Cerca

Monthly Archives: Settembre 2019

spothotel panorama corvarea-badia

Aprite la finestra, l’aria è frizzante e il cielo inondato di luce, davanti a voi si stagliano, come generali a riposo, le cime del gruppo del Sella, e se guardate bene …  in lontananza… spuntano i profili delle montagne austriache. Ora chiudete gli occhi e assaporate il profumo delle stelle alpine, dei fiori prataioli, delle campanule o, se è già inverno, della neve fresca; se vi rilassate sentirete anche l’odore dolce dello strudel di mele e della torta Linzer appena sfornati. Benvenuti a Corvara, in provincia di Bolzano, allo Sporthotel Panorama.

gaiola bambini belvedere napoli

 

In inglese si dice “fall in love”, “cadere nell’amore”. Ed è proprio così: è come se avessi fatto un bel capitombolo nel cuore di Napoli, sono innamoratissima della “mia” città ( lo metto tra virgolette perché Francesco è napoletano, ma io, ho origini pugliesi e sono stata adottata). Con i piccoli abbiamo fatto un vero e proprio tuffo in uno dei posti che più amo: l’Area marina protetta della Gaiola.

trekking bambina

Trekking con i bambini in montagna: un’impresa titanica? No, anzi, i bambini sono instancabili se si divertono e, per esperienza, alla fine, camminano il doppio di noi adulti, tra salti e corse avanti e indietro. Ma si sono piccoli segreti: 

  1. bisogna motivarli e coinvolgerli,
  2. allenarli,
  3. scegliere l’attrezzatura giusta. 
scarpa rezeta donna trekking

Parto da una foto che con il trekking e le lunghe camminate in montagna centra poco. Vedete, qui sotto, me Giulia ed Enrico accoccolati su un tronco sulle rive di Laike Moraine in Canada? Adoro questa foto, peccato che per raggiungere quel tronco bisogna saltare su una decina di tronchi tagliati, alcuni stabili e alcuni (ma lo abbiamo scopeto dopo), no. La prima a finire in acqua con il piede destro sono stata io: ed è successo prima della foto. Dopo la foto Enrico ha messo il piede sinistro sul tronco sbagliato ed è finito con la gamba in acqua fino al ginocchio e Giulia che ci prendeva in giro è finita con tutti e due i piedi in acqua. A conti fatti, foto ricordo stupenda e quattro piedi bagnati. Ma, che c’entra con questo post: il Trekking: come scegliere le scarpe giuste?

lake moraine

Se amate i laghi, un viaggio in Canada Occidentale sarà perfetto per voi. Ci sono quelli famosi da cartolina, ma ci sono anche centinaia di laghi che incontrerete senza aspettarveli lungo la strada che percorrerete. Sono così tanti che alcuni non hanno nome, ma sono numerati; sarete investiti da azzurri, verdi, turchesi, blu in atmosfere fiabesche. Anche i cuori più agitati in Canada riescono a trovare pace. È la forza dell’acqua  ferma, è la magia dei laghi. Ma quali sono i più belli, quelli da vedere assolutamente? Possiamo parlare di alcuni dei più famosi, ma poi ognuno troverà il “suo” lago preferito, lo sceglierà e ne verrà scelto. Proviamo ora a fare una mini guida, Canada Occidentale, i laghi imperdibili, quelli da fotografare e da ricordare per sempre.

Canada Occidentale, i laghi imperdibili: dove trovarli

I più bei laghi del Canada si trovano nella zona di Banff e Jasper e lungo la Icefields Parkway (Hwy 93). Li troverete tutti nell’arco di 300 chilometri. Ma per ognuno c’è il momento giusto per fotografarlo, per avere la luce giusta e l’atmosfera perfetta.

Preparatevi a sospiri, occhi spalancati e a un susseguirsi di:  “Questo è il lago più bello di tutti!”. 

Visite ai laghi: avvertenze 

Meglio essere preparati: i laghi più famosi del Canada Occidentale sono tanto belli quanto affollati.

Il parcheggio del Lake Moraine alle sette del mattino è già off-limits (e il blocco dura fino alle 18 circa) , mentre per il Lake Louise i parcheggi sono due, ma se arrivate dopo le otto di mattina non avrete molte chance di trovare un posto.

Per questi due laghi (come per il Maligne Lake), ci sono anche delle navette, ma ci hanno parlato di attese di anche tre ore.  Per gli altri laghi i parcheggi sono abbastanza piccoli, ma abbiamo sempre trovato posto.

Canada occidentale: i laghi imperdibili nel Parco Nazionale di Jasper

Nel parco nazionale di Jasper vi segnaliamo i sentieri  facili che fanno il giro di Lake Annette e Lake Edith a Nord di Jasper. Ma i tre laghi da non perdere sono: 

 

Maligne Lake

maligne lake spirit island

Il Maligne Lake è a meno di un’ora dalla cittadina di Jasper. Noi ci siamo andati in una giornata di cielo coperto e leggera pioggia, ma ce ne siamo innamorati subito. Abbiamo fatto il giro in traghetto e all’ora di pranzo è uscito il sole. Così lo abbiamo visto in tutte le sue sfumature. Leggi il nostro racconto dell’escursione al Maligne Lake.

Qui non ci sono grandi problemi di parcheggio, il lago è grande e non abbiamo avvertito la sensazione di “folla” (anche perché il Parco Nazionale di Jasper non è popolare e gettonato come quello di Banff).

Quando fotografarlo? Al di là delle nuvole, la mattina siete controsole, perciò molto meglio una foto di pomeriggio, con la luce alle spalle ed il lago illuminato. Da visitare e fotografare anche Spirit Island, che si può raggiungere noleggiando una canoa (se siete ben allenato e avete tempo!) o con il – costoso – battello. 

Valley of the Five Lakes

canada jasper five lakes

Con la valle dei cinque laghi, nel Jasper National Park, siamo stati sfortunati: abbiamo fatto il trekking (facile e  tutto in piano) in un giorno di pioggia (leggi la nostra escursione alla Valle dei cinque laghi) .

Con il sole, ognuno di questi laghi deve essere spettacolare. Però, nonostante la pioggia costante, abbiamo un ricordo bellissimo della valle, del percorso e pure dell’atmosfera particolare.

canada five lakes

Unico rimpianto: avrei voluto sedermi sulle poltrone rosse del secondo lago, ma erano completamente bagnate. Potendo fare il giro di ciascun lago, ogni ora è buona e io sono molto contenta anche delle nostre foto con la magica atmosfera della pioggia. 

 

Pyramide Lake

alberta jasper Pyramide lake

Perfetto per una passeggiata dopo pranzo. Ci si arriva facilmente da Jasper e c’è, al centro del lago, una tranquilla isoletta, che si gira con una breve camminata ad anello per vedere il lago, ed ha panche e tavoli per fare un pic-nic.

Si vedono in rete foto spettacolari di questo lago, soprattutto in autunno. Noi abbiamo abbinato la visita al trekking dei cinque laghi (leggi il racconto di Pyramide Lake).

Canada Occidentale: i laghi imperdibili nel Parco Nazionale di Banff

Il parco nazionale di Banff è famoso per i laghi spettacolari, quelli da cartolina, quelli da fotografare e postare sui social, tanto che una delle sue icone è proprio un lago, il Lake Louise.

Lake Louise

Programmate bene la visita a Lake Louise, perché è tanto bello quanto affollato. Noi, la prima volta che ci siamo andati, non siamo riusciti a vederlo perché non abbiamo trovato parcheggio (leggi la nostra giornata a Lake Louise).

Il lago è spettacolare, quello che Francesco ha amato di più. Bellissima e facile la passeggiata lungo il lago, meraviglioso ed emozionante vederlo dall’alto con un breve trekking fino al monte Big Beehive.

Da fotografare la mattina, perché il pomeriggio è completamente controsole.

 

Lake Agnes

lake agnes tea house

Partendo da Lake Louise, con un sentiero di tre chilometri (con un dislivello di circa 400 metri) si arriva a Lake Agnes. È una passeggiata di circa un’ora e mezzo, in leggera salita, ma il sentiero è ampio e comodo.

Si arriva a oltre duemila e centro metri di altezza, l’aria è fredda e l’acqua del lago cristallina; ad attendervi dopo la passeggiata c’è una splendida tea house di legno, con tè bollente e torta di mele. Un’escursione per tutti e super romantica.

 

Lake Moraine 

canada lake moraine

Se Francesco ha amato Lake Louise, il mio preferito è Lake Moraine (leggi la nostra giornata al Lake Moraine). Come per Lake Louise la prima volta non siamo riusciti a vederlo (neanche da lontano: quando il parcheggio è pieno, chiudono la strada d’accesso). 

lake moraine canada
Il preferito per Giulia e me

Alla fine ci siamo andati nel pomeriggio, dopo la visita a Lake Lousie. Siamo arrivati quasi all’ora del tramonto, c’era poca gente e una luce azzurra che ci ha messo subito di buon umore.

Assolutamente da fotografare al tramonto, anche se la luce è blu…l’atmosfera è incredibile.

Lake Helen

canada occidentale laghi lake helen

Questo lago, nel Parco Nazionale di Banff, te lo devi conquistare, e questa è la sua bellezza.  Per raggiungerlo bisogna fare un trekking di 16 chilometri e mezzo (andata e ritorno), con un dislivello di 754 metri, ma sarete lontani dalle folle, circondati dalle Montagne Rocciose, e lungo la strada incontrerete anche prati con colorati fiori di campo.

L’ideale è partire con un’escursione al mattino e fermarsi sulle rive del lago per un pic-nic; preparatevi, essendo in quota fa freddo, portate un piumino e crema solare. Noi siamo tornati in campeggio con le gote tutte rosse per il sole. 

Canada Occidentale: i laghi imperdibili lungo la Icefields Parkway

L’Icefield Parkway, che collega Banff e Jasper, è una strada spettacolare, sempre più bella chilometro dopo chilometro, con numerosi punti di avvistamento (leggi la nostra giornata on the road sulla Icefields Parkway), ed ovviamente tantissimi laghi, alcuni ignoti e stupendi. I due più famosi sono: 

 

Bow lake

Il Bow Lake si trova a circa mezz’ora da Lake Louise, lungo la Icefields Parkway (Hwy 93), circondato dalle Montagne Rocciose canadesi e a  mezzo miglio a nord del ghiacciaio Crowfoot. È uno dei laghi più grandi del Parco Nazionale di Banff ed è a 1.920 m di altezza. È facilmente raggiungibile dal parcheggio, con bella vista sulle montagne e sul Crowfoot Glacier; ottimo per fare  un picnic (ha panche e tavoli).

 

Peyto Lake

Il Peyto Lake deve il suo nome a Bill Peyto, una delle prime guide e trapper nell’area di Banff.

Si arriva anche in questo caso seguendo la Icefield Parkway. Attenzione, seguite le indicazioni per Bow Summit lungo la Icefields Parkway, perché non ci sono indicazioni specifiche per il Peyto Lake. È a circa 40 km a nord del Lake Louise nel Parco Nazionale di Banff).

All’arrivo si trova un ampio parcheggio; con un sentiero in leggera salita e facile si arriva alla prima terrazza in meno di 20 minuti. Una volta arrivati il lago si mostra in tutta la sua bellezza, con acque limpide e turchesi. Durante i mesi estivi la polvere di roccia del ghiacciaio arriva nel lago e dona all’acqua un colore mozzafiato.

cefalonia isola tartarughe

Per #raccontamilatuaestate vi voglio raccontare la nostra seconda estate in Grecia, dopo le isole di Naxos e Paros. Quest’ anno la nostra meta estiva è stata la maggiore delle isole Ionie: Cefalonia, l’isola delle tartarughe.

Dopo un lungo e freddo inverno avvertiamo tutti il bisogno di sentire l’aria calda intorno a noi, di tuffarci in un mare dalle mille sfumature di blu e di osservare i tramonti del sole seduti in spiaggia.

Il volo verso Cefalonia

Voliamo da Bergamo a Cefalonia, dotata di un aeroporto internazionale situato a 8 km dal capoluogo Argostoli e collegata comodamente con l’Italia grazie a voli diretti dalle principali città italiane.

Cefalonia, l’isola delle tartarughe: dove dormire a Lassi

Programmando la nostra vacanza abbiamo deciso di dividere il soggiorno in due zone dell’isola, a Sud e a Nord, per riuscire a cogliere le differenze dei paesaggi e del mare e abbiamo noleggiato l’auto per tutti i 16 giorni.

Cefalonia è un’isola splendida che merita di essere girata, noi quasi ogni giorno ci muovevamo verso una o due spiagge.

cefalonia spiagge

La prima settimana abbiamo soggiornato vicino a Lassi, presso Ammos Residence, direttamente sul mare; in pratica dalla veranda si accedeva alla spiaggia di sabbia. Un vero paradiso e una settimana molto rilassante; avremmo potuto comodamente rimanere lì tutta la settimana, la lunga spiaggia e il mare calmo e azzurro che degrada lentamente ci attiravano moltissimo ma sapevamo che c’erano anche altre bellissime spiagge ad aspettarci.

Tutta la costa sud dell’isola presenta spiagge basse e sabbiose, con numerosi stabilimenti adatti alle famiglie con bambini.

Cefalonia: le spiagge a Sud dell’isola

Noi vi consigliamo di visitare: Avithos beach e Lourdas, entrambe spiagge attrezzate di sabbia, molto adatte ai bambini;

Skala, una lunga spiaggia attrezzata con ampia zona di parcheggio sotto la pineta, con fondali bassi e sabbiosi, che presenta numerose attrazioni adatte sia ai più grandi sia ai piccini, dagli sport acquatici ai parchi giochi con gonfiabili sull’acqua, il divertimento è assicurato;

Petassa, un piccolo gioiello a cui si accede tramite una scala ripida ma non lunga, e infine Xi beach, la spiaggia rossa, attrezzata, con una bellissima taverna sul mare. Noi per raggiungere la spiaggia di Xi beach abbiamo preso il traghetto da Argostoli a Lixouri e in dieci minuti di navigazione siamo arrivati

grecia isole mare cefalonia

Sulla spiaggia di Ammos i nostri ragazzi hanno visto anche la spettacolare nascita delle tartarughe e il loro viaggio verso il mare mentre al porto di Argostoli abbiamo ammirato le grandi tartarughe.

Consiglio assolutamente di passare una serata ad Argostoli perché è molto carina e piena di ristoranti e locali.

Cefalonia, l’isola delle tartarughe: dove dormire a Sami

Per la seconda parte della vacanza ci siamo poi spostati a Sami a Nord dell’isola, presso gli studios Diamanto, con piscina e non troppo distanti dal mare. Nella zona di Sami abbiamo praticamente girato ogni giorno e visto spiagge e paesini molto caratteristici. Il paese di Fiskardo, a Nord di Cefalonia, lo consiglio perché è molto elegante, armonico e colorato.

Assos, invece, è un pittoresco villaggio totalmente immerso nel verde che merita di essere visitato anche solo per un pomeriggio.

Tutta la costa nord dell’isola presenta spiagge di sassi e ciottoli, con numerosi stabilimenti adatti alle famiglie con bambini

Cefalonia, cosa vedere nella parte nord dell’isola

Anche in questa zona vi consigliamo di vedere: Emblisi, incantevole baia a poca distanza da Fiskard

cefalonia bambini

Foki, insenatura molto simile ad un fiordo della Norvegia, con alberi di ulivo a far ombra. Molto caratteristica è una grotta raggiungibile a nuoto.

cefalonia cosa vedere

Siamo stati poi alle spiagge di Agia Jerusalem e Agia Kirakia, entrambe attrezzate e miste con sabbia e ciottoli.

Myrthos, la più famosa spiaggia dell’isola, ci accoglie da un promontorio con una spettacolare vista su un mare dalle mille sfumature di blu; il nostro suggerimento è arrivare presto al mattino per poter godere appieno della sua bellezza e delle sue acque turchesi; in fondo alla spiaggia si raggiunge con una breve passeggiata una grotta dove si entra e si esce direttamente in mare. Una meraviglia!!

Antisamos, la seconda più famosa dell’isola che come Myrthos bisogna raggiungere presto al mattino, presenta numerose attrazioni adatte sia ai più grandi e sia ai più piccini.

Portatevi una maschera per snorkeling per ammirare le meraviglie del mare.

cefalonia mare

Cefalonia, un viaggio per famiglie

In tutte le spiagge attrezzate i prezzi non superano i 10 euro giornalieri per due lettini e ombrellone.

Ulteriore consiglio sono le grotte di Melissani vicino a Sami per un giro in barca, il biglietto di ingresso è di 7 euro x adulti e 4 per bambini ed è consigliabile andare tra le 12 e le 14 per i bellissimi colori che il sole riflette.

Torniamo a casa con le sfumature del mare ad accompagnarci per il lungo inverno che ci aspetta.

famiglia al mare grecia

 

Post scritto da Monica Bricco, in vacanza con Leonardo, Nicolò e Paolo Di Muro

 

#raccontamilatuaestate

Il nostro motto è: “Esiste sempre un viaggio giusto”. Perciò abbiamo chiesto alla comunità di genitori che ci segue su Instagram e su Facebook di raccontarci la loro estate. Crediamo che per viaggiare con i bambini i migliori consigli siano quelli senza filtri.

Inviateci i vostri racconti:  #raccontamilatuaestate!

Troverete post scritti con stile diverso e con informazioni più o meno precise, ma saranno tutti post scritti da genitori che hanno visitato i luoghi con i loro bambini e che potranno rispondere a tutte le vostre domande.

 

Per #raccontamilatuaestate puoi leggere anche

Un week-end a Sant’Antioco e Carloforte

Mini guida delle Marche in cinque puntate

Passeggiata al Santuario di San Remedio

La Provenza con i bambini on the road

San Nicola Arcella, la spiaggia più bella della Calabria

Vacanze in Puglia: Gargano e non solo

Viaggio a Rodi con i bambini

La Val Fondillo: escursioni e passeggiate

Fare campeggio con i bambini è un’avventura meravigliosa, ma impegnativa, perciò bisogna essere preparati (Campeggio: tutto quello che dovete sapere)  e avere l’attrezzatura giusta. Quest’anno siamo stati tre settimane in Canada, un viaggio on the road di 21 giorni con la metà dei pernottamenti in campeggio.  La scelta della tenda era fondamentale, perché ci aspettavamo clima piuttosto freddo di notte. Abbiamo fatto un giro nei negozi di outdoor e uno screening su internet. Francesco, anche quando è stato in Africa da single, ha sempre usato la tenda Svalbard della Ferrino, e visto che in Canada c’è un clima continentale simile a quello dell’Africa meridionale in estate, temperato di giorno e freddo di notte, abbiamo deciso di fidarci della sua esperienza e di prendere l’evoluzione una tenda che sembra proprio una Svalbard, ma per famiglie.  La nostra scelta è stata la tenda Lhotse 4 Ferrino: ottima per il campeggio in famiglia.

Tenda Lhotse Ferrino bambini

Tenda Lotse 4 Ferrino, il nostro test: lati positivi

Alle fine del viaggio di campeggio possiamo dirvi con cognizione di causa perché questa tenda ci è piaciuta ( il prezzo ).

In Canada, nel parco nazionale di Banff, contro ogni previsione la temperatura di notte è scesa sotto zero (ci aspettavamo tra i cinque e gli otto gradi), ma la tenda ci ha fornito un buon isolamento, e non siamo mai scesi sotto i quattro gradi. Altre notti è piovuto, anche forte, e l’interno della tenda è sempre rimasto asciutto. 

interno tenda

Ecco tutti i lati positivi di questa tenda, secondo il nostro test: 

  •  i posti sono quattro e noi, due adulti con due bambini, ci siamo stati comodamente anche con i bagagli in tenda (due zaini grandi). Se si tratta di quattro adulti, c’è spazio comodo per i sacchi a pelo, ma non per quattro zaini;
  • l’altezza di un metro e 55 ti permette di stare in piedi, anche se un po’ piegati, i bambini invece stanno in piedi comodamente;
  • le quattro tasche doppie agli angoli sono comodissime;
  • comode anche le due entrate, entrambe con una zanzariera, per i ricircolo dell’aria;
  •  utilissimo il gancio portalampada, avevamo l’illuminazione come in una stanza normale;
  • super comoda la retina porta oggetti da sospendere al centro della tenda, per sistemare maglie termiche o oggetti da prendere velocemente durante la notte (una novità, non l’avevamo mai vista in altre tende);
  • il montaggio è facile, il paletto corto è di colore diverso da quelli lunghi, questi ultimi si infilano in canaline che facilitano le operazioni (questo per dire un paio di novità) Due persone la riescono a montare in 5-10 minuti; 
  • la sacca per conservarla è grande, non è di quelle che se non pieghi la tenda senza lasciare un cm cubico di aria non riesci ad infilarcela;
  • il telo di copertura, che isola la tenda da vento e umidità, aderisce bene al terreno se si usano tutti i picchetti in dotazione;
  • le sacche per i picchetti e i paletti sono comode e resistenti, era compito di Enrico sistemarli e a sette anni è riuscito sempre a richiuderle; il peso è molto contenuto per essere una tenda quattro posti.

 

Tenda Lhotse 4 Ferrino, il nostro test: cosa migliorare

ferrino

Come avete capito siamo super contenti della nostra scelta. La nostra tenda Lhotse 4 è stata la perfetta compagna di viaggio, un porto sicuro e confortevole. In qualche aspetto, però, potrebbe essere migliorata;

  • le due verandine sono molto comode, ma qualche centimetro in più permetterebbe di togliersi le scarpe più agevolmente ed entrare velocemente in tenda;
  • la sacca porta tenda è grande e permette di inserire la tenda facilmente; però,se la tenda non è piegata bene si rischia, nel tirarla fuori, di rompere la sacca (con la sacca della vecchia Svalbard, di forma diversa, questo non può succedere);
tenda chiusa
La nostra tenda chiusa più volte e velocemente
  • il colore: confessiamo che arancione ci piace moltissimo, ma forse se ne potrebbe pensare una versione di colore più neutro per i posti più selvaggi come i parchi americani o africani, perché pare che i colori vivaci attirino gli animali curiosi come gli orsi.

Tenda Lhotse Ferrino: 4 stagioni

tenda interno ferrino

Uno dei grandi vantaggi di questa tenda è che si può usare sia d’estate che di inverno. D’inverno si chiude e si fissa al terreno e grazie al telo di copertura è davvero isolata da vento e umidità. D’estate si aprono zanzariere e finestrelle di areazione e si arrotola la copertura esterna per permettere la circolazione dell’aria.

La versatilità di questa tenda comporta che è un po’ più ingombrante di una tenda standard, ma è anche più comoda.  Noi abbiamo viaggiato con sacco a pelo ed auto ed è stata perfetta. 

Tenda Lhotse 4 Ferrino: caratteristiche tecniche principali ed accessori

  • 4 posti;
  • tessuti Fire Retardant conformi alle specifiche della norma CPAI-84;
  • doppio tetto in poliestere Ripstop alluminato termoisolante 3000 mm;
  • interno in poliestere Ripstop idrorepellente e traspirante;
  • pavimento in poliestere impermeabile 4000 mm;
  • finestre in TPU trasparente;
  • cuciture nastrate nel doppio tetto e nel pavimento per garantire impermeabilità;
  • costruzione a tre strati per rinforzare gli angoli del catino
  • Struttura a cupola;
  • 3 pali in duralluminio precollegati in colore differenziato (neri e rossi) per facilitare il montaggio;
  • tenda interna sospesa alla paleria con ganci per montaggio rapido e guaine;
  • picchetti in alluminio “Hexagon”;
  • due absidi;
  • porte con zanzariera esterna completamente apribili e riponibili in apposito taschino;
  • cuffie di ventilazione;
  • falda a terra sollevabile sul perimetro basale della tenda per un’ottimale aerazione (quando arrotolata) o protezione della tenda in caso di maltempo (se srotolata);
  • sistema di tiranti multipoint che evita la rottura o deformazione della paleria in caso di vento forte;
  • nastro di regolazione alla base del doppio tetto, per un ottimale tensionamento e per consentire un passaggio maggiore o minore di aria in base al clima e alle condizioni meteo;
  • quattro tasche porta oggetti, doppie;
  • gancio porta lampada;
  • porta oggetti amovibile sul colmo interno della camera;
  • asole porta materiali;
  • sacca custodia;
  • kit di riparazione.

 

Tenda Lhotse 4 Ferrino: peso e ingombro

PESO MIN (Kg) 4,85 kg

PESO MAX (Kg) 5,2 kg

VOLUME (m3) 4 m3

DIMENSIONI (cm) 380x220x155 cm (aperta) / 50×22 cm (chiusa)

 

 

Post in collaborazione con Ferrino

 

Se ti interessa leggi anche: “Come abbiamo scelto i nostri zaini

Questa estate abbiamo fatto un viaggio da sogno, 21 giorni on the road in Canada, con tanto campeggio e tanto trekking con i bambini. Prima domanda che ci siamo fatti è stata: Trekking e campeggio: come scegliere gli zaini?

trekking con i bambini

Trekking e campeggio: come scegliere gli zaini per i bambini

Enrico e Giulia hanno sette anni e soprattutto Giulia è piccolina, quindi in viaggio non possono portare ancora un bagaglio loro, ma da quest’anno abbiamo deciso di affidargli un piccolo zaino per il trekking, quasi vuoto, ma in modo da abituarli.

zaino trekking bambina

Camminare come portare uno zaino per i bambini non è facile, ma se li abitui piano piano diventa un meccanismo automatico.

Per loro abbiamo scelto uno zaino Zephyr della Ferrino di 12 litri+ 3, il peso da vuoto è di 850 grammi, le misure sono 3x28x25 cm. Anche per Giulia che è alta un metro e quindici va benissimo.

Soprattutto c’è un tessuto reticolare che garantisce la traspirazione e anche se li portano quasi vuoti la distribuzione del carico e la stabilità nel trasporto sono ottimizzate grazie al bastino in acciaio flessibile; spallacci e cintura a vita super traspiranti grazie all’abbinamento di imbottiture preformate e con canali di aerazione e tessuto reticolare super traspirante.

zaino trekking bambino

Non sono molto capienti, ma per portare felpa, cappellino e borraccia sono ottimi. Hanno tante tasche, copri zaino per la pioggia, due porta bastoncini a scomparsa e una cosa che piace molto ai piccoli: un cinturino con fischietto di emergenza

 

Trekking come scegliere gli zaini per mamma e papà

campeggio ziani

E chi ci conosce, lo sa che ci piace essere una famiglia anche con abbigliamento e accessori, perciò per noi adulti abbiamo scelto gli stessi zaini Zephyr, ma di capacità superiore, 22 litri più tre. Più capienti ( io ci porto anche il computer) e devo dire che, grazie all’intelaiatura in acciaio, sono comodissimi anche dopo diverse ore di camminata.

Trekking e campeggio come scegliere lo zaino per papà

zaini uomo donna
Lo zaino blu con le toppe è lo ziano Ferrino 100 litri di Francesco

Come ho detto i bambini non hanno un loro bagaglio, perciò i loro vestiti li dobbiamo dividere noi genitori.Nello zaino di papà abbiamo messo le loro scarpe da Trekking.

Francesco usa da anni il suo zaino storico, le caratteristiche fondamentali sono:

  •    Capienza cento litri ( è super comodo)
  •    Tasca inferiore ampia per mettere le scarpe da trekking di papà e bambini
  •    Doppio accesso, con apertura superiore e frontale, alla parte centrale, per trovare facilmente tutto
  •     Tasche laterali
  •     Dorso ergonomico con struttura in alluminio, spallacci imbottiti e cintura a vita
  •     Copertura per la pioggia
  •     Nastri di compressione laterale

 

Trekking e campeggio come scegliere lo zaino per mamma

 

Nei viaggi “zaino in spalla” ho sempre usato un 75 litri, ma per fortuna gli zaini si sono evoluti e io sono sempre più per un bagaglio super essenziale, perciò quest’anno per il Canada ho scelto uno zaino 60 litri, sempre della Ferrino, ma studiato appositamente per le donne. Devo dire che nonostante i 15 litri in meno, grazie alle tante tasche e al tipo di tessuto, sono riuscita a mettere dentro tutti i miei vestiti, le mie scarpe da trekking e i vestiti di Enrico e Giulia per otto giorni (dopo abbiamo fatto un bucato).

Il mio test per lo zaino Transalp 60 Lady

Ho scelto un Transalp 60 Lady è lo zaino da trekking studiato per noi donne, con spallacci e fascia a vita disegnati per essere ergonomici.

Le sue caratteristiche principali sono:

  • Il doppio accesso alla parte centrale e inferiore dello zaino, fondamentale per trovare tutto velocemente
  • Ha moltissime tasche, così ho diviso la biancheria per averla subito a portata di mano
  • Ha una grande tasca inferiore dove ho messo le mie scarpe da trekking e le ciabatte per la doccia mie e dei bimbi
  • Armatura in alluminio e spallacci regolabili anche sul dorso a seconda dell’altezza
  • Peso 2,35 chili

Da migliorare: farei solo le cerniere un po’ più grandi, perché soprattutto quella della tasca frontale, a zaino pieno, avevo difficoltà a trovarla e ad aprire.

Anche se devo dire che confrontando il mio zaino di ultima generazione con quello di Francesco, è molto più leggero, spazioso e ergonomico.

 

 

 

 

 

 

Post in collaborazione con Ferrino

 

Se ti interessa leggi anche: “La nostra tenda