Come si munge il latte? Come si fa il formaggio? Quanto è grande una mucca? I bambini hanno sempre mille domande e se, come i miei, sono bimbi di città spesso non hanno le risposte giuste sui prodotti che in genere comprano semplicemente al supermercato o animali che vedono sui libri. Ecco perché le vacanze estive, i viaggi, per noi diventano sempre una scusa per cercare “risposte” alla vita, vivendo. Scusate il gioco di parole, ma per noi il viaggio è da sempre scuola di vita. Ecco perché questa estate abbiamo scelto di dormire in un rifugio e svegliarci all’alba per vivere la vita di una malga alpina in Val di Fassa. È stata la giornata più bella del nostro viaggio. Ecco il racconto di Albe in Malga (#albeinmalga) una giornata alla malga Contrin.
Passeggiata per il rifugio Contrin con i bambini
A questa avventura abbiamo dedicato due giorni. Siamo partiti nel primo pomeriggio da Canazei, e abbiamo lasciato l’auto nel grande parcheggio gratuito degli impianti di Ciampac e abbiamo iniziato il sentiero 602, una camminata facile di tre ore, con un dislivello di 500 metri.
Vi raccontiamo tutti i sul trekking al rifugio Contrin con i bambini sul sito del Trentino.
Ma il momento più bello arriva quando ci addormentiamo nella nostra stanza, nel silenzio delle montagna, nel buio buio, con la sveglia puntata all’alba
Enrosadira, la verità e la leggenda

La sveglia suona solo una volta, io e Francesco siamo già svegli. Gli zaini sono pronti. Svegliamo e vestiamo i bambini che mugolano, ma che con una ricarica di caramelle riescono anche a mettere le scarpe da trekking da soli.
Un po’ infreddoliti e con gli occhi ancora pieni di sonno lasciamo le chiavi della stanza su un tavolo e usciamo.
Usciamo e veniamo investiti dalla bellezza.

Il sole conquista i primi metri di cielo e la luce colora di rosa la vetta del Sassolungo: è l’Enrosadira, in ladino è il fenomeno che si manifesta all’alba e al tramonto e colora di giallo, rosa, arancione, rosso le Dolomiti.
C’è ovviamente una spiegazione scientifica di questa magia: la roccia, la dolomia, contiene dolomite, un composto di carbonato di calcio e magnesio, che rifrange i raggi del sole e dà vita al caratteristico colore rosato. Ma io credo con tutta me stessa nella leggenda del Re Laurino e del suo giardino di rose sul Catinaccio. Un giorno il principe del Latemar incuriosito dal giardino, decide di inoltrarsi nel regno di re Laurino, dove incontra la figlia Ladina, di cui si innamora e decide di rapirla. Il Re Laurino, allora, disperato, lancia una maledizione sul suo giardino di rose, responsabile, secondo lui, di aver rivelato la posizione del suo regno: mai nessuno avrebbe più potuto, di giorno e di notte, ammirarlo. Dimenticò però il tramonto e l’alba, quando ancora oggi, il giardino e le sue rose rosse tornano a vivere e a essere visibil
Albe in malga, andiamo al pascolo
Raccontando ai bambini la leggenda di Re Laurino ci avviamo verso i pascoli. Sulla strada incontriamo il giovane pastore Thomas, che coinvolge subito Enrico e Giulia per andare a recuperare le mucche al pascolo.
Loro corrono come caprette, aiutati dal cane, radunano le mucche e ridono felici, io e Francesco arranchiamo dietro, assaporando l’aria pungente del mattino.
Non so perché, ma non sento freddo, il sole si alza lento sugli alpeggi e Thomas ci accompagna alla malga.
Conrad, il nonno di Heidi
Nella stalla sbatto tre volte gli occhi. Ad attendere Thomas e le mucche c’è il nonno di Heidi in carne e ossa.
Si chiama Conrad, è di origini altoatesine, proprio come il nonno di Heidi ha un tono di voce burbero, con la cadenza tedesca, ma quando sorride gli si illuminano gli occhi.
L’alba in Malga, un rito di precisione
Thomas e Conrad nella stalla si muovono veloci. Ognuno ha un compito. Le mucche vengono messe in fila, Conrad gli dà da mangiare qualcosa per tenerle buone, Thomas spazza e ordina, poi, insieme, prendono i secchi per la mungitura meccanica.
Noi ci sediamo in un angolo della stalla e guardiamo incantati e in silenzio. Enrico e Giulia non sono così buoni e attenti neanche in classe.
Conrad a un certo punto chiama i bambini e gli fa provare a mungere una mucca, la poverina protesta, Enrico e Giulia ridono, ma un po’ di latte è uscito.
Albe in malga, bere il latte appena munto
Ed ecco che Conrad gli offre un bicchiere di latte appena munto.
“È caldo”, dicono in coro.
Enrico lo beve.
Giulia no: “Mi sembra strano, è appena uscito dalla mucca”.
Piccola bimba di città.
Thomas le sorride e le spiega che è purissimo e buono, incontaminato. Lei si fa coraggio e lo assaggia.
Colazione in malga con gli asinelli
Lasciamo Conrad sistemare le mucche, che torneranno al pascolo, e Thomas pulire la stalla e andiamo a fare colazione. E che colazione: pane fresco, strudel, lo yogurt più buono che io abbia mai assaggiato, burro (e io in genere non mangio burro), speck…
Sono le otto del mattino e ci sembra mezzogiorno, mangiamo come lupi.
E mangiamo su un tavolino vista dolomiti, con due asinelli che sembrano di peluche e che ci vogliono rubare tutto.
Come si fa il formaggio
Dopo colazione ritroviamo Conrad. A distanza di sicurezza assistiamo alla produzione di formaggio fresco. Dal latte prende vita la forma e Conrad fa assaggiare ai bambini il gusto della cagliata.
Ad ogni operazione di Conrad scattano mille domande.
“Come si solidifica il formaggio?”
“Perché usi il vapore?”
“Il latte che rimane che fine fa”.
E Conrad sorride e risponde.
Una giornata come Heidi e Peter
Lasciamo la malga Contrin alle 9,30 del mattino e ci rimettiamo in cammino, avvolti dall’abbraccio delle Dolomiti, tra i prati verdi, i bambini camminano e chiacchierano felici. Mi volto a guardarli, sembrano Heidi e peter.
Ci siamo alzati all’alba e ci sentiamo forti come leoni. I bimbi sono appagati e tranquilli, nessun libro potrà mai fargli scoprire che il latte appena munto è caldo…o almeno lo leggeranno, ma così lo hanno vissuto.
Penso al giovane pastore che d’estate dà una mano in malga e l’inverno torna sui libri, penso ai mie bimbi per cui questa è stata solo una gita…e allora spero che un po’ di questa giornata, un po’ di Thomas, di Conrad, della sua famiglia (che ho intravisto nella grande cucina), rimanga dentro di noi e ci renda un po’ più consapevoli… se non migliori
Il programma delle albe in Malga in val di Fassa
La passeggiata fino a Rifugio Contrin e alla Malga Contrin è alla portata di tutte le famiglie. Se volete consultare il programma delle Albe in Malga andate sul sito della Val di Fassa , dove troverete la nostra malga e le altre che aderiscono all’iniziativa.
Per il 2020 le albe in Malga sono state sospese per la profilassi per il Covid, noi abbiamo partecipato a un’edizione speciale, ma se siete in trentino in vacanza l’anno prossimo segnate questa eserienza nella vostra lista dei desideri.