Il sogno di ogni travel blogger è quello di poter apportare il proprio contributo, la propria visione e la propria esperienza personale per quanto riguarda la recensione di un luogo. Per un disability travel blogger è fondamentale poter partecipare attivamente al viaggio in modo da trovare la maniera giusta di viaggiare e di poter fruire dei servizi turistici per persone e famiglie che vivono una disabilità. E questa volta possiamo raccontarvi della nostra esperienza in uno dei luoghi più conosciuti d’Italia, un luogo dove le famiglie amano passare il tempo libero, in uno dei parchi divertimento più visitati in Europa, la seconda attrazione italiana a livello di biglietti venduti: GARDALAND. Ecco la nsotra esperienza per valutare l’accessibilità di Gardaland.
Un parco divertimenti può essere accessibile?
Quando si pensa ad un parco divertimenti, non riusciamo infatti a pensarlo accessibile: giostre, salite, discese, rumori forti, mancanza di segnaletica dedicata, luci e tanta, tantissima gente. Specialmente per un parco costruito negli anni settanta, quando l’accessibilità non era ancora neanche un piccolo seme piantato nelle menti delle persone.
Non si può pensare che strutture così grandi possano essere adatte ed accessibili, visto che risalgono a 50 anni fa.
Però si può assolutamente pensare che negli anni le menti dietro al mantenimento e rinnovo del parco, abbiano iniziato a lavorare sull’innovazione e l’adattabilità per una sfera di persone molto più grande.
L’accessibilità a Gardaland
Gardaland conta oltre 3 milioni di visitatori all’anno ma oltre alla quantità è importante oggi pensare a dei servizi di qualità per visitatori con bisogni diversi.
Siamo stati invitati a testare l’accessibilità’. Perché bellissimi i propositi ed i progetti, ma servono persone reali che la disabilità la vivano tutti i giorni per poter giudicare veramente. Quindi abbiamo passato la giornata nel parco, non era la prima volta, cercando di cogliere tutti gli aspetti.
Abbiamo anche noleggiato una sedia a rotelle per capire a 360° come muoversi nello spazio.
E a proposito di questo consigliamo vivamente che la persona sulla sedia a rotelle venga accompagnata, per via di alcune pendenze del terreno, non percorribili in autonomia.
Il parco è bellissimo, pulitissimo e lo staff molto gentile. Abbiamo molto apprezzato andare in un periodo diverso dall’ estate (dal caldo e dalle folle), durante il Magic Winter. Meno gente, pochissime code!
Sul sito del parco trovate la sezione accessibiltà dove poter scaricare tutte le info riguardanti la fruizione delle giostre, teatri, ristoranti etc per tutti, divisi per tipo di disabilita’:
- disabilità motorie,
- disabilità cognitive,
- disabilità sensoriali
- e persone nello spettro autistico
Vengono consegnati dei braccialetti all’ entrata (entrata dedicata, castello sulla destra) per il possessore della legge 104 e per i suoi accompagnatori. Con questi braccialetti si ha la precedenza sulle file, spesso con entrata dedicata (solitamente all’ uscita del gioco/luogo).
Consigli per rendere ancora più accessibile la vostra visita a Gardaland
Vi consigliamo di fare un piano del parco prima di arrivare per ottimizzare la vostra giornata. Gli spazi da coprire sulla distanza sono molti, tenete conto dei mesi in cui lo visiterete, delle temperature e dell’ affluenza.
Scaricare l’app digitale per controllare file ed orari è assolutamente consigliabile per la riuscita della giornata.
I migliori consigli che possiamo darvi:
- Andare in bassa stagione per evitare le file (Perché nei passaggi per precedenza disabilità spesso si trovano anche i possessori del Gardaland Express -un pass salta coda a pagamento);
- Iniziate con i giochi più lontani, tutte le famiglie appena entrano si fermano nell’ area Peppa pig, visitatela in pausa pranzo;
- Munitevi di Cuffie per l’ alta intensità dei rumori;
- In alta stagione consigliamo di arrivare un po’ più tardi, per evitare la fila all’ ingresso (si anche a quello dedicato alle disabilità).
Le nostre domande sull’accessibilità a Gardaland
Nei giorni successivi abbiamo avuto modo di poterci confrontare direttamente con le persone dedicate all’ufficio stampa ed all’ accessibilità’.
Ci siamo preparati una serie di cose su cui discutere e siamo rimasti assolutamente sconvolti, positivamente, dall’ accoglienza trovata. È stato uno scambio importante e molto calmo.
Perché trovare voglia di migliorarsi per rendere Gardaland un posto più accessibile, avendo un fatturato così importante, non è cosa da poco.
Ci siamo sentiti finalmente ascoltati.
Abbiamo parlato di segnaletica più chiara per tutti, dell’ introduzione di CAA e Braille, di un’eventuale quiet room, dell’ innalzamento delle possibilità di gioco per i possessori di sedia a rotelle, di una bag sensoriale con degli oggetti che possano aiutare molte persone (fidget Toys, cuffie antirumore e giubbottini vibranti per i non vedenti ad esempio), della facilitazione al reperimento delle info sull’accessibilità sul sito, dell’ incremento dei bagni con tavolo per cambio adulti.
Abbiamo chiesto delucidazioni sulla sicurezza, data dal numero di persone disabili che possono usufruire di un gioco nello stesso momento. Insomma abbiamo avuto un dialogo molto costruttivo e propositivo.
Ci auguriamo di poter nei mesi che verranno, poter lavorare con loro ad alcune proposte.
Cambiare il proprio punto di vista, cercare un nuovo target di accessibilità universale è un passo avanti verso il cambio di narrazione che molti hanno nei confronti della disabilità.
Rendere un parco divertimenti, un luogo per tutti, è un voler togliere le differenze fra le persone.
Un parco accessibile a tutti è un parco per tutti.