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Category Archives: Stati Uniti con i bambini

quanto costa un viaggio New York

New York più che una città, un deja vu. Una prima volta che ha il sapore di già vissuto, di qualcosa che appartiene alla memoria. Il noto nell’ignoto. La metropolitana che sferraglia, i tombini che fumano, i grattacieli, il carretto del gelato che suona, tutto al posto giusto nel momento giusto. Abbiamo deciso di passare una settimana nel ponte tra il 25 aprile e il 1 maggio alla scoperta di questa città iconica oltreoceano e siamo partiti da Torino, questa volta con nonna al seguito. Ma quanto costa un viaggio a new York? E come  risparmiare? Proviamo a spiegarvi passo passo come ci siamo mossi noi per risparmiare in questo  viaggio a New York.

Chi non è mai stato una volta a Central Park? O lo ha visto in un film? Ma lo sapevate che il parco più famoso d’America è una “piccola città” a misura di bambino?

Ce lo raccontano mamma Stefania e Fiamma, tre anni,  di “Fiamma e Peppa on the road”

Fiamma a Central Park

Dieci cose da scoprie con i bambini a Central Park

  1. Central Park è disseminato di statue e busti di personaggi famosi. Ma sono tre quelle che io e Fiamma abbiamo più amato. A nord, nei pressi del laghetto detto Conservatory Water trovate la statua dedicata ad Alice nel Paese delle Meraviglie seduta su un fungo gigante e circondata dal Bianconiglio, dal Cappellaio Matto e da un Ghiro. Qui i bambini possono salire sui funghi o nascondersi sotto di essi, abbracciare Alice e arrampicarsi sul Cappellaio Matto. Il parco ringrazia, perché è merito dei milioni di bambini che hanno giocato con Alice se la statua ha assunto quel suo bel colore bronzeo e sempre lucido!

 

  1. Sempre lì vicino trovate anche la statua dello scrittore di fiabe Hans Christian Andersen. Andersen tiene in mano un libro aperto sul quale i bambini amano sedersi e giocare. In alternativa, possono cavalcare l’anatroccolo ai piedi dello scrittore. Entrambi non sembrano preoccuparsene troppo!!!

 

  1. E ancora la statua di Balto. Nel 1935, sfidando sei giorni di neve, questo eroico Siberian Husky condusse una muta di cani lungo i 1.600 km che separavano Anchorage dalla cittadina di Nome in Alaska, che trasportava il vaccino che sarebbe servito a combattere una terribile epidemia di difterite.

 

  1. All’interno del Central Park non poteva mancare un piccolo Zoo. Ma lo sapevate che è proprio in questo zoo che vivono gli animali di Madagascar prima di fuggire nel film del 2005? Lo zoo aperto dalle 10.00 alle 17.30 da maggio ad ottobre, fino alle 16.30 da novembre ad aprile (biglietti Adulti/Bambini $12/7) ospita pinguini, leopardi delle nevi, rane velenose e panda rossi e si può assistere anche al pasto dei trichechi e dei pinguini (uno spettacolo davvero chiassoso!!!)

 

  1. Nel laghetto Turtle Pond vivono cinque diverse specie di tartarughe. La più comune è la tartaruga dalle orecchie rosse, che ha delle macchioline rosse intorno alle orecchie. Nel laghetto non manca nulla. C’è persino un’isoletta su cui rintanarsi, e dove deporre le uova e punti eccellenti dove prendere il sole.

 

  1. A Central Park si nasconde un angolino di Svezia: un cottage svedese arrivato qui nel 1877. Durante la seconda guerra mondiale lo Swedish Cottage fu la sede della Protezione Civile. Dal 1947 ospita attori e attrici molti speciali….hanno i fili!!! Il Teatro della Marionette regala la magia dei suoi pupazzi a centinaia di migliaia di bambini mettendo in scena favole come “Hansel e Gretel”, “I viaggi di Gulliver”, “Alice nel paese delle meraviglie”, “La bella addormentata”, “Jack e il fagiolo magico”.

 

  1. A Central Park vivono moltissime specie di animali selvatici tra cui scarafaggi, ragni, pipistrelli e gufi. Si stimano 270 anche specie di migratori, 50.000 pesci. Nel 2002 si scoprirono 10 esemplari di una nuovissima specie; i millepiedi nani di Hoffman. Lunghe appena 10,3 mm, queste bestioline con 82 zampe diventarono i millepiedi più piccoli del mondo. Si pensa che siano arrivati fin lì con un carico di piante importate dall’Asia.

 

  1. In un angolo di Central Park ci sono un ippopotamo che suona il violino e un pinguino che batte sul tamburo. Sono le statue dell’orologio musicale Delacorte nello zoo di Central Park. Quando l’orologio rintocca, gli animali ballano al suono di una filastrocca, mentre un orso suona il tamburo, una mamma canguro il corno e il suo cucciolo un piccolo corno, una capra il flauto e un elefante l’organetto.

 

  1. L’ultima opera della trilogia della scrittrice Katherine Pancol si intitolava “Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì” (edizione 2011) perché si supponeva che questi graziosi animaletti fossero un pochino tristi il lunedì, quando rimangono soli, senza turisti che diano loro da mangiare o cerchi la loro compagnia. E allora dateci dentro voi…vedrete che i bambini non si faranno pregare e cominceranno a rincorrere o a richiamare con voci buffe questi adorabili amici pelosetti.

 

  • Fate infine un salto al Conservatory Water. Molto frequentato nei mesi estivi, quando i bambini fanno navigare le barche a vela in miniatura telecomandate (che si possono affittare lì vicino!). Ispirato ad un modello parigino, ha un posto di rilievo nelle avventure del topolino Stuart Little, protagonista del classico per l’infanzia di E.B. White

 

E FATE ATTENZIONE: Una mappa del parco può essere molto utile, ma se vi perdete, niente panico: vi basterà trovare un lampione e guardare il numero riportato sulla sua base. Le prime due cifre si riferiscono alla strada all’altezza della quale vi trovate. Le ultime due cifre invece vi collocano ad est (se pari) o ad ovest (se dispari) del parco!!!!

Diamo i numeri:

  • 341 ettari di cui 55 ettari di bosco (come 478 campi di calcio)
  • 93 km di sentieri
  • 000 alberi
  • 36 ponti e archi
  • 000 panchine
  • 7 specchi d’acqua (stagni e laghi)
  • 21 parchi gioco
  • 1856 l’anno di apertura
  • 000 operai e 20 anni di lavoro per realizzarlo
  • 38 milioni di visitatori l’anno di cui 10 milioni di turisti
  • 000 dollari all’anno la licenza per un carretto di hot dog

Per raggiungere il parco in metro:
East Side, linee 4, 5, 6
West Side, linee A, B, C, D

Orario di apertura: 06.00 – 01.00

Siti Utili
www.centralparknyc.org

www.centralpark.com
www.screentours.com/tour.php/central

Chi sono le donne di Fiamma e Peppa on the road

Stefania è da poco su Instangram dove  racconta i suoi viaggi con Fiamma ( meticcia, metà veneta, un quarto siciliana e un quarto lombarda, di base a Roma) sotto lo pseudonimo di “Fiamma e Peppa on the road” perché Peppa Pig è il gioco preferito di Fiammae la portano sempre con noloroi.

“Ispirate dal film “Il favoloso mondo di Amelie’” – ci racconta Stefania –  anziché rapire nani da giardino e portarli in giro in vacanza per il mondo, noi portiamo ovunque Peppa e i suoi amici e li fotografiamo davanti ai monumento simbolo delle nostre mete o a paesaggi stupendi. A casa abbiamo un album con tutte le foto ricordo. Nel cartone c’è pure un episodio in cui effettivamente Peppa fa una cosa simile con il suo peluche Teddy Cuore d’Oro”. Seguite anche voi i loro viaggi, come vedete sono due esperte viaggaitrici.

 

 

Se volete approfondire trovate anche il nostro racocnto di viaggio in America.

 

 

L’America è grande e nel nostro libro dei viaggi futuri ci sono tantissime mete già segnate. Prime tra tutti i grandi parchi americani, poi la California, la Florida… insomma l’America è perfetta per viaggiare con i bambini.

 

 

Da che età è consigliato

Possiamo dire da un mese in poi. Tranne forse il lungo volo aereo (ma i piccolissimi non avvertono la fatica del volo) è un viaggio facile e confortevole. Quando siamo diventati genitori e abbiamo deciso che non volevamo rinunciare a viaggiare siamo partiti proprio per l’America.

 

Il nostro itinerario

Boston-New York New England. Tre settimane di viaggio in cui abbiamo alternato grandi città a parchi naturali, per far stare i bimbi all’aperto, a contatto con la natura e per questo l’America è meravigliosa.

 

Piccoli consigli e cosa vedere

  1. Con due bimbi di tredici mesi abbiamo scelto di non dormire mai in albergo, ma abbiamo prenota tutti appartamenti. La sera facevamo la spesa e la mattina Cristina preparava la pappa (frullata) da portarci in giro. I bambini così non hanno perso le loro abitudini
  2. Non tutti gli appartamenti sono dotati di culle, soprattutto due culle. Quindi prima di partire abbiamo comprato su Amazon due lettini da campo (spesa circa 100 euro) e d’accordo con il titolare dell’appartamento, li abbiamo fatti spedire all’indirizzo del nostro primo soggiorno. Per spostarci da una tappa all’altra abbiamo affittato un’auto, perciò ci siamo portati i lettini in giro e alla fine…in maniera un po’ rocambolesca siamo riusciti anche a imbacarli sull’aereo (perché per regolamento ogni passeggero ha diritto a un bagaglio e abbiamo fatto risultare i lettini come i bagagli di Enrico e Giulia)
  3. A New York abbiamo scartato Manhattan, troppo costosa e caotica e abbiamo preso una villetta con giardino a Brooklyn . Per noi è stata una scelta indovinata: la mattina facevamo tutti e quattro colazione in uno Starbucks di Brooklyn con latte e scones e poi mettevamo i piccoli nel passeggino per la nanna del mattino e noi arrivavamo a Manhattan a piedi attraversano il mitico Ponte di Brooklyn e pianificando con tranquillità la giornata
  4. Abbiamo approfittato degli orari di nanna dei piccoli 8 mattina e pomeriggio) anche per visitare musei (metropolitan e MoMa, impedibili, almeno questi due, siamo stati anche al American Museum of Natural History, ma con loro svegli e si sono diverti moltissimo) e luoghi chiusi e durante la giornata ci concedevamo lunghe pause nei play-ground.
  5. A New York abbiamo rinunciato a visitare i luoghi con grandi file d’attesa come la statua della Libertà, per non stressare i bambini, magari ci torneremo di nuovo tutti insieme quando saranno più grandi.
  6. Nel nostro giro in America, per noi è stata una scelta vincente alternare le grandi città alle in New England, dove abbiamo visto le alci, le balene

    e fatto interminabili passeggiate in bici con i piccoli sereni nel carrellino a respirare aria buona

  7. Non trascurate nel vostro itinerario Boston ,è una città piccola, si gira tutta a piedi, accogliente e Baby friendly

 

Le cinque cose più belle nel nostro itinerario, a parte le due grandi città  (Boston e New York)

1) Bar Harbur e l’uscita in barca a caccia di Balene da fotografare

2) L’Acadia Nationa Park: ci siamo immersi nella natura, con escursioni e passeggiate a piedi e in bici

4) Moonsehead Lake, ci siamo rilassati, i bimbi giocavano all’aperto con le oche e correndo su infiniti prati verdi, mentre noi ci siamo goduti cenette sulla terrazza del cottage a base di pizza americana e patatine

5) La visita ad Harward: il campus è bellissimo. Si respira la Storia e abbiamo immaginato per tutta la giornata il futuro dei nostri piccoli

Come vestirsi

Noi siamo andati in estate. Le temperature sono leggermente più fresche rispetto a quelle italiane. Portate però nello zaino sempre cappello e felpa (soprattutto per i bimbi più piccoli9 perché nei negozi e nei musei l’aria condizionata è glaciale.

 

I nostri errori

Solo uno mio ( cristina) banale e per cui ancora mi mangio le mani. Siamo andati sul Monte Washington, con un trenino a Cremagliera. Esperienza bellissima. Solo che avevo il telefono in tasca nei jeans e appena il treno ha cominciato a salire e noi ci siamo sbilanciati il telefono è finito a terra, in fondo al treno, in mille pezzi . Telefono a parte. Il trenino nel cuore del New Hampshire è bellissimo (anche se il biglietto è davvero caro).