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Come organizzare un viaggio in van con bambini autistici

Quando si decide di organizzare un viaggio in van con bambini autistici, ma devo dire la verità in generale, a prescindere dai compagni di viaggio,  si deve prima di tutto riuscire a dedicare il giusto tempo all’ itinerario che si ha in mente. Nessuna fretta è la parola d’ordine.



Con il tempo, l’esperienza e una sempre maggiore padronanza degli strumenti si inizia, spesso, a star stretti nelle due settimane che lavorativamente si ha la possibilità di dedicare ad un viaggio estivo. La fame di viaggio si alimenta da sola e non ancora finito un viaggio si ha già in mente il successivo, più articolato, più lungo.

Ecco che negli ultimi anni gli itinerari si sono fatti più ricchi e così il tempo e i chilometri. Ma, come si organizza un lungo viaggio itinerante? Come si ottimizza un bagaglio? Quali sono le necessità di cui tener maggior conto in una situazione dove la routine di un bambino autistico viene un po’ stravolta da molte novità per molti giorni?

Prima regola per un viaggio in van con bambini autistici: i km al giorno

Col tempo si capisce quanta distanza è possibile percorrere al giorno considerando pause, soste, contrattempi, corsette per sgranchirsi le gambe, qualche area giochi, un pasto con vista magari in una area tranquilla.

Con l’itinerario do il meglio di me, aggiungo cose, aggiungo cose e poi riduco in base alla quantità di chilometri possibili da fare in un giorno, compatibilità con facilità o difficoltà del percorso, compatibilità con i gusti di ogni membro della famiglia.

Anche solo pensare e vedere prendere forma un percorso di viaggio da grandi soddisfazioni e già richiede abilità di calcolo di probabilità.

Seconda regola: avere sempre un piano B

Come organizzare un viaggio in van con bambini autistici

Ecco che, spesso, a fianco di un piano A, servono piani di riserva, deviazioni, adattamenti vari.

Ancora in fase di pre-organizzazione, quindi, già scatta il “ricalcolo del percorso”. Niente di nuovo, direte voi, con i bambini questo ed altro, con un bambino autistico anche di più il rischio di lasciare troppo al caso non si può sostenere e lo stesso la certezza di andar dritti con una solo piano che possa andare da A a B in maniera lineare e pulita è quantomeno improbabile, ma non certo impossibile.

I cambi programma, comunque, possono essere delle belle occasioni. Rianimano lo spirito di avventura e mettono pepe al tutto. Personalmente sono una persona a favore del “ricalcolo di percorso”, ci hanno spesso regalato grandi soddisfazioni e emozioni inaspettate.

Terza regola per organizzare un viaggio in van con bambini autistici : i bagagli

E i bagagli? Un lungo viaggio non può prevedere un grande bagaglio. Serve una riflessione sul tempo meteorologico delle zone che si incontreranno e sulla possibilità in corsa di fare delle lavatrici.

Sul come fare un bagaglio ognuno che scrive di viaggi vi dirà la propria, per me la regola è farlo per poi andare a togliere qualcosa che effettivamente può essere in eccesso, quella maglia, pantalone, quei capi con cui già ci vediamo in vacanza ma che sappiamo già che andranno a fare un “giro turistico”, a occupare spazio e a guardarci dalla borsa supplicando di essere indossati. Ecco, loro, non devono partire con noi. Ripetete con me: semplicità, comodità e reale possibilità di indossare un certo capo. Non dimentichiamo che anche l’attrezzatura tecnica, se si fanno delle attività sportive o ricreative specifiche, ha bisogno del suo spazio.

Per organizzare un buon bagaglio, divertiti nel scegliere i vestiti magari già pensando a delle combinazioni o addirittura già appaiando completi da avere pronti al bisogno. C’è anche chi imbusta tutto per singolo giorno per trovare tutto insieme pronto in modo veloce!

Consiglio extra per un lungo viaggio in van con i bambini autistici

Come organizzare un viaggio in van con bambini autisticiE tutta questa organizzazione di un lungo viaggio come viene presentata ad un bambino autistico? Foto, storie sociali, spiegazioni, anticipazioni, meglio se diluite nel tempo per non sovraccaricarlo di nuovi stimoli.

Generi di conforto, attività, momenti di pausa lungo la strada, sono degli ottimi alleati.

In conclusione  per organizzare un viaggio in van con bambini autistici affiancare una buona organizzazione ad una buona capacità di improvvisazione è sempre molto utile, il tutto condito da un po’ di fortuna, pazienza e strumenti a sostegno della comunicazione.

E ora buon viaggio.

 

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