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Balla con i lupi: il Centro faunistico Uomini e Lupi a Entracque

Vi ricordate Dances with Wolves, film western degli anni Novanta scritto e interpretato da Kevin Kostner che affascinò un’intera generazione? Beh, in Piemonte non si può proprio ballare con i lupi ma si può cercare di avvistarli e vederli muoversi nel loro ambiente. Dove? Al Centro faunistico Uomini e Lupi, a Entracque,  in provincia di Cuneo,  interamente dedicato al Canis lupus italicus.

Visita al Centro faunistico Uomini e Lupi, a Entracque

Noi lo abbiamo visitato in una giornata limpidissima e freddissima e, complice la voglia di sole, siamo riusciti a vedere almeno quattro degli otto esemplari ospitati nel recinto di otto ettari. Zampa, Mistral, Lycos, Argentera, Baus, Ormea, Hope e Alberto sono tutti animali che non potrebbero vivere in libertà: o perché vittima di gravi incidenti, o in quanto già nati in condizioni di cattività.



La nostra guida Piera della Cooperativa Montagne del Mare ci ha spiegato con passione le storie degli ospiti del centro e le dinamiche che si sono create tra loro, non sempre semplici a causa dell’indole gerarchica dei lupi.

Le dinamiche nei branchi di lupi

All’interno di un branco di lupi, infatti, si ritrova sempre una coppia dominante (detta alfa), un individuo o una coppia immediatamente successiva in importanza (detta beta), alcuni individui di medio rango fino ad arrivare ad uno o più lupi di rango inferiore (detti omega). Gli alfa comandano tutto il gruppo, i beta dirigono i lupi di medio livello e tutti gli adulti comandano gli individui di medio e basso rango.

Come prevedibile, i lupi dominanti hanno un comportamento da leader che si manifesta con specifici atteggiamenti – testa e coda alte e orecchie dritte – e importanti privilegi – accesso alle prede in anticipo – che difficilmente hanno gli altri membri del branco. Questi ultimi piuttosto leccano loro il muso e tengono testa, coda e orecchie più basse del lupo in posizione superiore. Decisamente più ardua è, invece, la vita per il lupo omega che si limita a promuovere il momento del gioco o a sedare gli animi in caso di conflitti, sopportando al contempo la scarsa considerazione del branco.

Proprio per questo motivo i lupi del centro faunistico sono stati messi in zone diverse recintate, in modo da non mettere a rischio la vita dei più “deboli”.

Il lupo è un animale sociale

Dalla descrizione delle dinamiche del branco, scopriamo quindi che il mito del lupo solitario è, appunto, solo un mito.
Il canis lupus è un animale sociale, il che significa che per natura tende a vivere insieme ad altri animali e non li incontra solo nel momento della riproduzione. I branchi solitamente non sono numerosi e sono composti da due adulti, i genitori, dai tre ai sei lupi adolescenti e un paio di cuccioli. Siamo quindi in presenza di una famiglia vera e propria.

Le famiglie di lupi

Un maschio e una femmina maturi, di solito, si incontrano e formano un nuovo branco. Si tratta di animali adolescenti che hanno lasciato il vecchio branco, perché altrimenti sarebbero andati in competizione per il cibo con i propri stessi genitori.
Così si riproducono, generalmente nella stagione primaverile, e danno alla luce uno, due o tre cuccioli, raramente di più. I cuccioli vengono allattati, mentre il padre rimane fedele alla famiglia (i lupi sono monogami e cambiano partner solo se il precedente muore) e caccia. In autunno i cuccioli sono abbastanza grandicelli da poter seguire i genitori a caccia ed impararne le tecniche.

Quando si forma un nuovo branco, i lupi vanno ad occupare un territorio che non è già di altri lupi.
La visita si svolge totalmente all’aperto, il primo punto di osservazione è una torretta a di tre piani da cui è possibile osservare una larga porzione dello spazio recintato.

Centro faunistico Uomini e Lupi a Entracque

La nostra visita al Centro faunistico Uomini e Lupi, a Entracque

Siamo stati fortunati perché due animali avevano deciso di mettersi a prendere il sole caldo e aguzzando la vista siamo riusciti a scorgerli tra gli alberi. Il pelo grigio fulvo si confonde con il colore delle foglie secche e degli alberi quindi occorre stare molto attenti. Vi consiglio di portare un binocolo.

centro visita lupi piemonte

Piera ci ha spiegato come il predatore è arrivato nelle Alpi; la formazione e la vita dei branchi; le tecniche di caccia; l’affascinante storia di Ligabue, il giovane maschio seguito nei suoi spostamenti dall’Appennino parmense alle Alpi Marittime.
Il 24 febbraio 2004, lungo la tangenziale di Parma viene investito uno strano cane. Partono le prime cure e dalle analisi genetiche si scopre che non solo è un lupo italiano, ma che si tratta di M15, un animale di dieci mesi già monitorato a dicembre in provincia di Modena (80 km in linea d’aria!). Per gli studiosi è un’occasione: va liberato con un radiocollare satellitare, così da seguirne i movimenti e studiarlo.

E qui entra in campo una novità tecnologica: viene sperimentato un innovativo, per l’epoca, sistema gps.

Ligabue, il lupo con il gps

Ligabue, così ribattezzato, recupera così bene che a soli 15 giorni dall’incidente si decide per il rilascio. È l’11 marzo 2004, sotto una fitta nevicata, sul crinale del Parco dei Cento Laghi la gabbia viene aperta e con pochi balzi un po’ affannosi Ligabue scompare alla vista. Dopo un periodo tra Appennino emiliano e toscano, punta deciso verso nord e percorre l’Appennino settentrionale, sfiora il mare delle Cinque Terre, si ferma un po’ nella riserva del Monte Antola tra Liguria e Lombardia e quindi si sposta nelle Capanne di Marcarolo tra Liguria e Piemonte. Ma non si ferma mai troppo, entra nelle Alpi Marittime e il 29 settembre 2004 arriva al confine con la Francia. Per tutto ottobre vaga tra Francia e Italia attraversando più volte le Alpi Marittime e percorrendo, dal giorno del rilascio, 1.100 km.

Mai nessun animale, prima, era stato “seguito” per così tanto tempo ed è la prova che i lupi delle Alpi sono originari degli Appennini e non, come insinuato, forzatamente introdotti.

I lupi nel loro habitat

Centro faunistico Uomini e Lupi a Entracque terrazza

La visita continua attraversando un percorso completamente recintato che giunge a un’altra torretta di avvistamento totalmente in legno, una sorta di balcone in mezzo agli alberi dove riusciamo a vedere più da vicino altri due esemplari. Davvero impressionante.

Piera ci spiega che ci si può accorgere della presenza di un lupo nelle vicinanze dalle impronte caratteristiche: il lupo infatti per una particolare conformazione delle anche tende a mettere una zampa davanti all’altra e non a avanzare sulle quattro zampe, inoltre le “fatte” (gli escrementi) possono dirci molto sulla specie e sulla loro dieta.

lupo nella neve

Per chi, come noi,  volesse organizzare una visita guidata (durata 90 minuti)  ecco i riferimenti:

  • Indirizzo: strada provinciale per San Giacomo di Entracque 3 (località Casermette), Entracque.
  • Telefono: +39 0171 976850
  • Mail: info@turismoentracque.it; centrovisita@centrouominielupi.it

Il Centro visita interattivo nel paese di Entracque

I racconti e l’habitat sono davvero suggestivi e meritano di essere approfonditi con una visita al museo che si trova nel centro del paese di Entracque. Tema principale di questa seconda sezione è il rapporto uomo-lupo: dai miti dell’antica Roma al Lupo Alberto dei fumetti.

A guidare la visita è la voce narrante di un cantastorie, Prezzemolo. Le sale sono 4 e in ognuna e si assiste a una proiezione: si parte dalla Tenda delle Favole dove nonno Prezzemolo racconta ai propri nipotini davanti a un falò storie e miti locali, per passare poi all’Officina delle Biciclette che conduce alla scoperta di leggende e miti legati al lupo. Nella Galleria dei Ritratti, un’ampia sala baroccamente arredata, sono contrabbandieri, guardiacaccia e lupari a raccontare dei loro incontri con il lupo e a parlarsi attraverso i diversi quadri appesi, mentre dalla Grotta si colgono i commenti di pastori, guardaparco, escursionisti.

Dal contatto con tutti questi personaggi emerge una morale solo in apparenza scontata: il lupo non è né buono né cattivo, il lupo attacca altri animali perché così vuole il suo istinto, perché quella è la parte che gli è stata assegnata nella grande rappresentazione del ciclo della vita.
Un percorso interattivo adatto ai più piccoli, davvero coinvolgente e ben sviluppato della durata di circa un’ora.

  • Indirizzo: Piazza Giustizia e Libertà 3 Entracque | Cn
  • Telefono: 0171 978616
  • Mail: centrovisita@centrouominielupi.it

 

E se amate i Lupi anche in Abruzzo c’è un bellissimo museo del Lupo a Civitella Alfedena, dove è possibile vedere i lupi vivi e liberi da vicino.

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