Visitare il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano significa entrare in un universo parallelo, dove ogni aspetto della conoscenza scientifica trova spazio: dalle profondità dell’oceano alle immensità dello spazio, passando per le invenzioni geniali di Leonardo da Vinci. Per i bambini è una scoperta continua, un luogo dove stupirsi a ogni passo e fare una sola domanda alla fine: “Quando ci torniamo?”. Il Museo della Scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci è uno dei nostri posti del cuore a Milano.
E lo diciamo subito: è impossibile visitarlo tutto in un giorno: meglio scegliere alcune attrazioni imperdibili, per vivere un’esperienza intensa senza fretta. E mettere in agenda di tornare, una o più volte.
Mappa di Milano per bambini
Dove si trova il Museo della Scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci
Il museo si trova in via San Vittore 21, all’interno dell’ex monastero olivetano del ‘500, a pochi passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio. Siamo in Area C (zona a traffico limitato), quindi il modo migliore per arrivare è con la metro M2 fermata Sant’Ambrogio o con altri mezzi pubblici.
Cosa vedere con i bambini al Museo della Scienza di Milano
Facciamo uno schema su cosa potete vedere al Museo della Scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci
Trasporti su rotaia e via mare
Locomotiva a vapore (1889) – presentata all’Esposizione Universale di Parigi, richiedeva due persone per funzionare: macchinista e fochista.
Nave scuola Eve – uno dei più grandi velieri al mondo conservati in un museo.
Transatlantico Conte Biancamano – un gigante del mare del 1925, protagonista della rotta Genova–New York.
Sottomarino Enrico Toti – primo sommergibile costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale (attualmente visibile solo esternamente).
Il sottomarino Enrico Toti
Tra le attrazioni più iconiche del museo c’è senza dubbio il sottomarino Enrico Toti, primo sommergibile costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Lungo 46 metri e varato nel 1967, il Toti ha prestato servizio nella Marina Militare fino al 1999, quando è stato dismesso e successivamente trasportato — in un’operazione spettacolare — fino alla sede del museo.
Visitabile anche all’interno (compresi nel biglietto), permette di scoprire come vivevano e lavoravano i marinai in spazi estremamente ridotti.
Verso lo spazio
Lanciatore Vega – razzo alto 30 metri dell’Agenzia Spaziale Europea, capace di mettere in orbita piccoli satelliti.
Frammento di Luna – raccolto durante la missione Apollo 17 e donato all’Italia da Richard Nixon.
Tuta spaziale Krechet – modello sovietico degli anni ’60, pesante oltre 90 kg.
Telescopio Merz-Repsold (1882) – il più grande telescopio ottico italiano, dall’Osservatorio di Brera.
Scienza e invenzioni
Bancone di Giulio Natta – dove nacque la plastica isotattica, invenzione premiata con il Nobel.
Dinamo Edison – pioniera nella produzione di energia elettrica.
Detector Magnetico di Guglielmo Marconi – strumento fondamentale per le prime trasmissioni radio.
Elicottero sperimentale di Enrico Forlanini – tra i precursori del volo verticale.
La Farmacia antica
Un angolo che sembra uscito da un’altra epoca: scaffali in legno scuro rivestono le pareti, file di albarelli e vasi da speziale custodiscono polveri e infusi, un grande banco in legno accoglieva il farmacista intento a pesare e miscelare ingredienti. È la farmacia antica del museo (sezione M1), che riproduce fedelmente un ambiente farmaceutico conventuale di altri tempi.
Le Gallerie Leonardo
La più grande esposizione permanente al mondo dedicata a Leonardo da Vinci ingegnere, umanista e scienziato. Più di 170 opere tra modelli, calchi, volumi antichi e 39 installazioni multimediali, per immergersi nella vita, nelle idee e nei sogni del Rinascimento.
Cibo e salute: dalla tradizione alla scienza
Accanto alle collezioni storiche, il museo propone anche un percorso dedicato all’alimentazione e alla salute, dove la scienza incontra le nostre abitudini quotidiane. Qui si scopre come il cibo venga prodotto, conservato e trasformato, dal passato fino alle tecnologie più moderne. Le installazioni interattive invitano i bambini a riflettere su quanto sia importante un’alimentazione equilibrata, come leggere le etichette e come ridurre lo spreco alimentare. Nei laboratori iLab Alimentazione, si possono sperimentare ricette sostenibili, osservare da vicino materie prime e capire l’impatto delle nostre scelte sull’ambiente, trasformando un argomento di tutti i giorni in una piccola avventura scientifica.
Il nuovo Playlab: scienza a misura di piccoli esploratori
Inaugurato a novembre 2024, il Playlab è un’area di 400 metri quadri dedicata ai bambini dai 3 ai 6 anni. Qui non ci sono percorsi obbligati: i piccoli esploratori, insieme ai genitori, possono muoversi liberamente tra:
- Il bosco – un ambiente sensoriale che stimola curiosità e movimento.
- Le forme di gommapiuma – per costruire, inventare e creare strutture.
- Luci e ombre – giochi ottici e proiezioni che insegnano sperimentando.
- Storie e audiostorie – racconti legati agli oggetti esposti nel museo.
- Atelier – spazio per laboratori organizzati (accesso solo su prenotazione).
L’accesso al Playlab è incluso nel biglietto del museo, ma sempre su prenotazione. Si può scegliere la modalità di esplorazione libera o partecipare a attività guidate.
Attività interattive e iLab al Museo della Scienza di Milano
Durante i weekend e nei periodi di vacanza, il museo propone i suoi famosi iLab: laboratori pratici dove i bambini diventano protagonisti. Da Base Marte, per vestire i panni di astronauti, alla Tinkering Zone per creare oggetti che si muovono o si illuminano, fino agli iLab di alimentazione, chimica, genetica e robotica.
La nostra prima visita al Museo della Scienza e della Tecnologia
Entriamo dal grande portone in via San Vittore e ci accoglie il chiostro dell’ex monastero olivetano. I bambini restano qualche secondo in silenzio – un miracolo – mentre lo sguardo corre alle alte arcate e alle finestre che promettono mille avventure.
Seguiamo le indicazioni per la sezione trasporti, e lì ci troviamo subito davanti a lei: la locomotiva a vapore del 1889. Nera, imponente, lucida, sembra pronta a partire. Raccontiamo ai bambini che per farla correre servivano due persone: il macchinista e il fochista, che doveva aggiungere carbone senza sosta. Loro si mettono a discutere su chi dei due avrebbe fatto il lavoro più divertente.
Pochi passi e siamo su una passerella che ci porta dentro la Nave scuola Eve: vele, cordami, timoni. I bambini girano intorno al grande albero maestro, toccano le corde, annusano quell’odore di legno e metallo che sembra raccontare storie di mare. Poi il colpo d’occhio del Transatlantico Conte Biancamano ci lascia tutti senza fiato. “È un palazzo!”, esclama il più piccolo. Le grandi sale interne e i corridoi eleganti ci riportano agli anni ’20, quando qui viaggiavano signori in abito da sera e famiglie in cerca di una nuova vita.
Nel cortile, l’incontro più atteso: il sottomarino Enrico Toti. Ci avviciniamo piano, lo giriamo intorno, leggiamo le scritte sullo scafo. È chiuso, e spieghiamo che per ora non si può entrare: riaprirà in primavera. I bambini provano a immaginare come si potesse vivere sott’acqua per giorni, in spazi stretti come un corridoio di casa.
Dai mari al cielo. Entriamo nella sala dello spazio, dove il Lanciatore Vega svetta verso il soffitto. Subito dopo, sotto una teca, vediamo il frammento di Luna: è minuscolo, ma sapere che è stato raccolto dagli astronauti dell’Apollo 17 fa brillare gli occhi a tutti. Ci fermiamo davanti alla tuta spaziale Krechet, enorme e pesante, e al telescopio Merz-Repsold che sembra uscito da un romanzo d’avventura.
Il giro continua con le invenzioni: il bancone di Giulio Natta, la Dinamo Edison, il Detector Magnetico di Marconi e l’elicottero di Forlanini. Ogni oggetto diventa una piccola storia da raccontare: come funzionava, a cosa serviva, perché era una rivoluzione per il suo tempo.
Chiudiamo la visita con le Gallerie Leonardo, uno spazio che sembra infinito. I bambini restano incuriositi dai modelli delle macchine e dai disegni che trasformano il pensiero di Leonardo in oggetti concreti. I piccoli provano le installazioni multimediali, noi adulti restiamo a guardare i filmati che raccontano la vita del genio toscano.
Dopo 4 ore abbondant, stanchi ma felici, siam ousciti dal museo con la sensazione di aver visto solo una piccola parte di quello che il museo offre… e con la certezza che saremmo tornati. E loa bbiamo fatto, siam otornati altre ciqnue votle, dedicando ogni visita a una sezione.
Info pratiche per la visita al Museo della Scienza e della Tencologia
- Orari: aperto da martedì a domenica dalle 9:30; chiusura 17:00 (settimana) e 18:30 (sabato e festivi). Chiuso lunedì (eccetto festivi), 24 e 25 dicembre.
- Biglietti: intero €10, ridotto €7–8. Ingresso gratuito per bambini sotto i 3 anni.
- Sito ufficiale
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