Io amo le isole, anzi ne ho una vera passione (non a caso mio figlio si chiama Arturo, come il protagonista del libro della Morante ambientato a Procida), mi piace l’idea di uno spazio circoscritto che racchiude in sé tanti paesaggi diversi, i mestieri antichi, l’importanza dei venti, i ritmi rallentati, i volti familiari, tutti aspetti che per noi cittadini frettolosi sono pura fantascienza. Eppure l’isola d’Elba con i bambini, chissà perché, l’avevo sempre snobbata. Grave errore.
