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Fondazione Prada: arte, architettura e panorami inattesi a Milano

Immaginate di entrare in un piccolo quartiere dell’arte e benvenuti alla Fondazione Prada, un complesso, ricavato da una ex distilleria dei primi del Novecento e trasformato dallo studio OMA di Rem Koolhaas, è un mix di edifici storici e nuove architetture contemporanee. Qui non c’è un percorso unico: si cammina tra il Podium, il Cinema, la Torre e altri spazi espositivi, scoprendo a ogni passo opere e installazioni che sorprendono. Si gode di un’insolita vista su Milano e ci sono opere che scatenano la fantasia.



Dove si trova la fondazione Prada e come arrivare

Fondazione Prada MilanoLa Fondazione Prada si trova in Largo Isarco 2, nella zona sud di Milano, in un’area di ex capannoni industriali oggi riconvertita. È in una zona periferica rispetto al centro, ma facilmente raggiungibile: con la metro M3 (gialla) dalla fermata Duomo bastano circa 15 minuti fino a Lodi T.I.B.B., poi si prosegue a piedi per 10 minuti.

In alternativa:

  •     Tram: linea 24 (fermata Via Ripamonti/Via Lorenzini).
  •     Bus: linea 65 (fermata Largo Isarco).
  •     Per chi arriva in auto, è disponibile un parcheggio gratuito in loco, ma l’uso dei mezzi pubblici resta la scelta più comoda.

Un po’ di storia della Fondazione Prada

La Fondazione Prada nasce nel 1993 per volontà di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’arte contemporanea. La sede attuale, inaugurata nel 2015, è frutto di un ambizioso progetto di riqualificazione di una ex distilleria degli anni ’10 del Novecento. La trasformazione è stata affidata allo studio OMA di Rem Koolhaas, che ha combinato edifici storici restaurati con nuove strutture dal design audace, creando un complesso in cui passato e futuro dialogano costantemente.

Un museo “diffuso” tra cortili e padiglioni

Fondazione Prada MilanoLa particolarità della Fondazione Prada è la sua struttura: non un unico edificio, ma un insieme di padiglioni, gallerie e spazi all’aperto. La visita si trasforma in un percorso che alterna mostre temporanee e collezioni permanenti, con passaggi tra cortili, scale panoramiche e vetrate che incorniciano la città.

Opere da non perdere alla Fondazione Prada

Fondazione Prada MilanoPiù che opere da no nperdere, quelle che sono piaciute di più a noi, che abbiamo fatto una visita con i bambini

“Haunted House” di Robert Gober e Louise Bourgeois – Iconico edificio rivestito in foglia d’oro, ospita installazioni permanenti intense e suggestive.

Atlas” – La collezione permanente che raccoglie alcune delle opere più importanti del XX e XXI secolo, allestite in spazi sempre diversi.

    L’opera dei funghi di Carsten Höller – Una foresta surreale di giganteschi funghi sospesi, amatissima dai visitatori di ogni età.

La grotta di carta di Thomas Demand – Un’installazione che ricrea una caverna con stalattiti e stalagmiti interamente realizzate in carta e cartone, con un realismo sorprendente.

L’opera dei funghi di Carsten Höller: un mondo al contrario

Fondazione Prada funghi Tra le installazioni più sorprendenti della Fondazione Prada c’è quella dei funghi giganti di Carsten Höller. L’esperienza comincia già prima di vederli: si percorre un corridoio buio, i passi diventano più lenti, gli occhi si abituano gradualmente all’oscurità e la percezione dello spazio cambia. Poi, all’improvviso, ci si ritrova in una sala dominata da forme enormi, sospese, capovolte, come se la natura avesse deciso di riscrivere le proprie regole. È un’opera che spiazza e diverte allo stesso tempo, invitando a guardare il mondo — e se stessi — da un punto di vista inaspettato.

La grotta di carta di Thomas Demand: natura e illusione

A prima vista sembra una vera caverna, con stalattiti e stalagmiti scolpite dal tempo e dall’acqua. In realtà, ogni dettaglio della grotta di Thomas Demand è realizzato in carta e cartone, modellati e fotografati per creare un’illusione perfetta. Camminando lungo il percorso, ci si accorge che l’installazione gioca con la memoria e con i sensi: ciò che sembra solido e “naturale” è in realtà fragile e artificiale. È una riflessione poetica sulla nostra percezione della realtà e su come l’arte possa trasformare materiali semplici in esperienze immersive.

Le vetrate e il punto panoramico segreto

Fondazione Prada MilanoUno degli aspetti più affascinanti della Fondazione Prada è la possibilità di osservare Milano dall’alto attraverso alcune grandi vetrate. Da qui si vede bene la zona sud della città, con i binari della stazione ferroviaria e i nuovi edifici di Porta Romana. Un angolo insolito per ammirare lo skyline, lontano dalle solite cartoline turistiche.

Il Bar Luce: un tuffo nel cinema di Wes Anderson

La visita alla Fondazione Prada può iniziare o concludersi al Bar Luce, progettato dal regista Wes Anderson. L’ambiente è un omaggio alle atmosfere delle caffetterie milanesi degli anni ’50 e ’60: arredi vintage, colori pastello, jukebox, flipper e banconi in formica. Anderson ha raccontato di aver immaginato il bar come il set di un film in cui i visitatori sono i protagonisti. Oltre all’estetica irresistibile, il Bar Luce è famoso per i suoi ottimi dolci, torte e brioche, perfetti per una pausa golosa durante la visita.

Vicino alla Fondazione: Step

E se siete arrivati fino a qui, a pochi passi dalla Fondazione Prada si trova Step FuturAbility District, un’esperienza interattiva che invita a riflettere sul rapporto tra uomo, tecnologia e futuro. Un’ottima tappa da abbinare alla visita.

Leggi anche I  più bei musei a Milano per bambini

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.