Andare fuori confine a due passi da casa è più semplice di quanto sembri. Da Milano, Torino, Como o Varese bastano poche ore di treno per entrare in un’altra dimensione: quella svizzera, fatta di laghi azzurri, montagne perfette e città che sembrano disegnate per i bambini. Niente code in autostrada, nessuna ansia da bagagli: si sale a bordo con i passeggini, si trova posto accanto ai finestrini panoramici e si parte. La Svizzera in treno con i bambini è il viaggio ideale per una famiglia che vuole muoversi con calma: orari puntuali, stazioni nel cuore delle città, collegamenti che disegnano un grande parco giochi naturale. Da qui possiamo costruire un itinerario lento, fatto di soste nei parchi, musei a misura di bimbo, treni panoramici e caffè con vista lago.
Consigli per organizzare il viaggio in Svizzera in treno con i bambini
Per un viaggio lento e senza stress, l’organizzazione parte già da casa.
Noi iniziamo sul divano, aprendo l’app Omio sui treni per la Svizzera: in pochi minuti confrontiamo orari e prezzi di treni svizzeri e controlliamo anche collegamenti da città italiane vicine al confine, prenotiamo i posti direttamente sul telefono e riceviamo aggiornamenti in tempo reale sul viaggio. Così evitiamo code in stazione e possiamo scegliere con calma le carrozze famiglia (FA), quelle con area gioco e spazi per passeggini. I biglietti – anche quell iridotti per i bambini – sono 100% digitali, quindi basta mostrare il QR code sul telefono, senza stampe e senza stress.
E mentre organizziamo il viaggio la scelta diventa difficile perchè tra le compagnie ferroviarie svizzere oltre alle Ferrovie Federali (SBB/FFS/CFF) ci sono i treni panoramici come Bernina o Glacier Express , un viaggio nel viaggio.
Il trucco di chi viaggia con i figli? Prenotare con qualche settimana d’anticipo per trovare offerte come i Supersaver Tickets o i Saver Day Pass.
Viaggio in Svizzera in treno, itinerario di 3 giorni
Tre giorni bastano per assaporare la Svizzera con la lentezza che piace alle famiglie.Si parte in treno dall’Italia, si attraversano laghi e vallate alpine, si scende direttamente nel cuore delle città.
Giorno 1 – Lucerna: tra lago e “regina delle montagne”
Il primo giorno inizia con natura e tempi lenti. Lucerna accoglie tra ponti medievali e riflessi azzurri, un luogo perfetto per bambini che amano correre lungo il lago e per genitori che vogliono unire cultura e natura senza fretta. La meta è il Monte Rigi, dove il ritmo rallenta e lo sguardo spazia su orizzonti infiniti.
Programma e tempi
- Treno Zurigo–Lucerna: 45 min.
- Mattina: centro storico, Ponte della Cappella, Museo dei Trasporti (2–3 h).
- Pranzo: Älplermagronen (maccheroni dell’alpigiano).
- Pomeriggio: battello Lucerna–Vitznau (1 h), cremagliera fino alla vetta del Rigi (40 min), passeggiata e merenda con Rigi-Käsekuchen (4–5 h).
- Sera: rientro e cena con Zuger Kirschtorte, la torta alle ciliegie tipica.
Giorno 2 – GoldenPass: il viaggio è lo spettacolo
Oggi il treno diventa il vero protagonista. La tratta panoramica GoldenPass scivola tra laghi color smeraldo e pascoli alpini, un susseguirsi di paesaggi che incolla grandi e piccoli al finestrino. Interlaken, tra il Lago di Thun e il Lago di Brienz, è la base perfetta per scoprire cascate e borghi di legno.
Programma e tempi
- Treno GoldenPass Lucerna–Interlaken: 2 h 10 min con fermata panoramica a Brünig.
- Pranzo: fondue al formaggio o Rösti (tortino di patate croccanti).
- Pomeriggio: battello Interlaken Ost–Giessbach (1 h), funicolare storica e passeggiata alle cascate (3–4 h). Merenda con meringhe di Meiringen. .
- Sosta golosa: prima di rientrare, fermati nella Confiserie Schuh di Interlaken (a due passi dalla stazione Ost): praline, tavolette e tartufi al latte o fondente, perfetti da mettere in valigia. Per un regalo prendete le preline, ma per voi una tavoletta, semplice: sono buonisisme.
- Sera: pernottamento a Interlaken o Brienz.
Giorno 3 – Mürren: la valle delle 72 cascate
L’ultimo giorno è un incontro ravvicinato con le Alpi. La valle di Lauterbrunnen, con le sue 72 cascate, apre la strada a Mürren, un villaggio sospeso tra cielo e montagne, dove il silenzio è rotto solo dal rintocco delle mucche al pascolo. È il momento di respirare davvero la Svizzera.
Programma e tempi
- Treno Interlaken–Lauterbrunnen: 20 min, funivia fino a Grütschalp e trenino per Mürren: 45 min (totale 1 h 30 min).
- Mattina: passeggiata nel borgo senza auto.
- Pranzo: Berner Platte (carni affumicate e crauti) o alpkäse con pane caldo.
- Pomeriggio: Flower Trail, percorso botanico facile e parco giochi panoramico (2–3 h). Cioccolata calda d’alta montagna per salutare le Alpi.
- Sera: rientro a Interlaken e treno serale per Zurigo o Basilea (circa 2 h).
Tornare in Italia in treno dalla Svizzera
Dopo l’ultima giornata a Mürren e il rientro a Interlaken, il viaggio verso l’Italia è semplice e, anche, panoramico. Dalla stazione di Interlaken Ost si può raggiungere Zurigo in circa 2 ore e da lì salire su un EuroCity diretto per Milano Centrale (circa 3 ore e 15 minuti). È la soluzione più veloce se si deve proseguire verso Milano, Torino, Bologna o Roma. In alternativa si può scegliere il collegamento via Briga–Domodossola, altrettanto comodo e più scenografico: il treno attraversa la Linea del Sempione e in circa 5 ore e mezza porta a Milano con cambi ben sincronizzati. Se invece la meta è il Lago di Como o la Brianza, si può scendere a Lugano o Chiasso e proseguire con treni regionali italiani.
Libri da portare per un viaggio in treno in Svizzera con i bambini
Il bello del treno è che regala tempo. Tempo per guardare il paesaggio cambiare a ogni curva, ma anche per parlare, disegnare, leggere insieme. Nei tre giorni di viaggio in Svizzera, le carrozze diventano salotto e libreria: si sfogliano albi illustrati, si inventano storie, si seguono avventure che assomigliano alle montagne fuori dal finestrino.
Ecco alcune proposte di lettura – per piccoli e ragazzi – perfette da mettere nello zaino accanto alla borraccia e ai colori.
Libri illustrati e albi (3–7 anni)
- “Il treno di Alpino” – Gaia Segattini e Marina Marcolin (Topipittori). Una piccola volpe parte per un viaggio in treno attraverso boschi e montagne. Perfetto per preparare i più piccoli a guardare dal finestrino e scoprire animali alpini.
- “Nel bosco” – Ingela P. Arrhenius (Gallucci) Grande formato, finestrelle e illustrazioni pulite: orsi, cervi e laghetti che ricordano i paesaggi svizzeri.
- “Il treno dei dinosauri” – Andrea Valente (Lapis) Divertente e ritmato: i bimbi seguono un treno speciale pieno di creature preistoriche.
Per i bimbi 6-10 anni
- “Heidi” – Johanna Spyri (versioni ridotte o illustrate, ad es. Emme Edizioni) Classico ambientato tra le Alpi svizzere: montagne, caprette e amicizia. Perfetto per parlare di prati e vette che vedranno dal vero.
- “Viaggio in treno. Il grande libro” – Mattias De Leeuw (Terre di Mezzo) Un albo illustrato senza testo che segue un treno attraverso paesaggi diversi. Stimola il racconto personale: i bambini possono inventare la loro storia sul viaggio in Svizzera.
- “La mia piccola Svizzera” – Collana “Piccola filosofia di viaggio” (Ediciclo) Un taccuino illustrato che racconta montagne, laghi e città elvetiche: breve e poetico.
Ragazzi (10–13 anni)
- “Il mistero del treno scomparso” – Enid Blyton (Il Giallo dei Ragazzi) Un giallo leggero e avventuroso, perfetto per i lunghi tratti panoramici.
- “Il viaggio delle meraviglie” – Shaun Tan (Tunué) Graphic novel poetico sul partire e scoprire nuovi mondi: ideale per chi osserva dal finestrino.
Per tutta la famiglia
Guide gioco come “Lonely Planet Kids – Treni del mondo” Schede, curiosità e quiz per trasformare ogni tratta in una caccia ai dettagli.
Diari da disegno o “Travel journal for kids” – Per incollare biglietti, fare schizzi di montagne e annotare incontri.
Tre giorni di treni in Svizzera panoramici, laghi color smeraldo e paesaggi da fiaba passano in un soffio. Ma soprattutto questo è un viaggio a misura di bambini perchè le tratte in treno non sono troppo lunghe (non c’è il tempo di anniarsi), i paesaggi che si ammirano fuori dal finestrino sono colorati e i paesi in cui si arriva sono piccoli, non si cammina troppo…e – può sembrare scontato, ma non lo è- c’è sempre della cioccolata buonisisma da assaggiare.