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Bosco delle Meraviglie Roccaraso: il sentiero tra gnomi e troll

Superato l’arco magico si entra in un luogo speciale: il Bosco delle Meraviglie, a Roccaraso, in una splendida faggeta all’Aremogna. Qui, tra alberi secolari, creature magiche, pannelli didattici e casette incantate, la natura si intreccia con le leggende. Se ci credete davvero, potrete incontrare gnomi, folletti e creature fantastiche che popolano il bosco.



Come arrivare e percorso per il Bosco delle Meraviglie a Roccaraso

Sentiero Bosco delle Meraviglie RoccarasoIl Bosco delle Meraviglie si raggiunge facilmente: basta parcheggiare l’auto alla base della cabinovia Pallottieri (indicazioni stradali qui) e imboccare il sentiero che parte proprio da lì.

Il percorso non è lungo, ma è in salita e su sterrato: adatto a famiglie e bambini abituati a camminare, ma non è consigliato con i passeggini. I più piccoli possono essere portati nello zaino o nel marsupio. Se camminate senza fermarvi si percorre in 20 minuti. Con i bambini il tempo potrebeb dilatarsi, perchè è impossibile non giocare ad ogni casetta che si incotnra.

Se la seggiovia è aperta, c’è anche un’alternativa più comoda: salire con l’impianto e percorrere il tragitto in discesa.

Pietra parlante Bosco delle Meraviglie Roccaraso

Lungo il sentiero si incontrano giochi in legno “di una volta”, strane creature come la Pietra Parlante capanne elfiche, porte magiche e soprattutto le casette di folletti e gnomi, alcune abitate e con il caffè pronto sul fuoco. Incontrerete anche i tavoli da gioco degli gnomi, in cui ci si sfida con pietre, pigne e foglie.

Leggi anche cinque rifugi a Roccaraso aperti d’estate e i sentieri a Roccaraso da fare con i bambini.

La storia del Bosco delle Meraviglie a Roccaraso

Ma come è nato il Bosco delle meraviglie a Roccaraso? Secondo la leggenda, tanti anni fa gli abitanti del Bosco delle Meraviglie – custodi della natura – si nascosero agli occhi degli uomini quando questi iniziarono a coprire di cemento ogni cosa. Col tempo molti li credettero solo frutto della fantasia.

Poi arrivò Zeno, un ragazzone dagli occhi pieni di meraviglia e dalle gambe forti, che amava passeggiare nei boschi, parlare con gli alberi e prendersi cura degli animali feriti. Uno gnomo, Azzurrino Dormiveglia, iniziò a osservarlo e capì che non tutti gli uomini erano nemici della natura. Così decise di mostrarsi, aprendo la strada a una nuova alleanza.

Grazie alla fiducia tra Zeno e Gnomo Azzurrino, il piccolo popolo tornò pian piano a farsi vedere, fino a decidere di mostrare il proprio villaggio a chiunque entrasse nel bosco con rispetto e cuore puro. Oggi il Bosco delle Meraviglie è un luogo dove natura e immaginazione convivono, e ogni visitatore è accolto come un viandante “dagli occhi pieni di meraviglia.

La leggenda del Troll Astro

Bosco delle Meraviglie RoccarasoTra i personaggi più amati che abitano il bosco c’è il Troll Astro, un troll diverso da tutti gli altri. Amava stare in compagnia di folletti, gnomi e persino degli uomini. Passava le giornate a raccogliere conchiglie lungo i fiumi, a giocare tra le nuvole e soprattutto a osservare le stelle.

Gli altri troll lo prendevano in giro chiamandolo “sognatore”. Ma con il tempo compresero che i suoi doni erano preziosi: Astro riusciva a leggere i segreti nascosti della natura e a custodire la saggezza delle costellazioni. Di notte lasciava scritte nel bosco le sue osservazioni, messaggi che parlavano del linguaggio degli alberi e dei misteri del cielo.

Ancora oggi si racconta che il Troll Astro compaia nelle notti di luna piena o nei momenti più silenziosi del bosco. Non tutti riescono a vederlo, ma chi lo incontra porta con sé una stella cadente, segno di buon auspicio.

I pannelli didattici: flora e fauna del Bosco delle meraviglie di Roccaraso

Il Bosco delle Meraviglie non è solo un percorso fiabesco: lungo il sentiero ci sono pannelli informativi dedicati alla flora e alla fauna dell’Appennino.

La Genziana maggiore (Gentiana lutea): una pianta perenne dalle radici rizomatose, nota per i suoi fiori gialli a forma di stella e per le proprietà digestive. Dalla radice si ricava un principio amaro usato per liquori e rimedi naturali.

Il Cervo (Cervus elaphus): il più grande erbivoro selvatico dell’Appennino, simbolo di forza e maestosità. In autunno è possibile sentire il bramito dei maschi in amore.

Il Corvo imperiale (Corvus corax): grande uccello nero, diffuso nei sistemi montuosi italiani, riconoscibile per il suo verso profondo e gutturale.

Questi pannelli trasformano la passeggiata in una vera lezione a cielo aperto, perfetta per incuriosire i bambini e stimolarli all’osservazione della natura.

Una sosta alla Baita Paradiso

Baita ParadisoAlla fine del sentiero del Bosco delle Meraviglie ci si può fermare alla Baita Paradiso, un punto di ristoro panoramico perfetto per rilassarsi dopo la passeggiata. Qui, nella faggeta,si mangiano piatti tipici abruzzesi come salsiccia alla brace, scamorza, arrosticini e primi piatti caldi, oppure si può semplicemente ordinare un aperitivo da gustare sulle sdraio, all’ombra degli ombrelloni.

I prezzi sono un po’ alti (10 arrosticini 18 euro, 2 bruschette 8 euro), ma l’atmosfera conviviale, la vista sulle montagne e la gentilezza del personale rendono la sosta piacevole

Eventi e attività per bambini al  Bosco delle meraviglie di Roccaraso

Il Bosco delle Meraviglie è aperto tutto l’anno e l’ingresso è gratuito. Durante l’anno vengono però organizzati eventi e attività dedicate ai più piccoli:

Laboratori con Trollazzo, Pozzanghera e Fanghiglia, creature buffe e pasticcione del bosco che coinvolgono i bambini in giochi creativi e attività manuali. (Prenotazioni:  0864 602383 – ✉️baitaparadiso@pizzalto.com)

La Festa d’Autunno, che a inizio settembre porta tra gli alberi spettacoli, giochi e attività legate alla natura e alla tradizione.

Per rimanere aggiornati sul programma completo, è utile seguire la pagina Facebook ufficiale: Il Bosco delle Meraviglie.

 

Consiglio per famiglie: portate scarpe da trekking o da ginnastica con la suola non liscia, acqua e repellente per gl iinsetti. I bambini più grandi si divertiranno a leggere i pannelli e a scoprire le storie di gnomi e troll, mentre i più piccoli resteranno incantati davanti alle casette e agli animali del bosco.

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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.