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La panchina gigante di Baiso

 

In Emilia Romagna ci sono cinque panchine giganti e oggi ti portiamo con noi su quella di Baiso, nell’Appenino Reggiano.




La panchina gigante di Baiso è la numero 93 ed è di un bell’arancione vivo. È stata inaugurata nell’estate del 2020 e fa parte del circuito the Big Bench Community Project, ideato nel 2009 da Chris Bangle.

L’obiettivo delle Big Bench, enormi sedute colorate poste in luoghi con un panorama a 360 gradi, è quello di portare le persone a scoprire luoghi che altrimenti difficilmente avrebbero modo di vedere con i propri occhi.

La Big Bench di Baiso, come tutte le altre che abbiamo visto finora (la panchina gigante sul Monte Fosola e la panchina gigante di Castellarano) si raggiunge con una breve passeggiata.

La passeggiata per arrivare alla panchina gigante di Baiso

Noi abbiamo lasciato il camper al parcheggio vicino al Bar Castello e da qui basta seguire il cartello della Big Bench per imboccare il sentiero CAI 632.  Il primo tratto è su asfalto, al sole, fino ad uscire dal centro abitato e a immettersi nel bosco.

 

La passeggiata non è difficile, ci sono un po’ di piccole salite e bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi.

Noi, con il passo dei bimbi e gli stop continui ad osservare questo e quello, ci abbiamo messo circa 30 – 35 minuti.

Nell’ultimo tratto c’erano anche delle installazioni con delle finestre colorate di Land Art, ognuna rivolta in un punto diverso.

 

bimba guarda da una finestra appesa il panorama

 

La vista dalla Big Bench di Baiso

Il panorama dalla panchina di Baiso è bello e ai piedi dell’installazione c’è una cartina che ti guida a riconoscere tutto ciò che ti trovi davanti.

In primo piano, inconfondibili sulla sinistra ci sono i calanchi, dietro si possono scorgere in lontananza anche la torre degli Asinelli e la Basilica di San Luca di Bologna.

panorama

Si vedono poi il Monte Cusna, e anche la Torre Ghirlandina di Modena.

Davanti alla panchina ci sono anche un cannocchiale per osservare i punti di interesse e un pannello per appoggiare il telefono per i selfie. Dietro la panchina invece c’è una piccola libreria all’aperto, in cui chiunque può prendere un libro da leggere durante la sosta alla panchina.

Info utili per visitare la panchina di Baiso coi bambini

Noi siamo andati a metà giugno con due bimbi di 4 e quasi 2 anni. La grande ha camminato senza problemi, il piccolo ha fatto sali-scendi dal marsupio perché era incuriosito dalle installazioni lungo il percorso, dai fiori e dai rumori del bosco.

Lungo il sentiero abbiamo anche incontrato una famiglia col passeggino, che è arrivata a destinazione ma facendo molta fatica, perciò, sconsigliamo l’uso del passeggino.

Noi siamo arrivati tardi rispetto alla nostra tabella di marcia e siamo partiti per la passeggiata verso le 11. Considerando che il primo tratto, seppur breve è su asfalto in salita, in pieno sole, meglio evitare le ore centrali e scegliere il mattino presto o il pomeriggio.

Ricorda l’acqua e qualche spuntino, oltre ai cappellini e la crema solare.

Arrivati in cima, sulla sinistra c’è anche un po’ d’ombra, perciò se ci si vuole fermare a rilassarsi o a fare un pic-nic, si può portare una coperta.

Cosa fare nei dintorni della Big Bench a Baiso

Noi siamo abbiamo terminato la nostra passeggiata all’ora di pranzo e ovviamente i bimbi erano super affamati. Purtroppo nelle immediate vicinanze del sentiero per raggiungere la panchina non c’è molto, se non il Bar del Castello. Qui non è attivo il servizio ristorazione, ma se vi bastano ci sono spianate e panini farciti oppure se è ora di merenda, gelati.

Tuttavia segnaliamo il Bar del Castello per acquistare il passaporto delle Big Bench. Noi l’avevamo già, perciò ci hanno solo messo il timbro, ma se non l’avete, potete acquistarlo qui, per tenere traccia di tutte le panchine visitate.

Se passate da Baiso nel periodo della fioritura della lavanda, c’è una bella azienda agricola, con grandi distese viola, l’Azienda Agricola le Erbe dei Calanchi. E’ possibile passeggiare per i campi di lavanda, assistere al taglio e partecipare a laboratori (noi ne abbiamo parlato qui, a proposito della fioritura della lavanda).

Noi abbiamo trascorso un weekend sull’Appenino Reggiano e oltre a questa, abbiamo visitato anche la panchina di Castellarano e fatto un

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Qui trovi l’articolo con tutte le Big Bench in Italia.

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto, continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati Margherita , Federico e Ludovica, io e il babbo Matteo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino.
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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto, continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati Margherita , Federico e Ludovica, io e il babbo Matteo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino.