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Street art a Salerno: i murales del Rione Fornelle

Sapete che ai bambini piace tantissimo andare a caccia di murales? Almeno per mio figlio è così, diventa una vera e propria sfida scovarli e fotografarli. In Campania abbiamo interi paesi tappezzati da murales, ma anche quartieri, magari periferici e poco valorizzati che, grazie alla street art, sono diventati una vera e propria mecca per gli appassionati del genere.

Oggi vi portiamo alla scoperta del Rione Fornelle a Salerno, un quartiere ricco di murales molto particolari.



Rione Fornelle a Salerno: un pò di storia

La storia di questo rione sembra essere molto antica: nel IX qui vennero letteralmente deportati dal principe longobardo Sicardo alcuni amalfitani , i quali si insediarono per costruire le loro botteghe di ceramiche. Si pensa, infatti, che il nome Fornelle derivi dalla parola forno, utilizzato per la cottura delle ceramiche.

Fino agli anni 90 è stato considerato un quartiere di passaggio, nel quale è presente l’ascensore che collega il rione al bellissimo Giardino della Minerva soprastante. Non solo, era anche considerato un quartiere poco sicuro, pur vicino alle famose luci d’artista, non ha mai goduto di una buona fama. Possiamo quasi dire che il Rione Fornelle  sta a Salerno come i Quartieri Spagnoli stanno a Napoli, eppure entrambi i quartieri sono stati oggetto di una grande rinascita, culturale e artistica. Solo negli ultimi anni è diventato noto per la street art e i suoi murales.

 

I murales di Rione Fornelle a Salerno: Alfonso Gatto e il progetto Muri d’autore

Il quartiere è noto anche per aver dato i natali al poeta salernitano degli inizi del ‘900,  Alfonso Gatto. Ed è proprio a lui che viene dedicato il progetto Muri d’autore,  che consiste in un importante riqualificazione del quartiere attraverso la street art.

Alfonso Gatto era nato e cresciuto in questo quartiere, ma aveva capito che avrebbe dovuto cercare futuro altrove. Visse in diverse città: Napoli, Roma, Milano, Venezia, raccontando nei suoi versi il dolore di emigrare, di salutare quel mare di Salerno che tanto amava. Per questo era noto come il “poeta con la valigia”.

E’ l’artista Pino Roscigno (in arte Greenpino) a fare da direttore artistico di questa iniziativa realizzata con la fondazione Alfonso Gatto. Insieme a lui hanno collaborato artisti di fama internazionale, facendo cosi di questo quartiere una vera galleria d’arte a cielo aperto.

Come arrivare a Rione Fornelle a Salerno

Noi abbiamo parcheggiato lungo le strisce blu vicino la villa comunale di Salerno. Da qui sono circa 200 metri a piedi in direzione Via Via Portacatena, in pieno centro storico.

ingresso rione fornelle salerno

Passerete dapprima davanti alla chiesa della Santissima Annunziata, svoltate a destra e imboccate Via Portacatena. Camminate per pochi metri tenendo lo sguardo rivolto a sinistra, arriverete ad un vicoletto che non potrete non notare. Questa è l’entrata al Rione Fornelle.

La street art del Rione Fornelle: non solo murales

Appena arrivate in questo vicoletto, vi renderete presto conto che non troverete dei semplici murales, non solo pittura , ma anche tanti altri materiali che, attaccati o incastonati tra le mura, rendono questo quartiere davvero unico.

Non c’è un percorso preciso da fare, camminate liberamente in senso circolare e infilatevi tra i vicoli, tra i balconi che quasi si toccano tra loro, attraverso lenzuola e panni stesi al sole.

La particolarità di questa street art sta nel fatto che non si tratta di semplici murales: ad ogni parete dipinta, si accompagnano versi di poesie, di modo che anche chi non ha mai aperto un libro di poesie, possa leggere dei versi scritti su una parete, sotto gli occhi di tutti.

Caccia ai murales nel Rione Fornelle a Salerno

Poichè non c’è un percorso ben preciso da fare, il mio consiglio è quello di camminare, partendo dal Via Portacatena, e iniziare una vera e propria caccia ai murales. Vedrete che sarà divertente da fare con i bambini, perchè ad ogni angolo, ad ogni giro di palazzo, ne troverete uno. Ogni murale ha una sua storia che meriterebbe di essere approfondita. Quando ho scoperto per caso questo rione, ho fatto delle ricerche su internet e mi sono imbattuta nel blog Travel Scratchpad | Your Local Guide di Roberta, la quale diceva di aver creato creato una mappa interattiva per fare una vera e propria caccia ai murales in questo rione. Vi consiglio perciò di scriverle se volete anche voi la mappa interattiva.

Ecco alcuni murales interessanti da poter scovare:

  • Le donne delle Fornelle, di Davide Ratzo che ha ritratto le donne del rione con i versi della poesia “25 aprile” di A. Gatto
  • L’ Apollo ritrovato, di Carlos Atoche, ispirato alla testa di bronzo recuperata nelle acque del golfo di Salerno nel dicembre del 1930 da un gruppo di pescatori, oggi conservata nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno, in Via Vinciprova.
  • L’angelo, di Mauro Trotta
l'angelo rione fornelle murales
L’angelo in Vicolo dell’Angelo

Camminare tra i vicoli del rione Fornelle non è come camminare ai Quartirei Spagnoli

Il rione Fornelle, come tutti i rioni, è un groviglio di vicoli e viuzze, a volte talmente stretti dove la luce del sole sembra non passare. Camminerete tra panni stesi tra i balconi e  donne anziane che si affacciano e vi scrutano con sguardo un pò sospetto, perchè non sono poi cosi abituate a vedere persone che non appartengono al “quartiere”….Perciò il mio consiglio è di camminare senza fare schiamazzi, perchè di fatto state quasi entrando nelle case delle persone e ci sta che vi guardino un pò strano.

Capirete subito che non è come camminare tra i quartieri spagnoli di Napoli, vicoli sempre in fermento notte e giorno, tra motorini che sfrecciano e venditori dalla voce imponente. Questo è un quartiere tranquillo, poco passaggio di auto, qualche motorino e qualche voce che da un balcone chiama qualcun dall’altro lato del palazzo.

Noi abbiamo infatti camminato lentamente, senza fretta, senza doverci preoccupare di scansarci da qualche motorino impazzito (se hai fatto un giro nei quartieri spagnoli, sai a cosa mi riferisco!). Ed è stata una passeggiata davvero piacevole.

 

Un ascensore per il Giardino della Minerva

Lo sapevi che per raggiungere il meraviglioso Giardino della Minerva, puoi prendere un comodissimo ascensore proprio nel rione fornelle?. Ebbene si e anche questo ascensore fa parte di un progetto di riqualificazione del quartiere. Si chiama Up to Garden e l’intero progetto è stato supervisionato dagli studenti del Liceo Artistico Sabatini-Menna di Salerno, che hanno realizzato dei pannelli ceramici ispirati alle erbe officinali, che troverete poi anche al Giardino della Minerva. Il mio consiglio è di salire al giardino con l’ascensore e di scendere a piedi, verso il rione.

Attenzione!: il giardino della minerva è chiuso da gennaio 2023 fino a data da destinarsi, per un intervento di restauro e ripristino degli spazi di coltivazione

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.