontare senza stancarsi o lamentarsi (sempre nello zaino trekking). Non ci crederete, ma Sofia faceva delle dormite epiche nello zaino. Anche per il cibo è stata favolosa, si è adeguata a tutto senza problemi. Pensavamo non percepisse la bellezza del contesto e invece ci ha sorpresi con un “wow” dietro l’altro. È molto vivace, non sta ferma un secondo, è irruenta e a tratti inopportuna … è una bambina … ma una bambina che sa stare ovunque nel mondo, perché così è stata abituata. Se vedo altri bimbi, figli di amici, vedo il delirio di un’uscita anche solo per un gelato. Ma mi do subito una risposta. Io porto Sofia anche a fare la spesa e non ho mai avuto attacchi di panico. Sì, è vero, ogni tanto chiede qualcosa, ma per lei il supermercato è un ambiente familiare. Ecco questo per dire che molto spesso le situazioni di stress siamo noi genitori a crearle, non rendendo partecipi i nostri figli della nostra vita. Poi è logico che se la loro vita è fatta di nido, asilo o quant’altro e 2 volte al mese decidiamo di toglierli da quella cappa di repressione in cui li abbiamo relegati per portarli fuori nel mondo non possiamo lamentarci se poi si verifica il delirio. In montagna la scorsa estate ho visto delle scene raccapriccianti di genitori che andavano di matto perché i figli si sporcavano, ma anche al mare vedo scene da strabuzzare gli occhi perché i bambini vogliono fare il bagno. Insomma, credo che i bambini siano solo il nostro specchio

Serena e la sua famgilia a Miami

In Vacanza tempi lenti, no alla frenesia dei Villaggi e dei baby club

Ce lo spiega Serena che su Instagram con Una mamma per il mondo  e sul blog (Noi con le valigie) racconta i suoi viaggi con Stefano, Ginevra Sole e Sofia e non solo   

Viaggi e bambini, per alcuni queste due parole non vanno molto d’accordo, per noi invece è il binomio più bello del mondo.

“Ma come fate a viaggiare con bimbe così piccole?”, spesso ce lo chiedono, forse per noi è quasi naturale, ma abbiamo imparato con il tempo che non costa molto. Serve calma, serve organizzazione e soprattutto serve amore.

In viaggio noi ci abbandoniamo completamente al luogo che ci ospita. E questo le nostre bambine lo sentono, di conseguenza si distendono anche loro, e ci aiutano a godere di momenti magici.

Per noi l’imperativo è: NO AI VILLAGGI TURISTICI. No alla frenesia, e no ai baby club, che molti credono utili, ma in realtà non è così! Scegliamo sempre strutture locali, possibilmente appartamenti, dove anche la più piccola possa sentirsi a suo agio, con i suoi orari, ed a volte, anche i suoi capricci; Abbiamo capito che un capriccio dentro le “mura di casa” non sarà mai come il capriccio in un Resort. Le concediamo il suo tempo, senza estranei a fissarla, o animatori ad agitarla. Perciò i nostri viaggi iniziano sempre con queste due parole: Calma e Casa.

Ed il tempo per i genitori? Infondo anche loro devono rilassarsi. Ecco, quando tutti dormono, inizia la nostra ora, quella delle chiacchiere sul balcone, sorseggiando i liquori del posto, delle parole sussurrate, delle risate e delle pianificazioni del giorno seguente! Per viaggiare serve impegno, è vero, serve essere attenti a tutto, ed essere comprensivi. Sappiamo da genitori che affrontare il mondo in quattro, è stancante, ma è il regalo più bello che possiamo farci, altrimenti ci limiteremmo ad un week end a Formentera in coppia. Con un pizzico di organizzazione, tutto è possibile, ed i vostri bambini vi stupiranno… saranno loro che renderanno il viaggio speciale, con i loro occhi pieni di stupore, vi faranno innamorare di piccoli dettagli, che forse da soli non avreste notato.. alla fine, non saprete più farne a meno, e sorriderete, anche solo per averlo pensato che i bambini ed i viaggi, non vanno d’accordo.

Anette e i suoi bambini in partenza

Bisogna coinvolgere i bambini su tutto a casa e in viaggio

Ecco il consiglio di Annette, mamma vagabonda con tre figli sempre al seguito. Su Instagram è Vagablond.mom

I bambini sono bambini, ma non per questo devono diventare un problema a cui sopravvivere. Per carità, noi vinciamo le olimpiadi dei capricci ma di certo non definisco logorante i viaggi con loro…tanto meno devo sopravvivere.

Di mio, non ho mai fatto viaggi per i bambini….o a misura di bambino. Mi spiego meglio…le mie vacanze non ruotano intorno a loro. Noi viaggiamo e scopriamo e cerchiamo e ci divertiamo e credetemi se i bambini vedono i genitori divertirsi (sempre nel limite delle loro esigenze) allora cominceranno a scoprire, a cercare e a divertirsi anche loro. Non crediate che sia pazza o che dia per scontato qualcosa. O che i mie figli siano degli angeli. Ho tre figli, con cui trascorro la maggior parte del mio tempo da sola. Però proprio per questo se devo programmare una vacanza non vado in Giappone perché so che i ritmi sarebbero estenuanti per loro… però non vado neanche in un villaggio perché sarebbe la mia morte. L’anno scorso volevo vedere l’Alhambra, un complesso di palazzi e giardini stupendo a Granada….pensavo che essendoci i giardini potesse essere un buon posto anche per i bambini…invece non è stato il luogo più adatto dove portare due bimbi di 3anni e 1anno e mezzo ed io incinta. Gli errori si fanno. Ma proprio facendo molti errori ho capito che se coinvolgo al 100% i miei figli riesco a fare tutto, anche a visitare l’Alhambra. Il mio consiglio perciò è coinvolgere in tutto, ma proprio in tutto i bambini… e non solo nelle due settimane di ferie, ma ogni giorno nella vita quotidiana.

 

La famiglia di Vitacon3

Le vacanze deve essere un’avventura

Ce lo spiega Giusy, mamma di tre gemelli, su Instagram come Vitacon3

Qualcosa di veritiero l’esperto la dice: “Si è persa l’abitudine di vivere con i bambini” E devo dire che questo mi dispiace parecchio! Tornando alle vacanze, con tre gemelli (sì ho tre bimbi della stessa età, per chi non mi conosce) certo non sono una passeggiata, ma basta solo un poco di buon senso, un buon senso di organizzazione e tanta pazienza.

Per esempio, secondo l’esperto, io rientro nella fascia di età in cui dovrebbe essere facile andare in vacanza con i miei figli….perché tutto si risolve con delle piacevoli coccole.   Ci provasse l’esperto a coccolare 3 bambini di 3 anni e mezzo. A questa età non conta la meta, puoi andare al parco Marino, allo Zoo, a New York, al mare o in Tibet… a 3 anni i bambini vogliono solo attenzioni! A 3 anni un bambino vive di routine e già un piccolo spostamento per loro è uno stravolgimento di vita. Noi non abbiamo mai rinunciato a fare nulla…ma ovviamente ci organizziamo in funzione loro! Non vado in hotel o villaggi e preferisco, invece, affittare un appartamento dove, in caso di necessità ,possiamo creare una routine simile a quella di casa. Facciamo cose in cui possiamo coinvolgerli…passiamo più tempo possibile in spazi aperti, evito mostre, musei, rassegne o cose che non abbiano interesse per loro (tanto a 14 anni partiranno da soli e io potrò vedere tutti i musei del mondo).E anche io dico “No” ai baby club…perché siamo una famiglia e quindi la vacanza è un momento per tutta la famiglia. Vogliamo stare insieme. E così racconto storie sul luogo dove siamo o trasformo tutto in un’avventura, a tre anni sono più curiosi e interessati a ciò che li circonda di un adolescente.

La famiglia di Mammaconcaschetto

Vacanze a misura di bambini

Ce lo spiega Chiara, su Instagram e sul suo blog Mammaconcaschetto

Sì, anche io sono d’accordo sul fatto che alcuni genitori credono di poter fare le vacanze tali e quali a quando erano in coppia, non tenendo conto per nulla dei bisogni dei bambini. Noi non siamo grandissimi viaggiatori, ci spostiamo in Italia o poco più in là, ma con Cloe non abbiamo cambiato i nostri viaggi, li abbiamo adattati alle sue esigenze.

Cerco di non farle perdere le abitudini di casa, ovvero nanna sempre alla stessa ora, riposino dopo pranzo, orari dei pasti ecc.

Solo così lei è tranquilla e noi riusciamo a trovare i nostri tempi.

Ah, abbiamo smesso di frequentare wellness e hotel a 5 stelle, almeno finché non sarà più grande, perché è sprecato. Finché eravamo in coppia era molto romantico e rilassante, ora sono soldi sprecati. Preferiamo la comodità della posizione – in montagna d’inverno per esempio direttamente sui campetti scuola!

 

La famiglia di Mylitte2.Milan

In vacanza non possiamo portare dei figli sconosciuti

Ce lo spiega Alessia, mamma pugliese che vive e lavora a Milano su Instagram la trovate come Mylittle2. Milan. e anche sul suo sito .

A Milano si fa il primo figlio intorno ai quaranta anni e spesso resta figlio unico perché gestirlo è davvero oneroso e complesso, si lavora a ritmi frenetici e se ti fermi perdi il lavoro e la possibilità di vivere in maniera medio dignitosa, di conseguenza la realtà è ben diversa da quella che qui noi abbiamo con due o tre figli!! Basti pensare che io per trovare la scuola primaria che fa il tempo breve (cioè il bimbo esce 3 giorni a settimana alle 13.00) ho dovuto penare e lo manderò ad una scuola comunale in centro, perché nelle altre scuole non si riesce neanche a creare la sezione a tempo breve. Non c’è la richiesta perché l’interesse primario del genitore milanese è tenere il figlio occupato in un posto sicuro fino al pomeriggio!! Ovvio che poi arrivi a fare le vacanze con un figlio che non ti godi tutto l’anno ed è quasi uno sconosciuto … una sorta di peso. Il problema non sono le vacanze, è la vita che si conduce quotidianamente. I bimbi che incontro al parco o ai corsi in cui porto i miei bambini all’80% dei casi sono in compagnia della tata, la mamma la vedono in serata e ci passeranno giusto qualche ora, visto che poi vanno a nanna per affrontare le giornate massacranti che si ripetono. È un fenomeno dovuto ai tempi moderni, tempi che purtroppo detta la nostra società. Io non esprimo giudizi, so di essere una privilegiata perché mi godo i miei bambini ogni giorno: andiamo insieme al parco o ai loro corsi e sappiamo stare insieme ovunque perché stiamo a contatto 24 ore su 24. Ma chi non ha questo “privilegio” è ovvio che sia spaesato quando si ritrova H24 con suo figlio…. Per il resto secondo me le vacanze con i figli sono fattibilissime con le accortezze che hanno giustamente sottolineato sopra tutte le altre. Non vai con i bambini a NYC se vuoi solo girare per negozi, musei o locali fighi. Bisogna rispettare anche le loro esigenze di bambini. Quindi se proprio vuoi andare a NY nel programma di viaggio metterai parchi, playgrounds e magari la caserma dei pompieri. Va rispettato il piacere di tutti i componenti della famiglia!! Io personalmente li porto al mare ed in montagna, in grandi città andiamo solo per i weekend ed ovviamente facendogli fare cose che gradiscono, come per esempio stare ore nell’area bambini dei giardini di Lussemburgo a Parigi. Quando ho fatto lo stesso viaggio per lavoro, sola con mio marito, ci siamo ammazzati di tours di negozi ed altro che i bambini non avrebbero affatto gradito. Insomma che prevalga il buonsenso ed il rispetto per le loro piccole persone e così si può andare ovunque!

 

La famiglia di Anna

Viaggiare con i bambini è più semplice se si ha sempre pronta una soluzione alternativa

Ce lo spiega Anna sul blog e su Instagram come Panannablogdiviaggi

Per noi le ferie sono il momento più atteso dell’anno per stare finalmente tutti insieme 24 ore su 24! Durante l’anno noi grandi lavoriamo a tempo pieno, si trova comunque il modo di condividere attività nel weekend (siamo legati al pallone e non è un impegno da poco!), ma in settimana può capitare che io rientri la sera quando i ragazzi sono praticamente pronti per andare a dormire, mentre ci scambiamo in estate quando Stefano ha orari più lunghi e io gestisco la famiglia.

Non ricordo chi diceva che non conta la quantità, bensì la qualità del tempo trascorso con i propri figli. E forse è proprio questo il nostro segreto. Per le vacanze scelgo io la meta, ma ho sempre fatto attenzione a organizzare attività che possano piacere ai ragazzi. Tante volte si va per tentativi, come quando ho pianificato due giorni di visita alla città come prima tappa a inizio estate, mentre loro chiedevano solo di fare il bagno in mare… è andata a finire che si sono buttati in un torrente ghiacciato pur di fare il bagno.

Il consiglio che mi sento di dare è di non fermarsi ai primi capricci, ma tentare soluzioni e approcci alternativi. Un esempio: fino a qualche anno fa i ragazzi trovavano pesantissimo venire a camminare in montagna, allora abbiamo provato a fare una passeggiata con visita guidata. Stando in gruppo e con tante nozioni da imparare non si sono neppure accorto di chilometri e dislivello! E da allora la montagna è una passione comune!

 

Alessandro Sansonetti

Vacanze non è solo viaggi, è anche godersi semplicemente i propri bambini

Ce lo spiega Sabrina, su Instagram come Alessandro_Sansonetti

Che significa vacanze? Per tanti significa viaggiare, rilassarsi, ma per noi mamme non è proprio così!! Magari non abbiamo più tanto tempo da dedicare a noi, ma abbiamo la gioia di vivere le loro prime volte!!! Il primo bagnetto, il primo tuffo, il primo castello di sabbia e potrei andare avanti all’infinito!! E poi abbiamo la fortuna di ascoltare la musica più bella che possa esistere, le loro risate, è la mia musica preferita!!!Poi c’è anche da dire che non tutti hanno la possibilità di andare in vacanza per vari motivi, come noi , chi per il lavoro o chi per altri problemi!! Ma come si ha un po’ di tempo libero si cerca di organizzare qualcosa!! La vacanza non è per forza viaggiare, la vacanza è stare bene con le persone a cui vuoi bene, in questo caso i nostri figli!! Nel mio caso Alessandro, senza di lui che vacanza è!

 

Federica e i suoi bimbi in barca

Dobbiamo avere più fiducia in noi genitori e nei nostri figli

L’esperienza di Federica su Instagram e sul suo blog come Mammathestar

A luglio ero da sola e ho scelto per le mie vacanze di andare in un villaggio in Sicilia, il VeraClub DonnaLucata, molto molto carino. Ammetto i bambini si sono divertiti e scatenati, per me è stato un po’ noioso, anche se mi sono goduta l’hotel e gli aperitivi. La vera pazzia però l’abbiamo fatta dopo, abbiamo deciso di portare i bambini dalle comodità del villaggio alle “Scomodità” della barca, per un giro a Ponza di una settimana. Sinceramente, dopo l’esperienza al villaggio con gli animatori a loro disposizione temevo la rivolta e invece…. Invece i piccoli si sono adattati subito ai ritmi della barca, anche prima di noi. A volte organizzi tutto in funzione dei bimbi e poi alla fine loro non apprezzano quanto invece organizzi quello che piace a te, loro stanno benissimo. Bisogna avere più fiducia in noi come genitori e nei nostri bambini, in vacanza come nella vita quotidiana.

 

Le esperte sono nove (tutte diverse, non volevamo un parere di nicchia), ma sono 9 non a cas0. Il decimo vorremmo che fossi TU, nei commenti. Le vacanze sono un banco di prova per i genitori. Non sempre va tutto bene. Imprevisti ce ne sono sempre. Ma dipende da come affonti i problemi e da come vivi questo momento: le vacanze sono un’occasione o uno stress? Scrivici il tuo intervento, può essere utile a un altro genitore

 

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14 COMMENTI

  1. Che bello leggere tutti questi pareri! A volte diamo per scontato ciò che facciamo con i nostri figli, invece leggendo l’articolo di repubblica mi rendo conto che facciamo molto più della media? Ho sempre detto che i figli di viaggiatori sono i più fortunati!

    • Sì, forse facciamo più della media…ma non bisogna appiattirsi sulla media…bisogna confrontarsi e crescere e modificare i propri stili di vita, a volte imposti proprio da “LUOGHI COMUNI”! perciò ci tenevo tanto all’intervento di una famiglia come la tua…basta seguire il tuo blog per capire che avete un passo più veloce

  2. Noi abbiamo trasmesso la nostra passione per i viaggi itineranti ai nostri figli fin da neonati… Non siamo mai stati fan di villaggi turistici e di viaggi statici… Per noi vacanza è sinonimo di on the road… Abbiamo macinato km e km con bimbi piccoli e vicinissimi di età… Con un po’ di organizzazione, spirito di adattamento e tanto tanto entusiasmo, qualche trucchetto per intrattenerli, e senza dubbio una discreta dose di pazienza… E a oggi possiamo ritenerci più che soddisfatti del lavoro svolto e della passione trasmessa!!! Se riusciamo a tornare a casa rilassati dopo aver percorso più di 3000 km in 2 settimane direi che la strada è quella giusta, o no? ?

    • Tremila chilometri in due settimane?! Ma siete fantastici! il vostro esempio è importantisismo e seguirvi su Instagram è sempre uno stimolo, in molti pensano: “Il bambino è piccolo, riprenderò a viaggiare quando cresce”… invece i piccoli viaggaitori nascono subito!

  3. Questa esperienza mi ha dato la possibilità di avere un punto di vista differente su come gestire una vacanza con i miei figli!non vedo l’ora di leggere tantissime altre esperienze

    • Infatti…è bello uscire dai prorpi confini, dalle proprie certezze e confrontarsi in modo costruttivo sull’essere genitori…in viaggio, ma non solo. Grazie Giusy <3

  4. Giusy ( vitacon3) è bello sentire come affronti le vacanze con i tuoi 3 cuccioli ! I bambini vanno coinvolti in tutte le attività soprattutto i viaggi che rimarranno indelebili nelle loro menti! Posti nuovi che hanno scoperto ed esperienze di vita che tu è tuo marito ,nonostante la grossa fatica ,avete reso uniche ed indimenticabili! Bravii continuate così i vostri bimbi crescendo vi ringrazieranno!

    • Verissimo, Giusy ha una grande organizzazione e non si ferma davanti a nulla… viaggiare vuol dire regalare il mondo ai propri figli.

  5. Interessante articolo!
    Per chi come me, non ancora mamma, ma con la passione dei viaggi, è rincuorante leggere che SI PUÒ viaggiare con i propri figli e non abbandonare questa bellissima abitudine!

    • Assolutamente sì….e come vedi non siamo soli. Cioè non siamo un’eccezione… ognuno con i suoi ritmi riesce sempre ad organizzarsi: senza stress!. Anzi, credimi i bambini diventano un’occasione per scoprire nuovi intinerari di viaggio!

  6. Vero, i figli sono il nostro riflesso. Io e Fabio siamo due genitori pazzi, ce lo dicono in tanti, abbiamo svezzato a 5 mesi il nostro primo figlio in Svezia nei boschi mentre cercavamo gli orsi, abbiamo girato tutta l’Islanda in inverno facendo 3000 km in una settimana, con uno di 3 anni e l’altro di 1, abbiamo camminato ad agosto per 10km sulla caldera di un vulcano a Santorini con i bimbi nello zaino e ora siamo appena tornati da Cuba dopo 2 settimane di viaggio non proprio turistico.. cosa possiamo dire noi? I nostri figli sono felici e ci chiedono quando torneremo in vacanza. Loro si sono adattati ai nostri ritmi, pur rispettando i tempi della nanna o dei pasti. Ma la nostra vita è così tutti i giorni, dinamica, allegra e spensierata. E loro sono diventati come noi!

    • voi siete stupendi, altro che pazzi e seguire il vostro profilo Instgram è come viaggiare con voi…bellissime le foto sul tabacco e su Cuba…

  7. Letto con grande piacere e condivido ogni parola! Noi quest’anno siamo stati 10 giorni in Portogallo per un viaggio on the road con le nostre bimbe una di 3 anni e una di 8 mesi ed è stato bellissimo! Soprattutto il loro spirito mi ha colpito! In alcune occasioni sono state viaggiatrici migliori di noi adulti! Certo, magari da grandi non se ne ricorderanno (soprattutto la piccola) però sono convinta che viaggiare apra la mente, e questo a qualsiasi età!

    • Non ricorderanno i luoghi e i nomi, ma ricorderanno la belllezza e l’essere stati insieme. Bellisimo…se vuoi racontarci il tuo viaggio in Portogallo ci fa molto molto molto piacere. Ogni lunedì ospitiamo racconti di viaggio di altre famiglie: scrivici a info et viaggiapiccoli.com

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