Una strada tra gli ulivi, una quiete quasi irreale correlata da una splendida vista sulla valle sottostante, lo sguardo che si perde sino al mare, una casa in pietra con le finestre spalancate sul suo interno ad accogliere chi arriva e poi un parco, un giardino fiorito con fiori, piante da frutta e bellissime succulente costellato di imponenti sculture in bronzo: siamo nella maison di Carin Grudda, artista tedesca di nascita ma ligure di adozione, che a Linguiglietta, un minuscolo borgo dell’imperiese, ha messo la sua residenza e ha regalato al pubblico un museo a cielo aperto delle sue opere. Un parco d’arte fiabesco che i bambini adoreranno.
Le opere del parco d’arte di Carin Grudda
Non serve essere esperti d’arte per visitare il parco “Tra i mondi” di Carin Grudda , le sue sculture hanno nomi semplici (il re sognatore, la grande madre, l’angelo pesante, la ballerina) e le figure sono degli archetipi che colpiscono e possono essere riconosciuti a qualsiasi età. A quale regno appartengono, da dove sono venute, dove sono dirette? Sembrano appartenere a una specie sconosciuta, o forse meglio a un genere letterario, quello della mitologia.
Le opere sono ovunque vi accoglieranno all’ingresso e vi accompagneranno lungo tutto il percorso di visita, che non ha un ordine prestabilito ma è libero e senza schemi. Il vero valore aggiunto di questa visita è poter incontrare l’artista e farsi accompagnare e raccontare aneddoti e storie delle singole opere che si incontrano, vi consigliamo quindi di chiamare prima per verificare la sua presenza.
Carin, che vive in questo luogo magico con suo marito Günter, è molto disponibile e ci ha condotti in un viaggio attraverso i decenni che dalla Germania e dai suoi primi lavori di pittrice, l’hanno poi condotta in Italia dove, grazie all’incontro con il fonditore Caporrella nel 1998, ha cominciato a realizzare queste opere in bronzo giocose e, al tempo stesso, dense di significati.
Dalle sue parole traspare il grande amore per il suo lavoro e per questo luogo che dal 2001 ha fondato e pazientemente arricchito. Un’artista un po’ maga e un po’ alchimista, capace di raccogliere oggetti spiaggiati e di trasformarli in monumenti, capace di introdurre il seme dell’invenzione nell’assemblaggio di elementi eterogenei di recupero.
La visita al parco d’arte di Carin Grudda con i bambini
I bambini sono assolutamente affascinati dalle opere di Carin che rappresentano per lo più animali e inglobano elementi naturali e nel parco si sentono perfettamente a loro agio perché liberi di muoversi e toccare le opere senza timore di rovinarle. Nel parco si trova anche uno stagno con le rane e a pochi passi l’atelier dell’artista, un luogo sacro, in una posizione privilegiata che davvero vi lascerà a bocca aperta.
Uno spazio aperto, coloratissimo, pieno di utensili di falegnameria, di quadri, di legno e pittura materica, altre opere d’arte in bronzo e un’altalena che guarda verso il mare. Si respira anche qui il tema del gioco, della spensieratezza, dell’arte come cosa seria ma anche leggera, capace di esprimere concetti alti attraverso figure semplici nelle quali ritroviamo simboli e riferimenti mitologici. Per coinvolgere i bambini nella visita basterà chiedergli di cercare gli animali o gli oggetti nascosti nelle grandi opere in bronzo e li troverete attentissimi osservatori, pronti a fare moltissime domande anche sulle tecniche di realizzazione delle opere stesse.
“L’arte è vivere senza tempo, è felicità”, dice Carin Grudda e sembra che qui questa affermazione trovi il suo senso e la sua realizzazione: il parco “Tra i mondi”, questo il suo nome, è un angolo quasi preistorico di natura selvaggia con la civiltà vista in lontananza in fondo alla valle, terrazzamenti in cui le sculture trovano una collocazione in armonia con l’ambiente circostante, una simbiosi tra l’arte della natura e quella dell’uomo.
Il progetto parte dall’idea di realizzare uno spazio espositivo in cui la scenografia naturale metta in condizione i visitatori di cogliere il contenuto delle opere senza interferenze o forzature. È un progetto aperto, iniziato nel 2001, anno dopo anno lo spazio cresce, si modifica, prende forme diverse.
Il parco d’arte di Carin Grudda oggi
Oggi, oltre vent’ anni dopo , la visione di un tempo si è realizzata, il concetto però è rimasto aperto, il parco è abitato e vissuto con nuove opere che si aggiungono ogni anno o partono per le esposizioni temporanee, con visitatori, amici, colleghi, bambini, iniziative culturali. Carin continua a lavorare, a progettare, a immaginare e a realizzare, visitare il suo spazio comunica l’idea, fondamentale per una vita felice, che non si deve mai smettere di sognare e giocare, a qualsiasi età.
Indirizzo: Reg. Gareffi 7, Lingueglietta (Cipressa, IM), 18017;
Orari di visita: venerdì e sabato dalle 15:00 alle 19:00 o su appuntamento.
Tel: +39 0183 91242; cell: +49 1602881032 o +39 346 3508525
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