Mettiamoci in cammino! In primavera ed estate (ma anche a inizio autunno) è il momento di immergersi nella natura, di respirare aria pura, di godersi orizzonti nuovi. Camminare con i bambini è un’ottima abitudine. Sia per i piccolissimi (in marsupio o zaino), sia per i più grandicelli, con sentieri alla loro portata. Non si è mai troppo piccoli per scoprire e amare la natura. E ci sono tantissimi itinerari per bambini e percorsi per camminare facili e adatti a tutta la famiglia. amate i sentieri nella natura, credetemi per i bambini camminare all’aria aperta è molto più divertente che camminare in città, e soprattutto, è una questione di abitudine, perciò dosando le loro energie, e tenendo conto delle diverse età, portiamoli a camminare senza timori. Noi proviamo a consigliarvi le più belle escursioni con i bambini in Italia, molte delle quali abbiamo provato, che siano passeggiate con i bambini , sentieri per famiglie e veri e propri trekking con i bambini lo deciderete voi, in base ai ritmi della vostra famiglia: l’importante è stare all’aria aperta, trascorrere del tempo insieme e creare ricordi di libertà.
Il mito di re Artù, dei cavalieri della tavola rotonda e della famosa spada Excalibur non è diffuso solo in Inghilterra. Anche se non possono essere tutte realmente originali, di spada nella roccia in Italia ce ne sono più di una. Lo sapevate? Ma dove si trova la spada nella roccia in Italia? Anzi dove si trovano? Ognuna è nascosta all’interno di trekking in mezzo alla natura o in luoghi particolarmente ricchi di suggestione e pathos. In ogni luogo italiano vederla è sempre emozionante e risveglia la fantasia di grandi e piccini.
Dallo Ionio al Tirreno: taglaire la Calabria in due, da Est a Ovest da costa a costa, attraversando borghi nascosti, oasi naturali, foreste e spiagge meravigliose. È il cammino Kalabria Coast to Coast: si parte dalla Costa degli Aranci e si arriva alla Costa degli Dei: tre giorni di cammino, 55 chilometri per un’esperienza ad alto contatto con la natura tra ulivi secolari, filari di vite, campi di grano, a seconda delle stagioni con il profumo dei fichi d’ indi a o delle castagne. Un cammino di famiglia, un’esperienza intensa, in cui provare nuove emozioni e costruire ricordi, scoprendo una Calabria sconosciuta e lontana dalle note mete turistiche.
Vuoi organizzare una grande avventura per tutta la famiglia sulla neve? Hai mai pensato alle ciaspolate con i bambini in montagna? Sono la nuova moda e noi l’amiamo da sempre, perché è un’attività slow e facile per tutti, a contatto con la natura e all’aria aperta. Un’avventura da piccoli grandi esploratori e una forma di turismo ecosostenibile.
Volete scoprire la magia del Bosco della Difesa di Pescasseroli? Seguiteci. È una facile escursione nel cuore dell’area protetta più antica d’Italia: il parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Dalla periferia di Pescasseroli ci si inoltra nella faggeta, dove gli alberi assumono forme strane e contorte, svelando, come in una fiaba da inventare camminando, scenari unici. Gli ambienti, di rara bellezza, sono stati scelti dal regista Luc Jacquet per il famoso film La volpe e la bambina.
Un grande canyon scenografico, le rovine di un monastero abbandonato e terra arida e rossastra… credete di essere sul set di un film d’avventura? Ebbene no, siete in Abruzzo, nelle Gole di Fara San Martino un trekking per famiglie che assolutamente non potete perdere.
In Abruzzo i boschi sono un po’ magici e tra i più magici c’è quello nella Valle dell’Orfento, una passeggiata facile e davvero bellissima, adatta ai bambini. Se siete appassionati di sentieri e ne cercate uno facile, adatto alle famiglie, vi consigliamo come Trekking in Abruzzo con i bambini: la passeggiata nella Valle dell’Orfento.
Amiamo la natura selvaggia, amiamo i trekking e ancora di più ci affascinano se possiamo incontrare degli animali. Sappiamo bene, però, che nel territorio degli animali selvatici loro sono i padroni di casa, e noi gli ospiti. Nel nostro ultimo viaggio in Canada Occidentale siamo stati a stretto contatto con uno dei mammiferi più grandi ed affascinanti del pianeta, l’orso!
Ancora di più perché eravamo con due bambini, abbiamo rispettato alla lettera tutte le regole (che sono le stesse in tutti i parchi e le zone selvagge del Nord America) ed abbiamo scritto per voi una mini guida su come fare trekking in sicurezza in territori dove gli orsi sono i padroni di casa.
Trekking con i bambini in montagna: un’impresa titanica? No, anzi, i bambini sono instancabili se si divertono e, per esperienza, alla fine, camminano il doppio di noi adulti, tra salti e corse avanti e indietro. Ma si sono piccoli segreti:
bisogna motivarli e coinvolgerli,
allenarli,
scegliere l’attrezzatura giusta.
Trekking con i bambini:ogni bambino ha i suoi tempi
I nostri bimbi hanno sette anni e per ora camminano fino a 15 chilometri, con percorsi in leggera e media pendenza. Ma, ricordatevi, ogni bambino ha la sua soglia di resistenza, che non bisogna forzare. Camminare deve essere una passione, condivisa con i genitori. Non ci sono bambini più bravi o meno bravi, bambini capriccisoi e bambini super, ci sono bambini con tempi diversi. E lo dico da mamma di gemelli.
Enrico e Giulia da sempre vivono le stesse esperienze, ma mai allo stesso modo. Perciò non allarmatevi se la prima volta vostro figlio fa i capricci e non vuole camminare o se non cammina in città, non è detto che non cammini su un sentiero. Abbiate coraggio e fiducia nei vostri bimbi e metteteli alla prova… ovviamente voi dovrete sempre dare l’esempio.
Una piccola premessa, a cui tenevo. Detto questo, i miei bimbi camminano, ma abbiamo anche piccoli escamotage per invogliarli. Ecco i nostri 10 trucchi infallibili per farli camminare, ma soprattutto per insegnare loro l’amore per la montagna e la natura.
1. Trekking con i bambini: è una grande avventura
La regola d’oro, quella che vale sempre, è: se i genitori sono titubanti i bambini sono titubanti, se i genitori sono positivi e propositivi, i bambini li seguono. Perciò se decidete di fare un sentiero con i vostri piccoli non abbiate esitazioni e presentate subito l’esperienza come una grande avventura.
Prima di partire fategli vedere il sentiero su una mappa o sul cellulare e spiegate loro che percorso farete e se ci sono difficoltà.
E le avventure non hanno età, perciò, un consiglio: portate i bambini a camminare da quando sono piccolissimi. All’inizio nello zaino e nel marsupio e poi piano piano con i loro piedini, prima per pochi metri con la mano a mamma e papà e poi finalmente da soli, perché “Sono diventati grandi”.
E torniamo al primo segreto: per far camminare i bambini in montagna c’è bisogno di allenamento, non solo per le gambe (bisogna procedere per step), ma anche per la testa. Per loro deve essere qualcosa di normale, non di straordinario, devon oessere abituati alla montagna e all’idea che in montagna si cammina.
2. Gadget e accessori per le passeggiate in montagna
Zaino con fischietto e bastoncini
Trucco numero due: i gadget. Avendo un maschio e una femmina sull’argomento siamo preparatissimi e credeteci gli accessori sono fondamentali per rendere un’avventura unica. Cosa intendiamo
I bastoncini da trekking, i bambini li adorano. Noi glieli abbiamo regalati al loro sesto compleanno e li usano spesso come spade, ma li adorano. Va bene anche un ramo spesso.
Bandana e occhiali da sole
Zainetto con fischietto (noi lo abbiamo scoperto per caso, ma a loro è piaicuto moltissimo)
Bussola, per giocare all’orienteering
Attenzione, però, a non appesantirli troppo.
3.Camminare con i bambini: un gioco e obiettivi facili
Proprio partendo dall’orienting, con i bambini si può trasformare il trekking in un gioco: si può organizzare la passeggiata per tappe, chiedendo ai bambini raggiungere una serie di punti che avremo fissato sulla carta o sul cellulare ( un fiume, un lago, un incrocio tra i sentieri), una specie di caccia al tesoro nei boschi. Se i bambini hanno obiettivi facili da raggiungere sono più motivati a camminare. Magari a ogni tappa si può dare un premio: un succo di frutta, un quadratino di cioccolata…
La passeggiata deve diventare un gioco
Ovviamente non potranno scegliere che strada fare, ma dovranno seguire il sentiero la bussola sarà usata come guida per intrattenerli e perché spesso i bambini chiedono. “Quanto manca”. Allora si risponde con un’ altra domanda: “Controlla, stiamo andando nella direzione giusta?”. È un piccolo trucco…ma funziona per spostare l’attenzione dal tempo allo spazio.
4. Camminare in compagnia è meglio
Questo è un punto fondamentale: in compagnia i bambini giocano e camminano più volentieri. Fanno squadra. E i più piccoli seguiranno i più grandi, i più lenti cercheranno di raggiungere i più veloci. Perciò una buona idea è invitare sempre qualche amichetto. Anche i genitori così potranno chiacchierare e camminare in compagnia.
5. Trekking con i bambini: si gioca a salutare
Sempre sul tema del gioco, una cosa bella della montagna è che quando si incrocia qualcuno ci si saluta. Noi prima di partire scommettiamo su quante persone saluteremo, così quando il bambino si stanca, per motivarlo ad andare avanti ricordiamo la scommessa: “Dai forza, devi salutare ancora cinque persone per vincere”.
6. Trekking con i bambini: motivarli sempre
Prima, durante e dopo il trekking ricordatevi di motivare i bambini, di fargli i complimenti per quanto sono bravi, per come si sono impegnati: “Oggi hai fatto un’avventura da grandi”. “È stato difficile, ma non hai mollato”. “Sai che anche io sono stanco, ma se cammini vicino a me e chiacchieriamo non ci penso”.
7. In montagna si raccontano tante storie, si va a caccia di animali e si ascolta musica
Il vero nemico quando si cammina con i bambini non è la strada da percorrere, ma il tempo da passare.
Il vostro obiettivo è quello di non farli annoiare. Perciò durante la passeggiata raccontate una storia o andate a caccia di animali, uccelli, formiche e orsi…non fa differenza… per i bambini sono tutti interessanti. Nel nostro trekking più impegnativo in Canada a Lake Helen, Enrico e Giulia hanno passato il tempo ammirando fiori di campo e i colori delle decine di funghi che crescevano sul bordo del sentiero.
I laghi piacciono sempre
E per i più pigri (ma non sempre, altrimenti si perdono le voci della montagna) si può cantare e ascoltare musica. Quando Giulia è molto stanca, con i lsuo mp3 si distrae e continua a camminare volentieri.
8. Trekking con i bambini: scegliere percorsi adatti
Scarpe Trezeta, bastoncini Ferrino
Ovviamente la scelta del sentiero è fondamentale. All’inizio del post parlavo di allenamento, pr far camminare i bambini in montagna bisogna scegliere sentieri alla loro portata, senza una grande pendenza e …il top è se trovate laghi e corsi d’acqua dove fare una pausa o un pic-nic. “Forza, bambini raggiungiamo il lago e facciamo il pic nic”, è una frase che funziona sempre.
9. La strada del ritorno è sempre più veloce
Questo è un trucco più per i genitori che per i bambini. Ricordatevi, la strada del ritorno è sempre più veloce. Anche il bambini più pigro o meno abituato, all’andata camminerà piano ,ma al ritorno camminerà lesto, senza perdere troppo tempo, per tornare a casa, per andare al parco giochi, per vedere …i cartoni.
1o. Trekking con i bambini: scegliere l’attrezzatura giusta
In Canada per noi la scelta delle scarpe si è rivelata un fattore determinante. Quando i bambini hanno capito che con la suola di una scarpa da trekking potevano mettere il piede nell’acqua, fare sentieri scivolosi o arrampicarsi sulle pietre, si sono sentiti dei super eroi (a volt anche troppo!) ,il sentiero è diventato una specie di parco giochi per sfide impossibili: “Mamma vedi come mi arrampico”, “Papà, guarda, non scivolo”. Quali scarpe ci hanno dato i superpoteri? Ve ne parlo in Trekking: come scegliere le scarpe giuste.
Parto da una foto che con il trekking e le lunghe camminate in montagna centra poco. Vedete, qui sotto, me Giulia ed Enrico accoccolati su un tronco sulle rive di Laike Moraine in Canada? Adoro questa foto, peccato che per raggiungere quel tronco bisogna saltare su una decina di tronchi tagliati, alcuni stabili e alcuni (ma lo abbiamo scopeto dopo), no. La prima a finire in acqua con il piede destro sono stata io: ed è successo prima della foto. Dopo la foto Enrico ha messo il piede sinistro sul tronco sbagliato ed è finito con la gamba in acqua fino al ginocchio e Giulia che ci prendeva in giro è finita con tutti e due i piedi in acqua. A conti fatti, foto ricordo stupenda e quattro piedi bagnati. Ma, che c’entra con questo post: il Trekking: come scegliere le scarpe giuste?
C’entra, perché le scarpe hanno tenuto benissimo l’acqua, non ci siamo rovinati l’escursione in uno dei posti più belli del nostro viaggio e i bambini non si sono raffreddati. Abbiamo amato moltissimo queste scarpe che ci hanno accompagnato nei trekking nei Parchi nazionali di Banff e Jasper, tra laghi e passi alpini.
Trekking: come scegliere le scarpe giuste
Ecco non c’entrava nulla con il trekking, ma quando cammini in montagna, che tu sia un professionista o un appassionato, sono importanti due cose:
– sentirsi sicuri
– essere comodi
Noi abbiamo scelto le scarpe Trezeta. Scrivo subito che è una collaborazione. Ma è una di quelle collaborazioni che abbiamo scelto e che ci hanno dato grandissima soddisfazione, perciò ne parliamo non per dovere, ma perché crediamo nel brand. Abbiamo preso le scarpe per tutta la famiglia e ognuno di noi: mamma, papà, bambini, per motivi diversi e personali, ne è molto contento. Abbiamo amato molto le nostre scarpe in un viaggio lungo e immerso nella natura, come il nostro viaggio di tre settimane in Canada occidentale.
Hiking: scarpe da donna
Per me ho scelto “Claire evo wp grey violet” sono scarponcini alla caviglia, con un design studiato per il piede femminile e un’ottima vestibilità. Sono leggere, ma robuste, con punta rinforzata.
La parte superiore dello scarponcino è di pelle-scamosciata, molto resistente, mentre per le parti più soggette all’usura come linguetta e collarino ci sono dei rinforzi in tessuto. La fodera Water Stopper si è rilevata ottima per l’impermeabilità e la suola Vibram® Cheshirecat è ottima su ogni terreno, anche quando piove.
Le ho indossate per intere giornate, percorrendo anche 20 chilometri, il piede non suda e quando fa freddo c’è un ottimo isolamento. Ottima traspirazione.
Hiking: scarpe da uomo
Anche Francesco ha scelto delle scarpe alte: le “Adventure wp blue-yellow”. Lui calza u n43, ma con la punta rinforzata delle scarpe, ha preferito indossare un 43 e mezzo, perché sentiva la punta stringere troppo.
Hiking scarpe bambino e bambina
Anche per i bambini le caratteristiche tecniche delle scarpe sono identiche a quelle degli adulti per resistenza, impermeabilità, aderenza al terreno. Sono vere scarpe da trekking da grandi”
Sono soprattutto morbide e leggere e allo stesso tempo molto resistenti, caratteristiche importanti per il piede di un bambino.
Per Giulia che calza un 31, abbiamo scelto le “Twister wp kid blue”: caviglia ben protetta, punta e talloni rinforzati.
La suola ha rivelato un’ottima capacità di assorbimento degli urti con il suolo e grazie al design a X del battistrada permette ai bambini di muovere e ruotare facilmente il piede nei salti e nei cambi di direzione.
Comodissimi (un vero valore aggiunto), i lacci: un unico cordone che si apre e si chiude con un moschettone che poi si fissa con un velcro. Si allacciano e slacciano velocemente.
Per Enrico invece con il suo 33 abbiamo preso le “Cyclone wp kid”, in crosta e tessuto di microfibra, con suola antiscivolo.
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