Esiste un altro modo di fare turismo in Liguria oltre a quello marittimo. Oltre allo iodio e ai paesini pittoreschi dei pescatori, esiste un altro mare dal colore violaceo e profumatissimo: quello della lavanda. Abbiamo scoperto una rete di realtà che ruotano intorno a questa pianta ancestrale che ci ha portato a conoscere luoghi e persone speciali dell’entroterra del Ponente ligure.
In questo articolo vi raccontiamo le nostre tappe di viaggio seguendo il profumo e il sapore della lavanda e tutti i luoghi della Liguria dove viene coltivata.
Nei campi di lavanda in Liguria
Quella dei campi di lavanda è una moda stagionale che ci arriva dall’estero, come il foliage in autunno, ma dietro dei campi di lavanda spesso c’è molto di più.
I nostri vicini della Provenza ne hanno fatto un vero business che però affonda le radici in una cultura contadina e artigianale preziosa e che abbiamo scoperto essere presente anche in Liguria.
Le colline a breve distanza dal mare, protette eppure che giovano di questa vicinanza, hanno permesso in diversi punti della Liguria il fiorire – a volte spontaneo, altre volte invece “indotto” – di diverse specie di lavanda, da quella pura alla lavanda di montagna, dalla lavanda selvatica al lavandino.
Ma dove possiamo trovarla?
Dove trovare la lavanda in Liguria
Il periodo migliore per vedere la fioritura massima della lavanda va da giugno ad agosto, subito dopo l’amatissima fioritura dei narcisi di maggio.
AsinOlla a Pietra Ligure
Il Ponente ligure è certamente il luogo ideale per ammirare la lavanda. Spesso la si incontra sul ciglio della strada o lungo sentieri anche piuttosto battuti. A noi è capitato proprio di recente di trovare tantissima lavanda spontanea sulle alture di Pietra Ligure, nei pressi del parco AsinOlla (leggete il nostro racconto per saperne di più).
Lavanda in Valle Argentina
Nei comuni di Montalto Ligure e Carpasio c’è un’antica tradizione di coltivazioni di lavanda. I contadini e pastori della zona erano soliti alternare l’attività tradizionale con altre più stagionali e tra queste la lavanda in pochi anni assunse una certa importanza. Carpendo i segreti dai coltivatori francesi, importarono in questa zona le tecniche per estrarre il prezioso olio essenziale di lavanda allestendo nelle loro case piccoli laboratori con alambicchi e strumenti da veri erboristi.
Il Museo della Lavanda a Carpasio
A Carpasio è presente anche un vero e proprio Museo della Lavanda, che racconta la tradizione nata in queste zone. Tenuto chiuso per 7 anni, è stato riaperto nel 2023 e dè organizzato su tre piani di un vecchio asilo, dando particolare importanza al principio dell’eco-sostenibilità: si possono oggi ammirare tre sale, due dedicate alla lavanda ed alla sua lavorazione dai mille impieghi, con l’esposizione di magnifici alambicchi.
Nel periodo estivo, in particolare a luglio, si svolge il festival “I giorni della lavanda”, con visite guidate ai campi in fiore, workshop e dimostrazioni pratiche sulla coltivazione e l’uso della lavanda
- Quando: Da aprile a ottobre: lun-sab 9:00–12:00; pomeriggi, festivi e da novembre a marzo: su appuntamento
- Dove: Piazza Garibaldi, 17 – 18010 Carpasio (IM)
- Info: Prenotazioni e info: 0184 409022
Nei dintorni ci sono poi diverse coltivazioni e belle passeggiate per raggiungerle, vi indichiamo alcuni posti dove vederle.
L’Agriturismo La Fontana dell’Olmo a Molini di Triora
Nel comune di Molini di Triora potete dirigervi verso Agaggio e nei pressi dell’Agriturismo La Fontana dell’Olmo in località Drego godere di campi e filari ordinati e molto rigogliosi.
L’antica distilleria Cugge
Se oltre ad ammirare la lavanda volete acquistare dei prodotti ma anche saperne di più e magari far capire ai bambini i vari usi della lavanda, ad Agaggio l’Antica Distilleria Cugge, oltre a produrre e vendere i prodotti derivati dalla lavanda (oltre all’olio essenziale anche creme viso, corpo, mani, saponi e doccia-shampoo ma anche marmellate e infusi) illustra anche molto bene le tecniche di lavorazione e la tradizione, realizzando attività di divulgazione da fattoria didattica.
Lavanda in Valle Nervia
Il borgo di Pigna è uno dei gioielli più autentici e suggestivi della Liguria. Situato nella Val Nervia, a pochi chilometri dalla Riviera dei Fiori, Pigna si distingue per le sue stradine acciottolate, le case in pietra abbracciate l’una all’altra e un’atmosfera sospesa nel tempo. Ma questo borgo antico nasconde una chicca poco conosciuta: qui nel 1995 è stata inaugurata un’area museale chiamata “La Terra e la Memoria”, situata nel centro storico del borgo, dove è possibile ammirare i ricordi e le tracce materiali della tradizionale vita contadina dell’Ottocento a Pigna e in Alta Val Nervia.
Attraverso un percorso guidato, suddiviso in varie aree tematiche dedicate alla pastorizia, alle produzioni agricole del tempo, alla banda musicale, alla fede e alle processioni, alle botteghe degli artigiani e all’importanza dell’acqua in tutte le attività della valle, potrete scoprire e conoscere il patrimonio artistico e storico di questo territorio..
E sempre qui un’area riservata alla lavanda e alle erbe aromatiche vi permetterà di sentire il profumo di questo fiore che cresceva spontaneamente nelle Alpi Liguri. Aristide Martini di Pigna con la sua distilleria, fu un innovatore nel campo della raccolta delle piante officinali, che sollecitò i contadini pignaschi a diversificare le coltivazioni, immettendo nuove coltivazioni di salvia e di iperico, e inventò l’alambicco a doppia serpentina.
- Il museo apre esclusivamente su prenotazione, chiamando il signor Giorgio al numero 329.2330252.
Lavanda in Valle Bormida
A Roccavignale (SV) è possibile fare questa esperienza rigenerante presso LìeLà Officina e Ospitalità di Borgata, un piccolo rifugio rurale dall’accoglienza familiare.
Oltre alle camere del B&B e agli appartamenti per famiglie, è infatti possibile fare un’esperienza immersiva unica con la StarsBox, struttura in legno dotata di letto matrimoniale con tetto apribile per ammirare le stelle e, in questo caso, un mare viola dal profumo inebriante.
Oltre all’ospitalità, LìeLà è anche un’azienda agricola attiva e creativa, con una visione moderna della ruralità. Le coltivazioni principali sono lavanda, piante aromatiche e officinali, lavorate direttamente sul posto per produrre oli essenziali, idrolati e cosmetici naturali. Ogni prodotto è frutto di metodi rispettosi della terra, senza chimica di sintesi, con raccolte manuali e trasformazioni a bassa intensità energetica.
I gestori di LìeLà, con una visione chiara e sensibile, hanno trasformato un’antica borgata in un luogo che custodisce e rinnova tradizioni, con un’attenzione profonda alla sostenibilità ambientale e all’autenticità dei rapporti umani.
Il Consorzio Lavanda nella Riviera dei Fiori
Nel cuore del Ponente ligure, la lavanda non è solo un profumo d’estate, ma anche il simbolo di un progetto di rinascita territoriale: il Consorzio “Lavanda della Riviera dei Fiori”.
Fino agli anni ’50, la lavanda era una coltura diffusa nell’entroterra ligure, ma un fungo devastante portò al suo abbandono a favore di altre coltivazioni. Negli ultimi anni, grazie all’impegno dell’Associazione Produttori Lavanda Riviera dei Fiori, si è avviato un processo di recupero di questa tradizione, con l’obiettivo di riportare la lavanda nelle colline liguri e piemontesi. Questo progetto non solo mira a ripristinare una coltivazione storica, ma anche a promuovere pratiche agricole sostenibili e a valorizzare il patrimonio culturale locale . Nato nel 2014 su iniziativa di Cesare Bollani, questo sodalizio coinvolge oggi oltre 65 aziende agricole e 47 comuni delle province di Imperia, Savona e Cuneo , impegnati nel recupero delle antiche coltivazioni di lavanda e nella promozione di una filiera che unisce agricoltura, artigianato, gastronomia e turismo . Al centro di questa iniziativa c’è la varietà “Officinalis IMPERIA”, una lavanda edibile priva di canfora, ideale per l’uso alimentare e cosmetico, che si distingue per le sue fioriture multiple e l’elevata resa in olio essenziale . Il Consorzio non solo tutela la biodiversità e le tradizioni locali, ma ha anche dato vita al Centro Italiano Lavanda, punto di riferimento nazionale per la formazione e la ricerca su questa preziosa pianta . Attraverso eventi, percorsi tematici e collaborazioni con le istituzioni, la lavanda diventa così ambasciatrice di un territorio che profuma di storia, natura e tanta caparbietà.
Tra le realtà legate al Consorzio, noi abbiamo visitato:
Agriturismo Olio del Casale – Alto, Val Pennavaire
In Val Pennavaire, nell’entroterra ligure, abbiamo visitato l’Agriturismo Olio del Casale, ad Alto. Qui la lavanda non è solo coltivata, ma è parte di una cultura familiare profondamente radicata nel territorio. I campi si estendono tra ulivi e muretti a secco, e l’accoglienza è autentica. È possibile partecipare a laboratori, degustazioni, aperitivi e acquistare prodotti artigianali a base di lavanda, nel giardini di Vanda, alle porte del Paese (sempre aperto a tutti).
Leggi il nostro articolo sul Giardino di Vanda
La Casa di Remo – Olivetta San Michele, Valle Roja
Spostandoci verso la Liguria di confine, a pochi chilometri dalla Francia, c’è La Casa di Remo a Olivetta San Michele, nella Valle Roja. L’agriturismo offre anche un’area sosta camper ed è il luogo ideale per chi cerca la lavanda in un contesto e genuino. Qui, tra ulivi e lavanda, si possono assaggiare prodotti tipici (nel vicino paese di Airole) e scoprire un’attività curiosa e divertente: il disc golf tra i campi di lavanda!
Leggi qui il nostro articolo su Olivetta San Michele
Vallebona, il paese delle api
Vallebona è un piccolo borgo che sembra uscito da una fiaba. Conosciuto come il paese delle ape car, è anche uno dei luoghi dove la lavanda si integra perfettamente con la biodiversità, grazie a un’azienda che produce grissini alla lavanda.
- Leggi il nostro articolo su Vallebona
Boscomare – Azienda Olivicola Bosco e Mare
Infine, lungo la tortuosa strada che porta alla minuscola frazione di Boscomare, troviamo l’Azienda Olivicola Bosco e Mare di Rovea Fossati. Questo angolo di Ponente ligure è noto anche per i suoi murales, che raccontano la storia e l’identità del luogo.
- Leggi il nostro articolo sul Borgo di Boscomare
Feste della Lavanda in Liguria
Agriturismi, campi e aziende agricole, ma la Lavanda in Liguria si può scoprire anche grazie alle feste della lavanda
Festival della Lavanda:Pietra Ligure
A fine maggio a Pietra Ligure si tinge di viola con il Petrae – Festival della Lavanda, un evento che celebra la lavanda locale con mercatini, laboratori, degustazioni e spettacoli per tutta la famiglia. Lungo il lungomare Don G. Bado e via XX Settembre, i visitatori potranno scoprire prodotti artigianali, partecipare a workshop tematici e assaporare piatti e cocktail aromatizzati alla lavanda.
Il festival si svolge in concomitanza con Pietra Ligure in Fiore, la più grande infiorata artistica d’Europa, rendendo il borgo ligure una meta ideale per un weekend tra natura, arte e tradizione.
- Quando: Fine maggio
- Dove: Lungomare Don G. Bado e via XX Settembre, Pietra Ligure (SV)
- Info: Info: iat@comunepietraligure.it – t. 019 62931550
- Costo: Ingresso libero
Festa della Lavanda a Pietrabruna
Nel borgo di Pietrabruna, la lavanda è protagonista di una giornata ricca di attività. L’evento prevede l’accensione dell’alambicco per la distillazione della lavanda, bancarelle con prodotti locali, visite ai monumenti del paese e intrattenimento per bambini. La serata si conclude con una cena tradizionale accompagnata da musica e danze.
- Quando: Domenica 27 luglio 2025
- Dove: Pietrabruna (IM)
- Info: Info: qui
- Costo: Ingresso libero
Festa delle Erbe e della Lavanda a Cosio d’Arroscia
A Cosio d’Arroscia, la terza domenica di luglio si tiene la Festa delle Erbe e della Lavanda. Il borgo si anima con mercatini, laboratori e degustazioni che celebrano le erbe aromatiche e la lavanda, offrendo un’esperienza sensoriale unica nel cuore della Riviera dei Fiori.
- Quando: Domenica 20 luglio 2025
- Dove: Cosio d’Arroscia (IM)
- Info: Info: qui
- Costo: Ingresso libero
Se siete nell’imperiese non potete perdere i borghi più belli in provincia di Imperia.
Che bello! Grazie per aver citato il mio blog!
Spero nei prossimi giorni di riuscire ad andare a Carpasio a vedere anche i suoi campi di lavanda!