Siamo andati a Salisburgo a caccia dello spirito del Natale e abbiamo incontrato i Krampus. Il mio primo pensiero è stato: “Una mamma italiana racconterebbe mai una storia così ai suoi bambini?” Però lo dico subito: la corsa dei Krampus a Salisburgo ci è piaciuta moltissimo, proprio per la sua atmosfera familiare, per i bambini in prima fila, per le famiglie strette l’una all’altra, per il freddo che sembrava diminuire quando stavamo ammassati contro le transenne in attesa di una frustata (finta) e di una caramella portata da San Nicolaus. Un’esperienza intensa, sorprendentemente dolce, che racconta il Natale antico delle comunità alpine.
Storia e origine dei Krampus
La tradizione dei Krampus affonda le radici nelle leggende alpine. Secondo l’usanza, il 6 dicembre San Nicola gira per i villaggi portando doni ai bambini buoni… ma non è solo. Con lui arriva il Krampus, una figura diabolica con corna, campanacci e una verga simbolica.
Il termine “Krampus” deriva probabilmente da “Grampa”, parola che rimanda agli artigli e agli unghioni della creatura.
Già ai tempi degli Asburgo questa figura appare nelle celebrazioni dell’Avvento come spirito disciplinatore, temuto dai bambini ma parte integrante del folclore del periodo.

La differenza tra Krampus e Perchten
Spesso confusi, **Krampus e Perchten non sono la stessa cosa**.
Krampus
- Compagno di San Nicola, compare solo il 6 dicembre.
- Rappresenta il lato “oscuro” che ammonisce i bambini.
- Il suo aspetto è volutamente spaventoso: maschere di legno intagliate, pellicce pesanti, corna ricurve.
Curiosità
In città trovate anche le formine dei biscotti a forma di Krampus, noi ne abbiamo comrata una al mercatino di Natale di Hellbrunn
Perchten
- Figure tradizionali dell’area alpina austro-bavarese.
- Il nome deriva probabilmente da “Perchta”, spirito leggendario legato all’inverno.
- Esistono Schönperchten (i belli) e Schiachperchten (i brutti).
- Tradizionalmente compaiono tra Natale e Capodanno.
Dal 2011 i Perchten di Gastein sono iscritti nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.
Oggi, soprattutto in Austria, le due figure si mescolano dando vita ai Krampusperchten: gruppi organizzati che sfilano durante tutto dicembre.
A Salisburgo abbiamo scoperto i Krampus
Salisburgo a Natale è i suoi mercatini, le uova di Natale dipinte a mano, i presepi nelle chiese, i suonatori di fiati sui campanili, il museo del Natale.
Ma l’Avvento, in Austria, è soprattutto San Nicola che arriva il 6 dicembre. E non arriva da solo: nella tradizione austriaca ci sono anche i Krampus.

Li abbiamo incontrati per la prima volta proprio al museo del Natale, dove le maschere intagliate, le pellicce arruffate e le corna ricurve ci hanno subito conquistati.
E siamo stati fortunati: durante il nostro soggiorno cadeva il giorno della grande corsa dei Krampus nel quartiere di **Gnigl**, così abbiamo deciso di andare a vederli dal vivo.
La nostra esperienza alla corsa dei Krampus nel quartiere di Gnigl
Abbiamo preso il bus 4 dal centro e siamo arrivati in Aignerstraße (l’autobus si ferma un po’ prima perché le vie attorno all’evento sono chiuse al traffico). Non sapevamo bene dove andare, ma è bastato seguire il flusso di persone: famiglie intere, ragazzi, bambini con cappelli rossi , bicchieri di birra e termos di cioccolata calda.
Pochi turisti. Molta attesa. Tantissima atmosfera.
L’attesa (vera) dell’evento
L’evento è previsto per le 18.30, ma inizia intorno alle 19.
Sì, si aspetta.
Sì, fa molto freddo.
Consiglio: copritevi bene, portate acqua e qualcosa da mangiare.
Dopo circa 35 minuti gli altoparlanti annunciano l’arrivo dei Krampus.

La sfilata: prima i bambini, poi il caos meraviglioso
I primi a sfilare sono i Kinderkrampus, bambini con maschere ricavate da scatole di cartone: applausi, baci mandati al pubblico, un entusiasmo tenerissimo.
Poi arrivano loro.
Brutti, agitati, potentissimi.
Corrono da una parte all’altra della strada, ci girano attorno, fanno suonare i campanacci, “frustano” il pubblico (sempre in modo simbolico) e rubano sciarpe e cappelli fra urla di scherno e incitamento. Qualcuno li ferma e gli offre la birra, il Krampus accetta.

E i bambini?
Sono lo spettacolo nello spettacolo.
Da un lato chiamano i Krampus per dargli il cinque, dall’altro si nascondono dietro le gambe dei genitori. Una miscela perfetta di paura e fascino.
Atmosfera di comunità
Intorno a noi:
- famiglie,
- gruppi di ragazzi,
- pochissimi turisti.
Il servizio d’ordine è molto attento e preciso.
Dicono che a questa corsa partecipino circa 10.000 persone. Ma noi non abbiamo avvertito una sensazione di “ressa”. E la cosa che ci ha colpito è che i bambini venivano sempre fatti passare davanti, così potevano godersi lo spettacolo.
I Krampus sfilano a gruppi, come i nostri carri di carnevale, ognuno con costumi sempre più elaborati. Alcuni arrivano con veri e propri carri scenografici.
L’applauso più forte esplode quando arriva San Nicola, bianco, etereo, luminoso.

Piccolo consiglio: noi siamo andati via, a piedi, un po’ prima della fine, per evitare la calca.
Abbiamo riso, applaudito, gridato. E questa corsa ci ha lasciato una sensazione intensa, perchè abbiamo vissuto ( e non ci capitava da molto) il Natale antico, quello delle piccole comunità alpine, quello delle fiabe che a volte fanno paura ma finiscono bene.
Perché i bambini amano i Krampus di Salisburgo
Guardando la corsa da vicino, capisco subito una cosa: i bambini non vivono i Krampus come una minaccia, ma come protagonisti di una storia. Loro entrano nella scena con un coraggio che noi adulti abbiamo un po’ perso e si lasciano travolgere dall’adrenalina e dall’energia della festa.
E poi, diciamolo, c’è sempre il fascino dell’eroe diverso: quello brutto, ruvido, che non dà importanza al giudizio degli altri ed è più forte di tutti. Il Krampus piace perché è imperfetto, perché non è un personaggio “puro”: è complesso, sorprendente, un po’ selvatico e un po’ buono. E i bambini questo lo sentono.
In Austria crescono ascoltando le storie di San Nicola e dei suoi compagni, e i Krampus diventano parte del loro immaginario: non mostri, ma figure che accompagnano il passaggio all’inverno, personaggi rumorosi e spettacolari che appartengono alla comunità. Li aspettano come da noi si aspetta la banda del paese, perché sanno che dopo tutto quel trambusto arriva sempre San Nicola, e con lui dolci, sorrisi e una carezza.
E poi c’è un dettaglio che fa davvero la differenza: i Krampus vedono i bambini.
Si chinano, allungano la mano, toccano leggermente il cappello, accettano un cinque al volo. Non li ignorano, li includono. Nel linguaggio fatto di rumore, risate, un po’ di paura e molta curiosità, i piccoli trovano un ruolo tutto loro: sono parte attiva della festa.
Per questo la corsa resta uno spettacolo familiare.
Dietro le maschere e i campanacci, i bambini percepiscono una comunità che si ritrova e celebra insieme. Se arriva un momento di paura, ci sono sempre le gambe di mamma e papà dietro cui nascondersi: la sicurezza della famiglia che permette di affrontare il “mostro”.
E poi, in fondo, tutti sanno una cosa: le fruste dei Krampus non fanno male.
Perché i bambini, sì, fanno qualche marachella… ma sono tutti buoni.
E il Krampus questo lo vede. Sempre.
Informazioni pratiche per vedere i Krampus a Salisburgo
Noi abbiamo visto una corsa in periferia, ma ce ne sono anche in centro. E troverete delle piccole mostre anche nei mercatini, come in quello di Hellbrunn.

Date 2025
04.12 – Krampus run al Mercatino di Hellbrunn
05.12 – Krampus run al Mercatino di Natale + Old Town + Linzergasse
06.12 – Nikolo e Kinderkrampus al Christkindlmarkt
07.12 – Krampus Day ad Hellbrunn
08.12 – Maxglaner Krampus run
21.12 – Perchten run tradizionale
Tutte le manifestazioni ggiornat: qui.
Consigli utili
- Arrivate almeno 45 minuti prima*
- Vestitevi molto bene (guanti, cappello, doppi calzini).
- Portate snack e acqua.
- Se avete bambini, chiedete di arrivare in prima fila
- Evitate la calca finale lasciando l’evento qualche minuto prima della conclusione.
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