Salerno città longobarda, con camminamenti segreti e giardini che affacciano sul mare.Una città tutta da scorpire e con molte sorprese. Una visita a Salerno con i bambini di un giorno si può trasformare un’escursione di trekking urbano adatta a tutta la famiglia, in una città che è stata la sede della prima e più importante scuola medica di tutta Europa, capitale del principato Longobardo durante il Medioevo e Capitale d’Italia durante la seconda Guerra Mondiale. Seguiteci.
Dieci cose da vedere a Salerno con i bambini
Cosa vedere a Salerno con i bambini? Dal Castello Arechi al Lungomare Trieste fino alla via dei Mercanti, che attraversa il centro storico e al rione delle Fornacelle. Imperdibili: il Duomo di Salerno, il Complesso di Santa Sofia, i Giardini della Minerva e la Villa Comunale. Noi l’abbiamo girata grazie a una guida local e devo dire che ha costruito per noi l’itinerario perfetto.
Ecco dieci cose da vedere a Salerno con i bambini in un giorno
Il castello di Arechi
Salerno è stata per tre secoli una capitale longobarda e il Castello di Arechi domina la città e il Golfo. Per i bambini è il castello delle fiabe, possono correre, giocare a nascondino, immaginare antiche battaglie, tra i resti della costruzione medievale ben conservata si vedono bene ancora i camminamenti dei soldati, le segrete, le feritoie.
Oggi il castello ospita un museo medievale con armi, monete e ceramiche che raccontano la storia di Salerno e dei suoi antichi mestieri. Noi in realtà abbiamo fatto una visita superveloce.
Consigliamo di iniziare la visita di Salerno con i bambini dal Castello di Arechi per il panorama mozzafiato, dall’alto del castello lo sguardo abbraccia dalla Costiera Amalfitana fino alle coste della Calabria.
Per chi ha più tempo poi, il castello è circondato da un bellissimo parco con percorsi naturalistici immersi nella macchia mediterranea.
Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00. La domenica dalle 9.00 alle 15.30. Lunedì chiuso.
Costo del biglietto: Adulti: € 4
Come raggiungere il Castello Arechi
Dalla stazione centrale potete arrivare al Castello Arechi sia con un bus di linea che con il taxi. Noi vi consigliamo il taxi. La corsa costa circa 12 euro.
Il Rione Fornelle
Il nostro tour del centro storico di Salerno con i bambini parte da via Luigi Enaudi dove c’era la Porta Nord, quella che guardava Napoli e la repubblica di Amalfi, c’è ancora la torre con l’orologio e la base dell’arco su cui poggiava la porta, se cercate la foto in internet è divertente far vedere ai bambini come era la porta e come si può facilmente immaginare ora.
Dopo pochi passi a destra incontrate l’ingresso le Rione le Fornelle, chiamato così perché nel Medioevo c’erano i forni per cuocere la ceramica.
Questo quartiere è sempre stato una zona “malfamata e pericolosa”. Eppure tra queste case popolari è nato il grande poeta salernitano Alfonso Gatto.
E proprio la poesia e l’arte hanno reso questo angolo dimenticato, uno degli angoli più belli di Salerno.
Muri d’autore a Salerno
Nel 2015 il poeta Valeriano Forte e lo street-artist Peppe Roscigno, soprannominato Greenpino, hanno dato vita al progetto “Muri d’autore”, hanno colorati i muri del Rione abbandonato con parole e murales. Tra i muri scrostati dal tempo e dalla salsedine hanno preso vita i versi di Alfonso Gatto, Humberto Ak’abal ed Alda Merini, o ad artisti come Jim Morrison, Massimo Troisi, Pino Daniele, Totò, Salvatore Di Giacomo ed Eduardo de Filippo.
Il progetto “Muri d’autore” è un progetto di innovazione sociale della Fondazione alfonso Gatto, che impiega la poesia come strumento di rigenerazione urbana. L’iniziativa è stata realizzata grazie a una racoclta fondi dal basso e alla disponibilità degli abitanti del quartiere Fornelle. In due anni 15 artisti provenienti dall’Italia, dal Cile, dal messico e dal Brasile hanno cambiato i lvolto di questo angolo di Salerno che rischiava di perdersi, dimenticato.
La passeggiata è meravigliosa, si cammina tra poesie e colori che richiamano il legame con il mare e il dialetto, panni stesi e voci di bambini e anziani.
Con i bambini organizzate una piccola caccia al tesoro per scegliere il murale più bello: vince chi trova il grande murale delle Fornellesse, l’opera dedicata alle donne del quartiere..
Il tour della Street art dei “Muri d’autore” è consigliato per tutti. Potrete conoscere l’anima più vera e poetica di Salerno.
I Giardini della Minerva e la scuola medica salernitana
Dal Rione delle Fornelle abbiamo preso l’ascensore comunale che collega piazza D’Aniello a via Tasso (è gratuito ed è aperto dalle n8,40 alle 21) e abbiamo raggiunto i giardini della Minerva.
E wow! Solo questo posto vale una visita a Salerno: è un orto botanico, un meraviglioso giardino a terrazze nel cuore della Salerno Medievale. Qui Matteo Silvatico, tra il XIII e i lXIV secolo, medico della scuola salernitana fondò il primo Giardino dei Semplici della Storia delle scienze mediche dedicato alla sperimentazione e alla didattica. Fu il primo Giardino Botanico d’Europa per la coltivazione di piante a scopo medico.
Nella visita vi accompagnerà Mandrago, simatico fumetto dai capelli blu. Leggi il nostro racconto sui Giardini della Minerva e le attività per bambini.
Visitando il Giardino della Minerva potete fare un salto nel passato nella Salerno medievale, città di orti e Giardini.
I camminamenti longobardi
Una volta usciti dal giardino ci siamo persi tra i camminamenti della Salerno Longobarda. La Salerno longobarda prende vita dopo il l’anno 640. Fino a quel momento il Castrum di Salernum era sotto il controllo bizantino.
Il duca di Benevento Arechi I intraprese una guerra contro i bizantini che nell’ anno 620 lo portò a conquistare Salerno e ad annetterla al ducato di Benevento.
E Arechi volle una serie di camminamenti che in 20 minuti portavano dal mare e viceversa. Strade strette dove i soldati potevano infilarsi in fila per uno…
La passeggiata si articola tra piazze e giardini, in una stratificazione della Salerno romana, longobarda e normanna.
Il Duomo di Salerno
I camminamenti sono bellissimi, ma non esagerate con i bambini, sono anche faticosi. Noi dopo un breve giro tra i vicoli del centro storico alto ci siamo infilati in vico Gisolfo, abbiamo passato la piazza dove d’estate si tiene il teatro dei barbuti (i barbuti erano i Longobardi) e siamo sbucati sulla piazza del duomo. Quello di Salerno è un duomo strano, schiacciato tra i palazzi, con un’entrata quasi nascosta, ma una volta varcata la soglia e superati i due leoni longobardi (snelli e allungati) ecco la bellezza del quadriportico, unico esempio italiano insieme a quello di Sant’Ambrogio a Milano. È come essere trasportati in un paese arabo o in Andalusia in uno schiocco di dita, tra loggiato con le bifore e decori intarsiati. Si respira l’arte mediterranea.
Nella cripta trovate la tomba di uno degli apostoli, San Matteo. La cripta barocca è un vero gioiello. Fate vedere ai bambini l’antica Salerno con le navi dei saraceni che tentano di sbarcare in città e San Matteo che fa alzare un grande vento che affonda tutte le navi nemiche.
Orari di apertura e costo del biglietto del duomo e della cripta di Salerno
Basilica – giorni feriali: dalle ore 8.30 alle ore 20.00
giorni festivi: dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00
Cripta – giorni feriali: dalle ore 9.00 alle ore 19.45
giorni festivi: dalle ore 8.30 alle ore 13.00
dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Costo del biglietto: offerta libera
Il centro storico e via dei Mercanti
Piena di negozietti e bar è via dei mercanti che attraversa il centro storico basso si Salerno. È sempre stata il luogo principale delle attività mercantili e commerciali della città e anche oggi è i lcuore della movida e dello shopping.
Il complesso di Santa Sofia
Salerno è anche la città dei conventi. Quando gli angioini spostarono il centro del potere da Salerno a Napoli, nella città si sviluppò una fiorente economia legata ai conventi. Perciò se visitate Salerno dovete vedere almeno un convento. Il complesso di Santa Sofia si trova in piazza Abate Conforti, è stato realizzato alla fine del X secolo quale primo monastero dell’Ordine Benedettino dedicato a Santa Sofia, da cui prende il nome. Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso è stato restaurato e adibito a sede per eventi , mostre e manifestazioni.
L’ingresso è gratuito. Noi abbiamo fatto un giro veloce.
Il lungomare Trieste di Salerno
Nel nostro tour di Salerno con i bambini non possiamo non suggerirvi una passeggiata sul lungomare di Salerno, con vista sul Golfo di Salerno e sulla Costiera Amalfitana, il luogo perfetto dove potersi rilassare in tutta tranquillità dopo una giornata movimentata e mangiare un gelato.
La villa comunale
La Villa Comunale Salerno, in via Roma, è sede di diversi eventi durante l’anno, infatti nel mese di aprile si svolge la tradizionale “Mostra di Minerva”, una mostra di piante rare ed oggetti per il giardino e laboratori didattici per bambini.
Ahimè, non c’è un playground per bambini (come speravamo) , però è ben tenuta e curata.
Le luci d’artista a Salerno
E proprio parlando della villa Comunale di Salerno non possiamo non citare le Luci d’artista di Salerno. Da novembre a gennaio la Villa si trasforma in un giardino incantato, grazie alle installazioni luminose di “Luci d’artista”, luminarie artistiche che illuminano le strade salernitane per tutto il periodo Natalizio.
Sono tra le più belle d’Italia.
Ogni anno artisti diversi colorano la città per Natale, tra il lungomare, via dei Mercanti e la villa Comunale.
Dove mangiare a Salerno
Dopo la visita al castello abbiamo pranzato alla pizzeria “Resilienza”, vicino al Teatro Verdi. L’abbiamo scelta perché ha un bello spazio all’aperto (un cortile interno) dove i bimbi possono giocare, pizze e primi piarti, con pasta di Gragnano.
Abbiamo mangiato un ottimo gelato seduti sotto i portici a “Punto freddo gelateria” in via Roma.
E consigliamo il caffè letterario “Verdi”, in via Viale Giuseppe Verdi, 13, aperto giorno e notte, con un adorabile sala lettura.
Se poi avete più di un giorno, la seconda tappa super consigliata, partendo da Salerno è il Cilento con i bambini e Marina di Camerota .