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L’Area marina protetta della Gaiola, un tuffo nel paradiso sommerso di Napoli

 

In inglese si dice “fall in love”, “cadere nell’amore”. Ed è proprio così: è come se avessi fatto un bel capitombolo nel cuore di Napoli, sono innamoratissima della “mia” città ( lo metto tra virgolette perché Francesco è napoletano, ma io, ho origini pugliesi e sono stata adottata). Con i piccoli abbiamo fatto un vero e proprio tuffo in uno dei posti che più amo: l’Area marina protetta della Gaiola.



Mare cristallino, acqua ghiacciata e come piace ad Enrico tanta natura da scoprire. Non siamo riusciti a provare tutto, ma ci vogliamo assolutamente tornare, anche più di una volta… perché quando scopri il paradiso è difficile dimenticarlo. Un posto da… bacchetta magica.

gaiola bambini con bacchette magiche a cuore

Cosa è l’area marina protetta della Gaiola a Napoli

È uno pezzetto di terra e di mare tra costoni rocciosi e le alte falesie di tufo giallo sulla collina di Posillipo, poco più di 40 ettari tra Borgo di Marechiaro e la Baia di Trentaremi.

Un parco dove c’è un mondo, anzi dove ci sono più mondi: su fondali ci sono sedimentazioni vulcaniche, reperti archeologici e vivono specie animali e vegetali tra le più originali del Mediterraneo. È possibile fare attività subacquee, itinerari snorkeling e diving e semplicemente un bagno nel blu più blu di Napoli. Ma soprattutto è un importante sito di Ricerca, formazione, divulgazione scientifica ed educazione ambientale per la riscoperta e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale del Golfo di Napoli. Perciò va scoperto, supportato e amato.

L’ingresso del centro di ricerca

l’Area marina protetta della Gaiola, cosa fare

Tutto. Cioè, non proprio tutto, ma potete scegliere di fare un semplice bagno, di esplorare i fondali, di avventurarvi in un itinerario storico-archeologico.

Potete scelgiere un itinerario via terra, diverse opzioni in mare e escursioni miste, via terra e via mare.

Itinerario via terra, la Grotta di Seiano e il Parco Pausilypon

Si parte dall’ingresso della Grotta di Seiano in via Coroglio e si arriva fino al Parco Archeologico del Pausilypon, dove si possono vedere i resti della sfarzosa e misteriosa (ci sono molte leggende su questa villa) villa di Pollione che domina la baia di Trentaremi.

Le visite si svolgono dal martedì al venerdì alle 12.00, il sabato e domenica 10.00 e 12.00. Nei mesi maggio/giugno e luglio svolgiamo una rassegna di musica e teatro “Pausilypon: Suggestioni all’Imbrunire”.

    • Costo: 5 euro a persona.
    • Durante i mesi estivi, previsti anche itinerari serali nel weekend a partire dalle ore 18:00.

L’Area marina protetta della Gaiola, itinerari di mare

Aquavision

 Aquavision

Questo percorso è perfetto per le famiglie, infatti , si può ammirare il parco sommerso della Gaiola seduti su un piccolo battello dal fondo trasparente.

Il giro dura un’ora e mezza ed è possibile prenotarlo tutti i giorni tranne il lunedì da aprile a ottobre, con turni dalle 10:00 alle 15:00.

  • Costo: 12 euro a persona, 10 euro per chi è provvisto di Artecard.

Snorkeling

Maschere, pinne e tuta da sub per andare a scoprire l’ecosistema marino. Anche questo adattissimo a famiglie e bambini a partire dai sei anni (hanno anche mini mute e mini maschere)

Sono previsti due itinerari:

La peschiera di Pollione: si sviluppa nello specchio di mare che circonda gli isolotti della Gaiola, toccando alcuni degli elementi archeologici sommersi di maggior interesse dell’area. Tra questi spicca il grandioso sistema di peschiere afferenti alla villa del Cavaliere romano Publio Vedio Pollione (I sec a.C.). Le peschiere, che si sviluppano su una superficie di circa 9000 m2 oltre ad essere tra le strutture di maggior interesse archeologico dell’area, sono anche quelle meglio conservate, mostrando ancora i complessi sistemi di canalizzazione delle acque, le chiuse, i camminamenti e le vasche ipogee per l’allevamento delle murene.

Dal Porto Imperiale alla Scuola di Virgilio: Si parte da Cala S. Basilio dirigendosi, attraverso il Canale della Gaiola, verso il capo denominato “Scoglio di Virgilio”. Durante il percorso sarà possibile osservare le strutture afferenti all’approdo della Villa romana del Pausilypon, con il grande molo foraneo, il complesso sistema dellr condotte dell’acquedotto romano costiero, il cosiddetto “tempietto”, l’area delle terme inferiori, ed i resti di un ninfeo meglio conosciuto come “Scuola di Virgilio”. L’itinerario si conclude all’interno dell’affascinante sistema di cavità costiere che si aprono nel settore di levante della grande baia di Trentaremi.

  • Le immersioni sono a bassa profondità. Vengono creati piccoli gruppi di 8/10 persone con la guida di un esperto del CSIGaiola onlus che illustra durante la mini immersione sia gli aspetti biologici che archeologici dell’itinerario.
  • Dura due ore e mezza
  • Costo: 20 euro a persona, 18 con Artedcard, comprensivo dell’attrezzatura necessaria.

 

Il Diving scientifico

Per questo ci vuole un brevetto da sub. Anche in questo caso ci sono vari tipi di immersione, da quella biologica a quella archeologica, per gruppi di massimo 8 persone accompagnati da un esperto: il prezzo è di 35 euro a persone, inclusa la fornitura di bombola e zavorra.

Tre gli itinerari previsti:

  •  Secca della Cavallara (percorso biologico), profondità massima 25 metri, difficoltà bassa
  • Secche della Gaiola (percorso biologico), profondità massima 15 metri, difficoltà bassa
  • Peschiere romane e Grotte di trentaremi: (percorso bioarcheologico), profondità massima 9 metri, difficoltà bassa

 Il Birdwatching

È possibile uscire in barca su prenotazione e soprattutto nella stagione invernale. Il prezzo è di 10 euro a persona.  Si consiglia di indossare un abbigliamento sportivo, giacca a vento o Kwai (a seconda della stagione) e binocolo.

L’Area marina protetta della Gaiola, itinerari integrati terra-mare

Barca: in un percorso di tre ore si possono vedere : la grotta di Seiano, il parco Archeologico Pausilypon, il Parco sommerso della Gaiola
Snorkeling : in un percorso di 4 ore e mezza si ammirano: la grotta di Seiano, il parco Archeologico Pausilypon, il Parco sommerso della Gaiola

La spiaggia

Spiaggia libera della Gaiola

Se volete solo rilassarvi e fare un bagno in un odei posti più belli di Napoli, alla Gaiola c’è anche la spiaggia libera, dove appunto siamo stati noi domenica. La spiaggetta è piccolissima e sono soprattutto scogli e per arrivare c’è una lunga discesa ( 15 minuti di camino sotto il sole) anche con scale, con il passeggino non è impossibile, ma non è neanche comodo. L’ideale è andare con bimbi di almeno 5 anni o piccolini da portare nel marsupio. La fatica però viene ricompensata: acqua blu e vista mozzafiato. Un vero paradiso, soprattutto in settimana ( nel week end è motlo affollato).

Per la spiaggia libera ci sono due zone. La spiaggia della Zona B (nella foto), dove non ci sono limiti di orari, nè di numero di persone.  E la spiaggia nella Zona A, la Riserva Integrale, la zona “Più Protetta” del Parco, dove si entra solo  mostrando un documento ( e massimo 100 persone alla volta).

Non ci sono bagni, né un bar. Perciò portate l’acqua con voi.

Gaiola: il piccolo acquario e l’educazione ambientale

All’ingresso del Parco trovate i volontari che vi accolgono (sono gentili, disponibili e sorridono sempre, un grazie speciale a Silvia, la nostra guida). Per i bambini c’è un piccolo acquario con le specie marine che vivono nel mare della Gaiola, dal pericoloso pomodoro di mare (se lo tocchi pizzica) alle romantiche stelle marine.

E ci sono laboratori di biologia marina e di Archeologia, oltre a un percorso per insegnare ai più piccoli il pericolo dell’inquinamento, dalla plastica alle cicche di sigaretta abbandonate.

Il pericolo delle cicche di sigaretta abbandonate

Parco sommerso della Gaiola, la stanza in fondo al mare

E abbiamo lasciato per ultima la vera grande novità: la stanza in fondo al mare. Tramite un sofisticato sistema di videocomunicazione wireless 3D è possibile immergersi virtualmente tra i fondali del Parco con biologi ed archeologi subacquei, rimanendo all’asciutto e comunicando in tempo reale con un sub. Si può interagire in diretta con domande e suggerimenti su dove deve andare …. e si può vedere quello che vede il sub in diretta 3D.

Un’esperienza unica, che piacerà soprattutto ai bimbi. La tecnologia della stanza in fondo al mare viene impiegata anche dagli studenti universitari per lo svolgimento di seminari interattivi formativi e stage sul campo affiancando l’esperienza “virtuale” ad attività pratiche in mare.

  • Dura. Circa un’ora e mezza
  • Costo: 12 euro.
  • Possono partecipare massimo 30 persone insieme.

Gaiola, come arrivare

Il parco sommerso di Gaiola si trova alla fine dell’omonima Discesa Gaiola, a Posillipo. Il modo più facile è arrivarci in auto (attenzione però il navigatore non è affidabile, perché vi porta a Coroglio!). Oppure si può prendere l’autobus, la linea 140 da Mergellina, il C31 dal Vomero, il C21 da Mergellina e scendere alla fermata di Discesa Coroglio – Istituto Denza e proseguire poi a piedi per la Discesa Gaiola imboccando via Tito Lucrezio Caroo da Fuorigrotta c’è il C1 e si scende al capolinea di Capo Posillipo. In alternativa, potete prendere la linea 2 della metropolitana e scendere alla fermata di Mergellina e da qui prendere l’autobus 140 piazzetta del Leone oppure alla fermata di Campi Flegrei e prendere il C1.

Gaiola, orari e contatti

Il parco sommerso di Gaiola a Napoli è aperto dal martedì alla domenica dal 1 aprile al 30 settembre dalle ore 10:00 alle 16:00, mentre dal 1 ottobre al 31 marzo sempre dal martedì alla domenica ma dalle 10:00 alle 14:00. Resta sempre chiuso il lunedì. L’accesso è gratuito, ma è NECESSARIO esibire un documento d’identità all’ingresso e possono entrare solo 100 persone alla volta.

Contatti: Per informazioni e Prenotazioni ( semrpe consigliate) potete chiamare il numero 081.2403235, info@areamarinaprotettagaiola.it oppure visitare il sito internet della Gaiola.

Sul sito ufficiale del Parco, trovate, video foto e info dettagliate.

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Chi siamo

Eravamo in due, Francesco e Cristina, improvvisamente ci siamo trovati in quattro, quando nel 2012 sono nati Enrico e Giulia. Abbiamo capito che le nostre vite sarebbero cambiate, ma non volevamo rinunciare alla nostra passione: VIAGGIARE. Grazie ai nostri “piccoli” abbiamo capito che esiste sempre un viaggio giusto.