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Dozza, il borgo dai muri dipinti: cosa vedere con i bambini

Dozza è assolutamente da vedere con i bambini se passi da Bologna, se sei appassionato di borghi e se ti piacciono i murales. E soprattutto grazie a questi ultimi, sarai sicuro che la visita conquisterà anche i bambini.



Se penso a dove vedere tanti murales in Emilia Romagna, il mio primo pensiero va a Dozza. Ci eravamo stati un bel po’ di tempo fa, in una domenica di fine estate, quando ancora non eravamo genitori e ci era piaciuta un sacco e in un assolato sabato mattina di ottobre, complice un impegno a Bologna nel pomeriggio, abbiamo colto l’occasione e abbiamo portato i bimbi alla scoperta del borgo dai muri dipinti.

Cosa vedere a Dozza, il borgo più colorato vicino a Bologna

Dozza, il borgo dei murales

Dozza è famosa per i suoi murales, perchè ce ne sono davvero tanti e continuano ad aggiungersene sempre di nuovi. Non sono legati da un tema comune e anche le tecniche di realizzazione sono anche molto diverse fra loro. Entri dalla una delle porte principali del borgo medioevale e ti trovi davanti le viuzze coloratissime e mano a mano che ti addentri nel centro,  ti trovi a guardare di qua e di la, con i bimbi che corrono per vedere cosa sarà rappresentato nel prossimo muro dipinto. Alcuni sono grandissimi, alcuni sono piccolini, in tutti è indicato il titolo, nome dell’autore e la data di realizzazione oltre a quella di restaurazione (se è già stata necessaria).

Noi ci siamo divertiti moltissimo, a scegliere quale fosse il nostro preferito, a vedere quanti anni avesse ogni disegno, a interpretarli e a immaginarne le storie.

La Biennale del Muro Dipinto a Dozza

Dagli anni Sessanta, ogni due anni a Dozza torna la Biennale del Muro Dipinto, attraverso cui centinaia di artisti hanno esperesso la loro creatività su tutti i muri del borgo.

Quello che ci ha colpito di questa manifestazione è che dopo le prime edizioni è stato eliminato qualsiasi tipo di premio e graduatoria e che questa è diventata un’occasione per vivere un’esperienza artistica tutti insieme. Gli artisti infatti lavorano sempre a contatto con il pubblico che può interagire e vedere l’opera via via prendere forma.

Ahimè non abbiamo mai avuto occasione di prendere parte alla Biennale, ma deve essere sicuramente un’esperienza interessante e coinvolgente anche per i più piccoli.

 

Dozza con i bambini: cosa fare oltre a cercare i murales

La Rocca di Dozza: visita con i bambini

   rocca di dozza

Dozza è su un colle e quando arrivi in cima ti trovi davanti lei: la Rocca Sforzesca. Puoi visitarla e se sei fortunato, potresti trovare anche qualche attività organizzata per i più piccoli (noi le inseriamo nelle nostre agende).

La Rocca Sforzesca di Dozza risale a metà del XIII secolo, è stata ampliata e ristrutturata nel corso degli anni e abitata fino al 1960, quando fu ceduta al Comune di Dozza che l’aprì al pubblico come casa-museo.

Durante la visita si scoprono tre livelli: la fortezza medievale e rinascimentale, la residenza rinascimentale e la residenza settecentesca.

Orari per visitare la Rocca di Dozza

  • da marzo a novembre: dal lunedì al sabato ore 10-13 e 14-19 – Domenica e festivi ore 10-19.30
  • da novembre a marzo: dal lunedì al sabato ore 10-13 e 14-18 – domenica e festivi ore 10-19.30

* La Rocca di Dozza è aperta e visitabile tutti i giorni dell’anno tranne il 25 dicembre e il pomeriggio del 24 e del 31 dicembre.

Biglietti d’ingresso per la Rocca di Dozza

Il biglietto intero costa € 7,50, mentre il ridotto  € 6,00 (studenti maggiorenni, gruppi sopra 20 unità, tesserati FAI e Touring Club Italiano). Entrano gratis bambini e ragazzi under 18, residenti del Comune Dozza, possessori di Card Cultura, guide turistiche, giornalisti accreditati, disabili con accompagnatore

Potrebbero interessarti anche gli altri rocche e castelli dell’Emilia Romagna

La passeggiata degli artisti a Dozza

Se hai tempo e ti va di fare un piccolo trekking, puoi fare la passeggiata degli artisti, che costeggia il borgo di Dozza e ti porta a scoprire la natura tutta intorno. Lungo il percorso panoramico, lungo 250 metri e facile da percorrere, puoi ammirare la Valle del Santerno e una serie di opere d’arte, con i loro pannelli esplicativi.

Non serve un particolare abbigliamento, se non un paio di scarpe comode!

Visitare Dozza con i bambini: info utili

Quando andare a Dozza con i bambini

Dozza è un bel borgo sulle colline bolognesi e si presta a essere visitato tutto l’anno. Ovviamente se è molto caldo o c’è la neve, la visita può essere un po’ meno agevole.

Noi siamo stati un paio d’ore e siamo andati senza passeggino, perchè la nostra dueenne ha camminato, ma si può girare tranquillamente anche con il passeggino.

Dove mangiare a Dozza

Noi avevamo solo la mattinata a disposizione e abbiamo fatto solo una merenda al forno, che si trova proprio nel centro storico, nei pressi di una porta.

Se vuoi goderti un bel pranzetto o una cena, ci sono diversi ristorantini, sia nei pressi della Rocca (noi avevamo pranzato in uno di questi, quando siamo andati in epoca pre figli!) o nelle viuzze.

Dove dormire a Dozza

Se vuoi trascorrere qualche giorno nei dintorni, da un’occhiata alle offerte per dormire a Dozza oppure qui trovi le offerte per il pernottamento a Bologna

Qui trovi un articolo sulla street art in Emilia Romagna

 

 

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto, continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati Margherita , Federico e Ludovica, io e il babbo Matteo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino.
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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.

Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto, continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati Margherita , Federico e Ludovica, io e il babbo Matteo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino.