Viaggio nelle tradizioni del Natale in Italia

 

Facciamo un viaggio insieme? Scopriamo insieme le tradizioni del Natale in Italia, regione per regione, un modo per prepararci al meglio all’arrivo del periodo più magico dell’anno.

Il Natale è la festa più amata da adulti e piccini, in quanto ci permette di vivere attimi di estrema condivisone e di gioia con i nostri cari ed i nostri amici di sempre.

A Natale tutto assume una sfumatura diversa, ed ognuno di noi si sente più buono e più predisposto ad atti di generosità.

Ogni regione ha i suoi metodi e le sue tradizioni per celebrare il periodo dell’Avvento e della nascita di Gesù, ed è bello scoprire come usanze popolari si svolgano in maniera differente nonostante il tema della festa sia sempre lo stesso.

Andiamo subito alla scoperta delle tradizioni del Natale in Italia.

In questo articolo troverai

1. Le tradizioni del Natale al Nord Italia
2. Le tradizioni del Natale al Centro Italia
3. Le tradizioni del Natale al Sud Italia
3. Le tradizioni del Natale in Sicilia e Sardegna

Le tradizioni del Natale al Nord  Italia

Ecco le tradizioni tipiche del Natale nel Nord Italia.

strudel

Valle d’Aosta

Questa piccola regione usa celebrare il periodo natalizio attraverso l’organizzazione di moltissimi mercatini di Natale che si tengono presso le città più importanti di tutto il territorio.

Uno di questi mercatini, che ad oggi risulta essere il più conosciuto, prende il nome di “Marché Vert Noël” e si tiene ogni anno ad Aosta. Qui è possibile acquistare ogni tipo di prodotto.

Piemonte

Il Piemonte è una delle ragioni più attente alla tradizione.

Grande importanza è ricoperta dal ruolo dei pastori, in piemontese “pasteur”, che vanno a rendere omaggio al bambinello.

A tal proposito vengono realizzati moltissimi presepi viventi, che vengono recitati in dialetto molto stretto.

Una figura molto importante è quella del pastore che porta sulle spalle un agnellino, e che in Piemonte risponde al nome di “buon Gelindo”.

Fra le altre tradizioni piemontesi vi è quella del Biellese dove la tradizione un tempo era quella di conservare dopo la messa del Natale l’olio dei lumi in caso di calamità.

A Vercelli invece si taglia una mela per predire il futuro, mentre a Torino lo si fa con una chiara d’uovo.

In provincia di Cuneo invece l’uomo più anziano di casa accendeva una candela, la fiamma di questa se si piegava indicava un abbondante raccolto, altrimenti sarebbe stato un anno magro.

Lombardia

Continuiamo le tradizioni del Natale in Italia con la Lombardia.

Se si parla di Natale in Lombardia, non si può non menzionare il panettone, il celebre dolce nato proprio alle porte di Milano.

Esso nasce dall’errore di un lavapiatti che aveva il compito di sorvegliare la cottura di un dolce, ma che addormentandosi finisce per rovinare.

Per paura di essere rimproverato, lo sguattero di nome Toni mise insieme un impasto a base di ciambelle, uova, zucchero, uvetta, burro e canditi che ottenne la piena approvazione del suo padrone.

A Mantova vi è la tradizione dell’Anello di Monaco, un anello a forma di anello con glassa reale. A Bergamo troviamo invece “Polenta e osei” in versione dolce, un pan di spagna con liquore di arancia, ricoperto di pasta mandorle, il tutto a forma di cupola con sopra uccellini di cioccolato o marzapane.

Trentino Alto Adige

Questo territorio è ricco di pini e abeti, elementi sempreverdi tipici del Natale.

Un’usanza natalizia trentina molto comune consiste nel realizzare sostanziosi pranzi e cene, alla fine dei quali si consuma lo strudel, ricetta tipica del Trentino realizzata a base di mele, uvetta, canditi e cannella.

Qui in Trentino Alto Adige una delle tradizioni del Natale più sentite si chiama “Adventskranz“, ovvero corona dell’Avvento. Si tratta di una corona realizzata con rami di abete intrecciato, nastro e 4 candele rosse. Le candele indicano le Domeniche precedenti al giorno di Natale e vengono accese in famiglia una ogni Domenica cantando delle canzoni natalizie tradizionali.

A Bolzano invece vi è un gigante calendario dell’Avvento posto sulla facciata del “Max Valier”. Un altro calendario dell’Avvento è presente lungo il centro storico a Vipiteno.

Veneto

Come nel caso della Valle d’Aosta, anche in Veneto è molto frequente imbattersi nei mercatini di Natale.

Elemento cardine della tradizione veneta è il vin brûlé, ovvero una bevanda speziata realizzata con vino rosso e diversi tipi di spezie, che va consumata calda.

Fra le tradizioni del Natale in Veneto vi sono i “banchéti de Santa Lussia”, in onore di Santa Lucia che si realizzano in piazza Bra a Verona e sull’Arena viene collocata una stella cometa bianca.

Durante la notte dell’Epifania vi è la tradizione del “pan e vin”, durante la notte si accendono dei roghi nelle piazze dei paesi che sembrano formare una grande scacchiera magica. Questa tradizione ha richiamato ad oggi diversi turisti da tutto il Mondo.

Friuli Venezia Giulia

In Friuli Venezia Giulia si fanno dei piccoli cortei dove i bambini issano la stella della Natività e danno il via ad una piccola processione, intonando canti natalizi e ricevendo in dono frutta o dolcetti.

Ogni anno inoltre si organizza la Sagra del “Pan Zal” o pane giallo, ovvero una focaccia molte dolce il cui ingrediente principale è la zucca.

Liguria

Le tradizioni del Natale in Italia sono tantissime e tutte molto affascinanti. Come nel caso della Liguria, in cui il ceppo d’alloro ha un ruolo chiave poiché viene acceso nel giorno della vigilia di Natale e continuerà a bruciare fino a Capodanno.

Oggi questo ceppo ha una funzione puramente decorativa, poiché questa tradizione è andata persa nel tempo.

Le tavole in Liguria sono imbandite con simboli ed elementi che non devono mai mancare come:

  • una manciata di sale
  • mestolo forato chiamato “cassoa”
  • michetta di pane bianco
  • scopino di erica benedetto alla messa della mezzanotte

I piatti tipici che vengono portati in tavola sono i famosi natalini in brodo e il cappone lesso, fra i dolci il pandolce.

Emilia Romagna

In questa regione il Presepe e l’albero di Natale vengono realizzati con estrema cura.

I Re Magi svolgono una presenza fondamentale all’interno del presepe, e ogni giorno vengono fatti avanzare gradualmente fino a raggiungere il bambinello nel giorno dell’Epifania.

Il pranzo di Natale ha come piatto tipico i tortelli, realizzati con pasta fresca, crudo di Parma e parmigiano Reggiano o passatelli con sugo di capesante e melanzane.

Il dolce tipico è invece il Panone di Natale realizzato con fichi secchi, miele, frutta secca, canditi e guarnito esternamente di cioccolato.

Le tradizioni del Natale al Centro Italia

Ecco le tradizioni tipiche del Natale al Centro.

candelara natale

Toscana

In Toscana ogni membro della famiglia deve presentarsi al cenone di Natale con un dono speciale, che può essere rappresentato da un piccolo presente o da una ricetta particolare.

Tra le più comuni troviamo l’arrosto condito con aglio, salvia e rosmarino, oppure la faraona e i fegatelli di natale.

In Toscana vi è fra le tradizioni del Natale tipiche il rito del ceppo, ovvero la notte della vigilia di Natale si lascia ardere un ceppo nel camino sino a Capodanno. La simbologia rappresenta gli ultimi 7 giorni dell’anno che se ne vanno per dare spazio al nuovo anno. La cenere del ceppo è considerata sacra e viene sparsa la mattina del primo gennaio nelle terre per favorirne la fertilità

Umbria

Le città umbre vengono decorate con moltissimi alberi di natale e presepi bellissimi; quest’ultimi vengono fatti utilizzando delle statuette spesso riprodotte ad altezza d’uomo.

Uno degli alberi di Natale più belli viene allestito a Gubbio con ben 650 metri di altezza. Questo Albero di Natale ha reso questo borgo medievale famoso entrando nel Guinnes dei Primati.

A Perugia vi è invece il mercatino di Rocca Paolina, un’atmosfera medievale in un percorso sotterraneo con luci natalizie soffuse e tanti profumi.

Marche

Presso la città di Candelara si tiene la festa delle candele, dove si tende ad illuminare ogni luogo cittadino.

Molto famoso il presepe vivente di Genga, uno dei più grandi di tutto il mondo e quello di Potenza Picena, davvero unico nel suo genere.

Lazio

Tra le tantissime tradizioni del Natale in Italia a carattere religioso, la più bella riguarda quella del Papa che il giorno dell’Immacolata si reca a piedi presso Piazza di Spagna, e dona alla Madonna un mazzo di fiori.

La notte di Natale invece è tradizione assistere alla messa del Papa in piazza San Pietro.

Fra i piatti tipici laziali per il Natale troviamo i pomodori ripieni con riso e l’abbacchio al forno con patate, ma anche la minestra di broccoli e cotenna. Non mancano anche anguilla e polpo con verdure in pastella, baccalà fritto e i tipici carciofi alla romana.

I dolci tipici sono le sciuscelle, ovvero biscotti ricoperti di cioccolato e i susamiegli dolcetti a forma di S con miele.

Anche il Lazio è un posto molto ricco di mercatini natalizi e presepi viventi.

Le tradizioni del Natale al Sud Italia

presepe napoletano

 

Ecco le tradizioni tipiche del Natale al Sud.

Molise

Durante la vigilia di Natale si preparano delle fiaccole molto grandi che verranno poi utilizzate nelle processioni locali, la cui più famosa è nota con il nome di “Ndocciata” e si tiene ad Agnone.

Riconosciuta nel 2011 come “Patrimonio d’Italia per la tradizione”.

A Oratino invece vi è una sfilata con una enorme fiaccola alta ben 13 metri e un diametro di 1 metro e un peso di circa 30 quintali. Questa sfilata porta il nome di Faglia.

Abruzzo

Il 23 dicembre si celebra il giorno della “Squilla” dove si tiene una processione in Piazza Plebiscito fino alla chiesa delle Iconicelle per sentire il celebre suono delle campane a festa.

Molto in voga anche il suono della zampogna, ad opera di musicisti che intonano canti popolari.

Campania

Il presepe napoletano è sicuramente uno dei più famosi in tutta Italia insieme ai mercatini e alle decorazioni natalizie.

Durante la notte di Natale esiste una tradizione secondo la quale le nonne insegnano alle nipoti femmine l’arte del togliere il malocchio, che può esser trasmessa solamente in questo giorno dell’anno.

Un dolce natalizio tipico è rappresentato dagli struffoli, piccole palline fritte ricoperte di miele, mentre fra le portate non manca mai capitone e baccalà.

Puglia

Molto diffuso il presepe vivente e quello interamente realizzato in cartapesta.

Un’immagine molto suggestiva è donata dalla presenza dei trulli decorati a festa, che col loro candore spiccano nel paesaggio.

Tra i dolci tipici troviamo le cartellate, un dessert di pasta sfoglia condito con uvetta, canditi e miele.

Basilicata

Tra le tradizioni del Natale in Italia vi sono anche quelle della Basilicata, anch’essa una regione che tiene particolarmente a questo periodo di festa.

La notte di Natale si accende un grande fuoco che ha il compito di scaldare Gesù bambino appena nato, mentre nel passato si era soliti bruciare cataste di legno fino al giorno dell’Epifania.

Durante i nove giorni che precedono il Natale, ovvero il periodo della Novena, gli zampognari intonano canti su tutto il territorio lucano.

La conclusione delle feste invece avviene con la notte dei Cucibocca a Montescaglioso, una tradizione che si svolge la notte prima del giorno dell’Epifania. Uomini vestiti con vecchi cappotti, mantello, cappello, volti coperti e una catena legata al piede camminano per le strade e bussano alle porte per chiedere offerte. Fuori dalle porte la gente lascia offerte, cibo e acqua.

Calabria

Durante il pranzo di Natale si devono servire necessariamente tredici portate.

Da sempre in Calabria esiste l’usanza del presepe vivente e dei canti natalizi, tra cui quello più conosciuto prende il nome di “strina” che celebra la generosità e l’ospitalità del popolo calabrese.

Le tradizioni del Natale in Sicilia e Sardegna

 

Sicilia

Le feste natalizie siciliane si svolgono in famiglia e con i propri cari, dove ogni membro realizza con impegno il presepe con le arance e le decorazioni natalizie.

Tra i piatti natalizi troviamo le schiacciate, ovvero delle focacce ripiene e anche le crespelle di riso.

Sardegna

Durante la vigilia di Natale, per i sardi “Sa notte ‘e xena”, ci si raduna tutti insieme attorno ad un caminetto, e si procede a bruciare un piccolo ceppo riservato a questa particolare tradizione.

I preparativi per il pranzo e la cena di Natale iniziano diversi giorni prima, e prevedono la preparazione di moltissime pietanze realizzate con ingredienti locali come il famoso porcellino arrosto (porceddu) o il capretto con verdure.

Come dolce viene servito il Pane di Saba, tipico sardo oppure i papassini dei grandi biscotti di pasta frolla con noci, mandorle, uva passa, scorza di limone e miele.

 

 

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