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Il sentiero dei Servanot dei Rore in Val Varaita

Dei Servanot, spiritelli dispettosi, piccoli, bruttarelli e pelosi che vivono nei boschi vi avevamo già parlato in occasione della nella nostra passeggiata in Valle Grana ma la loro leggenda è diffusa in tutte le valli occitane e, così, anche in Val Varaita, abbiamo scovato un percorso immerso nella natura dove, tra gli alberi, potrete scorgere passeggiare sentendovi osservati: il sentiero dei Servanot dei Rore.


Difficoltà del  sentiero dei Servanot dei Rore

Si tratta di un sentiero abbastanza semplice e pianeggiante (tranne che per una parte dove ci si inerpica aiutati da corde ma che potete evitare se non ve la sentite) che costeggia un torrente fino a giungere alla fresca cascata di Tumpi la Pisso , dove noi abbiamo scelto di pranzare al sacco per scappare dalla canicola estiva ma se cercate un luogo più comodo per mangiare lungo il percorso troverete due aree picnic attrezzate con tavolini.



Itinerario del sentiero dei Servanot dei Rore

Il sentiero dei Servanot dellas Val Varaita prende il via sulla sinistra nei pressi del negozio di alimentari di Beppe a Rore dove potrete acquistare ottimi prodotti locali (890 m), è impossibile sbagliare poiché è perfettamente segnalato con un simbolo estremamente riconoscibile che vi guiderà lungo tutto l’itinerario. La macchia può essere lasciata in loco, davanti all’Albergo degli amici, dove fare una pausa ristoratrice al ritorno.

La stradina che dovrete imboccare, superato l’abitato, diventa subito sterrata e si restringe passando tra le case.

La panchina gigante di Rore e all’albero della vita

sentiero dei Servanot dei Rore in Val Varaita albero in ferro

Dopo poche decine di metri ci si trova davanti a un primo bivio: a sinistra si prosegue per il sentiero degli spiritelli, a destra il sentiero indica la strada per Dragoniere e per il Castello (Draguniere e Ciastel, in occitano) e per una panchina gigante di Rore e all’albero della vita.

panchina gigante blu sentiero dei Servanot dei Rore in Val Varaita

Il giro corretto

Il giro “corretto” ad anello è verso destra, in questo modo incontrerete subito un tavolo da pic-nic e la mulattiera con una svolta decisa a destra, si trasforma in sentiero, permette di raggiungere un vicino sentiero soprastante, che si segue verso sinistra. Occhi sempre ben aperti per cercare i buffi pupazzi nascosti tra le frasche! Ecco, poi, comparirel’ Ufficio Turistico, un punto di sosta obbligato che, con pannelli informativi, introduce al mondo fantastico dei Sarvanot.

Qui troverete un quaderno all’interno di una cassettina dove i bambini potranno lasciare le proprie impressioni sul luogo o fare un bel disegno.

La cascata di Tumpi la pisso

Superato il punto informativo, due bei ponti in legno conducono alla piccola ma spettacolare cascata di Tumpi la Pisso, il cui nome in occitano Tumpi; indica una profonda pozza, mentre Pisso significa appunto cascata.

Come vi dicevo è qui, o meglio nella parte a valle della cascata dove si trova una servanot che stende i panni che
decidiamo di goderci il fresco e fare una pausa prima di affrontare la parte in salita del percorso.

Questo è il punto in cui potete decidere di tornare indietro e, se desiderate vedere la panchina gigante, tornare fino al primo bivio per poi salire dalla via più semplice oppure intraprendere il sentiero che conduce con stretti tornanti prima ai ruderi del Castello e poi alla panchina stessa.

Pic nic al Pilone del Castello lungo il sentiero dei Servanot dei Rore in Val Varaita

Noi decidiamo di salire, il dislivello è di circa 200 metri e il percorso è leggermente aereo, ma ben protetto verso valle da funi metalliche e robusti pali. Il panorama è davvero spettacolare e vale la fatica. Terminato il ripido pendio si giunge a una parte un sentiero pianeggiante. Occorre seguire sempre le indicazioni per Rore e tralasciare le deviazioni per Dragoniere.

Tra discese e salite si giunge al Pilone del Castello (1006 m circa) e ad un secondo tavolo da pic-nic.

Alcune decine di metri oltre il pilone si trascura il bivio a sinistra per Puy superiore e, subito dopo, presso un altro tavolo da pic-nic, si incontra un trivio: a destra si scende di nuovo verso Tumpi la Pisso, di fronte si raggiunge il poggio del Castello (indicazioni per Scasasso), a sinistra si continua per Rore.

Seguendo l’indicazione Scasasso, in pochi metri si arriva ai resti di un muro in pietra, con due strette
feritoie, non di particolare interesse se non per il fatto che le leggende raccontano di un tesoro nascosto…
ottimo escamotage per convincere i bambini a camminare.

La strada del ritorno

Dopo questa breve deviazione e non senza difficoltà poiché i cartelli segnaletici erano stati sradicati e appoggiati casualmente, abbiamo imboccato (o imbroccato) la direzione del ritorno: la discesa prosegue lungo il crinale con alcuni tornanti su un comodo sentiero e si arriva così alla panchina gigante, dalla quale si gode di un panorama spettacolare sull’abitato sottostante e sull’albero della vita, una quercia in ferro battuto e vetri colorati.

Foto di rito e poi via alla ricerca degli spettacolari cioccolatini che portano il nome degli spiritelli dei boschi: un guscio di cioccolata che nasconde un impasto di meringhe, nocciola e crema gianduia, una chicca che potrete trovare solo alla pasticceria Mellano di Sampeyre (Via Vittorio Emanuele II°, 13, 12020 Sampeyre CN) che vi invitiamo a non perdere!

 

Riassumendo, esistono due sentieri dei Sarvanot, entrambe nel cuneese:

Elena Marcon
Elena Marcon
Elena Marcon, amante del buon cibo e del buon vino. Mamma di Arturo e organizzatrice seriale di gite in Piemonte e viaggi in tutto il mondo
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Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

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