Nelle domeniche cittadine, soprattutto in autunno e in primavera, adoriamo dedicarci nell’esplorazione dei sentieri sulla collina di Torino, percorriamo parti di sentieri e pezzi dell’Anello verde, costruendo un percorso ad hoc per bambini (anche piccoli ma buoni camminatori).
E dopo una serie di sentieri di allenamento (con dislivelli minori) siamo arrivati anche alla Basilica di Superga.
Sentieri sulla collina di Torino, facili: sentiero 26
Il percorso ha inizio da Piazza Giovanni delle Bande Nere a Torino e segue la Strada di Mongreno, fiancheggiata da piccole vecchie case. Sulla sinistra, in fondo a Via Brighenti (a lato della scuola elementare Vittorio Amedeo II), si può notare l’ingresso di Villa Sassi, ornato di statue; in fondo al parco è visibile la villa settecentesca.
Dopo pochi minuti si svolta a sinistra (attraversando il rio) per Strada del Cartman. Di fronte, la gialla costruzione che si vede oltre il viadotto della camionale per Chieri è “Il Capriglio”, villa risalente al XVII secolo, la cui proprietà, probabilmente di Vittorio Amedeo II, fu nascosta sotto il nome di un cortigiano: Melina di Capriglio. Il nostro itinerario passa di fronte a Strada delle Traverse, antico percorso prenapoleonico per Superga, e segue Strada del Cartman, serpeggiante a lato del rio, ombrosa, tranquilla e soggetta a poco traffico. Si susseguono gruppi di case antiche, con orti e giardini assai curati.
Qui il sentiero 26 prosegue alla volta della Basilica di Superga ma il nostro itinerario prende un’altra direzione.
Deviazione lungo l’Anello verde
Sulla destra si trova infatti un pezzo dell’Anello Verde torinese, un percorso unico, circolare, realizzato quasi interamente all’interno dei confini comunali di Torino, che si snoda all’interno di parchi, aree di elevato valore naturalistico ed emergenze storico-ambientali, sentieri già tracciati da tempo e sentieri nuovi realizzati e attrezzati più di recente.
La parte che percorriamo noi comincia in strada Cartman e raggiunge il parco della Villa Ottolenghi, una dimora storica oggi ristrutturata. Questo sentiero era stato distrutto nel 2007 da una “bomba d’acqua” che trascinò a valle una grande massa di terra ed è stato ripristinato e ripulito da qualche anno, anche la cartellonistica è stata ripristinata e su di essa troviamo riportate le ville e le vigne del circondario.
Dopo circa una mezzora di cammino si arriva ad un pianoro, ideale per una pausa ristoratrice e per un picnic.
Sentieri sulla collina di Torino, facili: sentiero 12
A questo punto potete decidere se ripercorrere la strada a ritroso o concludere il giro ad anello raggiungedo il sentiero 12 che dal parco di villa Ottolenghi scende verso Reaglie e poi a Madonna del Pilone. Se scegliete questa seconda opzione, usciti dal parco dovete proseguire a sinistra affrontando una salita che vi porterà a incontrare strada del Cresto,una bella strada panoramica e soleggiata punteggiata di alberi in fiore. Anche qui le ville e le vigne storiche la fanno da padrone.
Al civico 85, sorge la seicentesca Villa Pamparato, appartenuta nei secoli ad illustri famiglie tra cui i Gianazzo di Pamparato ed i Perrone di San Martino, al civico 109 trovava posto il Righin, caratterizzato dalla presenza di una torre alta quattro piani, mentre con i rustici annessi e poco distante vi è l’antica Vigna Origo.
Di fronte troviamo un’altra villa che è stata di proprietà della famiglia Gianazzo di Pamparato, nella quale, fino a pochi decenni orsono, è vissuto il poliedrico artista Angelo Ruga (1930-1999) che ha trasmesso in molte delle sue opere, in particolare nel ciclo dei “personaggi polimaterici” degli anni Settanta, l’amore per questo territorio collinare.
Sembra quasi incredibile pensare di essere sempre a Torino città pur essendo immersi in un paesaggio completamente diverso e in un silenzio quasi irreale.
Il sentiero prosegue sino ad una biforcazione, da un lato si può prendere Corso Chieri, uno stradone che attraversa Borgata Reaglie, dall’altro si può scegliere Strada Fenestrelle, più stretta e meno trafficata, quindi più adatta ai bambini. In questa via incontriamo alcune tra le più importanti ville della collina: Villa De Col nel 1600 di proprietà della famiglia Savoia, Villa Giordano e la sua cappella denominata il Pulpito, Villa Tron con la sua deliziosa architettura, Villa dei Missionari della Salette, appartenuta al belga Waser, costruttore della funicolare di Superga e delle prime linee tranviarie torinesi. Su un poggio circondato dal grande parco è Villa d’Harcourt, poi c’è la vigna più alta della strada, il Masin, ora nominato Villa Giusti.
Il percorso si conclude al fondo di via Fenestrelle.
E ora? Gelato premio per tutti!
Sentiero 28 per arrivare a piedi alla Basilica di Superga
I percorsi che portano alla Basilica di Superga sono diversi e con difficoltà varie. Noi abbiamo scelto quello con un dislivello non troppo impegnativo (500 m), adatto a camminatori anche occasionali: il sentiero 28 che si sviluppa su una lunghezza di circa 5 chilometri.
Il sentiero prende avvio dalla strada comunale di Superga precisamente al numero 99, dove a sinistra parte il sentiero 28. Parcheggiare in questo punto non è semplice, perché la strada che conduce alla Basilica non presenta zone di sosta, potete decidere di lasciare l’auto nel parcheggio della cremagliera (ma questo significa percorrere una mezzora a piedi su carrozzabile) oppure prendere il bus 79 fino alla fermata strada Superga 101.
Esattamente alla fermata del bus, a fianco di una villetta si diparte il sentiero che si inoltra nel fitto bosco. Lasciata la carrozzabile ci si ritrova immediatamente immersi nel verde di un sentiero ben tracciato ma selvaggio, una vera boccata d’aria fresca a pochi passi dalla città.
Uno degli aspetti più affascinanti del sentiero 28 è la possibilità di osservare la ricca biodiversità delle colline torinesi. In primavera e in estate, il sentiero si colora grazie a fiori selvatici, arbusti e alberi rigogliosi, mentre in autunno le foglie si tingono di giallo e arancione, creando un’atmosfera magica. Non è raro avvistare scoiattoli, picchi e altri piccoli animali tipici della zona. Per i bambini, questa è un’opportunità per imparare a riconoscere le piante e scoprire la fauna locale.
Successivamente proseguendo sempre sul medesimo sentiero si approda a Pian Gambino, da dove con ripida carrareccia si arriva a Superga, in alternativa si può proseguire anche su sentiero 29 meno difficoltoso.
Dopo circa un’ora e mezza di cammino, si arriva alla cima della collina dove si trova la maestosa Basilica di Superga, un capolavoro barocco progettato dall’architetto Filippo Juvarra nel XVIII secolo. La Basilica non è solo un importante luogo di culto, ma anche un simbolo di Torino e un punto di riferimento storico e culturale per i piemontesi. Una volta raggiunta la cima, la vista è spettacolare: nelle giornate limpide, si possono vedere le Alpi e la pianura sottostante fino a perdita d’occhio.
Il sentiero 28 è di difficoltà media, adatto a famiglie con bambini a partire dagli 8 anni o anche più piccoli se già abituati alle escursioni. Lungo il tragitto, si attraversano boschi di querce e castagni, si costeggiano piccole radure e vi sono alcuni spazi per fare picnic e un’area attrezzata con vista panoramica.
Per le famiglie con bambini, l’arrivo alla Basilica è una conquista, e l’entusiasmo di aver raggiunto la vetta rende l’esperienza ancora più speciale. Dopo una visita alla Basilica, è possibile rilassarsi nei giardini circostanti o rifocillarsi con una bevanda calda o un gelato nei bar vicini.
Il sentiero richiede circa un’ora e mezza o due ore per salire, quindi è consigliabile partire in mattinata. Se andate in estate, evitate le ore più calde, mentre in inverno verificate le condizioni del percorso.
Attenzione: il Sentiero 28 attraversa aree naturali protette, quindi è importante rispettare l’ambiente, non lasciare rifiuti e rispettare la flora e fauna locale.
Leggi anche l’Anello Verde di Torino e il sentiero 14