La sera del 25 novembre 2020, mentre il mondo piangeva, attonito, per la morte di Diego Armando Maradona, a Napoli una folla silenziosa di persone si radunava nel piazzale davanti allo stadio di Fuorigrotta e ai Quartieri Spagnoli, sotto il grande murale dedicato al Pibe de oro in via Emanuele de Deo. A Napoli Maradona non è morto, grazie alla street art. E per i napoletani e i turisti un’idea diversa per vivere e visitare in città può essere quella di seguire il ricordo di D10S: ecco la nostra guida al tour dei murales di Maradona a Napoli.
A Napoli troverete un vero e proprio museo dedicato a Maradona, un museo gratuito e a cielo aperto.
Ecco una guida con le mappe per trovare facilmente i murales.
In questo articolo sui murales di Maradona a Napoli troverai
1. Maradona e lo stadio di Napoli
2. I murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli
3. I murales di Maradona alla Sanità
4. Il murale di Maradona a San Giovanni a Teduccio firmato da Jorit
5. Murale di Maradona a Quarto
6. Murale di Maradona a Soccavo
7. Maradona nei murales dedicati al Napoli della Stazione Mostra
8. Maradona nel presepe Napoletano
Maradona e lo stadio di Napoli
Il luogo simbolo per chi ama il calcio e non vuole dimenticare Maradona è lo stadio di Napoli, lì dove il campione ha giocato e ha fatto sognare due generazioni di napoletani.
Lo stadio, nel Quartiere Fuorigrotta fu costruito negli anni cinquanta del XX secolo su progetto dell’architetto Carlo Cocchia. Il suo primo nome fu Stadio del Sole, nel 1963 è diventato lo Stadio San Paolo e dal dicembre 2020 è lo stadio Diego Armando Maradona.
Davanti allo stadio i tifosi per giorni hanno portato in pellegrinaggio, sciarpe, disegni ,ricordi dedicati al campione argentino. La società Napoli Calcio e il Comune li raccolgieranno per realizzare all’interno dello stadio un museo dedicato a Diego.
I murales di Maradona Quartieri Spagnoli
Un vero tempio dedicato a Maradona sono i vicoli dei Quartieri Spagnoli: camminando per le stradine troverete bandiere, disegni e stendardi.
Due le mete, però, dove andare assolutamente.
1. Maradona in Vico Lungo Gelso
Vicino al civico 40 di vico Lungo Gelso trovate due murales dedicati a Maradona.
- Un mosaico in ceramica, donato da due artisti italo-francesi, Francesco e Bruno, “i Puffi di Oplontis”.
- Lo stencil opera dello street artist argentino San Spiga per omaggire i 30 anni dal primo scudetto del Napoli. L’immagine, in bianco e nero, ritrae il “Pibe de oro” gioioso, nel 1987, dopo una vittoria contro il Milan al San Paolo. Accanto c’è un altro stencil a figura intera con Maradona che palleggia: è un’ immagine del 1984 quando il campione arrivò a Napoli.
- Per arrivare in vico Lungo Gelso, da via Toledo salire per via Tofa e alla prima traversa girare a sinistra.
2. Piazza Maradona in via Emanuele De Deo
In via Emanuele de Deo vicino al civico 60 c’è piazzetta Diego Armando Maradona, proprio nello slargo dove da anni c’è il grande murales dedicato al campione in occasione dello scudetto del Napoli nel 1990, anno in cui il Napoli vinse il secondo scudetto grazie proprio a Maradona, e restaurato nel 2016, quando fu chiusa la finestra che si apriva proprio nel centro del volto del campione.
Questo murales è diventato una vera meta di pellegrinaggio di tifosi e fan.Il Comune ha recintato lo slargo con dei paletti e ha intitolato la piazza a Diego Armando Maradona.
- Per arrivare in Via Emanuele De Deo da via Toledo prendere Vico Tofa, alla quinta traversa girate a destra, vi trovate in Vico Lungo San Matteo, alla terza traversa girate a sinistra e vi trovate in piazzetta Maradona.
Il murale di Maradona alla Sanità
Anche il Rione Sanità ha il murales di Maradona realizzato subito dopo la morte del calciatore dal writer Raffo Art in uno dei vicoli del quartiere natale di Totò, ai Vergini. Il volto di D10s, alto alcuni metri, èquello austero e smunto degli anni dello scudetto.
- Per arrivare al Borgo Vergini, si può usare la metro e scenderel alla fermata piazza Cavour o fermata Museo.
Il murale di Maradona a San Giovanni a Teduccio firmato da Jorit
È il murale di Maradona forse più conosciuto e amato al mondo. Si trova in via Taverna del Ferro nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Siamo in un quartiere di frontiera nella periferia sud ovest di Napoli, ma se amate il grande calciatore non potete non fare tappa a uno dei murales più grandi dedicati a Diego Armando Maradona.
Il titolo dell’opera è “Dios Umano” ed è stato realizzato da Jorit.
Jorit da sempre lavora con parole e immagini. E così sotto il “Dios Umano” a ricordare la potenza della vita, sia pure nella sua caducità, scrive “Essere umani”.
Quando c’è la luce del tramonto, se aguzzate lo sguardo negli occhi del campione potete leggere la firma di Jorit e la scritta “Siempre”.
Questo murale è stato realizzato grazie a fondi donati da Marek Hamsik, capitano del Napoli, e dalla associazione Inward.
- A San Giovanni a Teduccio arrivate con i treni della Circumvesuviana dalla stazione Garibaldi, linea per Sorrento o quella per Sarno.
Il murale di Maradona a Quarto
Una scritta e un nuovo murale firmato da Jorit, da dicembre 2020 campeggiano a Quarto.
Dietro l’immagine di Diego la scritta: “Tu lo chiami dio ma io non lo conosco, vive in cielo il tuo dio e noi siamo in un fosso, il mio D10 non giustifica le contraddizioni, lui si schiera e combatte, non rimanda al domani, lui non deve incarnare le mie aspirazioni lui mangia con me procediamo a tentoni. Tu lo chiami dio, ma il mio D10 non vive in cielo non sa neanche volare se ho bisogno di lui non lo devo pregare non divide le acque non moltiplica i pani il mio D10 è la mia pancia e muove lei le mani. Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires “.

Jorit spiega: “La scritta è il rimando a un testo delle 99 Posse e ha il significato relativo a Diego che per noi è il nostro dio. L’idea di divinità e a me piace l’idea di un dio umano, che ha fatto cose per il popolo. Lui si è sempre battuto, è stato con Maduro, Morales, Chavez, definitiva Fidel Castro quale suo papà. Una socialista che ha fatto attivismo nella pratica. Anche in Argentina Maradona è sempre stato attivo. Ricordo una volta in cui ero lì e, attraverso la radio, faceva interviste per perorare la candidatura di Kirchner. Si è sempre schierato e per questo è stato anche odiato. È sempre andato contro i poteri forti, l’ammiro per questo più che per il calciatore che è stato”.
Il murale di Maradona a Soccavo
Diego Armando Maradona nel vecchio Centro Sportivo Paradiso a Soccavo si allenò per sette anni . Ora il centro sportivo è abbandonato, ma dopo la sua morte Mario Farina, detto Castì, street artist napoletano, ha realizzato un murale commuovente.
Diego seduto su un pallone da calcio con la classica tuta da allenamento del Calcio Napoli di quel periodo, con la piccola Dalma che all’epoca era solita “accompagnare” il padre anche allo stadio, oggi 33enne moglie di Andrès Caldarelli, ex rugbista argentino con il quale ha avuto la piccola Roma, nipotina di Diego.
Nel murale, Dalma gioca con un fiorellino mentre sorride, davanti al padre, che la osserva seduto su un pallone da calcio.
Maradona nei murales dedicati al Napoli della Stazione Mostra
Dopo la morte del Pibe De Oro, tutta Napoli, ha voluto omaggiarlo, e anche la stazione della Cumana dei Campi Flegrei ( la Fermata per lo Stadio, per capirci) ha cambiato a nome diventando “Stazione Mostra – Maradona” anche grazie a una mega murale dedicato ai campioni del Napoli.
L’opera si chiama “Forza Napoli sempre” e ritrae calciatori, allenatori, stadio e trofei dalla fondazione del 1926 agli inizi del XXI secolo, tratte da foto dell’archivio Carbone su cui hanno lavorato Fabio Della Ratta, Nicholas Perra e Fabrizio Di Luca con un gruppo di collaboratori. Un omaggio a personaggi mitici del passato e del presente, da Maradona e Careca fino ad Hamsik.
Maradona nel presepe Napoletano

E se fate una passeggiata a San Gregorio Armeno, la strada dei presepi, troverete anche Maradona pastore del presepe napoletano. In varie versioni. La più bella e simbolica: Maradona con le ali di Jenny di Virgilio.
In ogni angolo di Napoli, comunque trovate omaggi all’uomo che ha fatto sognare questa città. Non potete andare via senza un ricordo, una cartolina, una sciarpa, una maglietta…una statuetta.
Maradona, che oggi che da uomo è diventato mito, rende eterna anche Napoli.
Maradona è Napoli.
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