A Torino, a pochi passi dalla Mole Antonelliana, si trova un museo interattivo, completamente gratuito, dove fare un salto nel passato, sbloccare dei ricordi, emozionarsi, giocare e scoprire tante curiosità su due oggetti che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni: il Museo Rai.
Visita al museo della Rai a Torino con il direttore Alberto Allegranza
Noi siamo stati al Museo della Radio Televisione Rai di Torino in una domenica di pioggia e, dopo un’ora di visita, siamo usciti con il morale più alto di una giornata di sole al mare! Abbiamo avuto la fortuna di assistere a uno degli appuntamenti con il direttore del museo, Alberto Allegranza, che sa trasmettere tutta la passione per il suo lavoro e la profonda stima e affetto che nutre nei confronti dei propri collaboratori dei quali ha messo in evidenza professionalità e talenti.
Le visite guidate sono davvero un’esperienza unica, vi consigliamo di tenere d’occhio il sito e i social del museo perché non hanno delle date specifiche, vanno un po’ a sentimento del direttore e a seconda degli eventi che si svolgono all’interno del museo.
Ciò che è sicuro è che non vi annoierete e che sarà un percorso ricco di sorprese imprevedibili. Noi ad esempio siamo stati incantati dalla voce di Andrea del Principe, tenore conosciuto a livello internazionale ma anche informatico del Centro Ricerche Rai e abbiamo potuto spiare all’interno degli studi televisivi dell’ultima trasmissione di Alessandro Cattelan ma il vero valore del museo della Radio e Televisione Rai risiede nella sua storia e nell’importanza della memoria che vuole trasmetterci.
La sua scommessa, come recita sul sito, è “abbracciare il passato, valorizzare il presente, aprirsi al futuro”, una scommessa che possiamo dire vinta, grazie proprio alla sinergia che è stata messa in campo tra chi ha collaborato per anni alla cura del museo (AIRE Associazione Italiana Radio d’Epoca) e chi ha portato una ventata di aria fresca, rendendolo più accessibile e fruibile per tutti (il direttore Allegranza e il suo team).
“Da Museo tecnico per collezionisti di oggetti a spazio esperienziale e multimediale che accoglie la diversità di gusti del pubblico in un’atmosfera da studio televisivo”, queste le parole del direttore nel descrivere la sua creatura che ha visto la luce proprio durante i mesi difficili del lockdown. Mesi in cui il team del museo ha lavorato alacremente per creare qualcosa di completamente nuovo, che merita di essere conosciuto e valorizzato al pari degli altri più noti musei cittadini.
Cosa vedere nel Museo della Rai
Situato in via Giuseppe Verdi 16, il museo della Radio e Televisione Rai è un concentrato storia , bellezza ed emozioni.
Varcata la soglia si viene accolti da un medley di video dedicati alla compianta Raffaella Carrà dal ritmo travolgente. Non è vietato ballare, per chi ne sentisse il bisogno è concesso anche il Tuca Tuca.
Salite le prime scale ci si trova subito immersi nella riproduzione di uno spazio televisivo dove si può giocare, con una vera telecamera per riprese giornalistiche, a fare i cameraman mentre qualcuno si improvvisa presentatore del notiziario o cantante. Tutto all’interno del museo è interattivo e multimediale, dagli strumenti di lavoro di chi fa televisione ai qr code posizionati davanti alle teche espositive, dalle sedie dei salotti di talk show alla cabina del mitico Rischiatutto, il percorso di visita è una vera immersione nel mondo della radio e della tv attraverso i decenni.
La collezione permanente è composta di apparati tecnologici che abbracciano duecento anni di storia. Noi siamo rimasti incantati nel vedere e udire il perfetto funzionamento di apparati che appartengono ai tempi dei nostri nonni e bisnonni, un vero miracolo di ingegno e ingegneria!
Le prime quattro aree del Museo sono dedicate al racconto degli antenati della radio, tra i quali il telegrafo, le onde hertziane e il detector Marconi. Si procede poi con la storia della radio ed è possibile assaporare l’atmosfera degli anni Trenta attraverso l’eleganza dei primi apparati radiofonici, veri e propri oggetti d’arredo creati dai designer dell’epoca. Gli storici microfoni usati nelle trasmissioni Rai accompagnano il visitatore verso lo studio televisivo Museo On Air, sede dei collegamenti in diretta di alcuni programmi Rai.
Il percorso è impreziosito dalla presenza di arredi di storici programmi Rai e da video in forma di cartone animato adatti ai più piccoli sulla nascita e l’evoluzione di radio e televisione (video disponibili anche sul sito del museo se volete preparare i bambini alla visita).
Il museo della Radio TV Rai, un museo per tutti
Una nota di merito va all’attenzione posta all’accessibilità alla cultura: il museo promuove la ricerca tecnologica al fine di creare nuovi percorsi esperienziali per tutti i visitatori, con particolare attenzione alle esigenze, necessità e ambizioni delle persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive ed è quindi dotato di monitor in cui un Avatar 3D illustra le aree espositive utilizzando la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e di 4 qr code per non vedenti con la descrizione degli oggetti esposti.
Il Museo della Radio e Televisione Rai è uno spazio pensato per vivere a 360° le emozioni della storia della comunicazione e per dare a tutti l’opportunità di essere protagonisti della tv per un giorno, sarà uno spasso per tutta la famiglia (noi abbiamo portato anche i nonni)!
Dove si trova il Museo Rai a Torino
Dove: Via Verdi 16, Torino
Orari da Settembre 2022
Tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:30 (ultimo ingresso ore 18:00)
Giorno di chiusura: martedì
Prezzo: gratuito
Info: sito Rai