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Category Archives: Trekking con i bambini

bambino binocolo abruzzo

 

In Abruzzo i boschi sono un po’ magici e tra i più magici c’è quello nella Valle dell’Orfento, una passeggiata facile e davvero bellissima, adatta ai bambini. Se siete appassionati di sentieri e ne cercate uno facile, adatto alle famiglie, vi consigliamo come Trekking in Abruzzo con i bambini: la passeggiata nella Valle dell’Orfento.

orso greezly

Amiamo la natura selvaggia, amiamo i trekking e ancora di più ci affascinano se possiamo incontrare degli animali. Sappiamo bene, però, che nel territorio degli animali selvatici loro sono i padroni di casa, e noi gli ospiti. Nel nostro ultimo viaggio in Canada Occidentale   siamo stati a stretto contatto con uno dei mammiferi più grandi ed affascinanti del pianeta, l’orso!

Ancora di più perché eravamo con due bambini, abbiamo rispettato alla lettera tutte le regole (che sono le stesse in tutti i parchi e le zone selvagge del Nord America) ed abbiamo scritto per voi una mini guida su come fare trekking in sicurezza in territori dove gli orsi sono i padroni di casa.

trekking bambina

Trekking con i bambini in montagna: un’impresa titanica? No, anzi, i bambini sono instancabili se si divertono e, per esperienza, alla fine, camminano il doppio di noi adulti, tra salti e corse avanti e indietro. Ma si sono piccoli segreti: 

  1. bisogna motivarli e coinvolgerli,
  2. allenarli,
  3. scegliere l’attrezzatura giusta. 
scarpa rezeta donna trekking

Parto da una foto che con il trekking e le lunghe camminate in montagna centra poco. Vedete, qui sotto, me Giulia ed Enrico accoccolati su un tronco sulle rive di Laike Moraine in Canada? Adoro questa foto, peccato che per raggiungere quel tronco bisogna saltare su una decina di tronchi tagliati, alcuni stabili e alcuni (ma lo abbiamo scopeto dopo), no. La prima a finire in acqua con il piede destro sono stata io: ed è successo prima della foto. Dopo la foto Enrico ha messo il piede sinistro sul tronco sbagliato ed è finito con la gamba in acqua fino al ginocchio e Giulia che ci prendeva in giro è finita con tutti e due i piedi in acqua. A conti fatti, foto ricordo stupenda e quattro piedi bagnati. Ma, che c’entra con questo post: il Trekking: come scegliere le scarpe giuste?

canada jasper five lakes

Apro la tenda e piove. Il cielo è plumbeo, senza colori, né sfumature, né timidi annunci di sole. Abbiamo scelto di stare nei parchi di Banff e Jaspe per otto giorni anche perché sapevamo che alcune giornate potevano essere rovinate dal maltempo. Ci vestiamo velocemente e andiamo in paese a fare colazione. Scopriamo un caffè-panetteria, “The Other Paw – Bakery & Cafè” (l’originale “The Bear’s Paw, segnalato dalla Lonley Planet, è pieno di turisti, mentre questa filiale è più tranquilla), che diventerà il nostro punto di partenza qui a Jasper. Canada, 17esimo giorno: Five Lakes e Pyramide Lake.

Canada, 17esimo giorno: hiking per famiglie ai Five Lakes

Che fare con il brutto tempo? Il Parco Nazionale di Jasper è famoso per il trekking. Abbiamo tutti e quattro voglia di camminare nonostante la pioggia, e scegliamo la passeggiata dei “Five Lakes”, tutta in piano. Ce l’hanno consigliata al visitor center perché adatta ai bambini e alle famiglie.

Canada 17giorno Five Lakes e Pyramide lake 2

Piove. L’umidità passa sotto il k-way e le felpe, fino a dentro le ossa, ma camminando ci riscaldiamo e il paesaggio è spettacolare: i colori freddi, la bruma, l’atmosfera fiabesca. Wow! Dopo un quarto d’ora di cammino incontriamo il primo dei cinque laghi. È  di color smeraldo, con una scia fosforescente. Sembra che la natura ci abbia messo degli occhiali con filtri colorati: è uno specchio d’acqua magico, carico di energia pronta ed esplodere. Fisso il centro del lago, convinta di veder emergere una creatura magica, con un lungo collo ricoperto di squame metalliche. Non accade nulla e continuo a camminare, ma ogni tanto mi guardo alle spalle.

jasper five lake viaggiapiccocli

Camminiamo cantando. Il miglior modo per tenere lontani gli orsi è farsi sentire, perché l’orso non ha paura dell’uomo ma non ha neanche voglia di incontrarlo, perciò per tenerlo a distanza bisogna farsi sentire. E così noi camminiamo e cantiamo.

cosa fare a jasper con la pioggia

La prima parte del sentiero è lunga 4 chilometri e la facciamo a passo svelto. Gli alberi sono così fitti da attenuare la pioggia, ma il terreno è fangoso. I bambini hanno un approccio a questa giornata molto diverso dal nostro. Mentre per noi adulti il fango è un ostacolo, abbiamo timore di sporcarci e pensiamo a come puliremo le scarpe, per i bambini il fango è una figata… camminano come due caprette, saltando sulle pietre e le radici degli alberi.

five lakes jasper viaggiapiccoli

A questo punto si potrebbe tornare rapidamente al punto di partenza, ma noi non siao stanchi e decidiamo di continuare a camminare, prendendo la strada più lunga, che ci riporterà alla macchina dopo altri cinque chilometri. Il dislivello è minimo e i bambini camminano, giocano e si sporcano felici.

Credo che nonostante il mal tempo sia stata una dei più bei trekking che abbiamo fatto: per niente stancante e suggestivo. Avvolti dalle altissime acacie, spesso non riusciamo neanche a vedere il cielo, diventiamo minuscole creature del bosco.

 

Canada, 17esimo giorno: pic-nic a Pyramid Lake

Per l’ora di pranzo ha smesso di piovere e improvvisiamo un pic nic al Pyramid Lake. Qui non facciamo nessun sentiero, i bambini giocano tra i tronchi, lanciano sassolini nel lago e,  seduti su una panca, si contendono gli ultimi marshmallow.

canada bambini

Purtroppo ricomincia a piovere, ma per il pomeriggio abbiamo l’asso nella manica

alberta jasper Pyramide lake

Canada, 17esimo giorno: un corso da piccoli ranger

Andiao a cena presto e subito dopo Francesco e i bambini vanno al Wapity campground dove si tiene un corso per giovani guardiaparco. Gli insegnanti sono due ranger, Chris e Lianne, che con dei giochi divertenti insegnano ai bambini alcune regole di sicurezza negli incontri con gli animali selvatici e di salvaguardia del parco. Per esempio: sapete qual è la distanza minima di sicurezza da un wapiti? Trenta metri. E da un orso? Cento metri. Come si fa a capire quando si è a cento metri da un orso? Quando all’orizzonte puoi coprire la sua sagoma con il tuo pollice. I bambini, che per fortuna parlano bene l’inglese, si divertono moltissimo. Peccato che tutte le attività del parco si interrompano il 1° settembre, con l’inizio delle scuole in Canada. È bellissima questa attenzione per l’educazione dei piccoli ad amare l’ambiente e gli animali.

Mentre i bimbi giocano, io mi rifugio nella hall di un hotel vicino per postare i racconti di viaggio arretrati.

Qui incontro Marianna e Maurizio che, con il loro bimbo, stanno facendo un giro simile al nostro, ma di due settimane. Ci fermiamo a chiacchierare.

 

Jasper, la città degli elk

Torniamo in campeggio, ma sulla strada del rientro ci aspettano due sorprese: un enorme arcobaleno a sette colori sul treno fermo nella stazione e, quanfdo ormai è l’ora del tramonto, un branco di elk che ci aspetta sulla highway 16, appena fuori Jasper.

Gli elk sono i wapiti, grossi cervi simili alle renne.

jasper elk
Elk

Enrico li adora e scatta decine di foto.

Andiamo a letto felici, nonostante la giornata di pioggia. Piove tutta la notte. E la pioggia che cade sulla tenda, nel silenzio del parco, diventa assordante. Piove, piove, piove. Mettiamo la testa sotto il sacco a pelo per istinto e ci addormentiamo. Le previsioni danno tuoni e fulmini anche per domani.

L’estate in Canada è più fredda dell’inverno a Napoli

Ci avviciniamo alla fine del viaggio. Con il tempo, considerato che siamo in Canada a fine estate, siamo stati finora molto fortunati. Questo temporale non ci voleva. Per la prima volta Giulia dice: ”Mamma, quando torniamo a Napoli?”. Ed Enrico: “Mamma, in Canada d’estate fa più freddo che a Napoli”. Fuori ci sono otto gradi, e viste le temperature trovate a Lake Lousie, a me sembra che faccia caldo. Poi mi soffermo sulle parole di Enrico e penso a quando, le mattine d’inverno, metto ai bambini calzamaglia lunga, piumino doppio, sciarpa e cappello quando vanno a scuola con 10-12 gradi, mentre qui hanno i pantaloni leggeri da trekking, la felpa e la sera il piumino leggero. Ecco l’apprensiva mamma italiana alle prese con una realtà differente. A volte sì, sono troppo apprensiva e tendo a coprire troppo i bambini. Il freddo è una questione di abitudine. Certo non arrivo al livello dei canadesi, che vedo girare in t-shirt e infradito, ma sono contenta che il viaggio ci stia insegnando ad adattarci, a coprirci a strati, a sopportare il freddo, e anche a prendere un po’ in giro le mie ansie da mamma.

Mi addormento ripromettendomi di coprire un po’ meno i bambini questo inverno, sicura che non ci riuscirò, perché, appena tornata in città, tutto tornerà “normale”.

 

 

Diario di viaggio: 21 giorni in Canada on the road

Primo giorno si parte

Secondo giono Vancouver e la caccia alle balene

Terzo giorno: Vancover, visita a Capilano e a Stanley Park

Quanto giorno:  Vancouver Island

Quinto giorno: la corsa delle capre a Victoria

Sesto giorno: in viaggio verso Port Hardy

Settimo giorno: l’Inside Passage

Ottavo giorno : faccia a faccia con gli orsi

Nono giorno: mille chilometri di Hightway

Decimo giorno: Mountain Coaster a Revelstoke

Undicesimo giorno: il rodeo

Dodicesimo giorno. arrivo a Banff

Tredicesimo giorno. il Parco Nazionale di Banff

Quattordicesimo giorno: Lake Louise e Lake Moraine

Quindicesimo giorno: Relax a Lake Louise

Sedicesimo giorno: la Icefield Parkway

Barrea e Civitella Alfedena: 5 sentieri da trekking per famiglie

Il Parco Nazionale d’Abruzzo è un polmone verde nel cuore dell’Italia, meta ideale per tutte le famiglie del Centro-Sud Italia. Barrea e Civitella Alfedena sono due ottime basi di partenza per splendide escursioni a misura di famiglia, con sentieri dolci e con un elemento che piace molto ai bambini: l’acqua di lago e i ruscelli. Abbiamo selezionato, partendo Barrea e Civitella Alfedena, 5  trekking per famiglie.

trentino san romedio

Quando si parla di vacanze e di bambini, una delle mete italiane preferite dai genitori è il Trentino. Uno dei nostri articoli più letti è Valli del Pasubio sul Ponte Tibetano, scritto da Daniela, mamma di Lorenzo e Giacomo e nostra amica su Instagram. E questa estate Daniela ci racconta la sua nuova avventura in Trentino: la passeggiata al Santuario di San Romedio. Una passeggiata fra la roccia scavata per un vecchio acquedotto che porta a vedere un eremo con un orso! Una bellissima camminata per la famiglia Seguiamola….

Trentino, la passeggiata al Santuario di San Romedio: un orso vero

Io, i miei 2 bimbi di 6 e 4 anni e mia mamma, con il CAI famiglia di Marostica abbiamo partecipato all’escursione ad anello da Sanzeno al Santuario di San Romedio in provincia di Trento.

Santuario con un vero orso!

trentino san romedio orso

La popolarità del Santuario, della passeggiata scavata nella roccia e dell’orso ospite nel recinto adiacente l’Eremo è ben motivata, tutto è come lo immaginate e forse anche meglio. Ci troviamo infatti in Val di Non e affrontare questa passeggiata a fine estate regala anche una meravigliosa vista su campi e campi di meleti pronti a essere raccolti dei loro prelibati frutti.

Si parte da Sanzeno

Ma torniamo alla partenza, noi siamo partiti dal parcheggio di fronte alla Basilica di Sanzeno, Basilica avete letto bene, in quanto questo complesso contiene l’antica Arca con le reliquie del rogo dei Santi Martiri: Santi Sisinio, Martirio e Alessandro. Merita una visita data la storia molto antica del luogo e soprattutto la possibilità di vedere la valle di fronte piena di meleti!

Siamo poi partiti per il centro paese e ci siamo incamminati per il Santuario, non ci sono problemi nel trovare indicazioni in quanto il paese è piccolo e la via è indicata con abbondanti cartelli in ogni incrocio.

Una passeggiata anche per bambini

Una passeggiata anche per i piccoli ma solo con marsupio o passeggini con ruote grandi

Dopo aver passato il paese e un tratto fra i meleti abbiamo raggiunto la parte scavata nella roccia realizzato sul tracciato di un antico canale irriguo ottocentesco. C’è da dire che il sentiero è delimitato da protezioni in legno e non ci sono pericoli per i bambini, ma data l’irregolarità del “canale” consigliano un caschetto, mentre si guarda il panorama non è difficile prendere una testata, io stessa ne ho presa una! Il sentiero è praticamente pianeggiante, il dislivello è veramente esiguo ma i bimbi piccoli meglio portarli in marsupio o con passeggini veramente da trekking.

Noi purtroppo in questa prima parte del percorso siamo stati sfortunati in quanto ha sempre piovuto, ma nonostante la pioggia e le nuvole basse il divertimento non è mancato e l’avventura è stata emozionante per tutti!

Finita la parte rocciosa c’è un altro pezzo di strada che si ricongiunge con la strada della Via Crucis, poi si arriva su una scalinata di ciottoli che porta al Santuario.

Un pic-nic all’eremo

Prima di dirigerci all’Eremo però abbiamo sostato nell’area pic-nic, sotto il complesso di santuari, dove ci siamo gustati un meritato panino (è presente solo un bar, non ci sono ristoranti o altri punti di appoggio lungo la strada) e finalmente ha smesso di piovere! Alla fine del panino è anche uscito l’orso, immaginate la gioia dei bimbi!

Trentino, la passeggiata al Santuario di San Romedio: la leggenda

La leggenda dell’orso è dovuta al fatto che San Romedio era partito per andare dal Vescovo di Trento a cavallo, quando un orso spaventò il cavallo e allora San Romedio andò lo stesso a Trento ma a cavallo dell’orso, riuscendo a ammansarlo. E una volta tornato al suo Eremo questi rimase il suo unico compagno fino alla sua morte. Gli orsi che vengono ospitati in questo recinto sono tutti orsi “sfortunati” che vengono salvati da condizioni di cattività o sfruttamento, attualmente è ospitato “Bruno” salvato da una detenzione illegale presso un privato e dopo un tentativo di essere rimesso in libertà è stato introdotto qui nel 2013 per la gioia dei visitatori. Può essere che l’orso vi sembri un po’ triste, gli animali in cattività a me danno sempre questa sensazione, ma sinceramente credo stia meglio qui in questo recinto in montagna rispetto alla sua situazione precedente…

Il Santuario di San Remedio

Dopo la pausa entriamo anche noi alla vista del Santuario. Percorriamo dunque i 130 gradini che portano alla cima dell’Eremo nella prima chiesta costruita attorno all’anno 1000. Le chiese in totale sono 5 tutte collegate fra loro da questa scalinata e molto suggestive. Oggi qui vivono 2 frati dell’Ordine Francescano e ricevono circa 200.000 visitatori all’anno, è veramente uno dei Santuari più suggestivi del Nord Italia!

Trentino, la passeggiata al Santuario di San Romedio: c’è anche un parco giochi

Dopo aver visitato con attenzione tutto il circondario e aver salutato Bruno siamo rientrati per la strada asfaltata (possibile anche un bus navetta nel periodo estivo se siete veramente stanchi), con tanto di sosta al parco giochi di Sanzeno.

Consigliato a tutti

La passeggiata per San Romedio è una delle più belle che abbia mai fatto, la consiglio a tutte le famiglie perché si possono unire lavori di ingegno con religione e natura.

Trentino: la passeggiata al Santuario di San Romedio, riassunto tecnico:

Partenza: Parcheggio di fronte la Basilica di Sanzeno – Santuario di San Romedio attraverso l’antico canale nella roccia 60 minuti

Rientro: Santuario di San Romedio – Parcheggio Basilica di San Zeno per strada asfaltata 60 min

Dislivello in salita: 130 metri

Distanza: circa 6 chilometri

Note: il sentiero nella roccia non è percorribile in inverno; si può partire anche dal Museo Retico, dall’altra parte del paese di Sanzeno e da lì il percorso per il Santuario è leggermente più breve (10 minuti in meno).

 

 

 

 

l nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori Iche ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.

Inviateci i vostri racconti:  #raccontamilatuaestate!

Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.

 

 

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