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Kanazawa, la città delle foglie d’oro

La piccola città delle geishe e dei samurai, la città delle foglie d’oro e dei giardini tra i più belli e mistici del Giappone. La nostra terza tappa, dopo Nagoya e Takayama è Kanazawa , nella prefettura di Ishikawa. Il fascino di questa città, incastonata tra il mare e le Alpi Giapponesi, è nel tempo: risparmiata dai bombardamenti alleati della II Guerra Mondiale. ha conservato l’aspettoe l’atmosfera del periodo feudale.



Noi abbiamo scelto di trascorrere un giorno solo Kanazawa, siamo arrivati al mattino presto e siamo partiti al mattino presto del giorno dopo. La giornata è serrata, ma si può fare, perchè è tutto abbastanza vicino.

Per ottimizzare i tempi si può scegliere anche una visita guidata. Ma ecco il nostro giro.

 

La stazione di Kanazawa

La prima cosa da vedere a Kanazawa è la stazione. Appena scesi dal treno ad accogliervi c’è la porta Tsuzumi, quella che di solito è la porta di accesso ai santuari, è trasformata in un opera di desing è diventata il simbolo della città: alta 14 metri, la porta torii della Stazione di Kanazawa è nata nel 2005 come una rivisitazione moderna del tradizionale torii.

Il nome della porta, chiamata Tsuzumi, la si deve alla forma dei due pilastri verticali della struttura, progettati ispirandosi allo tsuzumi, un particolare tipo di tamburo utilizzato nel tradizionale teatro Noh. Bellisismo anche il sottitto di acciaio e vetro.

Giardino Kenrokuen

Noi abbiamo scelto un albergo a metà strada tra la stazione (25 minuti a piedi) e la città storica, quindi siamo andati a posare i bagagli e siamo partiti alla scoperta di Kanazawa. Prima tappa il Giardino Kenrokuen, anzi no prima tappa una gelateria sulla strada (poi abbiamo scoperto che sono ovunque) per provare .

A Kanazawa si produce il 99 per cento delle lamine d’oro del Giappone e puoi trovare di tutto impreziosito da una “foglia dorata” (vera o falsa che sia conta il simbolo), il thè, il riso e anche il gelato ( da 600 a mille yen).Ricaricati con il gelato siamo andati alla scoperta del giardino.

All’ingresso propongono un biglietto combinato ma le altre attrazioni non rientravano nel nostro itinerario, già serrato, quindi abbiamo optato per il biglietto semplice ( 320 yen adulti e 100 i bambini). All’interno del parco si può girare liberamente o seguire due percorsi, quello verde da mezz’ora e quello rosso – ad anello – da un’ora. Abbiamo scelto il secondo. All’interno del parco trovate ovunque bagni e distributori d’acqua e bibite, oltre a punti ristoro .

Il Kenrokuen è uno dei “tre giardini paesaggistici” più belli del Giappone insieme al Kairakuen di Mito e al Korakuen di Okayama. Molti lo considerano il più bello di tutti.

Giardino KenrokuenIl Kenrokuen, costruito dalla famiglia Maeda che ha regnato per un periodo di quasi due secoli, non è stato aperto al pubblico fino al 1871 ed era semplicemente il giardino esterno del castello di Kanazawa

Il giardino è meraviglioso con la fioritura dei ciliegi in primavera, i colori caldi in autunno e la neve in inverno o il cielo azzurro che si riflette nei laghetti d’estate. I sentieri si intrecciano o tra alberi e giardini fioriti, laghetti attraversati da ponti, sale da tè, fontane, lanterne giganti e collinette da cui ammirare il paesaggio (anche se il belvedere è un po’ deludente).

Non perdetevi il Pino Neagarinomatsu , con le enormi radici puntellate , il ponte Hanamibashi , il Pino Karasakinomatsu,e la lanterna Kotojitoro (che troverete raffigurata un po’ ovunque in città)

Il giardino fu chiamato Kenrokuen nel 1822, traendo ispirazione da Rauyo Meienki, un libro classico cinese che tratta dei famosi giardini di Luoyang ed è stato realizzata sulla base di tre coppie di elementi contrastanti:

  1. la spaziosità e l’intimità
  2. l’artificio e l’antichità
  3. i corsi d’acqua e i panorami

Da qui il nome. Ken (combinato) + roku (sei) + en ( giardino)

Aperto
7- 18 (1 Marzo-15 Ottobre)
8-17 (16 Ottobre-28/29 Febbraio)
Sito ufficiale

Il castello di Kanazawa

astello di KanazawaSulla collinetta accanto ai giardini Kenrokuen, c’è il Castello di Kanazawa. La storia del castella di Kanazawa, propri come quella del giardino Kenrouen, risale al 1546, anno della fondazione di Kanazawa Mido, la scuola religiosa del tempio Honganji.

Il castello fu usato come base militare fino alla fine della Seconda guerra mondiale e poi fu adibito a campus dell’Università, perché la fortezza venne distrutta da guerre e incendi nel corso degli anni: solamente due magazzini e la porta Ishikawa-mon appartengono al castello originale ( si possono visitare a pagamento). Nonostante questo secondo noi vale la pena una breve passeggiata nei giardini interni (gratuita).

Aperto
7—18 (dal 1° marzo al 15 Ottobre)
8-17: (dal 16 Ottobre al 28/29 Febbraio)


Il Quartiere Nagamachil

uartiere samurai Kanazawa

Uscire dai giardini del castello facendo la strada più breve non è stato facili, ma siamo arrivati abbastanza facilmente (nonostante il gran caldo) al vicino quartiere di samurai situato ai piedi dell’ex Castello di Kanazawa, Nagamachi dove i samurai e le loro famiglie risiedeva abitualmente.

La passeggiata è breve e l’area conserva un ambiente storico con case, muri di terra, cancelli d’ingresso privati, vicoli e canali d’acqua. Noi abbiamo fatto il giro partendo dalla casa Takada (gratuita) e finendo alla casa del mercante con il museo (a pagamento, ma l’abbiamo saltata). La via più bella è quella segnata in rosso nella mappa qui sotto.

quartiere samurai Kanazawa

 

 

Non so se siamo stati fortunati o perché faceva molto caldo, ma visitare il quartiere dei Samurai quasi da soli è stato molto affascinante. Abbiamo immaginato servitori impegnati a rassettare giardini o pulire scarpe e armature e i guerrieri ad allenarsi per la battaglia.

Il tempio Myoryuji

tempio Myoryuji Kanazawa

Il tempio Myoryuji lo abbiamo trovato sulla strada, andando al quartiere delle Geishe. Il tempio Myoryuji, o più comunemente noto come Ninjadera (“Tempio dei Ninja”), è stato costruito dai signori Maeda, dominatori della regione durante il periodo Edo. Anche se in realtà non è associato ai ninja, il tempio ha guadagnato il suo soprannome a causa delle sue difese piene di trabocchetti e cunicoli. All’entrata c’è un negozietto con gadget a tema. Subito a destra dell’ingresso un laghetto i cui provare le proprie abilità di equilibrio camminando su passerelle e saltando sulle pietre nel laghetto.

Aperto
9- 16 (fino alle 16:30 Sabato, Domenica e giorni festivi)
Ultimo ingresso 10 minuti prima della chiusura
1 Gennaio e alcuni giorni durante l’anno
Sito ufficiale

Quartiere Chaya

Quartiere Chaya KanazawaUn chaya (lett. casa da tè) è un tipo esclusivo di ristorante dove gli ospiti sono intrattenuti da geisha che eseguono canti e danze. Durante il Periodo Edo, i chaya si trovavano in quartieri dedicati, di solito al di fuori dei confini della città. Noi siamo arrivati dopo le 17 e abbiamo trovato tutte le sale da tè chiuse, ma anche pochissima gente, anche in questo caso, passeggiando tra le case in legno, avvolti dal silenzio, ci ha aiutato a ricreare con la fantasia il via vai di clienti e di ragazze che popolavano i vicoli.

Casa da tè Shima

Shima è una casa da tè che è stata trasformata in un museo. Le camere dove si esibiscono le geishe e la cucina sono in mostra insieme a vari strumenti e oggetti utilizzati dalla geisha.

Sito ufficiale
9:00-18:00 (fino alle 17:00 da Dicembre a Febbraio)
Nessun giorno di chiusura
500 Yen

Kanazawa , la città dalla foglie d’oro

Come dicevamo Kanazawa è la città delle foglie d’oro, troverete tanti regalini a tema o cibi guarniti con la foglia. A Kanazawa molto bella anche la ceramica

Foglia d’oro Sakuda

Il negozio principale di Foglia d’oro Sakuda, fondato nel 1919, si trova in
1-3-27 Higashiyama Kanazawa, Ishikawa 920-0831. È possibile fare anche dei laboratori Sito ufficiale about:blank

Museo d’Arte Contemporanea del XXI Secolo

Noi non abbiamo fatto in tempo a vederlo, ma vi segnaliamo anche il museo di Arte Contemporanea del XXI secolo (Kanazawa Nijūichiseiki Bijutsukan) a pochi passi dal giardino Kenrokuen. Presenta opere di affermati artisti contemporanei provenienti dal Giappone e da tutto il mondo, ed è tra i musei d’arte giapponesi più popolari.

Sito ufficiale
Museo d’Arte Contemporanea del XXI Secolo
Esposizioni: 10-18 (Venerdì e Sabato fino alle 20:00)
Spazio pubblico: 9:00-22:00
Lunedì (o il giorno successivo se Lunedi è festa nazionale)
Dal 27 Dicembre all’1 Gennaio
Varia a seconda dell’esibizione, solitamente 1200 Yen
35 mi
Il mercato di Omicho, sushi a colazione

Altro posto che segnaliamo è il mercato di Omicho, aperto tutti i giorni (tranne la domenica) a partire dalle 9 del mattino. Ovviamente il consiglio è di andare al mattino presto, quando il mercato è nel pieno di pesce e crostacei appena arrivati dal porto di Kanazawa. Oltre alle bancarelle potete trovare dei distributori di snack e pranzo o piccole locande con solo il bancone. Con sushi preparato al momento. Da provare Kanazawa non a caso è famosissima per l’alta qualità del sushi.

Dove mangiare a Kanazawa

Come abbiamo detto, impossibile venire a Kanazawa e non mangiare suchi, ma attenzione…. Spesso è fatto direttamente con il wasabi nel riso, quindi di anche i bambini amanti del pesce crudo potrebbero avere dei problemi a mangiarlo.

Noi dopo diversi giri e un ristorante consigliato dalle guide, ma scartato perché ingiustificatamente caro ci siamo fermati da MoriMori. C’è un po’ di attesa ma sono ben organizzati, i piattini idi sushi arrivano su un trenino che viaggia su un binario e il conto si paga contando i piattini rimasti sul tavolo.

Dove dormire a Kanazawa

Noi come a Nagoya abbiamo scelto la catena Toyoko, qui i bambini non pagano, le stanze sono piccole ma pulite e la colazione (anche se a base di riso e salsicce) è compresa nel prezzo e poi in questo caso non era troppo distante dalla stazione, ma vicino a tutte le attrazioni da vedere. (Guardale foto e prenota qui)

A Kanazawa siamo rimasti solo un giorno, ma ci siamo goduti la bellezza dei giardini Kenrokuen e il silenzio dei quartieri di Samurai e Geishe oltre a mangiare un sushi buonissimo. Ah quasi mi dimenticavo, abbiamo anche visitato il nostro primo Pokemon Center, proprio accanto alla stazione, a detta di Enrico e Giulia, con prezzi “palesemente” bassi rispetto all’Italia e un mare di novità.

Il giorno dopo siamo partiti per Osaka.

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