Come immaginate la sera del 14 febbraio? Noi la immaginiamo tutti insieme sul divano a leggere libri d’amore. Ecco che per San Valentino vogliamo dedicare a mamme e papà sette titoli di Albi illustrati sull’amore, bellissimi, da leggere insieme ai propri bimbi.
Stefania e Fiamma
Stefania Fracasso, mamma della piccola Fiamma, che per Viaggiapiccoli già cura la rubrica degli appuntamenti del week end per famiglie a Roma, inaugura una nuova rubrica dedicata ai libri: “In viaggio con i libri”. La potete seguire anche tutti i giorni sulla sua nuovissima pagina instagram C’era una volta libri per bambini.
INCONTRI DISINCONTRI di Jimmy Liao. Edizioni Terre di Mezzo.
Lei vive in un vecchio edificio alla periferia della città. Ogni volta che esce di casa, non importa quale sia la destinazione, gira a sinistra. Lui vive in un vecchio edificio alla periferia della città. Ogni volta che esce di casa, non importa quale sia la destinazione, gira a destra. Le loro strade non si incontrano mai.
Lui suona il violino. Lei traduce romanzi. Osserviamo la città con i loro occhi vedendo scorrere il tempo. Lui gira sempre a destra. Lei gira sempre a sinistra. Quando stiamo per perdere la speranza, un giorno le loro strade si incrociano, alla fontana del parco, ed è come se si conoscessero da sempre. Trascorrono un pomeriggio meraviglioso e decidono di rivedersi. Ma il destino è già pronto a scombinare le carte…
Il respiro delle ultime pagine del libro è cosa solo del lettore e non ve lo svelerò, ma che nessuno si lasci sfuggire questo piccolo gioiello di chine e acquerelli.
Mi ha fatto ripensare ad una poesia di Wislawa Szymborska che mi piace molto. Si intitola “Amore a prima vista”. Inizia così “Sono entrambi convinti che un sentimento improvviso li unì. E’ bella tale certezza, ma l’incertezza è più bella”. Finisce così “Ogni inizio infatti è solo un seguito e il libro degli eventi è sempre aperto a metà”.
Davvero esiste qualcuno che sta percorrendo una strada parallela alla nostra, fatto apposta per noi e che non incontreremo mai? Il tema delle coincidenze mi ha sempre affascinato e a voi?
AIACCIO di Biagio Russo. Illustratore Daniela Pareschi. Edizioni Lavieri.
Si conoscono un giorno di giugno, Aiaccio e Gipsy, racconta la leggenda che si tramanda tra circensi. Lui funambolo, acrobata e poi clown, lei trapezista dalla pelle bruna e gli occhi verdi e malinconici arrivata da Saintes Maries de la Mer, la capitale dei gitani in Camargue.
Sotto il tendone del circo Aladin, metafora di un micromondo, scoccherà l’amore…la vita poi li allontanerà fino a farli riunire per sempre.
È un libro illustrato per adulti. Lo si capisce dalle parole utilizzate, dalla poesia sottesa in ogni pagina, dall’eleganza delle illustrazioni, ma non avrete difficoltà a leggerlo anche ad un bambino avendo cura di modificare qualche termine o aggiungere qualche spiegazione.
Immergetevi tra le sue pagine. Ci troverete la malinconia tutta Felliniana del circo e tante altre suggestioni letterarie e cinematografiche.
Non a caso il suo autore in un’intervista ha dichiarato di vederci qualcosa del film “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders, nel quale l’angelo Damien, arrivato in città e innamoratosi della trapezista Marion, decide di perdere le ali e l’immortalità per diventare umano ed essere libero di amare.
LILI e BERT di Daniela Jaglenka Terrazini. Edizioni Orecchio Acerbo
Lily è grassa. Molto grassa. Fa la trapezista in un circo. Le sue forme rotonde occupano tutta la pagina, ma anche i suoi pensieri che non le permettono di accorgersi di quello che le sta attorno. Bert invece è magro magro e le sue gambe sembrano stuzzicadenti. Zitto zitto lui, si farà sottile sottile per entrare nella pagina. E nella vita di Lily. Uno sguardo, un sorriso, e si prenderanno per mano. Come per incanto scompariranno le differenze. Bert si dilaterà fino a diventare grande e grosso come la sua amica. E insieme, leggeri come nuvole, prenderanno il volo.
A metà tra “La donna cannone” di De Gregori e “La passeggiata” di Marc Chagall, questo libro a fisarmonica, leggero come una piuma che parla solo per immagini (di una bellezza disarmante!) riesce, con la semplicità della narrazione e del segno grafico a raccontare una storia poetica e complessa al tempo stesso come solo le storie d’amore riescono ad essere.
TRAM 28 di Davide Calì. Illustratore Magali Le Luche. Edizioni Curci Young.
Una vita passata alla guida del tram 28, tra le pittoresche vie di Lisbona, quella di Amedeo, che sta per concludere la sua carriera di tranviere e godersi una meritata pensione dopo anni di fatiche, ma è soprattutto il suo ultimo giorno da Cupido.
Perché dovete sapere che Amedeo, tra una frenata e una brusca accelerata, tra una curva e una discesa ardita, mette in campo le sue famose manovre (Manovra 1, Manovra 2, Manovra 3…) per aiutare i cuori di passeggeri timidi ma innamorati a planare uno tra le braccia dell’altro in un ardito bacio.
Anche l’ultima missione, un vero caso disperato che gli stava a cuore da tempo, va in porto quell’ultimo giorno di lavoro.
E ora, dopo aver assunto lui per lungo tempo il ruolo di Cupido, il Dio dell’Amore, busserà anche alla sua porta?
Il tram 28 (che è davvero un tram storico tra i ripidissimi vicoli di Lisbona!!!), attraverso la penna del solito Davide Calì (dico solito, perché è una garanzia, non delude mai!) e dell’arcinota illustratrice francese Magali Le Luche, vi catapulterà con coloratissima allegria tra i suoi sedili immersi tra tanto timidi quanto palpitanti amori per ricordarci che a volte l’amore ha bisogno di una spintarella!
LA SIGNORA MEIER E IL MERLO di Wolf Erlbruch. Edizioni e/o
La signora Meier è una donna sempre preoccupata e cupa, come ci racconta anche la nuvoletta nera costantemente raffigurata accanto al suo volto, che crescerà via via fino a diventare enorme e inghiottire tutto. Di tutt’altra pasta il marito, allegro e vitale, che le vuole comunque bene per come è e pare disposto ad accettarla ed assecondarla.
Un bel giorno però, la signora Meier trova nell’orto un piccolo volatile implume e bisognoso di cure. Amorevole lo porta a casa, lo riscalda e lo nutre e cura come fosse mamma uccello. Arriverà ad arrampicarsi insieme a lui sui rami di un vecchio ciliegio e a tentare lei stessa di spiccare il volo per infondergli coraggio. E meraviglia delle meraviglie, la signora Meier riesce davvero a volare e il corvo dietro di lei.
Da quel giorno i due, sotto gli occhi compiaciuti e sempre comprensivi del signor Meier, si dedicheranno con costanza e gioia al volo. E va da sé che l’aura cupa e nera della donna rimarrà solo un lontano ricordo.
E’ davvero grandiosa la forza poetica e suggestiva di questo piccolo albo illustrato, dal formato quasi tascabile. L’inno all’insostenibile leggerezza dell’essere…..la signora Meier davvero grassa e molto ansiosa, destinata ad essere in qualunque altra storia la comprimaria buffa diventa la protagonista di questa storia e ci insegna che qualunque sia la cosa di cui ci stiamo occupando, il lavoro di commessa, il giardinaggio la domenica, la pittura nei ritagli di tempo, la teoria della relatività, abbiate cura di ciò che avete per le mani, metteteci passione e spiccherete il volo.
L’INNAMORATO di Rebecca Dautremer. Edizioni Rizzoli.
Cosa direbbero i bambini, se chiedessimo loro cosa significa la parola “amore”?
L’amore dei bambini è un segreto delicato, profumato e molto fragile, è una cosa meravigliosamente astratta, soave e fluttuante. E come si esprime?
C’è bisogno di attirare l’attenzione dell’altro con l’audacia di uno scherzo, con un dispetto ben assestato e ogni tanto con un gesto di tenerezza infinita, un gesto minuscolo, come prestarti un pennarello o liberarti per prima a “strega impalata”.
Ecco. Questo è l’amore per i bambini restituito dall’illustratrice attraverso un tocco leggero e poetico e illustrazioni palpitanti, ricche e vertiginose.
Ernest continua a fare i dispetti a Salome’. Le tira i capelli, le fa cadere gli occhiali. La mamma di Salome’ dice che forse Ernest è innamorato di lei. Ma che cosa vuole dire innamorato? Tutti i compagni di Salome’ hanno qualcosa da dire e nel farlo restituiscono alla bambina uno specchio poliedrico nella quale cercare una risposta. In fondo nessuno deve spiegare l’amore ai bambini….loro sanno già tutto!
LA GRANDE FABBRICA DELLE PAROLE di Agnés de Lestrade. Illustrazioni di Valeria Docampo. Edizioni Terre di Mezzo.
C’è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole infatti bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele.
Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e nel giorno del suo compleanno vorrebbe dirle qualcosa di speciale ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?
Il finale della storia, nella sua semplicità, basta da sé, senza fronzoli e parole inutili, in perfetta coerenza col resto della favola. Le parole sanno a chi parlare. La scelta delle parole conta. La quantità di parole che si usa non è proporzionale alla sincerità e all’intensità delle emozioni che si esprimono a volte. E per amare qualcuno a volte non servono strane parole.
Le parole, non dimentichiamo però, ci servono per comunicare, per intrecciare rapporti, per definire se stessi. Cosa sarebbe l’uomo senza questo dono? Sarebbe triste e prigioniero. L’infinita bellezza delle parole, lette e pronunciate, ci permette invece di dire forte chi siamo, di comunicare cosa proviamo. E la vostra parola preferita, quale è?
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