newsletter-viaggiapiccoli
HomeTrentino Alto AdigeBolzanoDoloMythos: il museo di San Candido con i dinosauri

DoloMythos: il museo di San Candido con i dinosauri

Dinosauri, la storia delle Dolomiti e un’attività molto divertente per i più piccoli: sono questi gli ingredienti di DoloMythos, il Museo di San Candido dedicato alle Dolomiti – ma non solo. Tappa perfetta per le famiglie se si è in vacanza in Val Pusteria.



Il Museo delle Dolomiti a San Candido

DoloMythos può essere considerato a tutti gli effetti il più grande e importante museo delle Dolomiti, dichiarate nel 2009 Patrimonio Naturale dell’Umanità.

Il Museo è stato aperto nel 1995 da Micheal Wachtler, a cui si devono anche importanti scoperte legate al territorio. Le sale espositive si trovano all’interno di Villa Wachtler, un bellissimo edificio storico.

San Candido: Dolomiti da scoprire

Un’importante selezione del museo è dedicata alla storia delle Dolomiti: si parla dei ladini, delle ricerche di Dolomieu, da cui le montagne prendono il nome, dei ricercatori e del turismo. Ci sono pannelli, video e tanti reperti.

All’interno del Museo si può anche approfondire la genesi del paesaggio, per capire come si sono formate le Dolomiti, com’era un tempo il territorio e come è diventato quello che conosciamo oggi. Largo spazio alla geologia, alla fauna e alla flora locale, dalla preistoria a oggi.

La sezione che più ci ha affasciato è quella della leggende delle Dolomiti: attraverso riproduzioni dei personaggi, video, narrazioni si entra in un mondo fantastico e anche un po’ magico.

Ci sono vetrine piene di amuleti, gioielli e talismani che raccontano storie incredibili ed è impossibile non rimanerne colpiti. Solo per citarne alcuni: ci sono la leggenda dei Monti Pallidi, quella di Samblana, la principessa d’inverno, i Croderes, figli della roccia, e il gigante Haunold.

leggende dolomiti al dolomythos di san candido

Il Museo da spazio anche a mostre come quella dal titolo “La magia delle piante” che racconta come alcune siano rimaste immutate per oltre 300 milioni di anni e vengano utilizzate ancora oggi dall’uomo. Le Dolomiti sono ricche di queste flore antiche, che è possibile conoscere meglio attraverso il percorso espositivo.

Nelle teche è possibile osservare da vicino “tesori di cristallo” come dolomite e calcite, cristallo e ghiaccio, granato e Gemma, oro. E a proposito di oro, è proprio a Micheal Wachtler e ai gemelli Pallaoro, a Federico Morelli e George Kandutsch, che si deve il più grande ritrovamento d’oro dei giorni nostri nelle Alpi – circa 30 kg.

cristalli e oro dolomythos san candido

Le stanze del museo sono tante e c’è anche la stanza delle meraviglie, con streghe delle erbe, uomini del bosco e credenze popolari.

Museo dei dinosauri in Alto Adige

Ma veniamo ai dinosauri, che compaiono tra la fauna delle Dolomiti perchè secondo alcune ricerche, pare che siano nati proprio tra queste montagne.

Micheal Wachter nel 1999 ha scoperto nelle Dolomiti di Braies quello che è considerato l’antenato di serpenti e lucertole, poi denominato Megachirella wachtleri e anche un cucciolo di sauro.

All’interno del museo sono presenti riproduzioni di dinosauri che divertiranno i più piccoli.

dinosauro al dolomythos di san candido

Caccia al tesoro: diventa un cercatore d’oro

All’ingresso i bambini ricevono una busta di carta e viene detto loro che potranno portare a casa 5 pietre o altri oggetti tra quelli che troveranno all’interno del museo.

Dove? Lo capiranno non appena arriveranno nel punto giusto: tra i dinosauri si trova un angolo recintato, al cui interno si trovano una distesa di sassolini e tante palette.

E’ arrivato il momento di vestire i panni dei cercatori! Scavando i bambini e le bambine potranno trovare mini dinosauri e tante pietre. Dopo un’attenta selezione, ne potranno portare con sè 5, come ricordo di questa avventura.

Come riconoscere le pietre? C’è una legenda proprio davanti all’area dei cercatori.

Al museo dei dinosauri e delle Dolomiti con i bambini

Il Museo non è grandissimo e si visita in un’ora, un’ora e mezzo. Ovviamente il tempo dipende dall’età dei bambini e dal loro interesse e coinvolgimento.

sale del museo dolomythos di san candido

Da che età è adatto DoloMythos?

Noi ci siamo stati con cinque bambini dai 2 anni e mezzo agli 8 e la sezione che li ha conquistati tutti è stata quella dei piccoli cercatori d’oro. Le riproduzioni di dinosauri dislocate qua e la hanno attirato l’attenzione dei più piccoli, mentre i bimbi più grandi hanno trascorso diverso tempo tra le varie teche, a scoprire le leggende, osservare i reperti. Più anni hanno, più trovano spunti interessanti.

Info importante per i piccolissimi: non è possibile accedere con il passeggino, che va lasciato fuori, all’ingresso del museo.

Museo di San Candido: info utili per visitare DoloMythos

Il Museo si trova nel centro del paese ed è aperto tutto l’anno, ma ecco alcune info utili per organizzarsi al meglio.

Sono possibili visite guidate su prenotazione.

Dove si trova il museo delle Dolomiti a San Candido

Il museo si trova in una traversa del corso principale di San Candido, in una zona pedonale. Ci sono parcheggi nelle vicinanze, oppure si può arrivare con i mezzi pubblici, come abbiamo fatto noi. Soggiornando al Camping Olympia, ci è stata dato anche il Suedtirol guest pass che ci permetteva di viaggiare gratuitamente con i mezzi pubblici, che ci hanno lasciato proprio davanti al centro di San Candido.

  • Dove: DoloMythos è in via P.P. Rainer 11 a San Candido

Orari di apertura e biglietti del museo dei dinosauri

  • Costo: intero 14 euro, bambini 4-14 anni, gratuito fino a 4 anni. Biglietto famiglia a 34 euro

Dolomythos stube e Botanic Bistrò

Se volete fermarvi a bere qualcosa o a fare merenda, approfittare degli spazi del bistrò e la stube, davvero molto belli, sia esterni che interni. Il museo si trova all’interno di un negozio di oggettistica con tanti souvenir – noi abbiamo apprezzato la sezione dedicata ai dinosauri, con libri e diversi giochi a tema.

Se sei a San Candido, vai anche al Monte Baranci

Giulia Gardini
Giulia Gardini
Mi chiamo Giulia Gardini e sono cresciuta mangiando piadina a tutte le ore e i cappelletti in brodo anche a Ferragosto e continuo a farlo ora con i miei bimbi. Da quando sono nati i nostri tre figli, io e il babbo stiamo riscoprendo la nostra Emilia Romagna, a misura di bambino e tutta l'Italia e l'Europa con il nostro camper.
RELATED ARTICLES

SCRIVI UN COMMENTO

Per favore inserisci il commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Iscriviti alla Newsletter

Rimaniamo in contatto - Entra a far parte delle famiglie Viaggiapiccoli, riceverai via mail agende esclusive con eventi nella tua città, codici sconto, offerte e itinerari in anteprima

Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.