Ci troviamo di nuovo nel Roero, precisamente a Baldissero d’Alba, dove il territorio è meno scosceso di quello della Langa più conosciuta ma il paesaggio non è da meno e la natura più selvaggia. Proprio partendo dall’osservazione del territorio e della sua peculiarità, 10 anni fa Renato Priolo insieme ai suoi fratelli e cugini ha deciso di dare vita a Le colline di Giuca, un parco didattico esperienziale (nel vero senso della parola) che ci ha profondamente colpiti per la sua bellezza e fruibilità.
Le colline di Giuca è classificato tra le fattorie didattiche ma non ci troverete animali, troverete invece un percorso ragionato che, seguendo una mappa, porterà genitori e bambini a giocare insieme e scoprire gli elementi del territorio circostante spontaneamente, senza bisogno di essere guidati.
Come nascono Le colline di Giuca e l’agriturismo
Per capirlo, partiamo proprio da Giuca e dalla scelta di questo nome.
Renato ci spiega che Giuca era un personaggio di fantasia inventato da suo nonno quando raccontava delle storie ai suoi cinque nipoti: un bambino monello, con le bretelle e la fionda che si aggirava per le colline a combinare marachelle. All’epoca di questi racconti, intorno agli anni Cinquanta, questo luogo era abitato da Nonno Biagio, dai suoi figli e dai figli dei suoi figli, a cui i concittadini avevano dato il soprannome di Bageta (da qui il nome dell’agriturismo), poi con il tempo, gli studi, i lavori, la voglia di conoscere il mondo hanno portato i più giovani ad allontanarsi e a lasciare disabitata per un lungo periodo la proprietà.
Finchè un bel giorno, Renato con il suo entusiasmo e la sua fervida immaginazione (il percorso è stato pensato interamente da lui, così come i vari giochi e le continue migliorie), ha convinto fratelli e cugini a ritrovare le proprie radici e a creare qualcosa di nuovo nel ricordo di quello che era stato.
Giuca ritorna da meno monello con la volontà di far conoscere il proprio territorio e valorizzarlo e apre le porte a tutti coloro che hanno voglia di divertirsi imparando.
La nostra esperienza alle colline di Giuca
Famiglie, scuole, grandi e piccoli (noi abbiamo portato anche la nonna che si è divertita a mangiare la zuppa di fango preparata da Arturo), tutti sono benvenuti e tutti possono trovare un’attività da svolgere, un gioco da fare, un luogo in cui riposare o fare un picnic ombreggiato (è presente un’area apposita). L’agriturismo ha, in questo momento, sospeso la sua attività nell’attesa di comprendere meglio le norme antiCovid ma conta di riprendere presto l’ospitalità: sono presenti nell’antica casa padronale quattro camere sono arredate con letti singoli a castello per un totale di 16 posti letto e ognuna ha il bagno privato, perfette quindi per accogliere singoli nuclei familiari ben distanziati. Al piano terra vi è poi un’ampia sala per la colazione con il putagè, l’antica stufa a legna su cui si cucinavano deliziosi manicaretti e intorno alla quale ci si riuniva nelle fredde sere invernali.
Il parco didattico, ci spiega Renato, non chiude mai ed è bello in tutte le stagioni, per poterlo sfruttare la meglio anche in condizioni di male tempo sono state previste aree coperte dove si trovano decine di giochi di legno (i balocchi di Giuca) anche questi nati dalla fantasia del nostro cicerone, più un’aula in mezzo al bosco coibentata con tanto di cucina dove, i bambini delle scolaresche che vengono accompagnati, possono scaldare i pasti prima di ripartire per le avventure su e giù per le colline.
Il percorso esperienziale
Causa tempo incerto, noi (più la nonna) siamo arrivati alle Colline di Giuca (che si trovano a meno di un’ora da Torino) nel pomeriggio ed eravamo soli. Attualmente il parco accoglie soltanto 10 famiglie al giorno per poter permettere a tutti una visita tranquilla e in sicurezza. Le altre erano già rientrate quindi abbiamo approfittato del tempo e dell’entusiasmo contagioso del proprietario per farci accompagnare lungo le varie tappe del percorso che, di solito, si percorrono autonomamente. Siamo stati dotati di una cartina con le varie tappe e una pallina arancione che abbiamo poi scoperto sarebbe servita per i diversi giochi disseminati nel bosco.
Il parco didattico propone infatti un percorso a tappe, in tutto 11, ognuna delle quali offre un gioco:
- Cosa c’è nel cestino
- Merendiamo
- Orto magico
- Il cestino delle ciliegie
- Il castello
- Crucimiele
- Cura il tuo orto
- La pista delle biglie
- Se ti scappa la capra
- Brilla di Memoria
- Un paese una campana
Ad Arturo è piaciuta particolarmente la cucina nel bosco (Merendiamo), uno spazio allestito come un vero e proprio ristorante con pentole, stoviglie e fango per cucinare e servire agli amici e familiari le proprie creazioni e la costruzione delle casette, altro spazio tra gli alberi dove ci si ingegna a costruire la propria casetta partendo da una base preesistente e utilizzando legni pretagliati di varie dimensioni. Io che sono appassionata di coltivazione di verdura e frutta ho invece trovato eccezionale l’orto didattico con la centrale di raccolta delle acque piovane, i pannelli solari e i sistemi di irrigazione zero waste.
Un parco didattico per amare l’ambiente e il territorio
La filosofia che sta alla base del progetto è quella dell’importanza del rispetto del territorio, dell’ambiente e della natura e, conseguentemente, viene rivolta una grande attenzione al recupero, riuso, riciclo e ricircolo. La maggior parte dei giochi sono svolti a sviluppare l’ingegno, la pazienza e la concentrazione dei bambini, tutti si basano sul ragionamento e l’esperienza diretta, un vero e proprio detox da strumenti elettronici digitali.
15 ettari di bosco in cui bambini tra i 2 e i 12 anni possono muoversi liberamente senza pericoli e soprattutto sporcarsi senza timore!
Il nostro rammarico è di aver trascorso insieme a Giuca/Renato ( con cui sarebbe bello parlare per ore) solo mezza giornata, che può sì bastare per farsi un’idea del parco ma non esaurisce la voglia di provare e approfondire tutte le attività offerte. Non so se ero più triste io o Arturo al momento del rientro. Ci siamo ripromessi di tornare al più presto con amici e, sicuramente, di fare un weekend in autunno per ammirare il foliage delle querce e dei castagni. Nel frattempo ci dedicheremo ai compiti a casa che ci ha lasciato Renato: fattorie da colorare e ritagliare, disegni magici sui quali scatenare la fantasia, magic box da personalizzare e riempire di ricordi di viaggi…
Dove: Località Sigola 36 12040, Baldissero d’Alba ( CN )
Quando
Dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 17
Per info
Tel. 335 1301912
info@sinergiaoutdoor.com
Prezzi:
€ 10 adulti
€ 15 bambini
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