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Una passeggiata tra arte e natura a Camo, nel museo a cielo aperto dell’Alta Langa

A Camo, paese di 180 abitanti, sulle colline dell’Alta Langa, il sogno artistico di un torinese innamorato di queste terre che diedero i natali a Cesare Pavese è diventato realtà e ha il nome di Museo a Cielo Aperto di Camo.

Come è nato a Camo il museo a cielo aperto

Per farci raccontare di cosa si tratta siamo andati a trovare Claudio Lorenzoni, ideatore di questo percorso nell’arte contemporanea che si snoda tra l’ex municipio liberty della cittadina, il suo parco e i filari delle vigne che circondano i bricchi (in piemontese, cime delle colline) da cui si gode una spettacolare vista sulle valli circostanti.



murales camo

 

Dal 2012, quando quasi per gioco in una conversazione tra amici, è nata l’idea di valorizzare questo paese vicinissimo alle Langhe più conosciute, ad oggi, sono oltre 400 gli artisti che si sono lasciati incantare dal profilo della chiesa e del campanile di Camo, scoprendo quanto sia straordinario poter godere, durante le giornate più limpide dell’anno, della vista di tutto l’arco alpino.

 

bambino guarda quadri a Camo museo cielo aperto

Illustratori, fotografi, pittori, scultori e street artist sono stati folgorati da questo paese così piccolo, ma anche così autentico, e hanno aderito al progetto con entusiasmo, esponendo qui un pezzo della loro arte.

La passeggiata a Camo, nel museo a cielo aperto

La passeggiata che abbiamo fatto, dopo un buon ristoro al bar Ristor’Arte, tra i coloratissimi quadri, murales e installazioni è adatta a tutte le età (solo se si hanno bambini molto piccoli è consigliabile il marsupio o la fascia perché nell’ultimo tratto ci si inerpica per alcune decine di metri) e dura all’incirca un’ora.

camo museo a cielo aperto bambino nel giardino

Se i bambini dovessero stancarsi o annoiarsi, ci si può riposare nel giardino che appartiene alla residenza per artisti alle spalle del municipio dove sono presenti un bel prato verde con alcune sculture e una casetta di bookcrossing nella quale abbiamo trovato tanti libri con cui intrattenerli mentre Claudio ci mostrava le stanze in cui vengono ospitati. Proprio la presenza di questa struttura che una volta l’anno ospita coloro che vogliono cimentarsi in una completa immersione con il territorio e creare, ha reso possibile il passaggio di tanti artisti noti anche a livello mondiale che hanno fatto di Camo la tela dei loro lavori, incastonati tra le vie del borgo e i filari di uva.

Le residenze d’artista a Camo

Ed è a qui che abbiamo fatto una scoperta molto interessante: quando non ci sono residenze attive, le 3 stanze con bagno e cucina comune si trasformano in uso foresteria e possono essere affittate al pubblico pagando con un’offerta spontanea e totalmente libera! Se deciderete di soggiornare qui, potrete fare un’esperienza di condivisione e nello stesso tempo finanziare il progetto del museo a cielo aperto per permettergli di continuare a implementare la collezione di opere e incuriosire altri visitatori.

Se  ami i musei a cielo aperto leggi anche Vernante, il paese di Pinocchio

 

Museo a Cielo Aperto di Camo con i bambini

Andarci a settembre, come abbiamo fatto noi, vi consentirà di godervi le vigne assolate con i grappoli ancora appesi in procinto di essere vendemmiati. In questo periodo si sente fermento nell’aria, i trattori trasportano i primi carichi di uva bianca, i macchinari che separano i raspi dai chicchi sono in funzione, le bottiglie infila come soldatini, vuote, sono pronte ad accogliere il vino nuovo.

“Non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto” scriveva Cesare Pavese ne La luna e i falò. Come non dargli ragione. Siamo rimasti incantati dal panorama, specialmente quando abbiamo raggiunto il bricco delle Allodole, dove si trova il murales dedicato a San Sebastiano, una casetta con una terrazza e una panchina sulla quale sedersi a riflettere e a godere del silenzio.

A Camo, lo sposalizio tra natura e arte è perfetto. In questo piccolo angolo di Langa, il tempo sembra fluire più lentamente e ti prende per mano, regalandoti un’esperienza di vita totalizzante tra arte, natura e tradizioni locali. Noi abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati dal curatore della mostra ma la visita può essere svolta in piena autonomia seguendo le indicazioni delle mappe che potete trovare gratuitamente al bar del paese. Se, invece, vi interessa approfondire la storia di Camo e delle sue opere decidere di prenotare la visita guidata compilando l’apposita richiesta sul sito.

Come raggiungere Camo

Camo è raggiungibile da Torino in un’ora e venti di macchina, ma per chi volesse raggiungerla in bus è da poco attivo un servizio di Linea Verde Viaggi che passa anche da Coazzolo e verduno. Le opere sono visibili tutti i giorni, tutto l’anno.

  • Dove: MCA – Museo a Cielo Aperto di Camo Piazza Municipio, 3
    12050 Camo (frazione di Santo Stefano Belbo, CN)
  • Contatti: +39 3349811570
  • info@museoacieloapertodicamo.it
  • Sito

Elena Marcon
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Elena Marcon, amante del buon cibo e del buon vino. Mamma di Arturo e organizzatrice seriale di gite in Piemonte e viaggi in tutto il mondo
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