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Visita al Cenacolo vinciano e a Santa Maria delle Grazie

Ci sono esperienze che non si dimenticano: attraversare le porte del refettorio di Santa Maria delle Grazie e trovarsi davanti al Cenacolo di Leonardo da Vinci è una di queste. Che si abbia otto o ottant’anni, il primo sguardo sul capolavoro lascia senza fiato: i colori, i gesti, gli sguardi sembrano vivi, e il tempo, per qualche minuto, si ferma. È un momento in cui la storia dell’arte incontra l’emozione pura, e Milano, con orgoglio, lo regala a chiunque voglia scoprirlo.



Dove si trova il Cenacolo vinciano e come arrivare

Il Cenacolo Vinciano si trova in Piazza di Santa Maria delle Grazie 2, all’interno dell’ex refettorio del convento domenicano. Per arrivare:

Metro: Linea M1 (rossa) fermata Conciliazione, oppure M2 (verde) fermata Cadorna FN, poi 5 minuti a piedi.

Tram: linee 16 e 18 (fermata Corso Magenta/Santa Maria delle Grazie).

Bus: linee 50 e 58.

Dal Duomo si arriva in circa 15 minuti con la metro o in 20 a piedi, attraversando il cuore di Milano.

La presenza di Leonardo a Milano

Leonardo arrivò a Milano nel 1482, invitato da Ludovico il Moro. Nella città rimase per quasi vent’anni, realizzando alcune delle sue opere più celebri e portando il Rinascimento milanese a livelli di eccellenza. Il Cenacolo, dipinto tra il 1494 e il 1498, nacque proprio su commissione di Ludovico per il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, accanto alla residenza ducale. Oggi, a pochi passi dal dipinto, si può visitare anche la Vigna di Leonardo presso Casa Atellani, il vigneto che il Moro regalò al maestro.

Leggi anche il MuseoLeonardo 3 e il Museo della Scienza e dela tecnica Leonardo da Vinci.

Il Cenacolo vinciano, un po’ di storia

cenacolo leonardo da vinciIl Cenacolo raffigura l’ultima cena di Gesù con gli apostoli, nel momento in cui Cristo annuncia il tradimento. Leonardo, anziché usare la tecnica tradizionale dell’affresco, scelse una combinazione sperimentale di tempera e olio su intonaco asciutto, che gli permetteva di lavorare con calma e curare i dettagli… ma che col tempo si rivelò fragile. Già pochi decenni dopo l’opera mostrava segni di degrado. Nei secoli, guerre, umidità e restauri più o meno fortunati hanno messo alla prova il capolavoro, ma oggi, grazie a un restauro durato vent’anni (1978–1999), possiamo ammirarne ancora la bellezza.

Curiosità

 I piedi di Cristo – Nella parte bassa dell’affresco, oggi mancante, erano raffigurati anche i piedi di Gesù, ma andarono perduti quando, nel XVII secolo, i frati aprirono una porta per collegare il refettorio alle cucine.

La visita  al Cenacolo di Leonardo da Vinci a Milano

Il Cenacolo è visitabile solo su prenotazione obbligatoria, con ingressi scaglionati in gruppi di massimo 35 persone ogni 15 minuti, per proteggere il dipinto da variazioni di temperatura e umidità.

Orari: da martedì a domenica, 8:15 – 19:00 (ultimo ingresso 18:45). Chiuso il lunedì e nei giorni festivi principali.

Biglietti: intero € 15, ridotto € 2 per cittadini UE 18–25 anni, gratuito per minori di 18 anni.

Prenotazioni: sul sito ufficiale cenacolovinciano.org o con tour guidato su GetYourGuide

È consigliabile prenotare con largo anticipo, anche mesi prima, soprattutto nei weekend e durante le festività

Santa Maria delle Grazie

La chiesa, patrimonio UNESCO insieme al Cenacolo, è uno dei massimi esempi di architettura rinascimentale a Milano. La struttura attuale unisce la parte gotica della navata, realizzata dai Domenicani, e la splendida tribuna progettata da Bramante su incarico di Ludovico il Moro. L’interno custodisce affreschi, cappelle decorate e un’atmosfera di silenzio che invita alla contemplazione. La visita a Santa Maria delle Grazie è gratuita e merita di essere abbinata a quella del Cenacolo.

Curiosità

Un miracolo durante la guerra – Nel 1943, un bombardamento colpì in pieno il convento, distruggendo gran parte del refettorio. Il muro con il Cenacolo, protetto da sacchi di sabbia, rimase miracolosamente in piedi.[/mostra_cta

Visitare il Cenacolo e Santa Maria delle Grazie significa non solo entrare in contatto con il genio di Leonardo, ma anche con un frammento vivo della storia di Milano. E quando si esce, basta attraversare la strada per entrare in Casa Atellani e scoprire la Vigna di Leonardo, chiudendo così un itinerario che unisce arte, storia e un pizzico di magia.

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.