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Viaggiare zaino in spalla con la famiglia: consigli per una vacanza a misura di bambino

Chi ha già viaggiato zaino in spalla è consapevole di come questo modo di trascorrere le proprie vacanze permetta di vivere la natura a 360°. Le persone abituate a farlo da sole necessitano solo di uno zaino in cui riporre lo stretto necessario, evitando pesi eccessivi e l’ingombro di una valigia.

Scegliere di partire con la famiglia richiede necessariamente qualche attenzione in più. Fattori come il periodo dell’anno, la meta, l’alloggio, l’organizzazione dei pasti, i mezzi di trasporto, gli oggetti e le medicine da inserire nello zaino meritano un’attenta valutazione. Tutto andrà rapportato alla presenza dei bambini.



Un viaggio in famiglia potrebbe essere l’occasione per promuovere la propria azienda personalizzando, prima di partire, alcuni capi, o prodotti, destinati a essere utilizzati nei giorni successivi. Una buona idea consiste nel rivolgersi a Camaloon, richiedendo la stampa di uno slogan sul cappellino, o quella del nome o logo dell’azienda sulla superficie di bottiglie o borracce, borse e occhiali.

Come organizzare lo zaino: contenuto essenziale

Innanzitutto, privilegiare uno zaino della giusta capienza dotato di schienale regolabile. In linea generale non dovrebbe risultare né troppo piccolo né eccessivamente grande. Il rischio sarebbe di riempirlo con cose inutili, portando peso per nulla. Il contenuto, suddiviso per tipologia, dovrebbe essere inserito in diversi sacchetti.

È utile affiancare allo zaino principale uno zainetto di piccole dimensioni, destinato a ospitare macchina fotografica e altri oggetti di valore, soldi, documenti, prenotazioni varie e un mini-beauty con spazzolini e dentifricio e salviette. Fondamentali, spostandosi in altri Continenti, ma non solo, sono i medicinali.

Riservare uno spazio ad acqua ossigenata o disinfettante, mercurio cromo, termometro digitale, cerotti (anche specifici per vesciche), forbicette, spray repellente per zanzare, pinzette, carta igienica, integratori, fermenti lattici, antibiotici e farmaci generici.

Come muoversi? La scelta del mezzo di trasporto

bambina finestrino treno

Prendendo in esame i mezzi di trasporto, il treno è probabilmente l’opzione ideale per viaggi della durata superiore alle 4 ore. Scegliere l’auto porterebbe il bimbo ad annoiarsi, e le soste tenderebbero a moltiplicarsi in presenza di neonati: è sufficiente pensare a quelle necessarie per cambio pannolino e allattamento.

L’auto può essere comoda per viaggi non troppo lunghi, condotti su strade ad elevato scorrimento e in periodi poco trafficati. Chi ha l’opportunità potrebbe noleggiare un camper. E’ vero, il noleggio è costoso, ma si ridurranno le spese relative a cibo e alloggio.

Dove dormire: qual è l’alloggio migliore per un viaggio con la famiglia

Viaggiando da soli è possibile non preoccuparsi eccessivamente dell’alloggio, considerato quasi un elemento di contorno, decidendo all’ultimo momento se fermarsi a dormire in hotel o in un ostello. Portando con sé i bambini occorrerà cambiare prospettiva. Scegliere l’hotel significherà godere di maggiore comodità, dalla pulizia della camera alla colazione pronta.

Ma alcuni tendono a preferire una stanza di un ostello dotato di cucinino per cucinare le pappe per i più piccoli. Per una famiglia numerosa, un appartamento vicino al mare o nel centro, con cucina ben fornita, rappresenta la scelta migliore. Se la vacanza zaino in spalla non è destinata a durare a lungo, meglio un alloggio dotato di frigorifero e angolo cottura.

Il cibo: come comportarsi?

bambino pic nic mele

Parlando di cibo è necessario premettere come, a meno di rare eccezioni, la meta (o le mete) del viaggio, saranno in grado di offrire supermercati o negozi di alimentari. Di conseguenza, affrontando l’esperienza con un neonato, sarebbe controproducente riempire lo zaino con un numero spropositato di pannolini, pappe e omogeneizzati, a meno che il bimbo manifesti allergie alimentari.

Nelle prime fasi dello svezzamento i più piccoli comunque potrebbero non riuscire ad adattarsi a determinati sapori e consistenze, faticando ad accettare pasti improvvisati. E non è raro che lo stesso problema si estenda ai più grandicelli, soprattutto se abituati a mangiare cibo preparato in casa. Portando con sé qualcosa di pronto per i primi giorni sarebbe effettivamente utile.

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