Notti insonni e agitate? Bambini inquieti e preoccupati? Chiudete gli occhi e immaginate di volare fino in Guatemala. Il popolo Maya ha una bellissima tradizione che potrà aiutare i nostri bambini (e non solo) a cacciare via i cattivi pensieri. Vi voglio raccontare la storia de “Los muñecos quitapenas” (le bambole scacciapensieri) , che nella cultura anglosassone le chiamano: le Worry dolls. L’augurio è che Worry dolls regalino ai nostri bambini sogni leggeri.
Pronti a partire? Ecco la lista di giochi da tavolo ispirati al viaggio per tutta la famiglia e per tutti i bambini curiosi, per imaprare giocando proprio come veri piccoli viaggiatori in erba.
Quanto conta la fantasia nella nostra vita? Nella mia tantissimo. La fantasia, forse perché sono figlia unica, è sempre stata la mia migliore campagna prima di gioco e poi di vita. E anche con Enrico e Giulia, da quando sono nati, ho lavorato ( sì!) per sviluppare, alimentare, moltiplicare, rafforzare la loro fantasia. Con Francesco abbiamo scelto di non far usare ai nostri bimbi la tecnologia fino ai 4 anni. E oggi la usano solo con noi adulti accanto a loro. Non dico che è la scelta giusta, anzi, proprio su questo blog abbiamo trattato il tema dell’importanza della tecnologia per genitori e bimbi, ma è la nostra scelta. Ecco perché mi sono innamorata delle Fabbrica delle Storie: niente tablet e smartphone
La Fabbrica delle Storie: niente tablet e smartphone
In tanti articoli ho letto che prima di andare a letto non bisogna guardare schermi di tablet e smartphone. E in tantissimi ho letto anche il bellissimo rito delle favole della buonanotte.
Con Enrico e Giulia prima di andare a letto abbiamo sempre letto insieme una favola e ora, che ormai hanno sette anni, ogni sera leggiamo un capitolo di un libro.
E se al fascino delle sttoie raccontate da mamma e papà si aggiungesse il fascino, magicamente retrò della radio?
Ah, io adoro la radio! La ascolto anche quando lavoro.
Questa estate abbiamo scoperto “La Fabbrica delle Storie” di Lunii.
Che cos’è la Fabbrcia delle Storie?
È una radio per piccoli. Una radio in cui si ascoltano solo favole. Ma non solo, la cosa bella, il valore aggiunto è che il bambino se è piccolo può semplicemente ascoltare le storie, se è un po’ più grande può diventare un creatore di storie, scegliendo personaggi, ambientazione, oggetti magici.
La fabbrica delle Storie è un rettangolo, leggerlo e colorato e si usa in maniera molto intuitiva.
Sul lato destro ha una manopola che serve per accendere e spegnere l’apparecchio e per regolare il volume (c’è anche l’uscita per la cuffia). Sul davanti invece ci sono 3 tasti (home, pausa, ok) e una grande manopola. Girando la manopola una voce e delle immagini luminose stilizzate guidano i bimbi nella scelta della storia. Il bimbo sceglie – premendo “ok “, da solo il personaggio, il luogo dove ambientare la storia, l’avversario o il compagno e un oggetto magico
Una volta decisa la storia una voce narrante inizia a raccontare. Si alternano voci maschili e femminili e ogni tanto, per sottolineare la suspense o momenti importanti ci son odei delicati effetti sonori.
La Fabbrica delle Storie racconta (non emette onde) e il bimbo si lascia trasportare dalle parole immaginando avventure e mondi fantastici.
La Fabbrica delle storie: tutte le storie possibili
Grazie alle combinazioni già incluse si possono creare 48 storie diverse. Enrico e Giulia, dopo tre giorni di uso compulsivo, erano preoccupati: “Mamma, ma se finiscono le storie?
Sul sito, Luniistore, ce sono tantissime da poter scaricare dal Luniistore, un’app per computer scaricabile dal sito web:
Divise per età: i piccoli ( 3 anni), i medi ( 5 anni) i grandi ( 7 anni)
Noi abbiamo già scaricato le storie della buona notte in inglese e con grande piacere oltre alle avventure di Leo e Lisa, abbiamo scoperto che ci sono anche quelle di Mister Man e Little Miss (che adoriamo)
Un gioco per sviluppare la capacità di ascolto e le emozioni
Ascoltare una favola richiede attenzione, concentrazione e capacità di ascolto. Non ci sono immagini veloci, ma parole da mettere una dopo l’altra per immaginare emozioni.
Quando leggo una favola, se i bimbi si distraggono mi fermo e torno indietro. Ma mi piace molto anche l’idea dell’autonomia: se è un cantastorie a raccontare, non si può fermare, perciò i piccoli devono seguire veloci le parole e farle proprie. E ogni parola lascerà un ricordo: un’emozione.
Per chi è consigliata la fabbrica delle storie
Per i bimbi dai due anni in poi, fino agli otto/nove. I più piccoli si possono far cullare semplicemente dal suono della voce narrante. I più grandicelli, dai quattro anni in su, possono costruire ogni volta da soli la loro storia. E per chi, come i miei che l’anno prossimo saranno in terza elementare, comincia a scrivere le prime composizioni, è un buon esercizio di costruzione di una storia.
Dove usare la fabbrica delle Storie
La scatolina è leggerissima e resistente e quando si scelgono le storie appaiono delle piccole sagome luminose. È evidentemente pensata per il momento della nanna…una scatola magica da tenere sotto le coperte. Ma Enrico e Giulia l’hanno usata anche tanto in spiaggia dopo pranzo, quando non si può fare il bagno e la porteremo con noi in viaggio. Con l’uso delle cuffie si può davvero usare ovunque. La Fabbrica delle Storie, il fascino delle storie senza tablet e smartphone… è un bel regalo che possiamo fare ai nostri figli.
Se volete scoprire altri giochi con cui inventare tante storie: la nostra guida ai giochi in viaggio con le parole.
Post in collaborazione con La Fabbrica delle Storie Lunii
Viaggiare con i bambini è spesso fonte di ansia, soprattutto durante gli spostamenti i genitori non sanno come far passare il tempo ai bambini (specialmente quando sono piccoli) in modo che il viaggio sia piacevole per tutti. Quali sono i giochi da fare in viaggio? Cosa fare nei viaggi lunghi? Libri, materiale per disegnare e giochini vari non devono mai mancare nella vostra busy bag ma ciò che farà veramente la differenza sarà la vostra capacità di coinvolgerli e di far loro capire che, quella che stanno per vivere, sarà un’avventura super emozionante e ricca di stimoli.
Oggi per la rubrica #Giochinviaggio ospitamo i consigli di Luca e del suo blog: In Viaggio con il Bisonte.
Papy Luca, detto Oby (o Oby one) per via del cognome: fosse per lui avrebbe sempre la valigia pronta. Mamma Adriana (detta pianta grassa per le grandi soddisfazioni che sempre regala, ma anche Oby two non sta male).
Entrambi viaggiatori di lungo corso hanno iniziato viaggiando con le loro famiglie, poi con gli amici, infine da soli in oltre 20 paesi del mondo. Adesso viaggiano insieme al loro bimbo, 3 anni, Daniele: Il piccolo Bisonte.
Il loro blog è Inviaggioconilbisonte.
Giochi in viaggio, come affrontare i viaggi in aereo
Prima di tutto armiamoci di pensieri positivi e cerchiamo di dare un minimo di fiducia ai nostri bambini. Se pensiamo che faranno un disastro durante il viaggio, il nostro timore e la nostra insicurezza verrà da loro recepita e immagazzinata e, quasi sicuramente, il viaggio sarà un vero disastro. Se invece siamo sereni e trasmettiamo loro l’idea che l’avventura che vivranno inizia proprio dal viaggio, ci accorgeremo di come tutto filerà molto più liscio.
Poi assecondiamo le curiosità, magari iniziamo a raccontargli qualcosa del viaggio e dell’aereo prima di partire in modo da creare interesse, spiegate cosa sta succedendo e cosa vi circonda (anche durante la fase del check-in e del varco di sicurezza). Prepariamo i nostri piccoli anche alle cose più spiacevoli del viaggio ad alta quota: le orecchie tappate o il mal d’orecchie (perché succede, quanto dura, come fare per farlo passare più in fretta, …), il fatto di non potersi alzare dal sedile quando si vuole (nemmeno per fare pipì), ecc… in modo che, quando e se queste eventualità si presenteranno, saranno preparati e non ne avranno paura.
Il sistema multimediale di bordo vi potrà aiutare soprattutto nei viaggi lunghi. Fornisce la cartina aggiornata in tempo reale con la posizione dell’aereo rispetto al mondo, film/cartoni animati, canzoni. Per proteggere da contenuti inappropriati i bambini più tecnologicamente “smanettoni”, spesso c’è l’opzione “parental control“. Noi preferiamo non usare la tecnologia per intrattenere il piccolo bisonte: vogliamo insegnargli a divertirsi con ciò che ha intorno e con la sua fantasia. Così, come leggerete anche più sotto, inventiamo sempre giochi e storie nuove, canzoni e scherzi.
Molte compagnie aeree, poi, offrono giochini ai piccoli passeggeri, differenziati in base all’età ed il personale è sempre prodigo di attenzioni nei confronti delle famiglie con bambini.
Giochi in viaggio, intrattenere i bambini in traghetto
È piuttosto comune portarsi dietro un tablet o un PC per passare il tempo (o parte di esso) guardando i cartoni animati o facendo giochini. E’ sicuramente una soluzione molto comoda (applicata spesso anche nei viaggi in auto/aereo o a casa). Noi siamo contrari a questa soluzione e preferiamo studiare altri tipi di passatempo. Ci affidiamo a macchinine, fogli per disegnare, libri, raccontiamo storie, cantiamo canzoni, inventiamo avventure, facciamo giochi di ruolo, giochi di apprendimento ad esempio per stimolare la memoria, ecc… E’ vero che con il PC si possono anche fare giochi e che ce ne sono di studiati per tutte le età ma noi preferiamo giocare insieme con qualcosa di manipolabile o sviluppare la fantasia chiudendo gli occhi ed immaginando insieme. Che fatica però! Certo è molto più faticoso per i genitori e meno rilassante. Non c’è la possibilità di leggersi un libro mentre il bimbo guarda i cartoni, però lo facciamo volentieri per aiutarlo a sviluppare le sue abilità.
Ormai quasi tutte le navi sono dotate di piscina e sala giochi per i bimbi con castelli su cui arrampicarsi, scivoli, vasche di palline, ecc… Per i più grandi c’è generalmente una sala separata con videogiochi. C’è chi sceglie, facendo il passaggio ponte, di accamparsi in sala giochi e dare libero sfogo ai bimbi che, soprattutto nei periodi estivi, sono tanti. L’affollamento è, quindi, spesso imponente e la confusione regna sovrana.
Perciò la nostra vera soluzione è quella più semplice: andare in giro per la nave. Le navi, così grandi e misteriose, sono molto interessanti dal punto di vista dei bambini che, come sappiamo, si stupiscono per ogni cosa. Girare il traghetto in ogni angolo, fuori e dentro, osservando ogni cosa, dalle strutture alle scialuppe, dal pianista del piano bar alle divise dell’equipaggio è una sorgente pressoché inesauribile di stimoli e curiosità. E via! Il periodo dei “perché” può avere il suo massimo sfogo. E poi ogni tanto bisogna scrutare attentamente l’orizzonte: hai visto mai che ci sia una nave dei pirati? Un po’ di tempo bisogna sicuramente passarlo a pensare a come difendersi…
Giochi in viaggio: creare una playlist ad hoc
Tra i nostri “metodi” c’è anche la creazione di playlist ad hoc per i viaggi in macchina (è l’unica tecnologia che ci concediamo). Per ogni brano che piace a lui, abbiniamo altri brani che contengano un qualche richiamo ma provenienti da generi e stili diversi (anche musica classica che gli piace molto) in modo da educarlo all’ascolto. Inseriamo anche cose nuove che non ha mai sentito ma che in qualche modo siano legate alle precedenti.
Così non è solo un ascoltare musica, che dopo un po’ stufa, ma è un imparare ed imparare in modo coinvolgente stufa molto meno.
Poi raccontiamo storie, ne inventiamo, facciamo giochi di ruolo, ecc. Tutte cose interattive e creative e non usiamo mai tablet o smartphone.
Ovviamente libri, macchinine, peluches ed il necessario per disegnare non mancano mai. Poi, se è possibile, cerchiamo di spezzare il viaggio “ad arte” facendo pausa in un posto che ci consenta, a seconda delle esigenze del momento, di farlo sfogare un po’ oppure di scacciare la noia imparando qualcosa o visitando un posto, oppure ancora cercando di “dargli il colpo di grazia” in modo che si addormenti.
Tutto è programmato in anticipo ma con tante opzioni possibili in modo da essere flessibile. Per il resto improvvisiamo!
Trovate il blog di Luca su www.inviaggiocolbisonte.it e vi consigliamo di leggere anche le sue 10 cose (più una) da sapere per viaggiare in aereo con i bambini (se l’ansia è la vostra compagna)
Giochi in viaggio per intrattente i bambini è una rubrica condivisa con i lettori di Viaggiapiccoli, per creare insieme una guida con idee per inttrattenere i bambini durante spostamenti e attese, in viaggio… e non solo.
Ogni volta ospitiamo una famiglia, i loro viaggi e i loro giochi.
Vi presentiamo i Cirillos
Oggi abbiamo i consigli dei Cirillos: mamma Chiara, papà Livio, Lorenzo, 8 anni , Luca, 5 anni, ed Agata 3. “Gli amici ciconsideriamo degli appassionati – spiega Chiara – Nei primi anni di vita di Lory abbiamo passato più tempo all’estero che nella nostra città natale: Napoli. Amiamo viaggiare ma amiamo tantissimo anche la nostra città ed è per questo che abbiamo scelto di fare accoglienza turistica e far conoscere la “nostra Napoli” spesso legata da banali luoghi comuni. A gennaio (periodo per noi di bassa stagione ) organizziamo spesso un viaggio per staccare con il lavoro (I cirillos hanno titolari di un bellisismo B&B a Napoli, Magma home): Foreventura e Lanzarote la nostra preferita, quet’anno Marocco itinerante in auto. Mentre d’estate scegliamo obbligatoriambte Punta Licosa per un mese di vacanza al mare e per l’altra parte dell’estae Campeggio itinerante( Croazia/ Puglia/ Sardegna) . Altri viaggi organizzati con i bimbi : Parigi varie volte, Madrid, Israele on the road, Sinai (Basata), Croazia on the road, Trekking in Irlanda con Lorenzo di 6 mesi. Italia : Roma, Bologna, Milano, Venezia, Sicilia on the road, Puglia ( Tremiti)….”.
Grandi appassionati e viaggiatori seriali. Ed ecco i giochi consigliati da Chiara, che ci ricorda, che sono “importantissimi anche i contenitori per trasportare in viaggio i giochi e per non perdere i vari pezzi”.
Memory
Indovina Chi
Fantascatti
Cortex
Story Cubes
Bellz
Idee anti noia
Happy Salmon
Bla-bla-Bla