“Benvenuto autunno! Dottoressa ci risiamo! Possibile che solo i miei figli si ammalano di continuo? Come facci oa prevenire l’influenza dei bambini” .Ultimamente, da apertura a chiusura non sento altro che questo. Tosse, nasi che colano e febbre. Da Farmacista un po’ mi viene da sorridere, da madre, ammetto…meno!
Prevenire l’influenza nei bambini, non è sempre possibile
Così, mentre ci affanniamo a giocare d’anticipo con i malanni di stagione, puntando ad evitarli con metodi più o meno ortodossi suggeriti dalle nonne, la realtà con cui ci troviamo a dover fare i conti è sempre una: i bambini in inverno si ammalano. Tutti. Anche più volte.
Questo è forse uno dei pochissimi casi in cui il famoso “prevenire è meglio che curare”, non è una regola assoluta, purtroppo.
Un sistema immunitario sano e ben sviluppato, infatti è stimolato. E quando parliamo di stimoli intendiamo proprio le infezioni, queste guastafeste!
Che siano di origine batterica o virale, sono fisiologiche nella crescita dei nostri figli e, a meno che non necessitino di terapie antibiotiche troppo frequenti, tendono a risolversi spontaneamente e senza conseguenze. Sereni quindi!
Come ridurre le ricadute dell’influenza ?
Fatta questa premessa, la domanda che mi ponete più spesso al banco è: ma se non sono evitabili, c’è qualcosa che possiamo fare per ridurre il numero dei malanni e, di conseguenza, delle assenze a scuola?
Certo che sì.
Sicuramente stare il più possibile all’aria aperta è già un primo passo. Mi rendo conto che in inverno sia impopolare come scelta, ma i luoghi affollati, chiusi e poco arieggiati sono una delle prime cause di infezioni respiratorie.
La vitamida D
Come supporto ad uno stile di vita e un’alimentazione sani, inoltre il mio consiglio non può che ricadere sull’utilizzo di VITAMINA D.
Molto spesso infatti, nei mesi invernali non viene prodotta in quantità sufficiente vista la scarsa esposizione ai raggi solari.
Così un prodotto valido e di qualità che consiglio spesso è PegaD3 di PEGASO.
Integratore in gocce a base di Vitamina D3 vegetale estratta da lichene che fornisce 200 UI per goccia.
Punti a suo favore:
* La forma liquida per una facile assunzione, personalizzabile per tutta la famiglia
* Senza lattosio
* Senza glutine (inserito nel prontuario A.I.C.)
* Senza zuccheri né eccipienti
* Senza aromi
5 gocce al giorno, tal quali o diluite in acqua o qualsiasi altro liquido.
La Lattoferrina
Altro valido aiuto, di gran moda durante la pandemia, ma di comprovata efficacia è la LATTOFERRINA.
Ne avrete sentito parlare fino allo sfinimento.
Questa proteina della famiglia delle transferrine, lega e trasporta il ferro. È presente naturalmente nel latte materno, e proprio attraverso questo trasferisce dalla mamma al neonato il primo fondamentale bagaglio di difesa dalle infezioni.
Alcuni batteri infatti, per proliferare richiedono la presenza di ferro. La lattoferrina legandolo, lo sottrae ai batteri e ne riduce la replicazione.
In commercio c’è un’ampia gamma di integratori a base di lattoferrina. Fin troppo ampia mi verrebbe da aggiungere.
Per praticità di somministrazione, e per strizzare un occhio anche al portafoglio, la mia scelta spesso ricade su ENAFLU BABY D3 GOCCE.
Integratore a base di Lattoferrina, Zinco, Vitamina C e Vitamina D3.
Tutto in un solo prodotto.
Punti di forza:
* Gusto piacevole
* Non contiene alcool e ogm.
* Senza glutine
Consigliate 10 gocce al giorno.
L’influenza ha i suoi tempi
“Bene Dottoressa, e se l’influenza ce la becchiamo lo stesso?”
La mia risposta è sempre la stessa. Non è eterna e il rispetto dei tempi fondamentale.
I primi due-tre giorni in cui si manifestano i sintomi andrebbero trascorsi a casa, se non altro per evitare di decimare classi intere, maestre comprese!
Proprio in quei giorni infatti le goccioline di saliva sono più cariche di virus e batteri, e quindi si è più contagiosi.
Non ricorrete in maniera spasmodica e compulsiva all’uso del paracetamolo in caso di febbre.
Ricordiamo che la febbre è una risposta più che naturale del nostro organismo ad un’infezione in corso, e la dimostrazione che le nostre difese immunitarie stanno facendo il loro lavoro.
Non è quindi sempre consigliato cercare di abbassarla.
Ricorrete al PARACETAMOLO o all’IBUPROFENE solo se il malessere del bambino è tale da portare dolore, mancanza di sonno o difficoltà a bere o mangiare.
In parole più semplici, se il termometro segna 39, ma vostro figlio mangia, beve e dorme senza particolare sofferenza, non è necessario somministrare nulla.
Come prevenire l’influenza nei bambini, metodi naturali
Concludo con le mie “PILLOLE DALLA NATURA”, qualche consiglio utile ma naturale per alleviare questi disturbi.
* ESTRATTO DI GRINDELIA
Lo consiglio sempre in caso di tosse per il suo effetto balsamico e per la sua azione emolliente della mucosa orofaringea.
È disponibile in sciroppi adatti anche ai più piccoli (GRINTUSS SCIROPPO PEDIATRICO).
* TIMO
Per i bambini dai 6 anni, è consigliato nel trattamento di condizioni catarrali del tratto respiratorio superiore e di catarro bronchiale.
Un fluidificante naturale per intenderci.
Anche questo reperibile come sciroppo pediatrico.
* PROPOLI
Conosciutissimo rimedio in caso di mal di gola.
Disponibile in spray, caramelle, estratti idroalcolici per adulti o senza alcol per i bambini.
Unico punto a sfavore per per la propoli sono le possibili allergie e intolleranze.
È sempre bene quindi valutarne l’utilizzo con il pediatra.
Spero di esservi stata di aiuto anche sfatando un po’ il mito ossessivo di come rpevenire l’influenza nei bambini. Per altre domande sono sempre al banco!
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Mi chiamo Eleonora e sono una farmacista a tempo pieno e giornalista per passione.
Mamma di Tommaso e moglie di Luca, sul web mi piace mixare tutte queste attività, mettere a disposizione quello che imparo ogni giorno oltrepassando il banco della mia farmacia.