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L’anello di Pluf, il nuovo sentiero in Val Varaita

Quanto ci piacciono i sentieri nei boschi, soprattutto a fine estate quando l’aria si fa più fresca, i cespugli di more sono carichi di frutti e voglia di stare all’aperto è ancora tanta? Moltissimo! Da cittadini doc, in settimana, non vediamo l’ora, nei fine settimana, di scappare a esplorare le valli che circondano Torino che sono davvero tantissime e che spesso, complici delle illuminate amministrazioni comunali, regalano attività per famiglie divertenti e benefiche per il corpo e per la mente. La scorsa domenica, in un’ora di macchina, abbiamo raggiunto la Val Varaita, dove avevamo già trascorso un weekend family friendly un paio di mesi fa (vedi i nostri articoli su la Fabbrica dei suoni , il rifugio Meira Paula )  e abbiamo preso parte all’inaugurazione di un nuovo sentiero per famiglie: l’anello di Pluf. Ma chi è Pluf? Un sarvanot, tipico spiritello delle valli occitane che, sempre ben nascosto nel bosco e attento a non farsi scoprire, con un percorso a tappe musicali e un po’ magiche ci ha condotti fino alla sua casa di legno.

Il progetto Venasca Outdoor

L’anello di Pluf, chiamato così perché è un percorso di 5 km e 150 m di dislivello, pressoché circolare, è un itinerario per famiglie che fa parte di un progetto più ampio chiamato Venasca Outdoor . L’intento di questo sito è quello di creare uno strumento digitale pensato per presentare l’offerta turistica, escursionistica, culturale e commerciale del comune di Venasca.



Al suo interno si trova mappata tutta la fitta rete sentieristica che si sviluppa nel territorio comunale, sui due versanti della valle Varaita: dai più noti Sentieri delle Quattro e delle Sette Chiesette al nuovo Anello di Pluf, un itinerario strutturato con giochi e intrattenimenti per famiglie con bambini e per classi scolastiche.

Tutti i percorsi partono dal centro del paese, nella piazza comunale e sono ben segnalati con apposita cartellonistica e colori diversi.

Anello di Pluff

L’anello di Pluf, sentiero per famiglie

L’anello è facilissimo da percorrere in autonomia: basta dotarsi di scarpe da ginnastica, borraccia e cellulare e ad ogni tappa (sono 6) scansionare il qr code per scoprire la storia narrata da Pluf, ascoltare la musica e giocare insieme agli amici, oltre a scaricare le immagini dei protagonisti del racconto e colorarle a casa.

C’è un posto nel bosco è un racconto sulle creature fantastiche che vivono nelle Valli del Monviso e vi accompagnerà lungo tutto il sentiero facendovi immergere in un mondo nascosto fatto di folletti, fate, silfidi, ninfe e sarvanot. Occhio e orecchie ben attenti: cercate i loro volti tra la fitta boscaglia, osservate le porticine, i legni che si trasformano in creature fantastiche…

Fino all’ultima tappa, nella quale si arriva alla casetta di Pluf, e si scopre il finale del racconto, qui troverete anche una piccola biblioteca dove fare bookcrossing (lasciate un libro e ne prendete un altro) o dove fare una sosta di lettura tra il verde degli alberi.

A questo punto, si può proseguire per il ritorno, raggiungendo la Chiesetta Madonna del Vernè, dove noi ci siamo fermati per una pausa mangereccia (in paese potrete trovare ottimi negozi di alimentari con prodotti locali per preparare un picnic con i fiocchi) e poi con una bella discesa, ricongiungersi con il tratto iniziale di sentiero, chiudendo l’anello in circa 20 minuti.

Info utili sul sentiero

– Il sentiero di Pluf parte dal centro del paese di Venasca, all’ufficio del turismo potrete trovare la piantina e tutte le informazioni necessarie, presenti anche sul sito Venasca Outdoor

piantina anello di Pluff
– Il sentiero è prevalentemente pianeggiante, con un dislivello massimo di 150 metri, quindi adatto a tutti

– Non vi sono fonti di acqua potabile né punti di ristoro quindi procuratevi tutto prima

– Svolgendo le attività proposte si impiegano circa 2 ore a esplorare tutto l’anello.

– Attenzione: il sentiero non è predisposto per essere percorso con passeggini o carrozzine, se necessario attrezzarsi con marsupio o zaino porta bambino da trekking.- Il sentiero è aperto tutto l’anno, salvo avverse condizioni metereologiche

Elena Marcon
Elena Marcon
Elena Marcon, amante del buon cibo e del buon vino. Mamma di Arturo e organizzatrice seriale di gite in Piemonte e viaggi in tutto il mondo
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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

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