Tra i parchi più sorprendenti di Roma c’è Villa Torlonia, una residenza storica che unisce arte, natura e storia contemporanea. Nata come dimora nobiliare dei Torlonia, fu poi scelta da Benito Mussolini come casa privata e oggi è un parco pubblico dove si passeggia tra musei, giardini e un incredibile bunker sotterraneo. È il luogo ideale per una gita con i bambini, tra curiosità storiche, architetture da fiaba e tanto verde dove correre e giocare.
Villa Torlonia, un po’ di storia
La storia di Villa Torlonia comincia nel Settecento, quando l’area era una semplice tenuta agricola. Fu il banchiere Giovanni Torlonia, arricchitosi grazie ai suoi rapporti con la Chiesa e l’aristocrazia romana, a trasformarla in una splendida residenza nobiliare. Per farlo si affidò a uno dei più celebri architetti dell’epoca, Giuseppe Valadier, che progettò un insieme armonioso di edifici e giardini in stile neoclassico, arricchiti da statue, tempietti e laghetti artificiali.
Nel corso dell’Ottocento la villa divenne un luogo di mondanità e cultura, teatro di feste e ricevimenti, fino a diventare una delle dimore più eleganti di Roma. Ma il periodo più conosciuto, arrivò negli anni Trenta del Novecento, quando Benito Mussolini scelse Villa Torlonia come residenza privata per sé e la sua famiglia. Per vent’anni, fino alla fine della Seconda guerra mondiale, la villa fu il cuore della vita politica e familiare del Duce. E fu proprio in quel periodo che sotto i giardini vennero costruiti i rifugi antiaerei e il bunker, che oggi rappresentano una delle attrazioni più curiose del parco.
Il parco e i musei di Villa Torlonia
Il parco di Villa Torlonia si estende su una superficie di 132000 mq. L’ingresso principale si trova su via Nomentana apre su un lungo viale alberato che conduce al Casino Nobile, il palazzo più imponente della villa.
Il Casino Nobile
Il Casino Nobile è l’edificio principale, un elegante palazzo neoclassico disegnato da Giuseppe Valadier per la famiglia Torlonia. Già l’esterno colpisce con il suo portico a colonne e le scalinate monumentali, ma è entrando che si resta davvero senza parole. Le sale interne sono riccamente decorate con affreschi mitologici, stucchi dorati e pavimenti a mosaico, ma è la Sala da Ballo a catturare attenzione di tutti: un vero gioiello scenografico con altissimi soffitti, colonne di marmo, specchi che moltiplicano la luce e un’atmosfera da grande festa di corte.
Una parte del percorso è dedicata anche al periodo in cui Mussolini abitò qui: nelle stanze private del Duce si trovano arredi originali, fotografie e documenti che raccontano la vita quotidiana nella villa durante il ventennio fascista.
Oggi il Casino Nobile ospita anche un museo permanente, con sculture e reperti appartenenti alla collezione Torlonia e alcune opere provenienti dalle catacombe di Roma, come sarcofagi e frammenti di mosaici paleocristiani.
Il Casino dei Principi
A pochi passi si trova il Casino dei Principi, un edificio più sobrio ma ricco di fascino, oggi sede di mostre temporanee e del Museo della Scuola Romana. Qui si possono ammirare opere d’arte del primo Novecento e scoprire un pezzo importante della storia culturale di Roma.
La Casina delle Civette a Villa Torlonia
E poi c’è lei, la Casina delle Civette, forse l’edificio più amato dai visitatori. Con le sue forme irregolari, i tetti spioventi e le vetrate colorate, sembra una casa uscita da una fiaba. Noi abbiamo adorato le finestre, che come libri raccontano storie popolate da gufi, civette, fiori e figure simboliche.
La Serra Moresca
Poco più in là, tra palme e aranci, spunta un edificio che sembra arrivare da un’altra parte del mondo: la Serra Moresca. Con le sue decorazioni colorate, le arcate arabeggianti e le vetrate geometriche, è uno dei luoghi più scenografici e sorprendenti della villa. Costruita nella prima metà dell’Ottocento come serra per piante esotiche, fu disegnata da Giuseppe Jappelli, lo stesso architetto della Casina delle Civette. Oggi, dopo un accurato restauro, la Serra è tornata a splendere e ospita eventi, visite e mostre temporanee.
A Villa Torlonia, dunque, non ci annoia mai.
Passeggiare tra i sentieri del parco è come attraversare epoche diverse, un viaggio nei tempi passati. Il parco, ampio e curatissimo, è perfetto per un picnic, ci sono prati dove sdraiarsi al sole, alberi secolari e una caffetteria per fare una merenda.
Il bunker di Mussolini a Villa Torlonia
Ma la parte più sorprendente di Villa Torlonia si trova sotto terra. Durante la Seconda guerra mondiale, Mussolini fece costruire tre rifugi antiaerei per proteggere sé e la sua famiglia dai bombardamenti. Il più grande di questi, il bunker di Villa Torlonia, è oggi visitabile e offre un’esperienza davvero unica, emozionante e un po’ misteriosa.
Il percorso si snoda per più di 70 metri sotto il livello del parco e si sviluppa su due piani, collegati da una scala interna. Le gallerie, interamente in cemento armato, erano pensate per resistere alle bombe e garantire la sopravvivenza della famiglia del Duce anche per diversi giorni. Le pareti, spesse oltre un metro, sono ancora oggi perfettamente conservate, e si possono vedere le porte blindate, le prese d’aria e gli impianti di ventilazione progettati per filtrare l’ossigeno in caso di attacco.
Il piano inferiore era destinato alle stanze di rifugio vero e proprio: spazi piccoli ma funzionali, con brande pieghevoli, armadietti e telefoni diretti con Palazzo Venezia, da cui Mussolini poteva comunicare anche in caso di emergenza. Il piano superiore, invece, ospitava i locali tecnici e il corridoio di fuga, con un’uscita secondaria che conduceva verso i giardini della villa, nascosta da un’aiuola.
La visita guidata al Bunker di Mussolini
La visita guidata, che dura circa un’ora, accompagna i visitatori attraverso questi spazi carichi di storia, con un racconto che mescola dati storici, aneddoti e curiosità. Le guide (la nostra davvero appassionata e preparata) riescono a coinvolgere anche i più piccoli, spiegando come funzionava il bunker e com’era la vita quotidiana durante la guerra.
Per i bambini (dai 7-8 anni in su) è come vivere una piccola avventura sotterranea: si cammina nei tunnel, si ascolta l’eco dei passi e si immagina (ma si prova anche attraverso una simulazione) il rumore delle sirene antiaeree. Per gli adulti, invece, è un’occasione per capire meglio la storia del Novecento e per riflettere su come, anche nei momenti più difficili, la paura e il bisogno di protezione abbiano unito le persone.
Info pratiche per la visita a Villa Torlonia
- Dove si trova: Via Nomentana 70, Roma
- Come arrivare: Si può raggiungere facilmente con i mezzi pubblici (bus 60, 90, 82) o a piedi dalla stazione Termini in circa 20 minuti.
- Orari: Il parco è aperto tutti i giorni, dall’alba al tramonto. I musei e il bunker hanno orari specifici, meglio controllare sul sito ufficiale prima della visita.
- Biglietti: L’ingresso al parco è gratuito, mentre per i musei e il bunker è previsto un biglietto (ci sono riduzioni per famiglie e bambini).
- Disabilità: all’ ingresso principale di Villa Torlonia è posizionata la prima mappa tattile delle Ville Storiche, un nuovo strumento all’insegna dell’inclusione nell’ambito dei progetti per l’accessibilità del programma Musei da toccare.
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